L'anno  millenovecentonovantasette,  il  giorno  25  del  mese  di
gennaio in Roma presso la  sede  del  Ministero  dell'ambiente,  sono
presenti,  per il Ministero dell'ambiente, il Ministro dell'ambiente,
sen.  Edo  Ronchi;  per  la  regione  autonoma  della  Sardegna,   il
presidente  Federico  Palomba;  per l'ente minerario sardo (EMSA), il
presidente Giampiero Pinna;
   Considerato che la Sardegna sud-occidentale e'  stata  oggetto  di
un'intensa  attivita'  estrattiva dal periodo nuragico fino alla fine
degli anni '60 allorche' scoperte di  nuovi  giacimenti  metalliferi,
effettuate  in  altri  continenti,  hanno  progressivamente  esaurito
l'interesse economico per i  giacimenti  sardi  e  che  negli  ultimi
trentacinque  anni  anche  la  coltivazione  dei  residui  giacimenti
metalliferi (Pb - Zn - Ag) e'  ridotta  e  si  e'  ormai  avviata  la
definitiva dismissione delle poche miniere esistenti;
   Considerato  che  all'intensa  attivita'  estrattiva  non ha fatto
seguito alcun intervento di bonifica e risanamento del territorio;
   Considerato che allo  stato  attuale,  l'intero  bacino  minerario
ormai  dismesso  del Sulcis-Iglesiente-Guspinese e' caratterizzato da
un fortissimo stato di degrado che ostacola la nascita  di  un  nuovo
tessuto economico;
   Considerato che l'intero territorio e' interessato da:
      contaminazione  da metalli tossici con inquinamento dell'intero
ecosistema (suolo, aria, acqua);
      dissesto  morfologico  e  paesaggistico  indotto   dai   lavori
minerari   (scavi,   pozzi,   trincee,  discariche)  che  determinano
situazioni di rischio (subsidenza e smottamenti) e di diffuso degrado
ambientale;
      depauperamento del manto vegetale e del patrimonio boschivo;
   Vista la legge 28 agosto 1989, n. 305 che all'art. 4  prevede  per
l'attuazione  del  programma  triennale  per la tutela ambientale, il
Ministro dell'ambiente promuova la  conclusione  di  apposite  intese
programmatiche   per   l'impiego   coordinato  delle  risorse  ed  in
particolare per la definizione degli  interventi  da  realizzare  nel
triennio,  con  finanziamenti  a  carico dello Stato, delle regioni e
degli altri soggetti partecipanti alle intese;
   Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata il  30
novembre  1990,  con  la  quale  il  territorio del Sulcis-Iglesiente
compreso nei comuni di Carbonia, Gonnesa Portoscuso,  Sant'Antioco  e
San  Giovanni Suergiu, e' stato dichiarato Area ad elevato rischio di
crisi ambientale ai sensi e per gli effetti dell'art. 7 della legge 8
luglio 1986, n. 349, come  modificato  dall'art.  6  della  legge  28
agosto 1989, n. 305;
   Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23
aprile  1993  che  approva  il  piano  di  disinquinamento   per   il
risanamento  del  territorio  del  Sulcis-Iglesiente  e la successiva
intesa programmatica tra il  Ministero  dell'ambiente  e  la  regione
autonoma  della  Sardegna  sottoscritta  in  data  7  luglio 1995 per
l'attuazione del piano di  disinquinamento  per  il  risanamento  del
territorio del Sulcis-Iglesiente;
   Considerata    la   necessita'   che   l'azione   finalizzata   al
disinquinamento  ed  alla  riabilitazione   ambientale   delle   aree
minerarie  dismesse  del  Sulcis-Iglesiente-Guspinese  sia coordinata
nelle metodologie e negli obiettivi ambientali con il predetto  piano
di disinquinamento per il risanamento del Sulcis-Iglesiente;
   Viste  le  delibere  CIPE  21  dicembre  1993  e  3  agosto  1994,
concernenti  l'attuazione  del  programma  triennale  per  la  tutela
ambientale per il triennio 1994-1996;
   Visto in particolare il capo IV, punto 4.2 ed il capo V, punto 5.2
della  predetta  delibera  CIPE  21  dicembre  1993, che individua le
procedure per l'attuazione delle azioni  di  diretta  competenza  del
Ministero dell'ambiente;
   Vista  la  legge  regionale  8  maggio 1968, n. 24, che istituisce
l'Ente minerario sardo, che attribuisce (art. 1) all'ente  competente
esclusive di coordinamento delle attivita' minerarie in Sardegna;
   Visti  gli  accordi di programma stipulati in data 28 ottobre 1996
tra il Ministero dell'industria, del commercio e  dell'artigianato  e
la  regione  autonoma  della  Sardegna ai sensi della legge 23 giugno
1993, n. 204,  relativi  agli  interventi  per  la  realizzazione  di
iniziative  sostitutive di quelle minerarie ed ai primi interventi di
riabilitazione ambientale;
   Considerato che il  Ministero  dell'ambiente,  servizio  I.A.R.  e
l'Ente minerario sardo hanno definito in sede tecnica un programma di
interventi  per  il  disinquinamento  e  la riabilitazione ambientale
delle aree minerarie dismesse del Sulcis-Iglesiente-Guspinese;
   Vista la deliberazione della giunta della regione  autonoma  della
Sardegna  n.  60/81  del  23  dicembre  1996,  che  esprime l'assenso
preventivo alla stipula dell'Intesa di  programma  fra  il  Ministero
dell'ambiente,  la  regione  e l'EMSA, ai sensi della legge 28 agosto
1989, n. 305, per la predisposizione del  piano  e  la  realizzazione
delle   prime   attivita'  di  disinquinamento  e  di  riabilitazione
ambientale     delle     aree     minerarie     dismesse          del
Sulcis-Iglesiente-Guspinese;
   Tutto  cio'  premesso  e considerato le amministrazioni come sopra
costituite e rappresentate addivengono alla  stipula  della  seguente
intesa programmatica ai sensi della legge 28 agosto 1989, n. 305;
                               Art. 1.
                              Premesse
   La premessa e gli allegati costituiscono parte integrante, formale
e sostanziale del presente atto.