IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE ENTRATE Vista la legge delega 4 ottobre 1986, n. 657, e successive modificazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 1988, n. 43, e successive modificazioni, istitutivo del servizio di riscossione dei tributi e di altre entrate dello Stato e di altri enti pubblici, emanato ai sensi dell'art. 1, comma 1, della predetta legge n. 657; Visto il decreto ministeriale n. I/2/1496/94 del 5 agosto 1994 con il quale, ai sensi dell'art. 9 del predetto decreto del Presidente della Repubblica n. 43 del 1988, la concessione del servizio di riscossione dei tributi per l'ambito territoriale della provincia di Potenza e' stata rinnovata, a decorrere dal 1 gennaio 1995, alla S.E.M. S.p.a.; Visto il disciplinare speciale del 1 dicembre 1994, relativo alla concessione dell'ambito territoriale della provincia di Potenza, dal quale risultano, tra l'altro, il numero e la dislocazione degli sportelli di riscossione del predetto ambito; Viste le note in data 25 giugno 1996 con le quali la direzione centrale per la riscossione ha chiesto alle societa' concessionarie del servizio di produrre una motivata proposta di razionalizzazione del numero e della dislocazione degli sportelli di riscossione, volta in particolare all'individuazione di quegli sportelli - la cui dislocazione era giustificata nella preesistente suddivisione subprovinciale dell'ambito - che apparivano ormai superflue ed antieconomiche duplicazioni di strutture, a seguito dell'unificazione degli ambiti a livello provinciale; Vista la nota dell'8 agosto 1996, con la quale la S.E.M. S.p.a., in risposta alla citata richiesta dell'amministrazione concernente la razionalizzazione degli sportelli operanti nella provincia di Potenza, ha proposto la soppressione degli sportelli siti nei comuni di Avigliano, Baragiano, Genzano di Lucania, Lagonegro, Lavello, Rionero in Vulture e Venosa; Considerate le motivazioni addotte dal predetto concessionario a sostegno della proposta avanzata, dalle quali emerge, in sintesi, che: 1) i comuni di Avigliano, Baragiano e Genzano di Lucania, e relativi comuni aggregati, possono far capo al vicino sportello di Potenza; 2) il comune di Lagonegro, e relativi comuni aggregati, possono essere aggregati al vicino sportello di Lauria; 3) i comuni di Lavello, Rionero in Vulture e Venosa, e relativi comuni aggregati, possono far capo al vicino sportello di Melfi; 4) tali nuove aggregazioni sono in linea con la naturale attrazione socioeconomica esercitata nelle rispettive zone territoriali dai comuni sedi dei rimanenti sportelli operativi dell'ambito, e non comportano disagi per i contribuenti interessati, anche alla luce della scarsa operativita' degli sportelli di cui si propone la soppressione; Ravvisata l'opportunita' di eliminare un onere per le aziende concessionarie costituito dall'obbligo di mantenere operativi sportelli di riscossione poco utilizzati ed oggettivamente antieconomici, e ridisegnare in tali casi la distribuzione territoriale dei punti di riscossione in modo da non comportare eccessivi disagi ai contribuenti delle localita' interessate dalla soppressione, tenuto anche conto della diminuzione dei pagamenti da effettuarsi presso i concessionari, conseguente all'applicazione delle disposizioni in materia di semplificazione degli adempimenti fiscali di cui al decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241; Visti i pronunciamenti contrari alla soppressione dello sportello sito nel loro territorio, espressi dai comuni di Acerenza, Atella, Avigliano, Balvano, Baragiano, Barile, Bella, Castelgrande, Castelsaraceno, Genzano di Lucania, Ginestra, Lagonegro, Latronico, Lavello, Maratea, Maschito, Montemilione, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Pescopagano, Rionero in Vulture, Ripacandida, Rivello, Ruoti, San Fele, Trecchina; Ritenuto che le ragioni contrarie alla soppressione dei locali sportelli, espresse dalle predette amministrazioni comunali, non appaiono in generale sufficienti a prevalere sugli argomenti di segno opposto in favore della soppressione delle unita' organizzative ritenute oggettivamente antieconomiche; Considerato che il criterio di base che l'amministrazione finanziaria ritiene di dover seguire nella materia, e' quello di contemperare tutti gli aspetti connessi al rapporto tra i benefici per le aziende concessionarie conseguenti alla soppressione di strutture oggettivamente antieconomiche ed i costi in termini di maggiori oneri per l'utenza, avendo come ineliminabile punto di riferimento quello di garantire che in ogni caso l'eventuale nuova distribuzione degli sportelli di riscossione arrechi il minor disagio possibile ai contribuenti che devono adempiere ai propri obblighi tributari e tenga conto delle realta' geografiche e socioeconomiche esistenti; Considerato che la motivata proposta di soppressione avanzata dal locale concessionario del servizio di riscossione soddisfa i criteri teste' enunciati, in quanto, in particolare, non risulta tale da comportare eccessivi disagi ai contribuenti interessati, sia per la relativa vicinanza degli altri punti di riscossione che rimarrebbero operativi nella provincia, la cui dislocazione appare idonea a garantire, anche nelle aree interessate dalla soppressione, un servizio adeguato e una sufficiente copertura territoriale, sia per la possibilita' di utilizzo di uffici postali e sportelli bancari quali canali alternativi per il versamento dei tributi; Visto il parere della commissione consultiva di cui all'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 1988, n. 43, reso nelle adunanze del 19 e 27 maggio 1998, prot. n. 70905; Ritenuto pertanto che la proposta di razionalizzazione degli sportelli di riscossione avanzata dal concessionario del servizio di riscossione in argomento puo' essere accolta; Decreta: A decorrere dal trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, nell'ambito territoriale costituito dalla provincia di Potenza, sono soppressi gli sportelli di riscossione siti nei comuni di Avigliano, Baragiano, Genzano di Lucania, Lagonegro, Lavello, Rionero in Vulture e Venosa. Conseguentemente gli sportelli di riscossione del predetto ambito restano fissati in n. 5 unita', dislocate nei comuni di Potenza, Lauria, Marsico Nuovo, Melfi e Senise. Sara' cura del concessionario del servizio di riscossione dell'ambito di Potenza, nonche' della direzione regionale delle entrate per la Basilicata, per mezzo dei dipendenti uffici finanziari della provincia, dare tempestiva notizia, mediante appositi avvisi affissi nei rispettivi locali aperti al pubblico, degli effetti del presente decreto. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 13 ottobre 1998 Il direttore generale: Romano