IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
     Visti gli articoli 75 e 87 della Costituzione;
     Vista la legge 25 maggio 1970, n. 352, recante "Norme sui refer-
endum  previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del
popolo", e successive modificazioni ed integrazioni;
     Vista la sentenza della Corte costituzionale  n.  38  emessa  in
data  30 gennaio 1997 e depositata in cancelleria in data 10 febbraio
1997 - comunicata  in  data  10  febbraio  1997  e  pubblicata  nella
Gazzetta  Ufficiale - 1 serie speciale - n. 7 del 12 febbraio 1997, a
norma dell'art. 33, ultimo comma, della citata legge - con  la  quale
e'  stata  dichiarata ammissibile la richiesta di referendum popolare
per l'abrogazione della legge 3  febbraio  1963,  n.  69,  nel  testo
risultante dalle modificazioni apportate dalle leggi 20 ottobre 1964,
n.  1039,  e  10  giugno  1969,  n.  308 e dalle sentenze della Corte
costituzionale numeri 11 e 98 del 1968, recante "Ordinanamento  della
professione di giornalista";
     Vista  la  deliberazione  del  Consiglio  dei Ministri, adottata
nella riunione del 4 aprile 1997;
     Sulla proposta del Presidente del  Consiglio  dei  Ministri,  di
concerto con i Ministri dell'interno e di grazia e giustizia;
                              E m a n a
                        il seguente decreto:
     E'  indetto il referendum popolare per l'abrogazione della legge
3 febbraio 1963, n. 69,  nel  testo  risultante  dalle  modificazioni
apportate  dalle  leggi 20 ottobre 1964, n. 1039 e 10 giugno 1969, n.
308 e dalle sentenze della Corte costituzionale numeri 11  e  98  del
1968, recante "Ordinamento della professione di giornalista".
     I  relativi  comizi  sono convocati per il giorno di domenica 15
giugno 1997.
     Il presente decreto sara' pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana.
  Dato a Roma, addi' 15 aprile 1997
                              SCALFARO
                                  Prodi, Presidente del Consiglio dei
                                  Ministri
                                  Napolitano, Ministro dell'interno
                                  Flick,   Ministro   di   grazia   e
                                  giustizia