IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Ferrara, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1951, n. 964, e successive modificazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, ed in particolare l'art. 16, comma 1, relativo alle modifiche di statuto; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 245, recante norme sul piano triennale di sviluppo; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341; Visto il decreto ministeriale 24 febbraio 1993, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 2 luglio 1993, n. 153, relativo a modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di laurea in architettura; Considerata l'opportunita' di procedere alla revisione dell'ordinamento didattico universitario del corso di laurea in architettura, di cui alle tabelle I e XXX annessa al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652; Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, ed in particolare l'art. 17, commi 95, 101 e 119; Vista la proposta di modifica allo statuto formulata dal senato accademico nella seduta del 16 luglio 1997, acquisiti i pareri favorevoli del consiglio della facolta' di architettura e del consiglio di amministrazione; Vista la circolare ministeriale 5 agosto 1997, n. 2079; Vista la ministeriale 29 ottobre 1997, prot. n. 2882, con la quale si approva la modifica del corso di laurea in architettura; Considerato che la modifica di cui sopra entra in vigore dall'anno accademico 1997-1998, (1 novembre 1997 - 31 ottobre 1998); Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Ferrara, approvato con il decreto indicato in premessa, e' ulteriormente modificato come segue: Corso di laurea in architettura 1. Accesso al corso di laurea in architettura. Costituiscono titoli di ammissione al corso di laurea in architettura quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Il numero degli iscritti per il primo anno del corso di laurea in architettura sara' stabilito annualmente dal senato accademico su proposta della facolta' motivata sulla base delle strutture e delle risorse disponibili, delle previsioni del mercato del lavoro, degli standard europei e secondo i criteri generali fissati dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990; tenendo altresi' conto, in applicazione dell'art. 9, comma a), della legge n. 341/1990; di quanto stabilito dalla direttiva CEE n. 85/384 sulla formazione per lo svolgimento delle attivita' esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto e dalla successiva raccomandazione del comitato consultivo CEE n. 3 del 13- 14 marzo 1990. Il consiglio di facolta' stabilisce i criteri di valutazione per l'ammissione dei candidati. 2. Organizzazione della didattica. L'attivita' didattica e' organizzata sulla base di annualita', costituite da corsi ufficiali di insegnamento monodisciplinari od integrati. Il corso di insegnamento integrato e' costituito come un corso di insegnamento monodisciplinare, ma le lezioni sono svolte in moduli coordinati di almeno trenta ore ciascuno e svolti da due, o al piu' da tre, professori ufficiali che faranno parte della commissione di esame. L'integrazione puo' riguardare sia la stessa area disciplinare, che aree disciplinari differenti. L'attivita' didattica del corso di laurea in architettura si articola in una parte formativa orientata all'apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline; ed in una parte teoricopratica orientata all'apprendimento e all'esercizio del "saper fare" nel campo delle attivita' strumentali o specifiche della professione. Per lo svolgimento dell'attivita' teoricopratica (comprensiva di esercitazioni, attivita' guidate, visite tecniche, prove di accertamento, correzione e discussione di elaborati, ecc.) nelle facolta' vengono istituiti dei laboratori, sotto la responsabilita' di un docente di ruolo, professore ufficiale della disciplina caratterizzante il laboratorio medesimo: essi sono strutture didattiche che hanno per fine la conoscenza, la cultura, la pratica e l'esercizio del progetto. Gli studenti ne hanno l'obbligo di frequenza, che e' accertata dal docente responsabile del laboratorio. L'attivita' del laboratorio si conclude con una prova d'esame, ad eccezione del laboratorio finale prelaurea, come di seguito specificato. Per assicurare una idonea assistenza didattica, anche secondo quanto previsto dalla raccomandazione CEE, di cui al punto 1, comma 2, nei laboratori dovra' essere assicurato un rapporto personalizzato tra discenti e docente tale da consentire il controllo individuale della pratica del progetto; pertanto non potranno essere ammessi piu' di 50 allievi per ogni laboratorio. Tali laboratori sono: laboratorio di progettazione architettonica; laboratorio di costruzione dell'architettura; laboratorio di progettazione urbanistica; laboratorio di restauro dei monumenti; laboratorio di sintesi finale. I primi quattro laboratori saranno caratterizzati da una specifica disciplina presa nelle aree disciplinari che definiscono i laboratori medesimi, ad essa sono assegnate 120 delle 180 ore complessive, mentre le altre 60 ore - uno o due moduli didattici al fine di garantire il carattere interdisciplinare del laboratorio, saranno utilizzate da insegnamenti di altre aree disciplinari; in caso di particolari esigenze didattiche potranno essere utilizzate con contributi offerti anche dal settore disciplinare caratterizzante il laboratorio; il manifesto annuale degli studi indichera', per ogni laboratorio attivato, quali discipline forniranno i moduli didattici precedentemente indicati. Nel laboratorio di sintesi finale lo studente e' guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l'apporto di piu' discipline alla matura e completa preparazione di un progetto nei diversi campi dell'applicazione professionale. I laboratori di sintesi finale vengono istituiti dal consiglio di facolta' che ne definisce la correlazione con la tesi di laurea; ognuno di essi non prevede un esame di profitto ma rilascia una ammissione all'esame di laurea certificata dai docenti che hanno condotto il laboratorio frequentato dallo studente. Alcuni segmenti dell'attivita' didattica pratica potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica nonche' dei reparti di ricerca e sviluppo di enti ed imprese pubbliche o private operanti nel settore dell'architettura, dell'ingegneria civile e dell'urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l'utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture ed istituti, per attivita' didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stages). Queste attivita' sono quotate in crediti fino alla concorrenza massima di una annualita'. 3. Durata degli studi e articolazione dei curricula. La durata del corso di laurea in architettura e' fissata in cinque anni, per un monte di almeno 4.500 ore, articolate in tre cicli orientati rispettivamente: I: alla formazione di base; II: alla formazione scientificotecnica e professionale; III: al compimento degli studi in vista di specifici approfondimenti testimoniati dall'esame di laurea. Ciascun anno di corso e' suddiviso in due periodi didattici in modo da comprendere almeno ventotto settimane di attivita' didattica; al termine di ogni periodi didattici e prima dell'inizio del semestre successivo e' prevista una sessione di esami della durata di almeno quattro settimane. Al fine di consentire una articolazione dell'attivita' didattica attraverso corsi monodisciplinari e corsi integrati, gli insegnamenti possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di annualita'. Pertanto gli esami di profitto previsti possono essere sostenuti su: corsi di insegnamento monodisciplinari annuali (costituiti da almeno 120 ore di attivita' didattiche); corsi di insegnamento monodisciplinari corrispondenti a mezza annualita' (costituiti da almeno 60 ore di attivita' didattica) da quotarsi in crediti didattici (se vengono corrispondentemente attivati coerenti moduli della stessa area, che completino l'annualita') oppure da quotarsi direttamente in voti d'esame; corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di piu' moduli didattici, che sommati possono corrispondere ad una annualita' (120 ore), o a mezza annualita' (60 ore) da quotarsi in crediti didattici; laboratori (costituiti da 180 ore di attivita' didattiche). 4. Piano di studi. All'interno dei cicli in cui e' articolata l'attivita' didattica, l'impiego globale in ore e' cosi' suddiviso: I Ciclo (I e II anno: ore 1740). A. Laboratori (ore: 540). 1. Laboratorio di progettazione architettonica 1 (180 ore): caratterizzato da disciplina dell'area I, settore H10A, H10B ore 120, piu' due moduli di 30 ore o in alternativa un modulo da 60 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi. 2. Laboratorio di progettazione architettonica 2 (180 ore): caratterizzato da disciplina dell'area I, settore H10A, ore 120, piu' due moduli di 30 ore o in alternativa un modulo da 60 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi. 3. Laboratorio di costruzione dell'architettura 1 (180 ore): caratterizzato da disciplina dell'area IV o V dai settori H09A, H09B, H07A, H07B, ore 120, piu' due moduli di 30 ore o in alternativa un modulo da 60 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi. B. Corsi monodisciplinari o integrati (ore 1.200). Area I settore scientificodisciplinare H10A, 60 ore. Area II settore scientificodisciplinare H12X, 240 ore. Area IV settore scientificodisciplinare H07A, 120 ore. Area V settore scientificodisciplinare H09A, 120 ore. Area VI settore scientificodisciplinare B01B, 60 ore. Area VIII settore scientificodisciplinare H14A, H14B, 120 ore. Area X settore scientificodisciplinare A02A, 240 ore. Area XI settore scientificodisciplinare H11X, 240 ore. Inoltre lo studente dovra' dimostrare la conoscenza della lingua inglese, attestata dal superamento di una prova di accertamento secondo modalita' stabilite dalla facolta'. II Ciclo (III e IV anno: ore 1.860). A. Laboratori (ore: 900) 4. Laboratorio di progettazione architettonica 3 (180 ore): caratterizzato da disciplina dall'area I, settore H10A, H10B, ore 120 piu' due moduli di 30 ore o in alternativa un modulo da 60 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi. 5. Laboratorio di progettazione architettonica 4 (180 ore): caratterizzato da disciplina dall'area I dai settori H10A, H10B, ore 120, piu' due moduli di 30 ore o in alternativa un modulo da 60 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi. 6. Laboratorio di costruzione dell'architettura 2 (180 ore): caratterizzato da disciplina di area IV o V dai settori H09A, H09B, H07A, H07B, ore 120, piu' due moduli di 30 ore o in alternativa un modulo da 60 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi. 7. Laboratorio di urbanistica (180 ore): caratterizzato da disciplina di area VIII, settore H14B, ore 120, piu' due moduli di 30 ore o in alternativa un modulo da 60 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi. 8. Laboratorio di restauro dei monumenti (180 ore): caratterizzato da disciplina dell'area III, settore H13X, ore 120, piu' due moduli di 30 ore o in alternativa un modulo da 60 ore, da definirsi annualmente in sede di manifesto degli studi. B. Corsi monodisciplinari o integrati (ore 960). Area I settori scientificodisciplinari H10A, H10B, 60 ore. Area II settore scientificodisciplinare H12X, 120 ore. Area III settore scientificodisciplinare H13X, 60 ore. Area IV settori scientificodisciplinari H07A, H07B, 240 ore. Area V settori scientificodisciplinari H09A, H09B, H09C, 120 ore. Area VI settore scientificodisciplinare I05B, 120 ore. Area VIII settore scientificodisciplinare H14A, H14B, 60 ore. Area IX settori scientificodisciplinari M06A, P01J, N05X, N10X, 60 ore. Area XI settore scientificodisciplinare H11X, 120 ore. III Ciclo (V Anno: ore 900). A. Laboratori di sintesi finale. I laboratori di sintesi finale sono definiti dalla facolta' nel manifesto annuale degli studi in relazione ai piani di studio e saranno caratterizzati da una disciplina delle aree I, III, V e VIII. Allo svolgimento delle attivita' previste da ciascuno dei laboratori di sintesi finale sono attribuite 180 ore. B. Corsi monodisciplinari o integrati (ore: 720). Area VII settore scientificodisciplinare H15X, 120 ore. Area IX settori scientificodisciplinari M06A, P01J, N05X, N10X, 120 ore, dalle altre aree quattro annualita' a scelta dello studente composte in relazione ai piani di studio e funzionali ai contenuti dei laboratori di sintesi finale, per un totale di 480 ore, scelte dallo studente tra le discipline di cui al punto 8 e definite dalla facolta' nel manifesto degli studi. 5. Prospetto concernente la ripartizione del monte ore. Gli insegnamenti propri del corso di laurea in architettura si articolano, ai fini esclusivi dell'organizzazione didattica, nelle seguenti aree disciplinari a cui debbono essere attribuite almeno le ore in elenco: Area I progettazione architettonica e urbana: I ciclo: 300 ore - II ciclo: 300 ore; Area II: discipline storiche per l'architettura: I ciclo: 240 ore - II ciclo: 120 ore; Area III: teoria e tecniche per il restauro architettonico: II ciclo: 180 ore; Area IV analisi e progettazione strutturale dell'architettura: I ciclo: 120 ore - II ciclo: 240 ore; Area V: discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia: I ciclo: 240 ore - II ciclo: 120 ore; Area VI: discipline fisicotecniche e impiantistiche per l'architettura: I ciclo: 60 ore - II ciclo: 120 ore; Area VII: discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica: III ciclo: 120 ore Area VIII: progettazione urbanistica e pianificazione territoriale: I ciclo: 120 ore - II ciclo: 180 ore; Area IX discipline economiche, sociali e giuridiche per l'architettura e l'urbanistica: II ciclo 60 ore - III ciclo 120 ore; Area X discipline matematiche per l'architettura: I ciclo: 240 ore; Area XI rappresentazione dell'architettura dell'ambiente: I ciclo: 240 ore - II ciclo: 120 ore. Inoltre, al fine di completare le 4.500 ore previste per l'intero corso degli studi, dovranno essere destinate: al primo ciclo 540 ore ai tre laboratori previsti (secondo le modalita' definite al punto 4); al secondo ciclo 900 ore ai cinque laboratori previsti (secondo le modalita' di cui al punto 4); al terzo ciclo 180 ore al laboratorio finale e 720 ore a corsi monodisciplinari o integrati. Nell'ambito dei vincoli orari e degli obiettivi propri dei cicli imposti dal presente ordinamento, la facolta' potra' apportare delle variazioni rispetto a quanto indicato al punto 4 circa la collocazione nel I, nel II e nel III ciclo di talune attivita' didattiche, ivi comprese quelle dei laboratori. 6. Manifesto degli studi. All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi il consiglio di facolta': a) definisce il piano di studi ufficiale del corso di laurea comprendente le denominazioni dei corsi da attivare; b) delibera in merito al numero dei posti a disposizione degli iscritti al primo anno, secondo quanto previsto dal precedente secondo comma del punto 1, e stabilisce i criteri per le prove di ammissione; c) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari od integrati), che costituiscono le singole annualita', nel rispetto dei vincoli fissati dal presente ordinamento; d) definisce la denominazione, la consistenza e l'articolazione dei moduli didattici integrativi dei laboratori e di quelli coordinati dei corsi monodisciplinari, dei futuri eventuali corsi integrati e delle loro corrispondenze a frazioni di annualita' o di annualita' piene; e) ripartisce il monte ore di ciascuna area fra le annualita' che vi afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle attivita' teoricopratiche; f) istituisce i laboratori di sintesi finale offerti dalla facolta' e stabilisce i criteri di una loro correlazione con la scelta della tesi di laurea da parte dello studente; g) delibera in merito alle propedeuticita' e al numero della annualita' di cui lo studente dovra' avere superato il relativo esame al fine di ottenere l'iscrizione all'anno di corso successivo. Per il passaggio dal I al II ciclo e dal II al III ciclo il numero delle annualita' che lo studente deve avere superato non potra' essere inferiore a 2/3 delle annualita' del ciclo e comunque iscrizione al III ciclo comporta il superamento di tutte le annualita' del I ciclo, oltre i 2/3 gia' precisati. Per gli insegnamenti e i laboratori che si sviluppano su piu' annualita' deve essere rispettata la propedeuticita' indicata dalla sequenza dell'annualita' stessa; h) in merito all'organizzazione dei corsi monodisciplinari e/o integrati, nonche' dei laboratori, secondo percorsi didattici coerenti di cui vengono formalizzati i criteri di impostazione e le finalita' formative, purche' nel rispetto dei vincoli fissati dal presente ordinamento. Per quanto riguarda il monte delle ore attribuite, il manifesto degli studi definisce univocamente quante e quali ore sono dedicate a corsi (monodisciplinari o integrati) e quante e quali ore a ciascun modulo; inoltre deve specificare pure univocamente, la titolazione di ogni corso o modulo. 7. Ammissione all'esame di laurea. Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente dovra': a) aver seguito con esito positivo almeno 32 annualita' per un totale di 4.500 ore di attivita' didattica complessiva; b) aver ricevuto la certificazione di ammissione all'esame di laurea rilasciata da uno dei laboratori di sintesi finale. L'esame di laurea consiste: 1) nella discussione del lavoro predisposto nel laboratorio di sintesi finale; 2) nella discussione di una tesi elaborata sotto la guida di un docente relatore. Tale tesi puo' avere carattere progettuale o teorico sperimentale. 8. Struttura dei laboratori e contenuti delle aree disciplinari. Al fine di garantire agli studenti le fondamentali conoscenze teoriche e la pratica di attivita' di sperimentazione applicata, i contributi didattici e formativi di ciascuna delle aree disciplinari dovranno confrontarsi con i seguenti contenuti minimi: Area I - Progettazione architettonica e urbana: ore 600. L'area raccoglie le discipline che contribuiscono alla definizione del progetto architettonico e urbano: qui la cultura progettuale riflette su se stessa sui suoi strumenti e metodi, sulla sua tradizione disciplinare, sulla sua dimensione conoscitiva sia generale che tematicospecifica sulla propria applicazione allo spazio fisico e sulla propria capacita' di trasformarlo. L'offerta didattica dei suoi settori scientificodisciplinari e' relativa a: composizione architettonica e urbana (H10A): qui sono raccolte le discipline del progetto architettonico propriamente detto, il cui campo di indagine e applicazione si estende dal dettaglio alla dimensione urbana. Esse si articolano, in base - alla loro natura, in: discipline compositive attente cioe' alla logica (tettonica distributiva, formale) con cui l'organismo architettonico si definisce nei suoi elementi e parti componenti, e si relaziona con altri organismi architettonici all'interno del contesto di appartenenza; discipline progettuali, attente cioe' alla risoluzione di specifiche tematiche progettuali, ovvero alla progettazione di edifici specialistici che richiedano particolari approfondimenti e rapporti integrati con altre discipline; discipline analitico - strumentali, attente cioe' allo studio dei caratteri distributivi, tipologici e morfologicostilistici dell'architettura e della citta'; in discipline metodologico- teoriche, attente cioe' allo studio delle teorie progettuali e alle principali tendenze teoricooperative della progettazione contemporanea; architettura del paesaggio e del territorio (H110B): raccoglie quelle discipline caratterizzate sia in senso fondativo che applicato, dall'interesse intorno all'estetica del territorio e dell'ambiente costruito, e dal ruolo che l'architettura deve svolgere nel risanamento del degrado territoriale e ambientale, superando i metodi meramente tecnistici ed economicistici dell'impatto ambientale e della pura dimensione tecnica dell'ingegneria; architettura degli interni e allestimento" (H10C): raccoglie quelle discipline che pur appartenendo al ceppo centrale della tradizione dell'architettura (e avendo in comune con essa molti aspetti metodologici), hanno tuttavia raggiunto e consolidato una autonomia particolare per metodo e strumenti, e fanno riferimento a specialistici aspetti dell'attivita' professionale dell'architetto. Tali discipline, tutte con forte contenuto teorico, sono eminentemente sperimentali e applicative. I ciclo: 300 ore. E' caratterizzato dalle materie progettuali che evolvono dagli elementi e fondamenti alla prima sintesi architettonica rappresentata dalla "composizione". Contestualmente vengono affrontati i principi generali che presiedono alla corretta distribuzione degli ambienti costitutivi l'organismo architettonico, nonche' i materiali che concorrono alla determinazione della forma urbana. Lo strumento dell'apprendimento e' dato dal progetto. Alla fine del I ciclo lo studente deve: avere appreso e sviluppato il senso e la capacita' di misurare lo spazio architettonico e di conformarlo, nonche' i principi logici della composizione architettonica in ordine al corretto rapporto fra forma, struttura e distribuzione; aver appreso la capacita' di distinguere gli spazi architettonici in base alla loro natura, e possedere pertanto i concetti basilari di tipo, modello, archetipo, sapendone cogliere le motivazioni storiche e le condizioni in cui si determinarono; saper leggere semplici opere di architettura, senza distinzione di periodi storici di appartenenza, analizzandole in ordine a quei principi; possedere la nozione di "luogo", e avere la capacita' di relazionare le architetture al contesto di appartenenza; possedere la nozione di "insieme" architettonico a quella conseguente di spazio di relazione fra organismi architettonici (strade, piazze); essere in grado di correlare l'idea progettuale alla rappresentazione dell'idea medesima, e cioe' comprendere il nesso di necessita' che si stabilisce fra disegno (modo della rappresentazione) e progetto; e quindi fra progetto e realizzazione dello stesso; essere in grado di controllare le fasi fondamentali del processo progettuale, dalla ideazione fino alla forma conclusa, ivi compresa la considerazione delle scale di dettaglio. E pertanto lo studente deve saper eseguire: il progetto di un organismo architettonico non complesso, sviluppandolo alle diverse scale di rappresentazione, da quelle generali fino a quelle di dettaglio, controllandone il processo di definizione formale in rapporto alle tecniche e ai materiali adottati, e al programma funzionale; il progetto di un "insieme" architettonico non complesso, controllandone alle diverse scale di rappresentazione, lo spazio di relazione fra gli edifici in rapporto al contesto di appartenenza. II ciclo: 300 ore. Le discipline che la definiscono presiedono alla prima sintesi applicata a una realta' complessa attraverso le discipline progettuali tematicospecifiche: qui l'esercizio della "progettazione architettonica" si integra con l'approfondimento del dettaglio; mentre la progettazione urbana apre alla comprensione delle relazioni complesse fra l'organismo architettonico (gli organismi architettonici) e la citta'. Alla fine del II ciclo lo studente deve: avere appreso la capacita' di impostare criticamente un progetto di architettura (sia che si tratti di interventi ex novo, che di interventi sul gia' costruito) con sufficienti gradi di specializzazione, sapendo stabilire le corrette relazioni fra concezione formale e i requisiti tecnicocostruttivi e impiantistici che concorrono alla piena realizzazione e funzionamento dell'opera nel rispetto del programma stabilito; avere appreso la capacita' di intervenire nello spazio urbano, stabilendo corrette relazioni fra il nuovo intervento e il contesto di appartenenza; avere appreso la capacita' di mettere in relazione gli oggetti con lo spazio architettonico, al fine di una progettazione che soddisfi le esigenze abitative dei futuri utenti; conoscere i lineamenti portanti della ricerca contemporanea in architettura; eseguire lo sviluppo esecutivo di un progetto di architettura complesso alle diverse scale di approfondimento, da quelle generali a quelle di dettaglio, sapendone controllare tutte le implicazioni in ordine a problemi di concezione strutturale e impiantistica; eseguire un progetto di intervento urbano, sia che si tratti di una nuova espansione che di tessuti preesistenti. Area II - Discipline storiche per l'architettura: ore 360. L'Area raccoglie le discipline finalizzate a: la conoscenza dei momenti e degli episodi fondamentali dello sviluppo storico dell'architettura riferito all'attivita' sia edilizia che urbanistica, anche nei suoi fondamenti teorici e nei suoi strumenti operativi, nelle diverse aree culturali; il possesso degli strumenti metodologici necessari alla comprensione storicocritica e alla individuazione e valutazione delle specifiche qualita' dell'architettura, intesa nel senso piu' ampio del termine, nelle sue diverse espressioni e manifestazioni attraverso i tempi; il possesso degli strumenti disciplinari specifici della ricerca e dei metodi e delle tecniche di studio relativi alle indagini ed all'esame analitico e critico dell'opera architettonica - in rapporto alle cause, ai programmi e all'uso, nelle sue modalita' tecniche e linguistiche, nella sua realta' costruita e nei suoi significati - esaminata nell'ambito del suo contesto ed anche ai fini di ogni possibile intervento operativo sull'edilizia preesistente e sull'ambiente. Pertanto le discipline si articolano e specificano in: corsi istituzionali relativi alla: storia dell'architettura (per periodi, aree culturali e geografiche); storia delle attivita' attinenti alla formazione e trasformazione dell'ambiente (storia dell'urbanistica, storia della citta' e del territorio, storia del giardino e del paesaggio); storia del pensiero e delle teorie sull'architettura (storia della trattatistica, letteratura e critica d'architettura); corsi monografici e di approfondimento relativi: ai processi progettuali e realizzativi sotto aspetti particolari e paralleli e ad argomenti storici riguardanti temi o problemi specifici (ad es. storia della rappresentazione dello spazio architettonico e dell'iconografia d'architettura, storia del cantiere e delle tecniche edilizie, storia e metodi d'analisi delle architetture, storia dell'arredamento e del disegno industriale, ecc.). I ciclo: 240 ore. Al termine del I ciclo lo studente deve dimostrare: la conoscenza della storia dell'architettura, nell'accezione piu' ampia del termine, nei momenti ed episodi fondamentali della sua intera vicenda e nel quadro della storia politica, economica, sociale e culturale del suo specifico contesto, dagli inizi all'eta' contemporanea; l'acquisizione degli strumenti critici e di analisi indispensabili alla lettura di un'opera architettonica, di un insieme ambientale, di una realta' urbana e territoriale. II ciclo: 120 ore. Al termine del II ciclo, e secondo i diversi gradi di apprendimento connessi al proprio piano di studi, lo studente deve dimostrare: la capacita' di condurre una ricerca scientifica di carattere storicocritico; la conoscenza approfondita della storia dell'architettura nel suo intero sviluppo, e in particolare la conoscenza specialistica dei problemi relativi all'area temporale e geografica oggetto dell'indagine di cui al comma precedente. Area III - Teoria e tecniche per il restauro architettonico: ore 180. Le discipline dell'area sono orientate al raggiungimento dei seguenti obiettivi: fornire i principiguida che regolano le operazioni conservative dell'intera serie dei beni architettonici diffusi dal singolo oggetto o monumento, al centro storico, al territorio; fornire le conoscenze teoriche e pratiche necessarie all'azione di tutela e conservazione viste anche attraverso il loro sviluppo storico; affrontare gli aspetti legislativi, economici e di gestione, comprendenti anche i problemi d'inventario e di catalogo, le carte e le convenzioni internazionali; addestrare alle tecniche d'indagine storico- archivistica ed alle metodiche analitiche con l'intento di raggiungere la piu' esauriente comprensione dell'oggetto di studio, nella sua consistenza figurale e materiale; praticare i metodi dell'analisi diretta e indiretta, soprattutto di tipo non distruttivo, nonche' le conseguenti tecniche di rappresentazione (grafica, fotografica e su memoria elettronica) dei fenomeni di degrado, dei metodi e dei materiali costruttivi tradizionali, della complessita' cronologica del costruito, ecc.; formare, attraverso questa propedeutica, la capacita' di operare, attraverso il progetto di restauro, con piena competenza storicotecnica e col massimo di attenzione conservativa. II ciclo: 180 ore. Alla fine del II ciclo lo studente deve conoscere: la storia della cultura del restauro (dal pensiero alle relative applicazioni nel tempo); gli attuali fondamenti tecnici della conservazione; i materiali e le tecnologie costruttive storiche; le metodiche analitiche dell'architettura; le metodologie di intervento conservativo sui materiali e sulle strutture; le metodologie d'intervento urbanistico nei centri storici; le metodologie di intervento a tutela del paesaggio, ivi compresi i parchi e i giardini storici; la normativa nazionale e internazionale, e deve saper eseguire schede di catalogazione dei beni culturali architettonici e ambientali; utilizzare metodologie analitiche, per l'esame dei materiali o del loro degrado per la migliore comprensione della morfologia del fabbricato, per le indagini cronologiche e diagnostiche, ecc.; saper redigere un progetto di conservazione dalla scala del singolo edificio a quella urbana e territoriale e definire il relativo programma di tutela e salvaguardia. Area IV - Analisi e progettazione strutturale dell'architettura: ore 360. L'Area comprende gli insegnamenti che consentono allo studente di ottenere un'adeguata conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto di costruzione, sia con riferimento ai problemi della concezione strutturale, sia con riguardo alla valutazione della sicurezza e alla riabilitazione strutturale delle costruzioni esistenti. Il fondamento teorico delle discipline afferenti all'area e' costituito dalla meccanica dei solidi, dei materiali e delle strutture quale si e' venuta formando in stretto intreccio con la trattatistica architettonica e con le tecniche costruttive, sino ai suoi esiti piu' recenti relativi all'ingegneria delle costruzioni. L'offerta didattica e' articolata nei seguenti ambiti: la meccanica dei solidi e dei materiali, presentata nel suo assetto attuale, ma anche nel suo sviluppo storico e nelle sue relazioni con l'evoluzione della ricerca teorica e sperimentale sul comportamento elastico, anelastico e a rottura dei materiali da costruzione; la meccanica delle strutture (travi, travature, lastre, piastre, membrane, gusci, tensostrutture, ecc.) affrontata nei problemi piu' rilevanti per la progettazione strutturale; le tecniche della costruzione in muratura, in legno, in metallo, in calcestruzzo armato e precompresso, nonche' in materiali innovativi; i temi e i problemi della concezione strutturale connessi alla progettazione architettonica, alla tecnologia e alla produzione edilizia; la storia delle scienze e delle tecniche costruttive, per una corretta ed adeguata comprensione degli aspetti strutturali dell'architettura storica e per la definizione di congruenti tecniche di analisi e di intervento conservativo. I ciclo: 120 ore. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito i concetti fondamentali della statica e della resistenza dei materiali mediante lo studio dei principi fisico- matematici e dei metodi di calcolo relativi, mediante loro significative applicazioni a strutture di interesse architettonico, ed infine attraverso un accurato esame del loro sviluppo nella storia della meccanica strutturale e delle tecniche costruttive. II ciclo: 240 ore. Lo studente deve dimostrare di aver appreso e praticato le teorie e i metodi per il calcolo, la verifica e la diagnostica strutturale delle costruzioni si' da orientarsi con sicurezza nel campo della progettazione delle strutture, sia tradizionali, sia innovative, e si' da possedere gli strumenti necessari all'analisi del degrado e della fatiscenza statica delle costruzioni antiche, e alla definizione delle tecniche di riabilitazione piu' appropriate. Area V - Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia: ore 360. L'Area raccoglie quelle discipline che delineano, nel loro insieme, la cultura tecnologica della progettazione e forniscono i principi teorici e le pratiche operative per conoscere, comprendere e controllare i processi di formazione, trasformazione, recupero, manutenzione e gestione dei sistemi ambientali ed edilizi sino a comprendere le infrastrutture e le reti tecnologiche a scala territoriale, nonche' per intervenire nel progetto allo scopo di governare la dialettica tra "fini" e "mezzi", tra la qualita' funzionale e costruttiva degli interventi ed il massimo di coerenza espressiva, in funzione di una corretta utilizzazione delle risorse materiali ed energetiche e delle tecniche al fine di realizzare condizioni ottimali per il soddisfacimento delle esigenze umane. Queste discipline forniscono altresi', i principi teorici e le metodologie per conoscere, comprendere e controllare il funzionamento dei processi di produzione e gestione del settore edilizio, il ruolo dell'innovazione tecnologica nei processi di riorganizzazione e razionalizzazione nella produzione e nel funzionamento delle imprese, al fine di migliorare la sicurezza e le qualita' prestazionali dei prodotti. L'offerta didattica e' articolata nei seguenti ambiti di studio: i processi produttivi dalla programmazione alla gestione; i materiali, nelle loro caratteristiche fisiche, morfologiche e prestazionali; i procedimenti costruttivi e le relative tecniche; l'evoluzione delle tecniche, tanto dal punto di vista storico che delle proiezioni tendenziali; i processi produttivi e di definizione del prodotto industriale; i processi di diagnosi, progetto ed esecuzione per l'intervento sull'esistente; i procedimenti di analisi e progettazione dei sistemi ambientali; le tecnologie di progetto estese anche alle applicazioni sperimentali. I ciclo: 240 ore. Lo studente deve acquisire la conoscenza di metodi e strumenti necessari alla comprensione del processo di costruzione attraverso l'individuazione degli elementi logici e fisici, distinti e organizzati, che ne costituiscono la finalizzazione, la formazione, l'evoluzione storica, la complessita', e ne favoriscono la fattibilita' studiando e ripercorrendo nel progetto di architettura le relazioni fra materiali, tecniche e procedimenti di produzione in fabbrica, in officina, in cantiere, di volta in volta a disposizione dell'architetto. A tal fine lo studente: deve conoscere le caratteristiche tecniche dei materiali da costruzione e degli elementi e dei sistemi costruttivi e la loro evoluzione; deve conoscere le regole dell'arte e le norme per una corretta pratica del costruire; deve riconoscere i rapporti di coerenza e chiarezza fra uso dei materiali e logica di lavorazione degli stessi, fra logica del disegno dei singoli pezzi e loro prestazioni, fra logica degli spazi progettati e logica delle funzioni; deve avere la capacita' di controllo del ruolo che svolgono i materiali, gli elementi e i procedimenti costruttivi nella progettazione, nella costruzione, nella manutenzione e nella gestione di un manufatto edilizio. Attraverso la sperimentazione progettuale, infine, lo studente dovra' acquisire la capacita' di governare il sistema di relazioni fra materiali, procedimenti costruttivi ed esiti funzionali figurativi e di consistenza ambientale. II ciclo: 120 ore. Lo studente deve acquisire la conoscenza dei caratteri della produzione con una sistematica attenzione ai procedimenti di realizzazione e gestione; e deve dimostrare capacita' di connettere questo insieme di informazioni alle caratteristiche qualitative dei prodotti, alle esigenze dell'utenza, alle procedure e alle norme che stabiliscono i rapporti fra gli operatori del processo, ed infine alle tecniche e alle modalita' di gestione delle fasi attuative. A tal fine lo studente: deve essere capace di determinare soluzioni costruttive tecnicamente appropriate in rapporto all'ambiente, alla configurazione dell'assetto spaziale dell'organismo edilizio e ai suoi connotati figurativi ed in relazione alle proprieta' dei sistemi usati e dei materiali impiegati; deve essere in grado di individuare e analizzare lo status degli elementi che costituiscono il costruito esistente, e la logica che lo sottende; deve, infine, conoscere e saper utilizzare le metodologie e i principi teorici attraverso cui si determinano e si organizzano fino alla definizione esecutiva le tecniche costruttive e quelle impiantistiche e strutturali nei progetti di formazione e di trasformazione, recupero manutenzione e gestione dei sistemi costruttivi, dei manufatti edilizi e dei sistemi ambientali determinando le condizioni che ne rendono la scelta e l'impiego appropriati alle esigenze funzionali richieste e alle disponibilita' di risorse, adeguati alle condizioni di contesto e congruenti con le formalita' estetiche del progetto. Area VI - Discipline fisicotecniche e impiantistiche per l'architettura: ore 180. L'Area comprende gli insegnamenti che consentono allo studente di ottenere un'adeguata conoscenza: dei problemi fisici e delle tecnologie, nonche' della funzione degli edifici, in modo da renderli interamente confortevoli in relazione alla destinazione d'uso ed ai fattori climatici; dei metodi d'indagine e delle tecnologie per la pianificazione territoriale in termini sia ambientali che energetici, con particolare riferimento ai problemi di impatto ambientale e di integrazione dei sistemi di produzione e di distribuzione dell'energia; dei principi fisici e delle tecnologie per la conservazione dei beni culturali, storici, artistici ed architettonici. Il fondamento teorico delle discipline afferenti all'area e' costituito dalle tematiche proprie della fisica tecnica: la termodinamica applicata, la trasmissione del calore, la meccanica dei fluidi, l'acustica o l'illuminazione. Su tale matrice culturale s'innestano le successive conoscenze e metodologie che, in quell'ambito, sono vaste e complesse: dall'analisi e modellazione dei sistemi ambientali interni ed esterni all'ambiente costruito, allo studio del comportamento fisico degli involucri edilizi ed all'esame critico delle tecnologie per il benessere: dalle valutazioni d'impatto ambientale dei sistemi energetici ed infrastrutturali nel territorio alla pianificazione urbanistica e territoriale delle reti impiantistiche; dallo studio dei problemi d'illuminazione naturale ed artificiale a quello dei problemi acustici. L'offerta didattica e' cosi' articolata: un modulo didattico a carattere fondativo, finalizzato al riconoscimento dei fenomeni fisici, alla formulazione delle leggi fisiche che li descrivono, alla definizione dei modelli matematici che li rappresentano, alla lettura delle problematiche applicative in termini di schemi fisicamente coerenti; moduli didattici a carattere formativo nell'ambito dei quali vengono acquisiti strumenti, metodologie, dati di riferimento utili per intervenire con specifiche competenze nella progettazione anche infrastrutturale a varie scale, da quella edilizia a quella territoriale (laddove si devono trattare problemi di controllo ambientale, di controllo energetico, di illuminazione naturale ed artificiale, di acustica conoscendo le piu' sorrenti tecniche di misura delle grandezze fisiche interessate); moduli didattici a carattere informativo nell'ambito dei quali l'architetto acquisisca linguaggi e dati di riferimento utili per colloquiare con gli specialisti che intervengono al suo fianco nelle varie possibili sedi progettuali, e che siano altresi' finalizzati affinche' possa intervenire su sistemi edilizi e territoriali di maggiore complessita' tecnologica. I ciclo: 60 ore. Lo studente deve dimostrare di avere acquisito i concetti fondamentali della fisica mediante lo studio dei fenomeni e delle leggi fisiche, la definizione dei modelli matematici rappresentativi e l'esame di significative applicazioni a carattere elementare, nonche' di esercitazioni numeriche. II ciclo: 120 ore. Lo studente deve dimostrare di avere: acquisito le competenze teoriche ed operative necessarie per intervenire criticamente, sia per quanto attiene alle scelte di carattere generale che alle procedure estimative analitiche, nelle differenti fasi del processo progettuale, sia tradizionale che innovativo, nell'ambito delle seguenti aree tematiche: problemi di controllo ambientale, di controllo energetico, interno ed esterno, anche su scala territoriale, illuminazione naturale ed artificiale, acustica; sviluppato la capacita' di correlare le scelte progettuali impiantistiche a quelle architettoniche, mettendo a fuoco le mutue interrelazioni, al fine di attivare un processo iterativo di controllo, che conduca ad una ottimizzazione complessiva. Area VII - Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica: ore 120. L'area raccoglie le discipline che consentano all'architetto in formazione l'acquisizione di conoscenze e tecniche capaci di qualificare i metodi di progettazione architettonica ed urbanistica, attraverso la valutazione critica delle risorse e delle possibili alternative progettuali ai problemi di natura pratica e simbolica che sono alla base del progetto medesimo. III ciclo: 120 ore. Attraverso i contributi delle discipline estimative lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze relative a: gli strumenti metodologici adeguati alla comprensione delle dinamiche urbane e regionali e dei processi di sviluppo anche in relazione alle problematiche dell'ambiente; i rapporti economici fondamentali che regolano i comportamenti dei diversi soggetti operanti sul territorio e che ne orientano le modalita' di scambio all'interno dei sistemi economici ed alle diverse forme di mercato, la teoria e la metodologia estimativa, in relazione alla sua genesi micro e macroeconomica; i caratteri strutturali del mercato edilizio e fondiario, le finalita' ed i metodi di stima dei valori immobiliari; la struttura imprenditoriale, le tecnologie ed i processi di produzione che caratterizzano il settore delle costruzioni e quelli fornitori dei cantieri, anche in relazione agli altri settori produttivi, con riferimento all'impiego, alle specifiche modalita' di impiego dei fattori di produzione, al controllo dei costi di costruzione, di manutenzione e di gestione; i procedimenti di stima dei valori dei vari fattori della produzione edilizia ed insediativa, anche allo scopo di elaborare giudizi di convenienza all'investimento; le forme di organizzazione dei processi di intervento sullo spazio fisico, le collocazioni che in essi assume l'esercizio delle competenze del pianificatore e del progettista, considerati anche in relazione al perseguimento degli obiettivi di efficacia e di efficienza; gli strumenti disciplinari, dei metodi e delle tecniche relative alle valutazioni economiche e multicriteri delle risorse che compongono l'ambiente naturale e costruito, caratterizzate dalla esistenza o meno di un mercato; i principi teorici, le metodologie e le tecniche relative alla valutazione dei piani e dei progetti di trasformazione - conservazione - valorizzazione dell'ambiente naturale e costruito. Al termine della sua esperienza formativa, lo studente deve inoltre: dimostrare di saper utilizzare le procedure e le tecniche di valutazione proprie dell'estimo per l'architettura e l'urbanistica, nella redazione di progetti e piani di trasformazione e conservazione dell'ambiente naturale e costruito. In particolare deve sapere: applicare i metodi di stima di un immobile; utilizzare i principali metodi di valutazione dei piani urbanistici e dei programmi di intervento (l'analisi multicriteri e multiobiettivi, analisi costi e benefici, VIA ecc.); applicare i metodi di valutazione ad un progetto di costruzione, trasformazione e conservazione di un'opera edilizia, in particolare operando la stima dei costi e la valutazione degli aspetti qualitativi. Area VIII - Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale: ore 300. L'area raccoglie le discipline finalizzate a: alla conoscenza del principiguida che regolano le principali forme di intervento o controllo delle trasformazioni territoriali; alle conoscenze teoriche e pratiche necessarie a scegliere fra diverse forme di intervento; alla progettazione delle trasformazioni fisiche delle strutture urbane con riferimento ad accertate esigenze o programmi di trasformazioni funzionali. A tal fine obiettivo didattico primario e' l'acquisizione: dei principali strumenti di conoscenza e interpretazione dei diversi contesti entro i quali viene progettato l'intervento - con particolare attenzione al contesto fisico socioeconomico e istituzionale - e dei vari attori coinvolti dall'intervento nonche' dei loro ruoli e interessi; delle tecniche di analisi e di valutazione dei caratteri, degli effetti e delle implicazioni delle diverse forme d'intervento e delle trasformazioni progettate; delle metodologie della progettazione e della pianificazione urbana. I ciclo: 120 ore. Al termine del I ciclo lo studente dovra' dimostrare di conoscere caratteri e problemi degli interventi di trasformazione urbana, di saper descrivere e analizzare i diversi contesti di intervento e di conoscere e saper valutare le condizioni di impiego di differenti teorie e tecniche di progettazione e pianificazione. II ciclo: 180 ore. Al termine del II ciclo lo studente dovra' dimostrare di aver acquisito, attraverso la pratica di laboratorio, la capacita' di progettare specifici interventi di trasformazione urbana e di saperne valutare gli effetti e i problemi di attuazione. Area IX - Discipline economiche, sociali, giuridiche per l'architettura e l'urbanistica: ore 180. L'area raccoglie le discipline finalizzate alla comprensione dei principali meccanismi e dei piu' rilevanti soggetti che, dal punto di vista economico, giuridicoistituzionale e sociale fanno parte del contesto in cui si svolge l'attivita' di progettazione architettonica e urbanistica. In particolare lo studente dovra' dimostrare di conoscere: i meccanismi economici fondamentali che determinano il funzionamento del mercato; l'impresa come istituzione economica; i casi di fallimento del mercato nella produzione di beni pubblici e il ruolo dello Stato nell'economia; la regolazione economica del mercato e la valutazione degli investimenti pubblici; lo sviluppo economico regionale; le norme legislative e regolamentari che presiedono all'attivita' di progettazione urbanistica e della pianificazione territoriale; il ruolo delle diverse forme di Stato e di governo; l'organizzazione istituzionale e la pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla disciplina urbanistica e al sistema della pianificazione urbanistica sotto il profilo istituzionale; i fattori sociali e culturali dello sviluppo economico con particolare riferimento a comunita', citta', metropoli, territorio; la stratificazione sociale e le formazioni sociali urbane e territoriali; gli attori urbani (pubblici e privati) sotto il profilo sociologico; l'ordine sociale e il controllo; il mutamento sociale e le principali tendenze delle societa' industriali mature. II ciclo: 180 ore. Lo studente dovra' dimostrare di conoscere: i meccanismi economici fondamentali che determinano il funzionamento del mercato; l'impresa come istituzione economica; i casi di fallimento del mercato nella produzione di beni pubblici e il ruolo dello Stato nell'economia; la regolazione economica del mercato e la valutazione degli investimenti pubblici; lo sviluppo economico regionale; le norme legislative e regolamentari che presiedono all'attivita' di progettazione urbanistica e della pianificazione territoriale; il ruolo delle diverse forme di Stato e di governo; l'organizzazione istituzionale e la pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla disciplina urbanistica e al sistema della pianificazione urbanistica sotto il profilo istituzionale; i fattori sociali e culturali dello sviluppo economico con particolare riferimento a comunita', citta', metropoli, territorio; la stratificazione sociale e le formazioni sociali urbane e territoriali; gli attori urbani (pubblici e privati) sotto il profilo sociologico; l'ordine sociale e il controllo; il mutamento sociale e le principali tendenze delle societa' industriali mature. Area X - Discipline matematiche per l'architettura: ore 240. L'area comprende insegnamenti che si caratterizzano essenzialmente quali fondamento nella formazione sia tecnicoscientifica sia culturale dello studente. Tali insegnamenti consentono allo studente di ottenere un'adeguata conoscenza dei concetti di base, degli strumenti e dei metodi matematici operativi dell'analisi matematica, della geometria e dell'algebra lineare necessari per affrontare i problemi di analisi e progettazione strutturale, i problemi della fisica tecnica ed impiantistica per l'architettura nonche' utili agli aspetti economicoestimativi ed alle valutazioni quantitative per l'architettura e l'urbanistica. Mettono in grado lo studente di costruire semplici modelli matematici, di tradurre problemi strutturali architettonici e fenomeni territoriali in algoritmi e quindi in programmi da implementare al computer. Forniscono, altresi', le tecniche fondamentali del calcolo delle probabilita' e della inferenza statistica nonche' l'uso di metodi di approssimazione, di calcolo numerico e di programmazione. Nei suddetti ambiti e' articolata l'offerta didattica dell'area. Nell'ambito degli stessi settori scientificodisciplinari l'area e' aperta, poi, ad offerte didattiche funzionali a specifici percorsi di studio prescelti secondo i diversi livelli di approfondimento. I ciclo: 240 ore. Al termine del I ciclo lo studente deve dimostrare di: di aver acquisito e di saper utilizzare i concetti di base, gli strumenti ed metodi matematici operativi dell'analisi matematica (calcolo differenziale e calcolo integrale), della geometria (del piano e dello spazio) e dell'algebra lineare (vettori, matrici, sistemi lineari) significativi per le applicazioni negli studi architettonici e territoriali; di essere in grado di costruire semplici modelli matematici (connessi anche ad equazione di differenziali elementari) e di tradurre in algoritmi i problemi delle applicazioni che interessano; di avere acquisito l'uso di metodi di approssimazione numerica nonche' quegli elementi di probabilita' e quei principi di elaborazione statistica di dati sperimentali necessari. II ciclo. Lo studente avra' la possibilita' di impadronirsi ed operare con strumenti matematici piu' avanzati rispetto a quelli acquisiti durante il ciclo, nell'ambito di specifiche tematiche strutturali progettuali, tematiche della pianificazione territoriale, delle tecnologie in settori dell'analisi e gestione del costruire dell'economia ed estimo. In tali direzioni d'area presenta offerte e didattiche di contenuto matematico specifiche a seconda di percorsi di studio prescelti dallo studente. Esse si riferiscono a temi quali modelli matematici, ottimizzazione, teoria dei grafi, calcolo numerico, modelli stocasctici, elementi di informatica, ricerca operativa, sistemi dinamici, ecc. Area XI - Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente: ore 360. Le discipline dell'area sono finalizzate al raggiungimento dei seguenti obbiettivi: formare le conoscenze teoriche e pratiche necessarie alla rappresentazione dello spazio architettonico anche attraverso l'analisi del loro sviluppo storico; esercitare tutte le tecniche grafiche, al fine di raggiungere il pieno controllo degli strumenti della rappresentazione, sia applicandoli all'analisi dei valori dell'architettura, sia al rilievo, sia al progetto; praticare i metodi di rilevamento diretto e strumentale nonche' le conseguenti tecniche di restituzione metrica, morfologica e tematica; formare la capacita' di controllare il modello mentale dello spazio, che e' la premessa di ogni attivita' progettuale. I ciclo: 240 ore. Alla fine del I ciclo lo studente deve conoscere: i fondamentali proiettivi della scienza della rappresentazione; la teoria e le applicazioni dei metodi di rappresentazione e, precisamente: la doppia proiezione ortogonale, l'assonometria, la proiezione centrale o prospettiva, la proiezione quotata, la teoria delle ombre e del chiaroscuro; la costruzione dei poliedri e delle superfici, la costruzione delle loro sezioni piane e delle loro compenetrazioni; l'analisi geometrica degli organismi voltati e delle membrature degli ordini classici dell'architettura; la teoria della forma e le possibili aggregazioni di forme elementari nel piano e nello spazio, la teoria del colore; i principi informatori dell'analisi grafica dello spazio architettonico e i metodi per la visualizzazione di immagini mentali; e deve sapere: eseguire i disegni di progetto e di rilievo dell'architettura, adottando le relative convenzioni nazionali ed internazionali; eseguire gli schizzi a mano libera, anche chiaroscurati, sia come supporto del processo progettuale che come lettura diretta dell'architettura storica; effettuare rilievi a vista e con misure dirette di organismi semplici; restituire il rilievo diretto con appropriati elaborati grafici, di documentazione sia metrica (piante e alzati) che morfologica (assonometrie); rappresentare lo spazio architettonico, applicando metodi e procedure della scienza della rappresentazione, sia con l'ausilio degli strumenti del disegno tecnico, sia a mano libera; condurre l'analisi grafica dei valori dell'architettura; rappresentare correttamente il progetto alle diverse scale, ivi compresi gli elaborati esecutivi di insieme e di dettaglio; disegnare forme e proporzioni dal vero. II ciclo: 120 ore. Alla fine del II ciclo lo studente deve: A) Conoscere: i metodi di rilevamento strumentale e le problematiche relative al rilievo dei tematismi ed alla loro restituzione; i fondamenti teorici della fotogrammetria terrestre; i fondamenti teorici del disegno automatico. B) Conoscere: gli sviluppi teorici e le applicazioni inerenti uno tra i seguenti settori dell'area della rappresentazione; il disegno del progetto assistito dal calcolatore (CAD); il disegno di rilievo assistito da calcolatore (la stereorestituzione analitica e le applicazioni dell'architettura delle stazioni topografiche complete); la cartografia tematica assistita da calcolatore (gestione di banche dati territoriali); la percezione e la comunicazione visiva; la rappresentazione del territorio finalizzata agli studi di impatto ambientale; la grafica; la storia dei metodi della rappresentazione. C) Sapere: eseguire un rilievo architettonico o urbano, condotto con tecniche dirette e strumentali integrate, alle diverse scale e fino al rilievo di dettaglio; eseguire il rilievo e l'analisi degli ordini architettonici classici ed antichi; eseguire la restituzione del rilievo strumentale anche con l'impiego di stazioni grafiche e tracciatori automatici; applicare tutte le tecniche acquisite in uno dei settori sopra indicati, sfruttandone ogni possibile sinergia. 9. Discipline attivabili. Per il corso di laurea in architettura si possono attivare gli insegnamenti qui di seguito elencati: Area I - Progettazione architettonica e urbana. Settori scientificodisciplinari: H10A + H10B + H10C. Discipline attivabili: H10A - Composizione architettonica e urbana: analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie; architettura di grandi complessi e di opere infrastrutturali; architettura e composizione architettonica; architettura sociale; caratteri distributivi degli edifici; caratteri tipologici e morfologici dell'architettura; composizione architettonica; composizione e progettazione urbana; progettazione architettonica; progettazione architettonica assistita; progettazione architettonica per il recupero degli edifici; progettazione architettonica per il recupero urbano; teorie e tecniche della progettazione architettonica; teorie della ricerca architettonica contemporanea. H10B - Architettura del paesaggio e del territorio: architettura dei giardini e dei parchi; architettura del paesaggio; architettura del paesaggio e delle infrastrutture territoriali; arte dei giardini; pianificazione dei parchi naturali; pianificazione paesistica di impianti speciali; progettazione del paesaggio; progettazione delle zone a parco nelle aree urbane; riqualificazione del paesaggio; tecniche di progettazione delle aree verdi; teorie della progettazione del paesaggio. H10C - Architettura degli interni e allestimento: allestimento; architettura degli interni; arredamento; decorazione; museografia; progettazione del prodotto d'arredo; scenografia. Area II - Discipline storiche per l'architettura. Settori scientificodisciplinari: H12X + L25C + M05X + M07D + M08E + M10A. Discipline attivabili: H12X - Storia dell'architettura: storia del giardino e del paesaggio; storia dell'architettura; storia dell'architettura antica; storia dell'architettura bizantina e islamica; storia dell'architettura medioevale; storia dell'architettura contemporanea; storia dell'architettura moderna; storia della citta' e del territorio; storia delle tecniche architettoniche. L25C - Storia dell'arte contemporanea: storia dell'arte contemporanea; storia delle arti decorative e industriali. M05X - Discipline demoetnoantropologiche: antropologia culturale. M07D - Estetica: estetica; storia dell'estetica moderna. M08E - Storia della scienza: storia della scienza; storia della tecnica. M10A - Psicologia generale: psicologia della percezione. Area III - Teoria e tecniche per il restauro architettonico. Settori scientificodisciplinari: H13X. Discipline attivabili: H13X - Restauro: caratteri costruttivi dell'edilizia storica; conservazione dei materiali nell'edilizia storica; conservazione e riqualificazione tecnologica degli edifici storici; consolidamento degli edifici storici; degrado e diagnostica dei materiali nell'edilizia storica; restauro architettonico; restauro dei parchi e dei giardini storici; restauro urbano; tecnica del restauro architettonico; teorie e storia del restauro. Area IV - Analisi e progettazione strutturale dell'architettura. Settori scientificodisciplinari: H06X + H07A + H07B. Discipline attivabili: H06X - Geotecnica: fondamenti di geotecnica; fondazioni. H07A - Scienza delle costruzioni: interazione ambientestruttura; meccanica computazionale delle strutture; ottimizzazione e identificazione delle strutture; scienza delle costruzioni; sicurezza e affidabilita' delle costruzioni; statica; statica e stabilita' delle costruzioni murarie e monumentali; teoria delle strutture. H07B - Tecnica delle costruzioni: calcolo automatico delle strutture; costruzioni in muratura e costruzioni in legno; costruzioni in zona sismica; problemi strutturali dei monumenti e dell'edilizia storica; progetto di strutture; riabilitazione strutturale; tecnica delle costruzioni; teoria e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico. Area V - Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia. Settori scientificodisciplinari: H09A + H09B + H09C. Discipline attivabili: H09A - Tecnologia dell'architettura: cultura tecnologica della progettazione; materiali e progettazione di elementi costruttivi; progettazione ambientale; progettazione di sistemi costruttivi; progettazione esecutiva dell'architettura; riqualificazione tecnologica e manutenzione edilizia; tecnologia dell'architettura; tecnologie dei sistemi impiantistici; tecnologie dei sistemi strutturali; tecnologie del recupero edilizio; tecnologie di protezione e ripristino ambientale; tecnologie per l'igiene edilizia ed ambientale. H09B - Tecnologie della produzione edilizia: controllo della qualita' edilizia; costruzione delle opere di architettura; normazione e unificazione edilizia; organizzazione del processo edilizio; patologia e degrado delle costruzioni; procedimenti e metodi della manutenzione edilizia; processi e metodi della produzione edilizia; programmazione e organizzazione della produzione; tecniche di valutazione e controllo dell'ambiente costruito; tecnologie della produzione edilizia. H09C - Disegno industriale: disegno industriale; disegno industriale per la nautica; ergonomia applicata al disegno industriale; materiali e componenti per il disegno industriale; materiali e componenti per l'arredo urbano; morfologia dei componenti; processi e metodi della produzione dell'oggetto d'uso; requisiti ambientali del prodotto industriale; sperimentazione di sistemi e componenti. Area VI - Discipline fisicotecniche e impiantistiche per l'architettura. Settori scientificodisciplinari: B01B + I05A + I05B. Discipline attivabili: B01B - Fisica: fisica. I05A - Fisica tecnica industriale: energetica; impianti termotecnici; modelli per la termotecnica; termodinamica applicata; termofluidodinamica dei sistemi naturali. I05B - Fisica tecnica ambientale: illuminotecnica; acustica applicata; fisica tecnica; impianti tecnici. Area VII - Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica. Settore scientificodisciplinare: H15X. Discipline attivabili: H15X - Estimo: economia ed estimo ambientale; economia ed estimo civile; estimo; estimo e contabilita' dei lavori; estimo ed esercizio professionale; fondamenti di economia ed estimo; valutazione economica dei piani territoriali ed urbanistici; valutazione economica dei progetti. Area VIII - Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale. Settori scientificodisciplinari: E03A + H14A + H14B. Discipline attivabili: E03A - Ecologia: ecologia applicata. H14A - Tecnica e pianificazione urbanistica: analisi dei sistemi urbani e territoriali; analisi e valutazione ambientale; gestione urbana; ingegneria del territorio; pianificazione e gestione delle aree metropolitane; pianificazione territoriale; politiche urbane e territoriali; teorie della pianificazione territoriale. H14B - Urbanistica: analisi della citta' e del territorio; fondamenti di urbanistica; progettazione del territorio; progettazione urbanistica; recupero e riqualificazione ambientale, urbana e territoriale; teorie dell'urbanistica; urbanistica. Area IX - Discipline economiche, sociali, giuridiche per l'architettura e l'urbanistica. Settori scientificodisciplinari: M06A + M06B + N10X + P01J + Q05A + Q05D. Discipline attivabili: M06A - Geografia: cartografia; geografia; geografia del paesaggio e dell'ambiente; geografia urbana e regionale. M06B - Geografia economicopolitica: politica dell'ambiente; organizzazione e pianificazione del territorio. N10X - Diritto amministrativo: diritto urbanistico; legislazione dei beni culturali; legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia. P01J - Economia regionale: economia dei trasporti; economia del turismo; economia regionale; economia urbana. Q05A - Sociologia generale: sociologia. Q05D - Sociologia dell'ambiente e del territorio: sociologia dell'ambiente; sociologia urbana e rurale. Area X - Discipline matematiche per l'architettura. Settori scientificodisciplinari: A02A. Discipline attivabili: A02A - Analisi matematica: istituzioni di matematiche; matematica; matematica applicata; metodi matematici e statistici. Area XI - Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente. Settore scientificodisciplinare: H11X. Discipline attivabili: H11X - Disegno: disegno automatico; disegno dell'architettura; fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva; rappresentazione del territorio e dell'ambiente; rilievo dell'architettura; rilievo urbano e ambientale; tecniche della rappresentazione. Ferrara, 14 novembre 1997 Il rettore: Dal Piaz