IL MINISTRO DEL TESORO Visto il decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, nella legge 24 marzo 1993, n. 75, recante disposizioni in materia tributaria, ed, in particolare, l'art. 10 con il quale sono state definite le modalita' e le condizioni per l'estinzione dei crediti d'imposta mediante assegnazione di titoli di Stato, come integrato dall'art. 1 del decreto-legge 23 maggio 1994, n. 307, convertito nella legge 22 luglio 1994, n. 457; Visto il proprio decreto n. 787291 del 7 giugno 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 28 giugno 1996, con il quale, in applicazione dell'art. 1 del suddetto decreto-legge n. 307 del 1994, e' stata disposta l'emissione di una prima tranche dei certificati di credito del Tesoro ad estinzione dei crediti d'imposta, con godimento 1 gennaio 1994, della durata di cinque anni, al tasso d'interesse annuo del 9%, per l'importo nominale di L. 510.745.000.000; Visto, in particolare, l'art. 9 del citato decreto ministeriale del 7 giugno 1996, con cui sono stati stabiliti i segni caratteristici dei suddetti certificati di credito del Tesoro; Vista la nota del 16 settembre 1996 con cui la Banca d'Italia ha rappresentato la necessita' che i suddetti certificati di credito del Tesoro siano allestiti privi delle cedole scadute il 1 gennaio 1995 e il 1 gennaio 1996, in quanto gli interessi relativi alle predette annualita' sono gia' stati corrisposti agli aventi diritto; Considerata pertanto, la necessita' di provvedere alla modifica dell'art. 9 del suddetto decreto ministeriale del 7 giugno 1996, allo scopo di consentire l'allestimento dei titoli nei termini sopra descritti, nonche' di meglio specificare taluni segni caratteristici dei titoli da rilasciare; Decreta: L'art. 9 del decreto ministeriale in data 7 giugno 1996, citato nelle premesse, e' sostituito dal seguente: "Art. 9. - I certificati di credito del Tesoro 9%, codice 036756, emissione 1 gennaio 1994/1999, rilasciati per l'importo di nominali L. 510.745.000.000, sono stampati su carta filigranata recante, nel corpo del titolo, la riproduzione dell'autoritratto di Tiziano, conservato nel Museo del Prado di Madrid e, nelle cedole, la riproduzione del volto de 'la Flora', tratta dall'omonimo dipinto di Tiziano, che si trova nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Detti titoli sono composti dal corpo e da tre cedole per il pagamento degli interessi annuali relative alle scadenze del 1 gennaio 1997, 1 gennaio 1998 e 1 gennaio 1999. Il corpo del titolo e' costituito da un fondino di sicurezza racchiuso da due cornici, una a disegno ornamentale, limitata ai lati verticali, l'altra a disegno geometrico, interrotte nella meta' inferiore sinistra per la realizzazione di una riserva bianca idonea a porre in evidenza la filigrana. In alto al centro e' riportata una vignetta raffigurante un particolare del dipinto del Tiziano 'Bacco e Arianna', custodito nella National Gallery di Londra. Sul fondino del corpo del titolo e' riprodotto, in alto a destra, lo stemma della Repubblica italiana, seguito, scendendo verso il basso, dalle seguenti legende: REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DEL TESORO DIREZIONE GENERALE DEL TESORO LEGGE 30 MARZO 1981, N. 119 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, E DECRETO-LEGGE 23 MAGGIO 1994, N. 307, CONVERTITO NELLA LEGGE 22 LUGLIO 1994, N. 457 ESTINZIONE CREDITI D'IMPOSTA CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO Seguono poi le diciture e gli spazi per l'indicazione della durata del certificato, la decorrenza del prestito, il numero di codice del titolo, ripetuto anche in alto a destra, al di sopra dello stemma della Repubblica, il numero assegnato al certificato, il valore nominale, il prezzo di emissione del prestito, il tasso d'interesse annuo del 9%, il richiamo alle occorrenti norme di legge, la data e la dicitura 'IL DIRETTORE GENERALE'; in uno spazio appositamente riservato, in alto a sinistra, viene impressa l'impronta a secco dello stemma della Repubblica italiana. Sul fondino trovano altresi' spazio un ologramma e un elemento decorativo con stampa a registro recto-verso. Il prospetto del corpo del titolo contiene, in basso a destra, un tagliando che interrompe i motivi ornamentali, avente caratteristiche analoghe a quelle delle cedole, che verra' utilizzato dalla Banca d'Italia per la lettura magnetica, nonche' ulteriori eventuali elementi che si rendessero necessari per meglio individuare le caratteristiche dei titoli. Le cedole sono collocate a lato del corpo del titolo e sono costituite da una cornice a disegno geometrico che racchiude un fondo di sicurezza nel quale sono ricavate, superiormente ed inferiormente, due zone bianche riservate alla numerazione in CMC 7 per la lettura magnetica. Il tratto orizzontale superiore della cornice di ogni cedola e' interrotto dalla legenda 'CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO'. Seguono poi sul fondino, dall'alto verso il basso: l'indicazione della durata del certificato, la decorrenza del prestito, il tasso d'interesse annuo del 9%, la legenda 'ESTINZIONE CREDITI D'IMPOSTA', il numero assegnato al relativo certificato, il valore nominale del certificato stesso, la data di pagamento della cedola ed il relativo importo lordo, nonche' il numero di codice del titolo, ripetuto a destra e a sinistra. L'aliquota fiscale da applicare e' riportata su ogni cedola mediante barratura trasversale ondulata a millerighe mentre in uno spazio appositamente riservato nella parte superiore sinistra e' riprodotto un effetto di millerighe costituito da un susseguirsi del monogramma CCT in microtesto. Completano la cedola il numero cedolare, posto in alto a destra e a sinistra e l'impronta a secco dello stemma della Repubblica, posta in basso a sinistra in corrispondenza di uno spazio circolare privo di stampa, appositamente riservato. Sul rovescio del corpo del titolo sono riportati gli articoli 4, 5 e 6 del presente decreto, racchiusi da una cornice a disegno geometrico. Il rovescio di ciascuna cedola reca un elemento grafico a rosone che racchiude lo stemma della Repubblica italiana trattato graficamente con tecniche di sicurezza, nonche' la legenda 'CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO', l'indicazione della durata del certificato, la decorrenza del prestito, il tasso d'interesse annuo del 9% e la legenda 'ESTINZIONE CREDITI D'IMPOSTA'. Segue l'indicazione del numero della cedola, posta al centro del rosone e dell'importo dell'interesse lordo, nonche' di ulteriori eventuali elementi che si rendessero necessari per meglio individuare le caratteristiche dei titoli; il tutto stampato litograficamente. Il prospetto reca: le cornici del corpo del titolo, del tagliando e delle cedole stampate in calcografia; il valore nominale, il prezzo di emissione e il tasso d'interesse annuo del 9% stampati in offset; i fondini del corpo del titolo, del tagliando e delle cedole stampati in calcografia; il numero del certificato, da riportare nel corpo del titolo, nel tagliando e nelle cedole, nonche' la firma del direttore generale, stampati tipograficamente. I colori impiegati per i vari tagli, rispettivamente, per le cornici e per il fondino sono: taglio da lire 1 milione: bruno violaceo-bruno rossiccio; taglio da lire 5 milioni: verde smeraldo-grigio; taglio da lire 10 milioni: marrone-verde; taglio da lire 50 milioni: rosso vivo-rosso violaceo; taglio da lire 100 milioni: blu-arancio; taglio da lire 500 milioni: blu intenso-verde smeraldo; taglio da lire 1 miliardo: verde-grigio; taglio da lire 10 miliardi: rosso porpora-viola malva, mentre, per quanto attiene le leggende, i colori medesimi risulteranno opportunamente accostati in diversa gradazione tra loro per l'intero sviluppo delle leggende stesse. La carta filigranata e' colorata: taglio da lire 1 milione: in rosso; taglio da lire 5 milioni: in mattone; taglio da lire 10 milioni: in azzurro; taglio da lire 50 milioni: in celeste; taglio da lire 100 milioni: in verde; taglio da lire 500 milioni: in rosa; taglio da lire 1 miliardo: in giallo; taglio da lire 10 miliardi: in violetto". Le disposizioni di cui al presente decreto si applicheranno anche alle successive tranches dei certificati di credito indicati nelle premesse. Il presente decreto sara' trasmesso per il visto all'Ufficio centrale di ragioneria per i servizi del debito pubblico e verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 6 novembre 1996 Il Ministro: CIAMPI