Alla  Presidenza  del Consiglio dei
                                  Ministri
                                  Alle amministrazioni centrali dello
                                  Stato
                                    Alle ragionerie  centrali  presso
                                  le  amministrazioni  centrali dello
                                  Stato ed agli  uffici  centrali  di
                                  ragioneria
                                  Alla Corte dei conti
                                  All'Istituto      nazionale      di
                                  statistica
                                  All'Autorita'   per   l'informatica
                                  nella pubblica amministrazione
                                    All'Agenzia       per          la
                                  rappresentanza  negoziale     delle
                                  pubbliche amministrazioni
  Le recenti leggi  n. 59 del 15 marzo,  n. 94 del 3 aprile  e n. 127
del 15 maggio 1997  riguardanti, rispettivamente, la riorganizzazione
della   pubblica  amministrazione,   la   riforma   delle  norme   di
contabilita' pubblica e la semplificazione dell'azione amministrativa
introducono  notevoli  cambiamenti  nel sistema  organizzativo  e  di
bilancio del nostro Paese.
  Le piu' rilevanti innovazioni  che interessano la materia contabile
riguardano specificamente:
  l'istituzione delle unita' previsionali  di base quali nuove unita'
di voto  sostitutive dei capitoli,  che, peraltro, rimangono  ai soli
fini della gestione e della rendicontazione;
  la  correlazione delle  unita' previsionali  di base  ai rispettivi
centri di  responsabilita' amministrativa, che ne  curano la gestione
per il perseguimento degli obiettivi assegnati;
  l'esposizione delle spese dello Stato secondo le funzioniobiettivo,
individuate sia per  definire le politiche pubbliche  di settore, sia
per misurare il prodotto della attivita' amministrativa;
  l'introduzione   della  contabilita'   analitica   per  centri   di
responsabilita' e di costo.
  Il decreto legislativo di attuazione della  legge n. 94 del 1997 ha
definito  le unita'  previsionali  di  base che  sono  state prese  a
riferimento per la predisposizione del  bilancio di previsione per il
1998 secondo il nuovo modello previsto dalla legge medesima.
  Per  cio'  che  concerne   le  funzioniobiettivo,  invece,  dati  i
ristretti tempi per  la presentazione al Parlamento  del bilancio per
il 1998, ci si e' avvalsi di quelle individuate dalla Corte dei conti
in occasione della predisposizione dei rendiconti sperimentali per il
1995 e per il 1996.
  Di tale pregevole esperienza maturata  ci si intende avvalere anche
nella concreta  esecuzione della ricognizione in  oggetto, in stretta
collaborazione con l'organo di controllo.
  Quanto all'introduzione della contabilita' analitica, la Ragioneria
generale   dello  Stato,   in  qualita'   di  organo   di  indirizzo,
coordinamento e  controllo sulla finanza  pubblica, gia' dal  1994 ha
avviato una  attivita' di  ricognizione, di analisi  e di  studio per
verificare    in    via    empirica   le    implicazioni    derivanti
dall'introduzione del sistema di controllo di gestione nella pubblica
amministrazione.
  Per garantire l'omogeneita' dei dati  ed una visione di sintesi per
tutta la pubblica amministrazione,  il richiamato decreto legislativo
di attuazione  della legge n. 94  del 1997 ha definito  il sistema di
contabilita' economica che consente di costruire il profilo del costo
dei prodottifinalita' erogati e di verificare le modalita' di impiego
delle risorse.
  Le  amministrazioni pubbliche  devono, quindi,  adottare le  misure
organizzative  idonee a  consentire  la rilevazione  e l'analisi  dei
costi e dei rendimenti dell'attivita' amministrativa e della gestione
dei  singoli   centri  di  costo   secondo  tale  sistema   unico  di
contabilita'  economica  analitica,  anche armonizzato  alle  proprie
esigenze  organizzative  per  garantire  il  necessario  supporto  al
controllo  interno,  interrelando   rilevazioni  e  risultanze  della
contabilita' analitica  con il Ministero  del tesoro, del  bilancio e
della programmazione  economica -  Ragioneria generale dello  Stato -
Ispettorato  generale  del  bilancio,  anche  per  il  tramite  delle
coesistenti ragionerie centrali.
  La  definizione  del  bilancio  di  previsione  1999  e  l'efficace
attivazione della  rilevazione e  dell'analisi dei  costi richiedono,
sin d'ora, una ricognizione delle attivita' svolte dai diversi centri
di responsabilita'  e di  costo, per individuare  i servizi  posti in
essere  da ciascuna  struttura ministeriale  e per  identificare, nel
contempo, il prodotto delle attivita' amministrative.
  A  tal fine,  puo' essere  utilizzata la  specifica metodologia  di
rilevazione  e di  analisi  delle attivita',  basata  su un  criterio
omogeneo  per tutte  le  amministrazioni interessate,  messa a  punto
nella   cennata   sperimentazione,    che   prevede   l'articolazione
dell'azione  amministrativa  per  finalita',  funzioni,  obiettivi  e
servizi:
  le finalita'  rappresentano gli obiettivi primari,  istituzionali e
non, che lo Stato persegue;
  le funzioni delineano le specifiche aree su cui lo Stato agisce per
poter perseguire gli obiettivi primari;
  i  macroservizi  esprimono  le   missioni  perseguite  da  ciascuna
amministrazione e  sono realizzati nell'ambito di  tutta la struttura
organizzativa;
  i servizi individuano l'insieme delle  attivita' poste in essere da
una struttura per la realizzazione di un obiettivo.
  Il processo di costruzione  della suesposta articolazione si avvale
sia della visione omogenea e complessiva, che identifica le finalita'
e   le  funzioni   in   relazione  agli   obiettivi  della   pubblica
amministrazione e  alle esigenze  conoscitive per il  controllo della
spesa   pubblica;   sia   della   visione   specifica   di   ciascuna
amministrazione, che fornisce il  quadro delle attivita' peculiari di
sua competenza espressivo dei servizi e dei macroservizi prodotti.
  Pervenuti alla  ricognizione delle attivita' svolte,  la Ragioneria
generale  dello  Stato  procede,  d'intesa  con  le  amministrazioni,
all'individuazione dei servizi e dei macroservizi e, successivamente,
al loro collegamento con le funzioni e le finalita'.
  L'organo di riferimento per il delineato processo ricognitivo viene
identificato nel "Servizio di controllo  interno"; l'art. 3, comma 5,
punto b), della legge 11 luglio  1995, n. 273, infatti, ha attribuito
allo   stesso  la   competenza   sul  "...   controllo  di   gestione
sull'attivita' amministrativa  dei dipartimenti, dei servizi  e delle
altre  unita'  organizzative,  evidenziando le  cause  dell'eventuale
mancato raggiungimento dei risultati ...".
  Il Servizio di controllo interno,  anche sulla base delle modalita'
operative  di   attuazione  del  processo  ricognitivo,   coordina  -
all'interno  dell'amministrazione di  riferimento -  le attivita'  di
definizione dei servizi.
  Per garantire l'operativita' della nuova classificazione funzionale
del bilancio dal  1999 e il corretto funzionamento  del nuovo sistema
di  contabilita'  economica   appare  necessario  attivare  opportuni
contatti con i suddetti Servizi di controllo interno per avviare, con
la partecipazione  delle competenti  ragionerie centrali,  i connessi
lavori, che andranno conclusi entro la fine del corrente anno.
  A tale scopo, in coerenza con le disposizioni della legge n. 94 del
1997 sull'accorpamento dei Dicasteri del tesoro, del bilancio e della
programmazione   economica,  della   legge   n.  54   del  1997   sul
trasferimento  di funzioni  ministeriali  agli  enti territoriali,  e
della legge  n. 127 del  1997 sulla semplificazione  del procedimento
amministrativo,  le amministrazioni  dello  Stato saranno  contattate
secondo il seguente ordine:
  1)  priorita' primaria  al  Dicastero del  tesoro,  del bilancio  e
programmazione economica;
  2)   priorita'   secondaria   ai  Dicasteri   non   coinvolti   dal
decentramento di  funzioni (affari esteri, beni  culturali, commercio
estero,  difesa,  finanze,  grazia  e  giustizia,  interno,  poste  e
telecomunicazioni,    pubblica   istruzione,    sanita',   trasporti,
universita' e ricerca scientifica);
  3) successivamente  saranno esaminati  i Dicasteri le  cui funzioni
sono oggetto  di delega per  il decentramento agli  enti territoriali
(ambiente, industria, lavoro, lavori pubblici e politiche agricole);
  4)  da  ultimo verra'  trattata  la  Presidenza del  Consiglio  dei
Ministri che e' oggetto di radicali cambiamenti.
  Si  confida  nella  fattiva  collaborazione  delle  amministrazioni
interessate e  si invitano  le stesse a  voler assicurare  un cortese
cenno di riscontro.
                                                  Il Ministro: Ciampi