ACCORDO DI PROGRAMMA
                                 TRA
                    IL MINISTERO DELL'INDUSTRIA,
                  DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
                                E LA
                           REGIONE TOSCANA
                            PREMESSO CHE:
 Il  D.P.C.M.  12 marzo 1996, registrato alla Corte dei Conti in data
19 giugno 1996 -  registro  n.  2  Presidenza,  foglio  n.  76  -  ha
approvato  il  Piano  di  Riconversione  Produttiva  delle aree della
Regione Toscana interessate dalla crisi mineraria, ai sensi dell'art.
1 del Decreto-Legge 24 aprile 1993, n. 121, convertito nella legge 23
giugno 1993, n. 204,  recante  "Interventi  urgenti  a  sostegno  del
settore minerario";
 Le  finalita' del Piano sono quelle di favorire la ripresa economica
ed  occupazionale  nelle  aree  della   Regione   interessate   dalla
ristrutturazione o dalla cessazione dell'attivita' mineraria;
 L'attuazione del Piano richiede la gestione integrata ed unitaria di
tutti gli interventi previsti dal Piano stesso, da parte dei soggetti
coinvolti,   nonche'  la  disponibilita'  di  un  quadro  informativo
completo e  costantemente  aggiornato  in  relazione  allo  stato  di
attuazione  dei  singoli  interventi,  per  una  puntuale  e corretta
valutazione della loro efficacia;
 L'art. 1 della citata legge 23 giugno 1993, n. 204  prevede  che  il
Piano,  finanziato  con  il  concorso di risorse statali, regionali e
comunitarie, venga attuato mediante accordi di programma e  contratti
di programma;
 Il  Piano prevede che gli accordi di programma vengano stipulati tra
il Ministero dell'industria, del commercio e  dell'artigianato  e  la
Regione stessa;
 In  attuazione del Piano, ed in particolare del punto 2.3) del Piano
stesso, e' stato gia'  stipulato  in  data  27  agosto  1996  tra  il
Ministero  dell'industria,  del  commercio  e  dell'artigianato  e la
Regione Toscana un Accordo di programma relativo agli interventi  per
la  realizzazione  di  iniziative  sostitutive di quelle minerarie ai
sensi dell'art. 1 della legge 3 febbraio 1989, n. 41, come modificato
dall'art. 3 comma 7 della legge 30 luglio 1990, n. 221;
 L'art. 1, comma 4 della citata legge 23 giugno 1993, n. 204  prevede
che  i  programmi  di  recupero  di compendi immobiliari destinati al
soddisfacimento di esigenze  sociali,  culturali  e  di  insediamenti
produttivi di cui all'art. 9, comma 5, della legge 30 luglio 1990, n.
221,  per  le  finalita' e nell'ambito dei piani per la riconversione
produttiva,  siano  finanziati  con  risorse  statali,  regionali   e
comunitarie;
 Lo stesso art. 1, comma 4 della legge n. 204/93 autorizza a tal fine
la  spesa  di  complessivi  55 miliardi, in ragione di 5 miliardi per
l'anno 1993, 20 miliardi per l'anno 1994 e  30  miliardi  per  l'anno
1995;
 L'art.  2  della  legge  23 dicembre 1994, n. 725 (legge finanziaria
1995) ha rimodulato gli importi da iscrivere a bilancio per gli  anni
1995 e 1996 nella misura di 20 miliardi per l'anno 1995 e 10 miliardi
per l'anno 1996;
 In  applicazione  dell'art. 2 del decreto-legge 23 febbraio 1995, n.
41 convertito nella legge 22 marzo 1995, n.  85  i  predetti  importi
relativi  agli  anni  1995  e  1996 sono ridotti del 3%, intendendosi
corrispondentemente ridotte le relative autorizzazioni di spesa;
 Il punto 2.4) del Piano ricomprende tra gli interventi per la tutela
ambientale da promuovere con  l'utilizzazione  delle  somme  all'uopo
stanziate  dalla  legge n. 204/93, quelli per i programmi di recupero
ambientale di  compendi  immobiliari  direttamente  o  indirettamente
legati  alle  attivita'  minerarie  gia'  dismesse   o interessate da
processi  di  ristrutturazione  o  di  riconversione,  destinati   al
soddisfacimento  di  esigenze  sociali,  culturali  e di insediamenti
produttivi, attraverso progetti di valorizzazione  del  territorio  e
delle sue risorse;
 Per l'esercizio finanziario 1996 sono disponibili, sul capitolo 7911
dello stato di previsione del Ministero dell'industria, del commercio
e    dell'artigianato,   fondi   statali   per   lire   9.700.000.000
(novemiliardisettecentomilioni) in conto competenza 1996 e  per  lire
73.028.715.000
(settantatremiliardiventottomilionisettecentoquindicimila)  in  conto
residui degli esercizi precedenti;
 Per quanto concerne detti residui  occorre  tener  conto  che  quota
parte  degli  stessi, pari a lire 28.000.000.000, e' da utilizzare in
via esclusiva per gli interventi  di  riabilitazione  ambientale  nei
bacini  minerari della Regione Autonoma della Sardegna caratterizzati
da attivita' dismesse o in fase  di  dismissione,  come  disposto  ed
autorizzato dall'art. 1, comma 6 della citata legge n. 204/93.
 Le  disponibilita'  in  conto  residui  di  cui  sopra devono essere
impegnate entro il 31 dicembre 1996, a norma dell'art. 4 del  decreto
legge  17  giugno 1996, n. 321, convertito dalla legge 8 agosto 1996,
n. 421;
 Con note prot. 487095 del 1 dicembre 1995  e  prot.  487173  del  18
dicembre 1995 trasmesse rispettivamente alla Regione Sardegna ed alla
Regione  Toscana,  la  Direzione Generale delle Miniere del Ministero
dell'industria, del commercio  e  dell'artigianato  ha  stabilito  le
modalita' di presentazione delle domande di contributo ed i requisiti
minimi  dei  progetti  di  intervento  per il recupero ambientale dei
predetti compendi immobiliari;
 A seguito di intese con dette Regioni si e' convenuto  di  procedere
ad Accordi di programma per l'individuazione dei progetti di recupero
ambientale dei compendi immobiliari da promuovere con i fondi statali
all'uopo   disponibili   fino   al   1995,  concordando  altresi'  di
utilizzare,  per  la  determinazione  della  quota  parte  di   fondi
spettanti  alle stesse Regioni, il metodo gia' impiegato in occasione
degli  Accordi  di  programma  gia'  stipulati  per   le   iniziative
sostitutive piu' sopra citate;
 Con  note  prot.  586784  e  prot.  586785  in  data 16 ottobre 1996
trasmesse rispettivamente  alla  Regione  Sardegna  ed  alla  Regione
Toscana,  la  stessa  Direzione  Generale delle Miniere fissava al 15
novembre 1996 il termine ultimo per la presentazione, completa  della
necessaria   documentazione,  dei  progetti  prioritari  di  recupero
ambientale dei compendi immobiliari di cui sopra;
                          CONSIDERATO CHE:
 Sono  pervenute  al  Ministero  dell'industria,  del   commercio   e
dell'artigianato  richieste  di  contributo, da parte di enti locali,
per n. 17 progetti di recupero ambientale di compendi immobiliari  da
realizzare   nelle  aree  della  Regione  Toscana  interessate  dalla
ristrutturazione o dalla cessazione dell'attivita' mineraria;
 Per alcuni programmi interessati dai progetti  di  recupero  di  cui
sopra  sono  stati concessi contributi, ai sensi dell'art. 9, comma 5
della legge n. 221/90, a favore  degli  stessi  enti  locali  per  la
realizzazione di studi di piani di fattibilita';
 Tali  studi  erano  finalizzati  a  disporre di un esauriente quadro
conoscitivo per  valutare  la  realizzabilita'  e  la  priorita'  dei
progetti  di  recupero,  nell'ambito  delle aree specifiche e risulta
quindi indispensabile acquisire  i  risultati  conoscitivi  di  detti
studi  di  fattibilita'  che  sono  da  riguardare  come propedeutici
rispetto ai progetti operativi di recupero;
 Detti studi, ad eccezione di quello relativo  all'area  di  Scarlino
Scalo,  non  sono stati ancora completati e, pertanto, possono essere
ritenuti ammissibili a contributo unicamente i  progetti  relativi  a
programmi  di  intervento per i quali tali studi non sono attualmente
in corso;
 A seguito dell'istruttoria effettuata dai  competenti  uffici  della
Direzione  Generale  delle  Miniere del Ministero dell'industria, del
commercio e dell'artigianato, i progetti che in atto  sono  risultati
ammissibili  a contributo e conformi alle finalita' del Piano sono in
definitiva i seguenti:
 - progetto presentato dal Comune di Cavriglia (AR) e di cui e' stato
indicato quale soggetto  attuatore lo stesso Comune, per il  recupero
ambientale  di  un'area  ex  mineraria,  dell'estensione di 0,07 kmq,
facente parte della miniera di S. Barbara per la realizzazione di  un
polo    energetico-industriale:    costo   previsto   pari   a   lire
7.820.000.000;  costo  ammissibile   pari   a   lire   6.520.913.196;
percentuale di contributo richiesta pari al 100%;
 -  progetto  presentato dalla Provincia di Livorno e di cui e' stato
indicato quale soggetto attuatore  l'Ente  Parco  dell'Elba,  per  il
recupero  ambientale  a  fini  museali degli edifici e di un percorso
territoriale della miniera di Rio  Marina  nell'isola  d'Elba:  costo
previsto  pari  a  lire  5.000.000.000; costo ammissibile pari a lire
4.379.431.000; percentuale di contributo richiesta pari al 53%;
 - progetto presentato dal Comune di Scarlino (GR) e di cui e'  stato
indicato  quale  soggetto attuatore lo stesso Comune, per il recupero
ambientale,  tramite  ristrutturazione  e  restauro,  degli   edifici
dell'ex  cantiere  di  trattamento  della  pirite  proveniente  dalla
miniera di Niccioleta: costo  previsto  pari  a  lire  2.850.000.000;
costo   ammissibile   pari   a  lire  2.649.803.585;  percentuale  di
contributo richiesta pari al 100%;
 - progetto presentato dal Comune di Montieri (GR) e di cui e'  stato
indicato  quale  soggetto attuatore lo stesso Comune, per il recupero
ambientale dell'ex  cinema-teatro  Montecatini  facente  parte  della
miniera  di  Boccheggiano:  costo previsto pari a lire 1.050.000.000;
costo   ammissibile   pari   a  lire  1.050.000.000;  percentuale  di
contributo richiesta pari al 100%;
 L'importo  complessivo  dei  costi  ammissibili  di  detti  progetti
risulta pari a lire 12.541.815.211 (I.V.A. inclusa);
 Con  nota  prot.  566655  del 12 dicembre 1996 la Direzione Generale
delle Miniere ha comunicato alla regione Toscana  i  risultati  della
istruttoria svolta, sui quali la stessa Regione ha fornito la propria
intesa con Deliberazione n. 1667 del 16 dicembre 1996;
 Con Protocollo d'intesa sul Parco industriale dell'area mineraria di
Cavriglia stipulato il 31 luglio 1996 tra il Presidente del Consiglio
dei  ministri,  il  Ministro  del  bilancio  e  della  programmazione
economica,   il   Ministro   dell'industria,    del    commercio    e
dell'artigianato,  il Ministro del lavoro e della previdenza sociale,
il coordinatore del Comitato delle iniziative per  l'occupazione,  il
Presidente  della  Regione  Toscana, il Presidente della Provincia di
Arezzo, il Sindaco del Comune di Cavriglia, il Predidente  dell'Enel,
l'Amministratore  delegato  della  Gepi ed il Presidente di "Valdarno
Sviluppo"  Spa,  il  Ministro   dell'industria,   del   commercio   e
dell'artigianato  ha  assunto  l'impegno  di giungere - possibilmente
entro il 31/12/1996 - agli Accordi di programma previsti dalla  legge
n.  204/93,  al fine di inserirvi l'intervento di recupero ambientale
dei compendi immobiliari nel bacino minerario di S. Barbara;
 Per fronteggiare la situazione di crisi economica  ed  occupazionale
dell'area  mineraria  toscana  nonche'  per dare seguito agli impegni
assunti con il  citato  Protocollo  d'intesa  sul  Parco  industriale
dell'area mineraria di Cavriglia in data 31 luglio 1996, e' opportuno
dare  avvio  all'attuazione  del  Piano  di  Riconversione produttiva
citato in premessa per cio' che riguarda gli interventi  di  recupero
ambientale  dei compendi immobiliari nelle aree della Regione Toscana
interessate dalla ristrutturazione o dalla cessazione  dell'attivita'
mineraria,  con  la concessione di contributi statali, nei limiti dei
fondi disponibili al 1995, ai progetti finora presentati  e  ritenuti
ammissibili;
 Occorre  procedere  all'impegno  dei pertinenti fondi iscritti nello
stato di previsione del Ministero  dell'industria,  del  commercio  e
dell'artigianato per l'esercizio finanziario 1996;
 Altri  interventi  di  recupero  ambientale  di compendi immobiliari
nelle stesse aree, ivi compresi quelli  previsti  dai  progetti  gia'
presentati  e  ritenuti  attualmente non ammissibili, potranno essere
beneficiari  di  contributi  con  ricorso  ai   fondi   statali   che
risulteranno  complessivamente  disponibili  al  1996  (competenza ed
eventuali residui) per la quota parte che compete alla stessa Regione
sulla base  delle  intese  citate  in  premessa,  nonche'  a  risorse
regionali e comunitarie, come previsto dall'art. 1 della citata legge
n. 204/93;
               SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
                             Articolo 1
 Con    la   sottoscrizione   del   presente   atto,   il   Ministero
dell'industria, del commercio e dell'artigianato e la Regione Toscana
concludono un Accordo di Programma ai sensi dell'art. 1, comma 1  del
Decreto-Legge 24 aprile 1993 n. 121, convertito nella legge 23 giugno
1993,  n.  204,  recante  "Interventi  urgenti a sostegno del settore
minerario", per dare avvio all'attuazione degli  interventi  previsti
dall'art.  2  del  presente  Accordo,  per  il recupero ambientale di
compendi immobiliari nelle aree interessate dalla ristrutturazione  o
dalla  cessazione  dell'attivita'  mineraria,  ai fini della gestione
unitaria ed integrata del Piano  di  Riconversione  produttiva  delle
aree  della  Stessa Regione destinato a favorire la ripresa economica
ed occupazionale determinatasi a seguito della crisi mineraria.