IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Vista  la legge  18  maggio  1989, n.  183,  recante  norme per  il
riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo;
  Vista la legge  2 maggio 1990, n. 102, recante  disposizioni per la
ricostruzione e la rinascita della  Valtellina e delle adiacenti zone
delle province di Bergamo, Brescia e Como, nonche' della provincia di
Novara, colpite dalle eccezionali avversita' atmosferiche nei mesi di
luglio ed agosto 1987;
  Visto l'art. 1, comma 1, lettera  ii), della legge 12 gennaio 1991,
n. 13;
  Vista  la  deliberazione  del  3  dicembre 1991  con  la  quale  il
consiglio regionale della Lombardia  ha approvato, ai sensi dell'art.
2, comma 2, lettera a), della legge  n. 102 del 1990, il piano per la
difesa del  suolo ed  il riassetto  idrogeologico della  Valtellina e
delle adiacenti zone delle province di Bergamo, Brescia e Como, quale
proposta per lo stralcio dello schema previsionale e programmatico di
cui all'art. 31 della legge n. 183 del 1989;
  Visto  il  parere  favorevole  in   data  17  dicembre  1991  della
commissione per la valutazione di impatto ambientale, di cui all'art.
18, comma 5, della legge 11 settembre 1988, n. 67;
  Vista la  deliberazione n. 10/1993, in  data 1 luglio 1993,  con la
quale il comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del fiume Po
ha  adottato  la  proposta  di  stralcio  di  schema  previsionale  e
programmatico per il territorio oggetto  della legge n. 102 del 1990,
in ordine ai  vincoli di inedificabilita' previsti  dall'art. 4 della
medesima legge;
  Vista la  deliberazione del Consiglio dei  Ministri, adottata nella
riunione del 1 ottobre 1997;
  Sulla proposta del Ministro dei lavori pubblici, di concerto con il
Ministro dell'ambiente;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  E' approvato lo stralcio di schema previsionale e programmatico del
bacino del Po, di cui alla deliberazione n. 10/1993 del 1 luglio 1993
del  comitato istituzionale  dell'Autorita' di  bacino del  fiume Po,
inerente il territorio  oggetto della legge n. 102/1990  in ordine ai
vincoli di inedificabilita' previsti dall'art. 4 della medesima legge
n. 102/1990. Detto stralcio di schema e' costituito da:
  1. relazione,  con relativi  allegati, di piano  per la  difesa del
suolo  e il  riassetto idrogeologico  della Valtellina  e delle  zone
adiacenti delle province  di Bergamo, Brescia e  Como, predisposta ai
sensi  dell'art.   3  della  legge   n.  102/1990  -   approvata  con
deliberazione  n.  V  376,  del  consiglio  regionale  della  regione
Lombardia 3 dicembre 1991,  pubblicato nel bollettino ufficiale della
regione Lombardia,  supplemento straordinario al  n. 14 del  31 marzo
1992  -   limitatamente  al  paragrafo  3,5:   "Indirizzi  per  l'uso
urbanistico del  territorio in  relazione alle condizioni  di rischio
idrogeologico", che individua quali sono gli ambiti da assoggettare a
immediato vincolo  di inedificabilita' senza  predeterminata scadenza
temporale  le  aree  da  sottoporre  a  vincolo  di  inedificabilita'
temporanea;
  2. elaborati grafici, facenti  parte integrante dello stesso piano,
che   contengono   l'individuazione   degli   ambiti   soggetti,   in
applicazione  dell'art.  4  della  legge  n.  102/1990,  ai  seguenti
vincoli:
  a)  vincoli  di   inedificabilita'  senza  predeterminata  scadenza
temporale, cosi'  come perimetrati  nel documento "Ambiti  soggetti a
vincolo di inedificabilita'" che  costituisce parte sostanziale della
relazione  di  piano indicata  al  precedente  punto 1),  di  seguito
elencati:
     Semogo (frana Morzaglia) (Valdidentro);
     Ruinon/Confinale (Valfurva);
     zona Tola e Aquilone (Valdisotto);
      Presure (Valdisotto);
     Val Pola (Valdisotto);
     Sasso Farinaccio (Val Grosina);
     Spriana (Spriana);
     Val Torreggio (Torre S. M.);
  Ciude'-Francia/Val Valena e Ua, sopra Tornadri' (Lanzada);
  zone a discarica sopra Chiesa Val Malenco e Valbrutta (Lanzada);
     Conoide T. Tartano (Talamona);
     Pruna (Talamona);
     Foppa dell'Orso (Val Tartano);
     Bema;
     Sasso Bisolo (Valmasino);
     Val Materlo (Conoide) (Valmasino);
     Dragonera (Chiavenna);
     Pluviosa (Chiavenna);
     Sonico (Val Rabbia);
     Val Saviore;
     Masuccio/Val Canale (Tirano);
     Boscacce (Sondalo);
     Valchiosa (Sernio);
     Branzi in sinistra Brembo;
     Trabucchello (Isola di Fondra);
     Rivioni (Branzi);
  b) vincoli di  inedificabilita', la cui scadenza  e' funzione della
revisione  delle   relative  delimitazioni  da  parte   della  giunta
regionale e dei comuni interessati  secondo le procedure indicate nel
successivo art. 3.
  Tali  ambiti  sono riferiti  alle  aree  di franosita'  attiva,  di
instabilita' potenziale  e di erosione superficiale,  di valanghe, in
erosione  per   acque  incanalate  e  di   esondazione  indicate  nei
sottoelencati   elaborati   cartografici  approvati   dal   consiglio
regionale della  regione Lombardia con  la stessa delibera di  cui al
punto 1), depositati  presso l'Autorita' di bacino del fiume  Po e la
regione Lombardia:
  carta del  dissesto idrogeologico e  della pericolosita' in  n. 185
tavole alla scala 1: 10.000;
  mappe di rischio idraulico in  n. 88  tavole alla scala  1: 5.000 e
1: 2.000.