IL MINISTRO
                  PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI
 Visto  il  decreto-legge  14  dicembre  1974, n. 657, convertito con
modificazioni nella legge 29 giugno 1975, n. 5;
 Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 dicembre 1975, n.
805;
 Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20  dicembre  1994,
n. 760;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n.
748;
 Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n.  29,  e  successive
modificazioni ed integrazioni;
 Vista  la  circolare  della  Presidenza del Consiglio dei Ministri 4
marzo 1993, n. 6/1993, concernente i  compiti  e  le  responsabilita'
della  dirigenza  ai sensi del predetto decreto legislativo n. 29 del
1993;
 Visto il parere del Consiglio  di  Stato  -  Sezione  II  n.  247/96
espresso in merito alle competenze e alle deleghe per i provvedimenti
ex  legge  1 giugno 1939, n. 1089 e del decreto legislativo 3 gennaio
1993, n. 29,  nel  quale  il  predetto  consesso  ha  affermato,  con
riguardo   ai  provvedimenti  attribuiti  all'organo  di  governo  da
"specifiche  norme"  anteriori  all'entrata  in  vigore  del  decreto
legislativo  n.    29  del  1993, che la competenza del Ministro puo'
ritenersi tuttora radicata sempre che sia riconducibile ai poteri che
il Ministro ha mantenuto per l'esercizio delle funzioni definite  dal
decreto legislativo n. 29 citato;
 Atteso che il precitato decreto legislativo n. 29 del 1993 statuisce
la  demarcazione  tra  atti  di  indirizzo  politico amministrativo e
quelli di gestione finanziaria, tecnica e amministrativa;
 Atteso che tali atti comprendono quelli previsti da  speciali  norme
di  settore  e  che essi vanno ricondotti ad una delle due categorie,
cosi' da rendere certa l'azione amministrativa;
 Ritenuto opportuno procedere,  sulla  base  di  quanto  sopra,  alla
individuazione  degli  atti  di competenza dell'organo politico e dei
dirigenti di questo Ministero, operando a tal fine  una  ricognizione
degli atti medesimi;
 Ritenuto,  altresi',  al  fine  di  rendere  piu'  efficace l'azione
amministrativa, dettare direttive per l'attribuzione  di  deleghe  ai
dirigenti centrali e periferici, da parte dei dirigenti generali;
                              Decreta:
                               Art. 1.
 1.  Ai  sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e suc-
cessive modificazioni e integrazioni, sono di competenza del Ministro
per i beni culturali e ambientali gli atti di governo e di  indirizzo
politico amministrativo, le direttive generali ed i provvedimenti che
comportano comunque responsabilita' politica, che riguardano problemi
di   carattere   generale  relativi  ai  rapporti  istituzionali  con
l'estero,   ivi   compresa   la   designazione   di    rappresentanti
dell'Amministrazione  in  organismi,  istituzioni  ed  enti esteri ed
internazionali,  la  verifica  della  rispondenza  dell'attivita'  di
gestione  svolta dai dirigenti alle direttive generali impartite e di
avocazione ai sensi dell'art.   14, comma 3,  del  precitato  decreto
legislativo n. 29 del 1993.
 2.  Permangono  nelle competenze del Ministro per i beni culturali e
ambientali  i  provvedimenti  attribuiti  all'organo  di  governo  da
"specifiche  norme",  anteriori  all'entrata  in  vigore  del decreto
legislativo n. 29 del 1993, nel caso in cui la competenza ad adottare
i citati provvedimenti e' riconducibile ai  poteri  che  il  Ministro
stesso  ha  mantenuto  per  l'esercizio  delle  funzioni definite dal
citato decreto legislativo n. 29 del 1993.
 3. Nell'ambito delle funzioni  di  cui  all'art.  3,  comma  1,  del
decreto  legislativo 3 febbaio 1993, n. 29 e in applicazione di leggi
speciali o di settore, sono di competenza del  Ministro  per  i  beni
culturali e ambientali:
  a) la definizione degli obiettivi prioritari della tutela dei beni,
della  programmazione  generale,  del bilancio e la diramazione delle
conseguenti direttive generali, nonche' la verifica della rispondenza
dell'attivita'  di  gestione  svolta  dai  dirigenti  alle  direttive
generali impartite;
  b)   il   coordinamento,  ai  fini  di  una  politica  unitaria  di
conservazione e di  valorizzazione,  delle  attivita'  dei  dirigenti
generali;
  c)   l'approvazione   dei  programmi  e  dei  piani  settoriali  di
intervento  e  l'autorizzazione  di  missioni  all'estero,  ove   non
comprese nei predetti piani e programmi;
  d)  i  provvedimenti di natura normativa e le circolari interpreta-
tive di norme;
  e) gli atti con i quali vengono stabiliti i principi  e  i  criteri
per la erogazione di contributi;
  f)  le  convenzioni, le intese, gli accordi e gli atti similari con
altre amministrazioni dello Stato e con enti pubblici e  territoriali
che riguardino piu' settori dell'Amministrazione;
  g) le determinazioni circa la copertura delle vacanze nell'organico
dei dipendenti;
  h) le preposizioni e i trasferimenti dei dirigenti, ivi compreso il
conferimento  di  incarichi di funzione ispettiva e di consulenza, di
studio e ricerca di livello dirigenziale;
  i)   gli   atti   di   indirizzo   relativi   alla   formazione   e
all'aggiornamento del personale;
  l)  gli  atti  di riconoscimento della personalita' giuridica degli
enti culturali;
  m) la designazione e la nomina dei rappresentanti del Ministero per
i beni culturali e ambientali,  in  organismi,  istituzioni  ed  enti
nazionali ed internazionali;
  n)  richieste  di  variazioni  di  bilancio,  assegnazione di spese
obbligatorie  o  impreviste,  storni  di  fondi,  destinazione  delle
entrate derivanti dalla tassa d'ingresso e di ogni altra entrata;
  o)  le  decisioni  concernenti  la  concessione  del patrocinio, le
benemerenze, le proposte di concessione di onorificenze;
  p) i provvedimenti di concerto con gli altri Ministri;
  q) il prestito  di  beni  culturali  per  mostre  e  manifestazioni
culturali  all'estero,  ove non compreso nei piani e nei programmi di
intervento di cui alla lettera c);
  r) le integrazioni degli elenchi delle bellezze naturali  ai  sensi
della  legge  29 giugno 1939, n. 1497, e dell'art. 82 del decreto del
Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616;
  s)  gli atti interministeriali definitivi relativi alla valutazione
dell'impatto ambientale (V.I.A.) ai sensi della legge 8 luglio  1986,
n. 349;
  t) le decisioni su ricorsi gerarchici nei casi ammessi;
  u) gli affidamenti di speciali incarichi;
  v)  l'approvazione  di statuti, regolamenti, bilanci di istituti ed
enti culturali sottoposti alla vigilanza del Ministero previsti dalla
tabella VII allegata alla legge 20 marzo 1975, n. 70;
  z) la costituzione, modifica ed estinzione  di  persone  giuridiche
private;
  aa) la richiesta di pareri al Consiglio di Stato;
  ab)  l'autorizzazione  alla sottoscrizione del contratto collettivo
decentrato di Ministero;
  ac) la presidenza o la partecipazione, riservata  al  Ministro,  ai
sensi delle leggi vigenti, a comitati e commissioni.