Il Ministro  sen. Edo  Ronchi, per  il Ministero  dell'ambiente, il
Sottosegretario di Stato on. Willer Bordon, per il Ministero dei beni
culturali, il  Sottosegretario di  Stato on.  Salvatore Ladu,  per il
Ministero  dell'industria,  commercio  e artigianato,  il  presidente
Federico Palomba, per la regione autonoma della Sardegna, l'assessore
Carmelo Briguglio, per la regione siciliana;
  Considerata la grave crisi  economico, sociale, occupazionale della
Sardegna, e in  particolare dei territori interessati  da processi di
dismissione di attivita' mineraria;
  Vista l'intesa "Stato regione autonoma della Sardegna" sottoscritta
in data 21 aprile 1997, nella quale  il Governo si impegna a porre in
essere, in tempi brevi, iniziative volte allo sviluppo socioeconomico
ed occupazionale dell'isola nel suo complesso;
  Visto   il   documento   di  "Programmazione   negoziata   per   la
ricostruzione       economica      e       lo      sviluppo       del
Sulcis-Iglesiente-GuspineseVillacidrese",   stipulato   tra   regione
autonoma della  Sardegna, enti locali e  organizzazioni sindacali del
territorio siglato il 21 aprile 1997;
  Visti gli accordi di programma in data 28 ottobre 1996, 31 dicembre
1996, stipulato ai  sensi dell'art. 1, comma 1,  del decreto-legge 24
aprile 1993, n.  121, convertito nella legge 23 giugno  1993, n. 204,
tra il  Ministero dell'industria, del commercio  e dell'artigianato e
la regione autonoma della Sardegna  per l'applicazione della legge 30
luglio  1990, n.  221, riguardanti  la concessione  di contributi  ad
iniziative sostitutive  localizzate nei bacini minerari  di crisi, ad
interventi  di riabilitazione  ambientale nei  bacini minerari  della
regione Sardegna  ed a programmi  di recupero ambientale  di compendi
immobiliari legati alle attivita' minerarie;
  Visto il  verbale relativo  all'accordo per  adeguamento ambientale
della Centrale ENEL Sulcis, gruppi 1 e 2, siglato l'11 giugno 1997 da
Ministero   industria,   Ministero    ambiente,   regione   Sardegna,
amministrazione provinciale di Cagliari, CGIL-CISL-UIL regionali, nel
quale  all'art. 6  e'  esplicitamente prevista  la  promozione di  un
progetto  L.S.U. finalizzato  ad  interventi  connessi alla  prevista
realizzazione  di   un  parco   geominerario,a  cura   del  Ministero
dell'ambiente  in  stretto raccordo  con  i  Ministeri del  lavoro  e
dell'industria;
  Vista  la legge  regionale 8  maggio  1968, n.  24, che  istituisce
l'Ente minerario sardo, che  attribuisce (Art. 1) all'Ente competenze
esclusive di coordinamento delle attivita' minerarie in Sardegna;
  Visto  l'accordo quadro  siglato  in  data 18  giugno  1997 tra  la
regione  Sarda  e CGIL-CISL-UIL  regionali  nel  quale si  stabilisce
l'istituzione  del presidio  minerario in  vista della  progressiva e
definitiva    sospensione    delle     produzioni    delle    miniere
dell'Iglesiente;
  Vista la  lettera di intenti,  sottoscritta in data 19  maggio 1997
tra  Direzione  generale  cooperazione allo  sviluppo  del  Ministero
affari  esteri, l'Ente  minerario sardo,  l'Universita' di  Cagliari,
l'ENEA, l'ANPA  e l'ICS  dell'UNIDO per  la realizzazione  nelle aree
minerarie dismesse della Sardegna di  un Centro internazionale per la
formazione  di tecnici  minerari e  ambientali  dei Paesi  in via  di
sviluppo;
  Visto il decreto  del Presidente del Consiglio dei  Ministri del 23
aprile  1993  che   approva  il  Piano  di   disinquinamento  per  il
risanamento  del territorio  del  Sulcis-Iglesiente  e la  successiva
intesa  programmatica  tra  Ministero   dell'ambiente  e  la  regione
autonoma  della  Sardegna sottoscritta  in  data  7 luglio  1995  per
l'attuazione  del piano  di  disinquinamento per  il risanamento  del
territorio del SulcisIglesiente;
  Vista l'intesa di programma stipulata  in data 25 gennaio 1997, tra
il  Ministero dell'ambiente,  la  regione autonoma  della Sardegna  e
l'Ente   minerario  sardo,   per   gli   interventi  finalizzati   al
disinquinamento e  la riabilitazione ambientale delle  aree minerarie
dismesse del Sulcis-Iglesiente-Guspinese;
  Vista  la delibera  della giunta  regionale della  Sardegna del  25
luglio  1997 (30/6)  con la  quale  l'Ente minerario  sardo e'  stato
incaricato  di predisporre  la  documentazione tecnicoscientifica  da
presentare all'UNESCO  assieme all'istanza per il  riconoscimento del
valore internazionale delle aree  minerarie di interesse ambientale e
storicoculturale, di  seguto indicate  come parco  geominerario della
Sardegna, nonche' per la predisposizione  di un piano di fattibilita'
del  "Parco  geominerario della  Sardegna",  per  il quale  e'  stato
individuato un primo stanziamento di lire 2.350 milioni;
  Vista  l'istanza  per  l'ottenimento  da  parte  dell'UNESCO  della
dichiarazione per  il riconoscimento  di "valore  internazionale" del
patrimonio geominerario della Sardegna, trasmessa dalla regione Sarda
alla commissione italiana UNESCO, in data 23 settembre 1997;
  Vista la  nota in data 6  ottobre 1997, del Ministero  degli affari
esteri   relativa  all'inoltro   della  formale   proposta  e   della
documentazione  tecnicoscientifica   alla  rappresentanza  permanente
d'Italia  presso  l'UNESCO  (Parigi),  a  seguito  della  nota  della
commissione  italiana  UNESCO, con  la  quale  si esprime  il  parere
ampiamente  favorevole  all'iniziativa,  di  inserire  il  patrimonio
geominerario della Sardegna, quale  primo esemplare contributo, nella
costituenda "Rete mondiale di geositi".
  Visto  il progetto  di lavori  socialmente utili  (LSU) predisposto
congiuntamente dal Ministero dell'ambiente, la regione autonoma della
Sardegna, la  regione siciliana, l'Ente  minerario sardo (EMSA)  e il
comune di Lipari, allegato alla presente intesa;
  Considerato che la proposta  avanzata dalla delegazione italiana in
sede  di  assemblea generale  dell'UNESCO  per  il riconoscimento  di
valore internazionale del Parco geominerario della Sardegna, e' stata
recepita in data  5 novembre 1997, quale  primo emblematico esemplare
da  inserire  nella "Rete  mondiale  dei  geositigeoparchi" di  nuova
istituzione;
  Atteso  che il  progetto  di sviluppo  fondato  sul recupero  delle
risorse ambientali e sulla  valorizzazione del patrimonio archeologia
industriale e di cultura mineraria presente in Sardegna e' stato gia'
avviato con concrete  azioni e iniziative, delle quali  sopra si sono
evidenziate quelle  di maggiore rilevanza,  al fine di  garantire una
prospettiva  economica  e di  lavoro,  con  caratteri di  stabilita',
attraverso   un  processo   di  valorizzazione   e  al   contempo  di
trasformazione della cultura industriale sarda;
  Tutto cio'  premesso e  considerato, le amministrazioni  come sopra
costituite e  rappresentate addivengono  alla stipula  della seguente
"Intesa di  programma" ai sensi  della legge  del 28 agosto  1989, n.
305;
                               Art. 1.
                           P r e m e s s e
  La premessa e gli  allegati costituiscono parte integrante, formale
e sostanziale del presente atto.