IL MINISTRO DELL'INTERNO
                    DELEGATO PER IL COORDINAMENTO
                       DELLA PROTEZIONE CIVILE
  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto l'art. 4, comma 1-ter, del decreto-legge 3  maggio  1995,  n.
154,  convertito,  con  modificazioni, dalla legge 30 giugno 1995, n.
265;
  Visto l'art. 1, comma 7, del decreto-legge 26 luglio 1996, n.  393,
convertito, con modificazioni, dalla legge 25 settembre 1996, n. 496;
  Considerato  che  ai  sensi  delle  sopra-citate  norme  la regione
Piemonte  puo'  utilizzare  lire  4  miliardi  per  far  fronte  alla
eliminazione  di materiali litoidi e/o legnosi sulla rete idrografica
minore che costituiscono ostacolo al deflusso delle piene  ed  aventi
caratteristiche di manutenzione preventiva;
  Visto  l'art.  4,  comma  5, del decreto-legge 24 novembre 1994, n.
646, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 gennaio  1995,  n.
22, e successive modificazioni;
  Visto  il  piano  stralcio PS 45 redatto anche sulla base del piano
finanziario  quinquennale  1995-1999  che  individua  gli  interventi
necessari  al  ripristino  dell'assetto  idraulico,  all'eliminazione
delle situazioni di dissesto idrogeologico  e  alla  prevenzione  dei
rischi  idrogeologici, nonche' il piano stralcio delle fasce fluviali
adottato dal comitato  istituzionale  dell'autorita'  di  bacino  del
fiume  Po  in  data  5  febbraio  1996 e le indicazioni contenute nel
progetto "SP1 - piene e  naturalita'  degli  alvei"  concernenti  gli
interventi di difesa dalle inondazioni;
  Ritenuto   che   l'adozione   dei  detti  piani  tiene  luogo  alle
disposizioni di cui agli articoli 14, commi 1 e 7, e 16, commi 1,  2,
3 e 4 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, cosi' come modificata dal
decreto-legge  3  aprile 1995, n. 101, convertito, con modificazioni,
dalla legge 2 giugno 1995, n. 216, e, pertanto, consente  il  ricorso
alle progettazioni esecutive;
  Visti  i  pareri  favorevoli del comitato tecnico dell'autorita' di
bacino del fiume Po contenenti l'elenco degli interventi straordinari
di  eliminazione  dei  sovralluvionamenti  sui  corsi  d'acqua  nelle
province  di  Cuneo,  Asti,  Alessandria e Verbania predisposto dalla
regione Piemonte, dalle  amministrazioni  locali  interessate  e  dal
magistrato   per  il  Po,  riconducibili  a  situazioni  di  pericolo
imminente per centri abitati e per infrastrutture;
  Tenuto conto delle risultanze dell'incontro  del  25  ottobre  1996
tenutosi presso il dipartimento della protezione civile nel corso del
quale  e'  stato  esaminato  il  piano  degli  interventi strutturali
urgenti per  la  messa  in  sicurezza  dei  centri  abitati  e  delle
infrastrutture in prossimita' del fiume Tanaro;
  Ritenuto  che  l'attuale  stato di pericolosita' non sia superabile
con procedure ordinarie e che sia, pertanto,  necessaria  intervenire
ai sensi dell'art. 5 della citata legge n. 225/1992;
  Ritenuto  necessario  consentire  alle  amministrazioni  degli enti
colpiti dall'evento calamitoso del 7 e dell'8 ottobre 1996  di  poter
regolarizzare  le  ordinazioni  fatte  a terzi, in deroga al disposto
dell'art. 35, terzo comma, del decreto legislativo 25 febbraio  1995,
n. 77, entro il 31 dicembre 1996;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
24 maggio  1996  che  delega  le  funzioni  del  coordinamento  della
protezione  civile  di  cui  alla  legge 24 febbraio 1992, n. 225, al
Ministro dell'interno;
  Visto il proprio decreto in  data  5  giugno  1996,  con  il  quale
vengono  delegate al Sottosegretario di Stato prof. Franco Barberi le
funzioni di cui alla legge 24 febbraio 1992, n. 225,  con  esclusione
del potere di ordinanza di cui all'art. 5 della medesima legge;
  Su  proposta  del  Sottosegretario  di  Stato  prof. Franco Barberi
delegato per il coordinamento della protezione civile;
  Acquisito il parere del Ministero del tesoro e del Ministero  delle
finanze;
  Avvalendosi dei poteri in deroga;
                              Dispone:
                               Art. 1.
  1.  Per  l'attuazione  degli  interventi  urgenti ed indifferibili,
finalizzati  ad  eliminare  pericoli  immanenti  nel  riguardi  delle
popolazioni   e   delle   infrastrutture  individuati  dalla  regione
Piemonte, dall'Autorita' di bacino del fiume Po e dal magistrato  per
il Po, alla regione Piemonte e al magistrato per il Po sono assegnate
risorse rispettivamente di L. 10.440.000.000 e di lire 11.670.000.000
per  far fronte alla rimozione di materiali litoidi e legnosi nonche'
al rimodellamento dei tronchi d'alveo principali  e  secondari  della
rete  idrografica  Tanaro-Po. Agli oneri relativi si fa fronte con le
disponibilita'  residue  di  cui  all'art.  4,   comma   1-ter,   del
decreto-legge  3  maggio 1995, n. 154, convertito, con modificazioni,
dalla legge 30 giugno 1995, n. 265.