IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi "La Sapienza" di Roma, approvato con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2319, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 245; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 1991; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1994; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 maggio 1994; Visto il decreto interministeriale 24 luglio 1996; Sentito il parere del Consiglio universitario nazionale; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi "La Sapienza" di Roma, approvato e modificato con i decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente modificato come segue: gli articoli dall'1 al 21 del titolo V dello statuto edizione 1994/95 relativo alla facolta' di scienze statistiche sono soppressi e sostituiti dai seguenti nuovi articoli: FACOLTA' DI SCIENZE STATISTICHE Art. 1. - La facolta' di scienze statistiche, attraverso vari percorsi formativi, si propone di fornire strumenti logici e metodologici - legati alla statistica e al calcolo delle probabilita', oltre che alla matematica - per la conoscenza e la comprensione, l'analisi quantitativa e qualitativa, l'assunzione di decisioni in campo sociale, demografico, economico, finanziario, assicurativo e previdenziale, e in quello delle discipline sperimentali e ambientali. La facolta', dopo un corso triennale di studi, rilascia: il diploma universitario in statistica. La facolta', dopo un corso quadriennale di studi rilascia: la laurea in scienze statistiche, demografiche e sociali; la laurea in scienze statistiche ed attuariali; la laurea in scienze statistiche ed economiche; la laurea in statistica. Art. 2. - Alla facolta' di scienze statistiche e' annesso il seguente istituto: 1) Istituto di diritto delle assicurazioni. Art. 3. - Il numero degli iscrivibili al primo anno di corso puo' essere stabilito annualmente dal senato accademico, sentito il consiglio di facolta', in base alle strutture disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri generali fissati dalla normativa vigente. Le modalita' delle eventuali prove di ammissione sono stabilite dal consiglio di facolta'. Art. 4. - Sono titoli di ammissione, tanto per i corsi di laurea che per i corsi di diploma universitario, quelli previsti delle vigenti leggi. Art. 5. - Nei corsi di laurea e di diploma della facolta' di scienze statistiche possono essere attivati anno per anno dal consiglio di facolta' su proposta dei rispettivi consigli di corso di laurea o di diploma, oltre agli insegnamenti di cui al successivo art. 22, altri insegnamenti fino ad un massimo di otto per ciascun corso di laurea o di diploma in essere nella facolta'. Art. 6. - Ai fini del conseguimento del diploma di laurea e del diploma universitario lo studente deve seguire l'ordinamento didattico previsto dal manifesto degli studi che sara' approvato dal consiglio di facolta' e reso pubblico almeno quattro mesi prima dell'inizio delle lezioni, su proposta dei rispettivi consigli di corso di laurea e consigli di diploma. Qualora i manifesti pubblicati successivamente all'anno di prima iscrizione alla facolta' introducano modificazioni all'ordinamento didattico, lo studente puo' optare per il nuovo ordinamento. Ai fini del conseguimento del diploma di laurea e del diploma universitario, sono riconosciuti gli insegnamenti, di cui siano stati superati i relativi esami, del corso di diploma universitario o del corso di laurea di provenienza, sia della facolta', sia di altre facolta' in relazione al sistema di crediti didattici determinato secondo la normativa vigente. I consigli di corso di laurea e di diploma determinano i criteri per il riconoscimento degli insegnamenti ai fini del passaggio tra corso di diploma e corsi di laurea. Ai fini della valutazione delle equipollenze e dei riconoscimenti di cui sopra sono da considerarsi affini i corsi di laurea e di diploma di cui all'art. 1 del presente ordinamento. Nel caso di passaggio dal corso di laurea al corso di diploma, il riconoscimento di altre attivita' come equivalenti alle esercitazioni pratiche, di cui al successivo art. 9, non potra' superare le 100 ore. Capo II NORME RELATIVE AI CORSI DI DIPLOMA UNIVERSITARIO Art. 7. - Il piano di studi di ciascun corso di diploma universitario comprende insegnamenti fondamentali, insegnamenti caratterizzanti il corso di diploma universitario stesso, altri insegnamenti, per un numero complessivo di tredici annualita' e un laboratorio statistico-informatico. Gli insegnamenti fondamentali rispondono alla esigenza di fornire agli studenti sia i fondamenti concettuali e metodologici basilari per tutti i diplomi universitari di cui alla presente tabella, sia le conoscenze necessarie per l'apprendimento delle discipline caratterizzanti e degli altri insegnamenti di ciascun diploma. Gli insegnamenti fondamentali, scelti tra quelli che compaiono negli elenchi di cui al successivo art. 22, annuali e svolti, di norma, nel primo anno di corso sono: uno dell'area matematica; due dell'area statistica; uno dell'area probabilita'; uno dell'area informatica. Il diploma universitario si consegue dopo aver superato gli esami di profitto per gli insegnamenti di cui al comma 1, le prove di idoneita' eventualmente richieste e il colloquio finale. Art. 8. - Il consiglio di corso di diploma determina l'articolazione dei piani di studio resi noti nel manifesto degli studi. Il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di diploma, puo' assegnare ai corsi denominazioni aggiuntive che ne specifichino i contenuti effettivi o li differenzino nel caso in cui essi vengano ripetuti con contenuti diversi. Il consiglio di corso di diploma puo' inoltre stabilire che alcuni insegnamenti siano impartiti con l'ausilio di laboratori, attivati anche mediante convenzioni. Art. 9. - Gli insegnamenti annuali comprendono di norma 70 ore di didattica, quelli semestrali comprendono di norma 35 ore di didattica. Il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di diploma, stabilisce quali degli insegnamenti sono svolti con corsi annuali e quali con corsi semestrali nel rispetto del numero complessivo di annualita' previste nelle varie aree e sottoaree. L'equivalenza tra un corso annuale e due corsi semestrali e' stabilita a tutti gli effetti. Uno stesso insegnamento annuale puo' essere articolato in due corsi semestrali, anche con distinte prove di esame. Ferma restando la possibilita' di riconoscimento da parte del consiglio di corso di diploma di crediti didattici, fino a tre corsi annuali o sei corsi semestrali per corso di diploma universitario possono essere svolti coordinando moduli didattici di durata piu' breve, svolti anche da docenti diversi, per un numero complessivamente uguale di ore. Nell'ambito dei corsi di cui ai commi precedenti, il consiglio di corso di diploma deve riservare non meno di 200 ore alle esercitazioni pratiche distribuite tra i vari insegnamenti. Il consiglio di corso di diploma, per l'approfondimento della formazione professionale, puo' organizzare la permanenza degli studenti, sotto la sorveglianza di un tutor, presso le aziende, enti o altri organismi per stages della durata da tre a sei mesi. Il consiglio di corso di diploma puo' autorizzare lo studente ad inserire nel proprio piano di studi fino a quattro insegnamenti attivati in altre facolta' dell'Universita' o in altre universita', anche straniere. In tal caso il consiglio di corso di diploma dovra' altresi' determinare la categoria e l'area o sottoarea di appartenenza dei suddetti insegnamenti ai fini del rispetto dell'art. 7 e degli altri vincoli dell'ordinamento. Art. 10. - Per il conseguimento del diploma universitario, lo studente deve anche superare una prova di idoneita' in una lingua straniera moderna scelta dallo studente tra quelle indicate dalla facolta' nel manifesto degli studi. Art. 11. - Il consiglio di corso di diploma definisce l'organizzazione didattica del laboratorio statistico-informatico e le modalita' di accertamento delle competenze in esso acquisite. Il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di diploma, stabilisce anche le modalita' degli esami di profitto e della prova di idoneita' nella lingua straniera. Il consiglio di facolta', su proposta del consiglio del corso di diploma definisce le modalita' di svolgimento del colloquio finale per il conseguimento del diploma che consiste in una discussione, con gli opportuni riferimenti alle discipline del corso stesso, di un elaborato scritto riferito ad un tipico problema professionale, oppure in un rapporto che documenti l'attivita' svolta nell'ambito del laboratorio o l'esperienza, di tirocinio o di ricerca applicata, maturata nell'eventuale "stage". Il diplomato sara' di norma ammesso al III anno dei corsi di laurea della facolta' in base alla valutazione del curriculum effettuata dal consiglio di corso di laurea di iscrizione. Art. 12 (Corso di diploma universitario in statistica). - Il diploma universitario in statistica e' disciplinato, oltre che dal presente articolo, dagli articoli 1 - 11 precedenti. Il piano di studi per il conseguimento del diploma universitario in statistica deve comprendere anche i seguenti insegnamenti caratterizzanti: un insegnamento scelto dalle aree statistica economica e statistica aziendale; un insegnamento dell'area demografia; un insegnamento dell'area statistica sociale; due insegnamenti scelti dalle aree statistica economica, statistica aziendale, demografia, statistica sociale, statistica biomedica. Capo III NORME RELATIVE AI CORSI DI LAUREA Art. 13. - Il piano di studi di ciascun corso di laurea comprende insegnamenti fondamentali, insegnamenti caratterizzanti il corso di laurea stesso, altri insegnamenti, per un numero complessivo di annualita' stabilito nei successivi articoli 18, 19, 20 e 21. Gli insegnamenti fondamentali rispondono alla esigenza di fornire agli studenti sia i fondamenti concettuali e metodologici basilari per tutti i corsi di laurea di cui alla presente tabella, sia le conoscenze necessarie per l'apprendimento delle discipline caratterizzanti e degli altri insegnamenti di ciascun corso di laurea. Gli insegnamenti fondamentali, scelti tra quelli che compaiono negli elenchi di cui al successivo art. 22, annuali e svolti di norma nei primi due anni di corso sono: tre dell'area matematica; uno dell'area probabilita'; tre dell'area statistica; uno dell'area informatica. La laurea si consegue dopo aver superato gli esami di profitto per gli insegnamenti di cui ai comma 1, le prove di idoneita' richieste (o gli esami che eventualmente le sostituiscono ai sensi del successivo art. 18) e l'esame di laurea. Art. 14. - Il consiglio di corso di laurea determina l'articolazione dei piani di studio resi noti nel manifesto annuale degli studi. Il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di laurea, puo' assegnare ai corsi denominazioni aggiuntive che ne specifichino i contenuti effettivi o li differenzino nel caso in cui essi vengano ripetuti con contenuti diversi. Art. 15. - Gli insegnamenti annuali comprendono di norma 70 ore di didattica; quelli semestrali comprendono di norma 35 ore di didattica. Il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di laurea, stabilisce quali degli insegnamenti sono svolti con corsi annuali e quali con corsi semestrali nel rispetto del numero complessivo di annualita' previste nelle varie aree e sottoaree. L'equivalenza tra un corso annuale e due corsi semestrali e' stabilita a tutti gli effetti. Uno stesso insegnamento annuale puo' essere articolato in due corsi semestrali, anche con distinte prove di esame. Ferma restando la possibilita' di riconoscimento da parte del consiglio di corso di laurea di crediti didattici, fino a quattro corsi annuali od otto semestrali per ciascun corso di laurea possono essere svolti coordinando moduli didattici di durata piu' breve, svolti anche da docenti diversi, per un numero complessivamente uguale di ore. Il consiglio di corso di laurea puo' autorizzare lo studente ad inserire nel proprio piano di studi fino a sei insegnamenti attivati in altre facolta' dell'Universita' o in altre universita', anche straniere. In tal caso il consiglio di corso di laurea dovra' altresi' determinare la categoria e l'area o sottoarea di appartenenza dei suddetti insegnamenti ai fini del rispetto dell'art. 13 e degli altri vincoli dell'ordinamento. Art. 16. - Per il conseguimento della laurea lo studente deve anche superare una prova di idoneita' in una lingua straniera moderna, scelta dallo studente fra quelle indicate dal consiglio di facolta'. Possono comunque essere attivati insegnamenti di lingue straniere europee, anche articolati su piu' corsi annuali. In tal caso il consiglio di corso di laurea puo' sostituire le prove di idoneita' con esami di profitto, che si aggiungono a quelli previsti nell'art. 13. Le prove di idoneita' possono essere sostenute anche senza la frequenza ai corsi eventualmente attivati. Art. 17. - Il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di laurea, stabilisce le modalita' degli esami di profitto e delle prove di idoneita'. L'esame di laurea consiste nella discussione di una tesi scritta su un argomento, scelto dallo studente di intesa con il relatore, secondo le modalita' stabilite dal consiglio di facolta' su proposta del consiglio di corso di laurea. Art. 18 (Corso di laurea in scienze statistiche, demografiche e sociali). - Il corso di laurea in scienze statistiche, demografiche e sociali e' disciplinato, oltre che dal presente articolo, dagli articoli 1-6-13-17 precedenti. Il piano di studi per il conseguimento della laurea in scienze statistiche, demografiche e sociali deve comprendere insegnamenti per complessive ventidue annualita' tra cui i seguenti insegnamenti caratterizzanti: un insegnamento dell'area statistica; due insegnamenti dell'area demografia; un insegnamento dell'area statistica sociale; un insegnamento scelto dalle aree statistica-economica, statistica-aziendale, demografia, statistica-sociale o statistica biomedica; due insegnamenti della sottoarea sociologia generale; un insegnamento della sottoarea economia politica; un insegnamento dell'area giuridica. Art. 19 (Corso di laurea in scienze statistiche ed attuariali). - Il corso di laurea in scienze statistiche ed attuariali e' disciplinato, oltre che dal presente articolo, dagli articoli 1-6 e 13-17 precedenti. Il piano di studi per il conseguimento della laurea in scienze statistiche ed attuariali deve comprendere insegnamenti per complessive ventiquattro annualita' tra cui i seguenti insegnamenti caratterizzanti: un insegnamento scelto dalle aree statistica e probabilita'; un insegnamento scelto dalle aree statistica economica e/o statistica aziendale; un insegnamento dell'area demografia; quattro insegnamenti dell'area matematica-finanziaria e scienze attuariali; due insegnamenti scelti dalle aree matematica per le decisioni economiche e finanziarie e matematica finanziaria e scienze attuariali; un insegnamento dell'area economia; un insegnamento dell'area giuridica. Art. 20 (Corso di laurea in scienze statistiche ed economiche). - Il corso di laurea in scienze statistiche ed economiche e' disciplinato, oltre che dal presente articolo, dagli articoli 1-6 e i 3-17 precedenti. Il piano di studi per il conseguimento della laurea in scienze statistiche ed economiche deve comprendere insegnamenti per complessive ventidue annualita' tra cui i seguenti insegnamenti caratterizzanti: un insegnamento dell'area statistica; due insegnamenti dell'area statistica economica; un insegnamento scelto dalle aree statistica economica, statistica aziendale, demografia, statistica sociale; un insegnamento della sottoarea economia politica; un insegnamento della sottoarea analisi economica ed econometria; un insegnamento scelto dalle sottoaree economia politica e analisi economica ed econometria; un insegnamento scelto dalle sottoaree economia politica, analisi economica ed econometria e dell'area aziendale. Art. 21 (Corso di laurea in statistica). - Il corso di laurea in statistica e' disciplinato, oltre che dal presente articolo, dagli articoli 1-6 e 13-17 precedenti. Il piano di studi per il conseguimento della laurea in statistica deve comprendere insegnamenti per complessive ventidue annualita' tra cui i seguenti insegnamenti caratterizzanti: un insegnamento dell'area matematica; un insegnamento dell'area probabilita'; tre insegnamenti dell'area statistica; un insegnamento scelto dalle aree statistica economica, statistica aziendale, demografia, statistica sociale, statistica biomedica; un insegnamento dell'area informatica; un insegnamento dell'area ricerca operativa. Art. 22. - Sono discipline attivabili nella facolta' di scienze statistiche: Area matematica: Algebra; Algebra lineare; Algebra ed elementi di geometria; Logica matematica; Geometria; Geometria ed algebra; Analisi matematica; Analisi funzionale; Analisi superiore; Istituzioni di analisi matematica; Analisi numerica; Matematica computazionale; Metodi numerici per l'ottimizzazione; Matematica generale. Area probabilita': Calcolo delle probabilita'; Filtraggio e controllo stocastico; Processi stocastici; Statistica matematica; Teoria dei giochi; Teoria dell'affidabilita'; Teoria delle code; Teoria delle decisioni; Calcolo delle probabilita' e statistica matematica; Teoria e tecnica delle rilevazioni campionarie. Area statistica: Analisi delle serie storiche; Analisi dei dati; Analisi statistica multivariata; Analisi statistica spaziale; Didattica della statistica; Piano degli esperimenti; Rilevazioni statistiche; Statistica; Statistica computazionale; Statistica matematica; Storia della statistica; Tecniche di ricerca e di elaborazione dei dati; Teoria dei campioni; Teoria dell'inferenza statistica; Teoria statistica delle decisioni; Metodi statistici di controllo della qualita'; Metodi statistici di misura; Modelli stocastici e analisi dei dati; Statistica applicata alle scienze fisiche; Statistica e calcolo delle probabilita'; Statistica per la ricerca sperimentale; Teoria e metodi statistici dell'affidabilita'; Teoria e tecnica delle rilevazioni campionarie. Area statistica economica: Analisi statistico-economica territoriale; Classificazione e analisi dei dati economici; Contabilita' nazionale; Gestione di basi di dati economici; Metodi di valutazione di politiche; Modelli statistici del mercato del lavoro; Modelli statistici di comportamento economico; Rilevazione e controllo di dati economici; Serie storiche economiche; Statistica dei mercati monetari e finanziari; Statistica economica. Area statistica aziendale: Analisi di mercato; Controllo statistico della qualita'; Statistica aziendale; Statistica industriale. Area demografia: Biodemografia; Analisi demografica; Demografia; Demografia della famiglia; Demografia economica; Demografia regionale; Demografia sociale; Demografia storica; Modelli demografici; Politiche della popolazione; Rilevazioni e qualita' dei dati demografici; Teorie della popolazione. Area statistica sociale: Indagini campionarie e sondaggi demoscopici; Modelli statistici del mercato del lavoro; Modelli statistici per l'analisi del comportamento politico; Modelli statistici per l'analisi e la valutazione dei processi educativi; Metodi statistici per la programmazione e la valutazione dei servizi; Rilevazioni e qualita' dei dati sociali e sanitari; Statistica del turismo; Statistica giudiziaria; Statistica per la ricerca sociale; Statistica psicometrica; Statistica sanitaria; Statistica sociale. Area statistica biomedica: Antropometria; Biometria; Epidemiologia; Programmazione ed organizzazione dei servizi sanitari; Statistica applicata alle scienze biologiche; Statistica medica e biometria; Statistica per l'ambiente; Statistica sanitaria. Area informatica: Sottoarea - Informatica di base; Basi di dati; Fondamenti di informatica; Intelligenza artificiale; Ingegneria del software; Sistemi informativi; Informatica generale; Linguaggi di programmazione; Sistemi di elaborazione dell'informazione; Programmazione; Sottoarea - Informatica applicata; Statistica computazionale; Gestione di basi di dati economici; Elaborazione automatica dei dati per le decisioni economiche e finanziarie; Tecniche di ricerca e di elaborazione dei dati. Area matematica per le decisioni economiche e finanziarie: Matematica per l'economia; Matematica per le applicazioni economiche e finanziarie; Matematica per le scienze sociali; Metodi e modelli per le scelte economiche; Metodi matematici per la gestione delle aziende; Teoria delle decisioni; Matematica per le decisioni della finanza aziendale; Modelli matematici per i mercati finanziari; Teoria matematica del portafoglio finanziario. Area matematica finanziaria e scienze attuariali: Economia e finanza delle assicurazioni; Matematica attuariale; Matematica finanziaria; Statistica assicurativa; Tecnica attuariale delle assicurazioni contro i danni; Tecnica attuariale delle assicurazioni sociali; Tecnica attuariale delle assicurazioni sulla vita; Teoria del rischio; Area ricerca operativa: Grafi e reti di flusso; Metodi e modelli per il supporto alle decisioni; Metodi e modelli per l'organizzazione e la gestione; Metodi e modelli per la pianificazione economica; Metodi e modelli per la pianificazione territoriale; Ottimizzazione; Programmazione matematica; Ricerca operativa; Tecniche di simulazione; Teoria dei giochi. Area economia: Sottoarea - Analisi economica ed econometria; Analisi economica; Econometria; Econometria applicata; Economia matematica; Metodi econometrici; Tecniche di previsione economica; Sottoarea - Economia politica; Dinamica economica; Economia politica; Istituzioni di economia; Macroeconomia; Microeconomia; Sottoarea - Politico economica; Economia industriale; Economia applicata; Economia del lavoro; Politica economica; Programmazione economica; Sottoarea - Economia monetaria e internazionale; Economia monetaria; Economia monetaria internazionale; Economia internazionale; Sottoarea - Economia pubblica e scienza delle finanze; Economia dell'ambiente; Economia della sicurezza sociale; Economia pubblica; Economia sanitaria; Scienza delle finanze; Sottoarea - Economia dello sviluppo e regionale; Economia agraria; Economia della popolazione; Economia dello sviluppo; Economia dei paesi in via di sviluppo; Economia regionale; Pianificazione economica territoriale; Geografia della popolazione; Geografia economica; Geografia politica ed economica; Programmazione dello sviluppo e assetto del territorio; Organizzazione e pianificazione del territorio; Teoria dello sviluppo economico. Area aziendale: Economia e gestione delle imprese; Economia dell'impresa; Economia e tecnica dei mercati finanziari; Finanza aziendale; Gestione della produzione e dei materiali; Marketing ragioneria generale ed applicata; Revisione aziendale; Organizzazione aziendale; Organizzazione dei sistemi informativi aziendali; Analisi e contabilita' dei costi; Economia aziendale; Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche; Economia delle aziende di assicurazione; Economia degli intermediari finanziari; Metodologie e determinazioni quantitative di azienda. Area giuridica: Diritto di famiglia; Diritto privato dell'economia; Istituzioni di diritto privato; Diritto commerciale; Diritto delle assicurazioni; Diritto commerciale internazionale; Diritto degli intermediari finanziari; Legislazione bancaria; Diritto pubblico dell'economia; Diritto regionale e degli enti locali; Istituzioni di diritto pubblico; Contabilita' di Stato; Sociologia del diritto; Diritto delle Comunita' europee; Diritto internazionale. Area sociologia: Sottoarea - Sociologia generale; Metodologia e tecnica della ricerca sociale; Metodi quantitativi per le scienze sociali; Politica sociale; Sociologia; Teoria e metodi della pianificazione sociale; Sottoarea - Sociologia applicata; Sociologia dell'amministrazione; Sociologia della comunicazione; Sociologia della famiglia; Organizzazione dei servizi sociali; Relazioni industriali; Sociologia del lavoro; Sociologia dell'organizzazione; Sociologia dello sviluppo; Sociologia economica; Sociologia industriale; Sociologia dei paesi in via di sviluppo; Sociologia dell'ambiente; Sociologia urbana e rurale; Sociologia dei movimenti collettivi; Sociologia politica; Sociologia della devianza. Area scienze biologiche e antropologiche: Antropometria; Biometria; Metodologia statistica in agricoltura; Statistica applicata alle scienze biologiche; Statistica informatica applicata alla produzione animale; Antropologia; Biologia di popolazioni umane; Ecologia umana; Genetica; Genetica di popolazioni; Genetica quantitativa; Antropologia sociale; Antropologia economica. Insegnamenti e discipline attivabili in ciascun corso di laurea proposti e approvati dal consiglio di facolta': Corso di laurea in scienze statistiche ed attuariali: Economia della sicurezza sociale; Economia e tecnica dei sistemi previdenziali; Matematica delle assicurazioni sociali; Tecnica delle assicurazioni. Corso di laurea in scienze statistiche ed economiche: Complementi di econometria; Economia degli intermediari finanziari; Economia industriale; Economia internazionale; Economia monetaria; Storia delle dottrine economiche; Storia economica; Teoria e politica dello sviluppo economico; Economia dei trasporti; Economia delle fonti di energia; Economia dell'impresa; Sistemi economici comparati; Teoria e politica monetaria; Teoria e politica monetaria internazionale. Corso di laurea in scienze statistiche demografiche e sociali: Valutazione dell'impatto ambientale; Corso di laurea in statistica: Metodi matematici e statistici; Ingegneria della conoscenza e sistemi esperti; Statistica medica; Metodi e modelli per la logistica; Grafi e reti di flusso; Algoritmi e strutture dati; Ottimizzazione combinatoria; Teoria e tecnica di elaborazione della immagine; Analisi convessa; Biomatematica; Teoria delle decisioni; Modelli di sistemi di produzione; Modelli di sistemi di servizio; Informatica teorica; Informatica medica; Metodi econometrici; Metodi formali dell'informatica; Metodi per la rappresentazione della conoscenza; Apprendimento automatico. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 30 ottobre 1996 Il rettore: TECCE