IL MINISTRO DELLE FINANZE
                           DI CONCERTO CON
                       IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto  l'art.  13  del  decreto-legge   11  luglio  1992,  n.  333,
convertito, con  modificazioni, dalla  legge 8  agosto 1992,  n. 359,
l'art. 13  del decreto-legge 19  settembre 1992, n.  384, convertito,
con modificazioni,  dalla legge 14  novembre 1992, n. 438,  l'art. 18
del   decreto-legge  22   maggio  1993,   n.  155,   convertito,  con
modificazioni, dalla legge  19 luglio 1993, n. 243,  l'art. 16, comma
17, della  legge 24 dicembre  1993, n. 537,  l'art. 16, comma  2, del
decreto-legge   30   dicembre   1993,   n.   557,   convertito,   con
modificazioni, dalla  legge 26 febbraio  1994, n. 133, l'art.  11 del
decreto-legge   19   dicembre   1994,   n.   691,   convertito,   con
modificazioni, dalla  legge 16  febbraio 1995, n.  35, l'art.  47 del
decreto-legge 23 febbraio 1995, n. 41, convertito, con modificazioni,
dalla legge 22 marzo 1995, n. 85, l'art. 3, comma 241, della legge 28
dicembre 1995, n.  549, l'art. 9 del decreto-legge  30 dicembre 1995,
n. 565, convertito, con modificazioni,  dalla legge 23 dicembre 1996,
n.  662,  l'art.  12  del  decreto-legge  20  giugno  1996,  n.  323,
convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1996, n. 425, gli
articoli 2, comma  154 e 3, comma 216, della  legge 23 dicembre 1996,
n.  662,  l'art.  7  del  decreto-legge 31  dicembre  1996,  n.  669,
convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1997, n. 30, i
quali  prevedono  che con  decreto  del  Ministro delle  finanze,  di
concerto con il  Ministro del tesoro, vengano  stabilite le modalita'
di  attuazione  delle  riserve   all'erario  delle  maggiori  entrate
previste dagli stessi provvedimenti legislativi;
  Visto  l'art. 2  del  decreto del  Presidente  della Repubblica  26
luglio 1965,  n. 1074, recante  le norme di attuazione  dello statuto
della  regione siciliana,  che stabilisce  la spettanza  alla regione
delle  entrate tributarie  erariali,  dirette  o indirette,  riscosse
nell'ambito  del suo  territorio,  ad eccezione  delle nuove  entrate
tributarie  il cui  gettito  sia destinato  con  apposite leggi  alla
copertura di  oneri diretti a soddisfare  particolari finalita' dello
Stato specificate nelle leggi medesime;
  Visto l'art. 3-bis  del decreto del Presidente  della Repubblica 29
settembre 1973,  n. 602, e il  decreto del Ministro delle  finanze di
concerto con il  Ministro del tesoro e con il  Ministro delle poste e
telecomunicazioni  del  25  giugno 1992,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 10  del 14 gennaio 1993, che prevedono,  tra l'altro, le
modalita' per l'esecuzione dei versamenti in tesoreria da parte delle
aziende  di credito  e  degli uffici  postali  delegati a  riscuotere
l'imposta sul  reddito delle persone  fisiche e l'imposta  locale sui
redditi;
  Visto  l'art. 73  del decreto  del Presidente  della Repubblica  28
gennaio 1988,  n. 43, che  regola il versamento delle  somme riscosse
dai concessionari mediante versamento diretto;
  Ritenuta la necessita' di  far affluire direttamente all'erario gli
incrementi di  imposta derivanti  dai cennati  provvedimenti riscossi
nella regione siciliana;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1.  Nelle tabelle  dell'allegato  A, che  fa  parte integrante  del
presente decreto,  sono riportate  le previsioni degli  incrementi di
imposta per gli anni 1997, 1998, 1999 e seguenti derivanti da:
  a)  decreto-legge  19  settembre  1992,  n.  384,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 14 novembre 1992, n. 438;
  b)  decreto-legge   22  maggio   1993,  n.  155,   convertito,  con
modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 243;
    c) legge 24 dicembre 1993, n. 537;
  d)  decreto-legge  30  dicembre   1993,  n.  557,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1994, n. 133;
  e)  decreto-legge   23  febbraio  1995,  n.   41,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 22 marzo 1995, n. 85;
    f) legge 28 dicembre 1995, n. 549;
  g)  decreto-legge  30  dicembre   1995,  n.  565,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1996, n. 662;
  h)  decreto-legge   20  giugno   1996,  n.  323,   convertito,  con
modificazioni, dalla legge 8 agosto 1996, n. 425;
    i) legge 23 dicembre 1996, n. 662;
  j)  decreto-legge  31  dicembre   1996,  n.  669,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1997, n. 30.
  2.  Nelle tabelle  dell'allegato  B, che  fa  parte integrante  del
presente decreto, sono poi raffrontate dette previsioni con quelle di
competenza dei corrispondenti capitoli  delle entrate dello Stato, al
fine di  determinare le incidenze  percentuali di tali  incrementi di
imposta.