Con decreto ministeriale 31 luglio 1998 e' stata conferita la croce
d'oro al merito  dell'Esercito al ten. gen. Carlo  Cabigiosu, nato il
22  giugno  1939  a  Brunico (Bolzano),  con  la  motivazione:  "Vice
comandante  del corpo  d'armata di  reazione rapida  di Ace  (ARRC) e
ufficiale  coordinatore e  rappresentante  dell'autorita' di  comando
nazionale   (UCRAN)  in   Bosnia-Erzegovina  fin   dall'inizio  della
operazione  Nato e  per tutto  il periodo  - di  circa un  anno -  di
schieramento del comando ARRC, ha assicurato la continuita' operativa
del comando  dell'operazione terrestre  vera e  propria e  inoltre ha
ininterrottamente costituito validissimo e indispensabile tramite tra
il comando  multinazionale dell'operazione e le  autorita' nazionali,
raggiungendo risultati  eccelsi, pienamente riconosciuti  dai vertici
internazionali.
  Nella sua qualita'  di vice comandante ARRC,  con sagacia, generosa
perseveranza,  coraggio intellettuale  ed encomiabile  iniziativa, ha
affrontato  ed   efficacemente  risolto  le  molteplici   e  svariate
problematiche  insorte   nel  corso   della  missione,   fornendo  un
contributo determinante  al superamento  delle non  lievi difficolta'
ambientali  ed   operative  connesse   in  particolare   con  l'avvio
dell'operazione ed imponendosi  all'attenzione delle autorita' estere
per la  spiccata efficienza organizzativa  ed il lodevole  spirito di
sacrificio. In molte circostanze,  anche con grave rischio personale,
ha  reso possibili  ed abituali  gli  incontri tra  le varie  fazioni
contrapposte, ottenendo  in particolare l'osservanza degli  accordi e
l'imposizione delle regole di comportamento.
  In merito al  suo ruolo di UCRAN  e' stato ben piu'  di un semplice
tramite tra IFOR  e le autorita' nazionali. Con tatto,  acume e somma
competenza  professionale si  e' infatti  naturalmente imposto  quale
interlocutore autorevole  con i vertici  militari dell'organizzazione
internazionale che in lui  riponevano assoluta fiducia, agevolando in
modo  esemplare  i  rapporti  tra   la  nostra  e  le  altre  nazioni
partecipanti  ed  inducendo sentimenti  di  vivo  rispetto e  sincera
ammirazione per le forze armate  italiane soprattutto, la sua attenta
azione  - sia  nelle sedi  consultive  sia in  quelle decisionali  di
pianificazione e di condotta -  e' stata determinante per il corretto
impiego del contingente italiano, quindi per il suo successo.
  Fulgido  esempio di  felice fusione  di rare  capacita' militari  e
preziose qualita'  umane, si e'  proposto quale sicuro  riferimento a
quanti  hanno operato  con  lui, indipendentemente  dall'appartenenza
nazionale.
  Con il suo operato e  la sua elevatissima professionalita', oggetto
di   unanime    apprezzamento,   e'    stato   una    figura   chiave
nell'organizzazione del  comando multinazionale e ha  contribuito, in
misura  e  modi  determinanti,  ad   accrescere  il  prestigio  e  la
considerazione  dell'esercito  e  delle   forze  armate  italiane  in
generale". - Sarajevo, 12 gennaio-5 novembre 1996.
  Con decreto ministeriale 26 maggio 1998 e' stata conferita la croce
d'argento  al  merito  dell'Esercito  alla  bandiera  di  guerra  del
battaglione logistico  "Garibaldi", con la  motivazione: "Battaglione
logistico    inquadrato   nel    contingente   Italfor    nell'ambito
dell'operazione     multinazionale     ''Joint     Endeavour''     in
Bosnia-Erzegovina,  operava  per  quasi sei  mesi  con  indefettibile
impegno, straordinaria  capacita' e ammirevole spirito  di sacrificio
per assicurare l'indispensabile sostegno  alle forze impiegate, in un
contesto  di generale  degrado  della situazione  fra  le fazioni  in
lotta, reso ancora piu'  difficile dalle condizioni climatiche spesso
avverse.
  In  ogni  circostanza  e  in   qualunque  momento  gli  uomini  del
battaglione   logistico  ''Garibaldi''   dimostravano  impareggiabile
perizia e  altissimo senso del dovere,  garantendo con incondizionata
dedizione  il soddisfacimento  pieno e  tempestivo delle  esigenze di
tutti i  reparti del contingente.  La mole  e la qualita'  del lavoro
svolto  contribuivano in  modo determinante  al positivo  esito della
missione e costituivano motivo di plauso e ammirazione anche da parte
dei contingenti di altre nazionalita' partecipanti all'operazione.
  Chiaro esempio di elevatissima  professionalita', saldezza morale e
attaccamento all'istituzione,  che esalta il  prestigio dell'Esercito
italiano". - Bosnia-Erzegovina, 11 gennaio 1996-2 luglio 1996.
  Con decreto ministeriale 26 maggio 1998 e' stata conferita la croce
di bronzo  al merito dell'Esercito al  magg. Dante Zampa, nato  il 20
febbraio 1954 a Pagnacco (Udine), con la motivazione: "Comandante del
reparto  di  sanita'  aviotrasportabile ''Taurinense'',  in  zona  di
operazione,  ne curava  con instancabile  impegno personale,  elevata
capacita' professionale e meticolosa cura del particolare, il ritorno
alla   piena  funzionalita'   operativa,   compromessa  dal   recente
trasferimento dalla sede di Chimoio a quella di Beira.
  La sua  energica, sagace e  scrupolosa azione di  comando risultava
determinante nel fare  del reparto stesso il  vero presidio sanitario
di riferimento nell'area, non solo  per il personale Onumoz, ma anche
per  buona  parte  della  locale popolazione  civile.  Rimasto  unico
comandante  operativo sul  campo del  contingente ''Albatros''  nelle
fasi conclusive della missione, con un oculato e responsabile impegno
della modesta componente  tattica a disposizione, oltre  a fornire il
necessario quadro di sicurezza  alla propria struttura, concorreva al
mantenimento  dell'ordine pubblico  compromesso  da ripetute  rivolte
delle locali guarnigioni governative da smobilitare.
  Con il suo brillante esempio di alta professionalita', capacita' di
comando,  assoluta  dedizione  al servizio  e  grandissima  umanita',
contribuiva ad accrescere il prestigio ed il lustro di cui l'Esercito
italiano    gode,   sempre    piu'   meritatamente,    nel   contesto
internazionale". - Regione  Centro (Mozambico), lugliosettembre 1994.
- Beira (Mozambico), 17 settembre 1994.