A tutti i Ministeri - Direzione generale
                        affari generali e del personale
                          (o Uffici analoghi)
                       Alle Ragionerie centrali presso i Ministeri
  L'analisi dei fenomeni gestionali riguardanti il personale risponde
all'esigenza,  sempre  piu'  avvertita,  di  un'azione amministrativa
ispirata a criteri di efficienza e di economicita'.
  I  supporti  gestionali  elaborati  dalla Ragioneria generale dello
Stato  intendono  rispondere  a  tali  esigenze  secondo  un percorso
operativo   proprio   del  controllo  di  gestione  che  parte  dalla
programmazione  delle risorse umane e dei relativi costi (allegati al
bilancio  di  previsione),  si sviluppa con il monitoraggio (attivato
attraverso   la  banca  dati  del  personale  -  B.D.P.  -  derivante
dall'integrazione  dei  sistemi  informativi)  e  la  rendicontazione
(conto annuale e relazione al conto annuale).
  Con l'analisi dei risultati gestionali contenuta nella relazione al
conto  annuale,  si  incrementano  le  potenzialita'  operative delle
amministrazioni, in quanto si forniscono strumenti di conoscenza e di
valutazione dell'attivita' svolta e delle risorse umane utilizzate. A
tali criteri sono ispirate le pubblicazioni della Ragioneria generale
dello  Stato  "Il  lavoro dei ministeri: attivita', risorse, tempi" e
"La  struttura  organizzativa  e  le  risorse  umane  nei ministeri",
relative all'anno 1996.
  L'apporto  costruttivo  fornito  dalle  "interfaccia"  nominate  da
codesti  ministeri  per  supportare  la  rilevazione  dei  dati della
relazione  al  conto  annuale e' in linea con l'obiettivo primario di
consentire  la  partecipazione diretta e attiva delle amministrazioni
anche nella fase di elaborazione e di analisi dei dati.
  A   tale   scopo,   e'   opportuno  che  si  attivino  processi  di
ristrutturazione  e di riconversione organizzativa anche in vista del
nuovo  ruolo  di  indirizzo  e  coordinamento  che  i  ministeri sono
chiamati  a  svolgere  a  seguito  del processo di trasferimento alle
regioni  e  agli  enti  locali, configurato dai recenti provvedimenti
legislativi,  delle  funzioni  finora attribuite alle amministrazioni
statali.
  In  tale  ottica,  a  partire  dall'anno  1996 si e' deciso di dare
all'analisi  dei  risultati  un'impostazione  diversa  rispetto  alle
precedenti  relazioni,  facendo,  cioe',  in modo che i dati rilevati
venissero  elaborati,  analizzati  e  valutati  da  parte  di codeste
Amministrazioni  di  concerto con la Ragioneria generale dello Stato,
che ha messo a disposizione l'esperienza e gli strumenti operativi
  finora   realizzati.   Tale   attivita'  e'  tuttora  in  corso  di
  svolgimento.
L'obiettivo e' quello di favorire la definizione di nuovi modelli
gestionali   del   personale,  sviluppando  l'analisi  dei  risultati
attraverso  l'esame  delle  attivita'  espletate, delle risorse umane
utilizzate  e dei tempi impiegati. Si tratta, quindi, di un passaggio
di  notevole  rilevanza  che  incide  sostanzialmente  sugli  aspetti
funzionali e sull'organizzazione.
  Risultati  positivi sono stati gia' raggiunti, in quanto sono state
individuate  situazioni  che  richiedono l'attivazione di processi di
riorganizzazione  mirati  all'introduzione di efficaci metodologie di
analisi gestionale.
  Tale  processo  e', peraltro, correlato con quello gia' in atto per
la  realizzazione  di  un  sistema  unico  di  contabilita' economica
analitica,  di  cui  alla  circolare 22 agosto 1997, n. 65, attuativa
della legge 3 aprile 1997, n.94.
  Il  coinvolgimento delle amministrazioni nell'analisi dei risultati
gestionali  comporta  necessariamente  anche  la  partecipazione  dei
servizi  di  controllo  interno  per  il  ruolo che gli stessi devono
esercitare nell'ambito delle Amministrazioni.
  Un  ulteriore  aspetto  positivo  e' rappresentato dal collegamento
effettuato  con  la circolare n. 7 del 16 marzo 1996 della Presidenza
del  Consiglio  dei  Ministri  - Dipartimento della funzione pubblica
(Gazzetta Ufficiale n. 193/96) tra i procedimenti amministrativi e le
macroattivita'.  Tale  naturale  connessione  accentua  il  carattere
"gestione"  della  rilevazione,  che  deve  fornire,  come piu' volte
osservato,  elementi  di  analisi  e  di  conoscenza  per i necessari
interventi di revisione di competenza di ciascuna Amministrazione.
  Cio'  premesso,  per  l'anno  1997  si  conferma  la  tipologia  di
rilevazione  dei risultati gestionali utilizzata per il 1996. Dopo la
fase  sperimentale  e' necessario continuare a migliorare la qualita'
dei dati e ridurre i tempi di rilevazione.
  E'  essenziale  ricordare,  inoltre,  che  l'anagrafe  degli uffici
rilevata  nell'ambito  della  rilevazione  della  Relazione  al Conto
annuale viene utilizzata anche per altre procedure (circolare n. 7/96
sulla  rilevazione  dei  procedimenti  amministrativi  e costituzione
della  banca  dati  sulle  attivita'  ed  i  procedimenti - B.D.A.P.,
valutazioni in ordine all'attuazione della legge n. 59/1997, Annuario
statistico    delle    amministrazioni   pubbliche   e   costituzione
dell'archivio   statistico   delle   istituzioni  pubbliche,  ambedue
predisposti   dall'Istat.   Tale   aspetto  deve  essere  curato  con
particolare attenzione da codeste amministrazioni.
  I  miglioramenti  apportati ai supporti informatici agevoleranno in
maniera  significativa  la rilevazione, consentendo il rispetto della
data di scadenza fissata per il 31 marzo 1998.
  Si allegano le schede di rilevazione e le relative istruzioni ed il
glossario, consegnati all'interfaccia-RGS nel corso dell'incontro che
si  e'  tenuto  il  18  dicembre 1997 presso le sedi della Ragioneria
generale dello Stato.
  Nel  confidare  nella  puntuale  osservanza delle indicazioni sopra
illustrate,  si assicura la piu' ampia collaborazione e il necessario
supporto  nel  corso dell'esecuzione della procedura descritta, anche
mediante le Ragionerie centrali.
    Roma, 4 febbraio 1998
                                            p. Il Ministro: PENNACCHI