IL MINISTRO DEL TESORO Visto il decreto-legge 19 dicembre 1992, n. 487, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 1993, n. 33, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto, in particolare, l'art. 4, comma 3, del citato decreto-legge n. 487/1992, convertito dalla legge n. 33/1993, come modificato dall'art. 3 del decreto-legge 22 novembre 1994, n. 643, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 1994, n. 738, il quale stabilisce, tra l'altro, che: "il commissario liquidatore provvede all'attuazione del programma di cui all'art. 2, comma 2, e dei progetti di cui all'art. 3, comma 2, ed alla liquidazione dell'ente soppresso entro due anni dalla data dell'approvazione ministeriale di cui al comma 1"; "decorso tale periodo, l'ente soppresso e le societa' che a tale data risultino ancora controllate dallo stesso ente sono assoggettati alla procedura di liquidazione coatta amministrativa con decreto del Ministro del tesoro, ad eccezione delle societa' individuate con decreto del Ministro medesimo, alle quali continuano ad applicarsi le disposizioni del presente decreto, e successive modificazioni, fino alla data del 31 gennaio 1996, intendendosi sostituito il commissario della liquidazione coatta amministrativa al commissario liquidatore dell'EFIM"; Visto il regio decreto del 16 marzo 1942, n. 267, ed in particolare il titolo V; Visto l'art. 2, comma 41, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, il quale stabilisce che "entro la scadenza del 31 gennaio 1996, con decreto del Ministro del tesoro, su proposta del commissario liquidatore dell'Ente partecipazioni e finanziamento industria manifatturiera (EFIM), sono individuate le societa' controllate dal medesimo EFIM, possedute direttamente o controllate da societa' poste in liquidazione coatta amministrativa, che non devono essere assoggettate alla procedura di liquidazione coatta amministrativa, alle quali continuano ad applicarsi le disposizioni del citato decreto-legge n. 487 del 1992, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 33 del 1993, e successive modificazioni, fino alla data del 31 dicembre 1996"; Visto il proprio decreto n. 545286 del 21 gennaio 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 28 gennaio 1995, con il quale, tra l'altro, ai sensi e per gli effetti dell'art. 4, comma 3, del citato decreto-legge n. 487/1992, su proposta del commissario liquidatore dell'EFIM, la societa' Breda fucine meridionali S.p.a. non viene assoggettata alla procedura di liquidazione coatta amministrativa; Visto il proprio decreto n. 745557 del 24 gennaio 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 24 del 30 gennaio 1996, con il quale sono state individuate le societa' controllate dall'EFIM in liquidazione coatta amministrativa, che non devono essere assoggettate alla procedura di liquidazione coatta amministrativa, a norma dell'art. 2, comma 41, della legge n. 549/1995, ed alle quali continuano ad applicarsi le disposizioni del citato decreto-legge n. 487/1992, e successive modificazioni ed integrazioni, fino alla data del 31 dicembre 1996; Considerato che, secondo quanto precisato dal commissario liquidatore, la individuazione delle societa' controllate dall'EFIM che non devono essere assoggettate alla liquidazione coatta amministrativa fino al 31 dicembre 1996, non preclude la possibilita' del commissario di chiederne la sottoposizione a tale regime anche prima della scadenza di tale data; Vista la lettera n. CL 1837/96 del 31 luglio 1996, con la quale il commissario liquidatore dell'EFIM ha presentato istanza di liquidazione coatta amministrativa della societa' Breda fucine meridionali S.p.a., con sede in Bari, via T. Columbo n. 7, sulla base di motivazioni che qui sono richiamate e recepite: "sin dal 1993 .. il commissario liquidatore dell'EFIM ha posto in vendita le partecipazioni indirettamente possedute da EFIM in Breda fucine meridionali, ma .. nessuna trattativa ha potuto essere neppure seriamente avviata, in particolare per la presenza di un diritto di prelazione a favore di Finmeccanica S.p.a. .."; "Finmeccanica, in data 10 aprile 1996 .. si e' dichiarata pronta ad acquistare le attivita' di Breda fucine meridionali secondo le valutazioni effettuate da Mediobanca S.p.a. .. qualora Breda fucine meridionali venga messa in una procedura concorsuale che garantisca la effettivita' del trasferimento del solo ramo di azienda senza accollo di debiti, dichiarandosi dunque pronta a rilevare le attivita' con il TFR e con le opportune garanzie del livello occupazionale"; "in data 30 luglio 1996, tra Breda fucine meridionali e Finmeccanica si e' perfezionato un accordo per la gestione del ramo d'azienda della prima da parte della seconda, con impegno di Finmeccanica a partecipare alla gara che sarebbe stata indetta dal commissario liquidatore di Breda fucine meridionali, una volta posta in liquidazione coatta amministrativa, per la cessione dell'azienda o di ramo d'azienda"; Attese le ulteriori considerazioni esposte dal commissario liquidatore dell'EFIM nella citata lettera del 31 luglio 1996; Dovendosi sottoporre la societa' Breda fucine meridionali S.p.a. alla procedura di liquidazione coatta amministrativa; Decreta: Art. 1. La societa' Breda fucine meridionali S.p.a., con sede in Bari, via T. Columbo n. 7, iscritta nel registro delle imprese presso la cancelleria del tribunale di Bari n. 4694, e' assoggettata alla procedura di liquidazione coatta amministrativa a norma del titolo V del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267.