Ai presidenti delle giunte delle regioni a statuto ordinario Ai presidenti delle giunte delle regioni a statuto speciale Al presidente della giunta provinciale di Bolzano Al presidente della giunta provinciale di Trento Ai commissari del Governo nelle regioni a statuto ordinario Al commissario del Governo nella regione Valle d'Aosta Al commissario del Governo nella regione Friuli-Venezia Giulia Al commissario di Governo nella regione Sardegna Al commissario di Governo nella regione Sicilia Al commissario del Governo nella provincia di Trento Al commissario del Governo nella provincia di Bolzano Alla Federazione medici Alla C.I.S.L. medici Alla U.M.U.S. Alla S.I.ME.T. Alla CONFSAL Alla F.IMM.G. Al S.U.MAI. Al S.U.M.I. Al F.I.M.P. Alla Confederazione italiana pediatri extraospedalieri Alla A.N.AA.O. Alla C.I.M.O. Alla A.N.P.O. Alla F.N.O.M. Alla S.N.A.M.I. Alla FEDERFARMA Alla FOFI L'efficacia delle disposizioni di cui alla legge in oggetto, segnatamente di quelle volte al contenimento della spesa farmaceutica pubblica, dipende tra l'altro, dalla adozione da parte delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere di idonee misure di controllo sulla prescrizione di medicinali a carico dell'erario. Quanto sopra, al fine di assicurare, in particolare, che la dispensazione dei predetti medicinali sia conforme alle limitazioni ed alle condizioni dettate con le "Note" stabilite dalla Commissione unica del farmaco con proprio provvedimento del 30 dicembre 1993, e successive integrazioni e modifiche. Tutto cio' non puo' ovviamente prescindere dalla fattiva collaborazione dei medici prescrittori e dal loro costante aggiornamento da effettuarsi a cura delle aziende sanitarie locali e di quelle ospedaliere ai sensi del comma 4, dell'art. 1, della legge di conversione in oggetto. Naturalmente saranno conseguiti risultati tanto piu' soddisfacenti quanto piu' incisivi ed appropriati saranno l'azione di informazione ed i controlli posti in essere, in merito ai quali le aziende sanitarie in argomento dovranno relazionare trimestralmente alle regioni ed al Ministero della sanita'. Al riguardo, e' importante che le predette aziende, nell'attivita' di controllo sulla conformita' delle prescrizioni alle condizioni ed alle limitazioni previste dalle "NOTE CUF", provvedano anche a favorire comportamenti che non ingenerino negli assistiti sensazioni di contraddittorieta' - se non addirittura di conflittualita' - fra medici convenzionati e medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale. E cio', soprattutto, all'atto della dimissione del paziente dalla struttura ospedaliera, quando, cioe', dal regime di ricovero l'assistito viene restituito alla competenza professionale del medico curante. In tale delicata fase, qualora si ritenga consigliabile proseguire - in tutto o in parte - la somministrazione dei farmaci prescritti nel corso della degenza, il medico ospedaliero dovra' informare il paziente circa il regime della loro concedibilita' sul territorio da parte del Servizio sanitario nazionale. Sara', altresi', particolarmente utile uno scambio di informazioni fra medico dipendente e medico curante, al fine di individuare, in caso di medicinali soggetti a limitazioni, eventuali alternative farmacologicamente comparabili che consentano la corretta prosecuzione della terapia suggerita, senza oneri economici per l'assistito. Tutto quanto sopra esposto deve ritenersi valido anche in caso di consulenze specialistiche. Le autorita' e le organizzazioni in indirizzo vorranno porre in atto ogni utile iniziativa per favorire il diffondersi dei comportamenti sopra descritti che certamente, in aggiunta ai risultati delle misure di controllo obbligatorio previste dalla normativa in oggetto, non mancheranno di produrre almeno tre ulteriori, favorevoli effetti: promuovere una nuova cultura di collaborazione fra medici dipendenti e medici convenzionati; sottrarre il medico di base al non gratificante compito della mera trascrizione sull'apposito ricettario di terapie indicate da altri; non turbare il rapporto di fiducia fra assistito e medico di base, evitando l'abbassamento nei cittadini del livello di apprezzamento per i servizi sanitari pubblici. Le autorita' e le organizzazioni in indirizzo sono pregate di divulgare il contenuto della presente circolare. Il Ministro: BINDI