IL DIRETTORE GENERALE degli affari civili e delle libere professioni Visti gli articoli 1 e 8 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea; Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115 di attuazione della direttiva n. 89/48/CEE del 21 dicembre 1988 relativa ad un sistema generale di riconoscimento di diplomi di istruzione superiore che sanzionano formazioni professionali di durata minima di tre anni; Vista l'istanza della sig.ra Medina Diaz Yolanda, nata il 22 settembre 1967 a Bolanos - Ciudad Real (E), cittadina spagnola, diretta ad ottenere, ai sensi dell'art. 12 del sopra indicato decreto legislativo, il riconoscimento del titolo professionale di "Abogado" di cui e' in possesso, come attestato dal Colegio de Abogados di Ciudad Real (E), ai fini dell'accesso ed esercizio in Italia della professione di "avvocato"; Considerato che la richiedente ha conseguito il titolo accademico di "licenciado en derecho" nel 1994 presso l'Universita' di Castilla-La Mancha; Considerato che la signora ha conseguito presso l'Universita' di Catania il dottorato di ricerca in "scienze criminalistiche" nel 1996; Visto l'art. 6 comma 2 del decreto legislativo n. 115/1992, sopra indicato; Decreta: 1. Alla sig.ra Medina Diaz Yolanda, nata il 22 settembre 1967 a Bolanos - Ciudad Real (E), cittadina spagnola, sono riconosciuti i titoli professionali di cui in premessa quali titoli validi per l'iscrizione all'albo degli "avvocati". Detto riconoscimento e' subordinato al superamento di una prova attitudinale volta ad accertare la conoscenza delle seguenti materie: 1) diritto costituzionale; 2) diritto civile; 3) diritto processuale civile; 4) diritto commerciale; 5) diritto del lavoro; 6) diritto amministrativo; 7) diritto tributario; 8) diritto internazionale privato; 9) ordinamento forense, diritti e doveri dell'avvocato. 2. La prova di che trattasi si compone di un esame scritto e un esame orale da svolgersi in lingua italiana. 3. L'esame scritto consiste nella redazione di un atto giudiziario o di un parere in materia stragiudiziale vertente su non piu' di tre materie tra quelle sopra indicate e a scelta della commissione d'esame di cui al P.D.G. 1 dicembre 1993, come modificato dal P.D.G. 25 marzo 1994. 4. L'esame orale consiste nella discussione di brevi questioni pratiche vertenti su tutte le materie, sopra indicate. A questo secondo esame potra' accedere solo se abbia superato, con successo, quello scritto. Roma, 15 giugno 1998 Il direttore generale: Hinna Danesi