LA COMMISSIONE UNICA DEL FARMACO
  Visto il  decreto legislativo  30 giugno 1993,  n. 266,  recante il
riordinamento  del  Ministero  della  sanita' a  norma  dell'art.  1,
lettera  h), della  legge 23  ottobre 1992,  n. 421,  con particolare
riferimento all'art. 7;
  Visto  il proprio  provvedimento 30  dicembre 1993,  pubblicato nel
supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale  n. 306 del 31 dicembre
1993, n.  537, nel quale sono  state previste le "Note  relative alla
prescrizione    e   modalita'    di   controllo    delle   confezioni
riclassificate" modificate ed integrate con successivi provvedimenti;
  Visto,  in  particolare,  il   provvedimento  del  7  agosto  1998,
pubblicato nella  Gazzetta Ufficiale  del 13  ottobre scorso,  con il
quale e' stata disposta la  totale revisione delle "Note", nonche' il
successivo provvedimento  10 novembre  1998, pubblicato il  24 stesso
mese, che ha in parte modificato  ed integrato il provvedimento del 7
agosto 1998;
  Visto l'art. 1, comma 4, del  decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323,
convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1996, n. 425, che
stabilisce,  tra   l'altro  che   "la  prescrizione   dei  medicinali
rimborsabili a  carico del Servizio sanitario  nazionale sia conforme
alle condizioni  e alle limitazioni previste  dai provvedimenti della
Commissione unica del farmaco";
  Vista  l'inclusione in  classe a)  con nota  51 intervenuta  per la
Leuprorelina e la Triptorelina ad  alto dosaggio (Enantone 11,25 mg e
Decapeptyl  11,25  mg)  successivamente  all'entrata  in  vigore  del
provvedimento del 7 agosto 1998;
  Viste  le  indicazioni   autorizzate  per  buserelina  (Suprefact),
goserelina ad alto  dosaggio (Zoladex 10,8 mg),  triptorelina ad alto
dosaggio (Decapeptyl 11,25 mg);
                              Dispone:
                               Art. 1.
  La  "Nota  51"   ed  il  relativo  commento,   come  riportati  nel
provvedimento 7 agosto 1998, risultano modificati come segue:
   "Nota 51".
  Classe a) limitatamente alle  indicazioni: carcinoma della mammella
e  della  prostata;  endometriosi;  fibromi  uterini  non  operabili;
puberta' precoce.
  Trattamento  prechirurgico   negli  interventi  di   miomectonia  e
isterectomia per la  durata di tre mesi  nella paziente metrorragica;
trattamento prechirurgico negli  interventi di ablazione endometriale
e di resezione di setti endouterini per via endoscopica.
  L'uso nelle endometriosi dovrebbe essere limitato a sei mesi per il
rischio di osteoporosi.
  Buserelina (Suprefact) Goserelina (Zoladex  10,8 mg) e Triptorelina
(Decapeptyl  11,25 mg)  hanno l'indicazione  autorizzata solo  per la
terapia del carcinoma prostatico.
  Tutti  i  trattamenti sopra  indicati  sono  prescrivibili solo  su
diagnosi e piano terapeutico (posologia  e durata del trattamento) di
centri  specializzati,   universitari  o  delle   aziende  sanitarie,
individuati  dalle regioni  e  dalle province  autonome  di Trento  e
Bolzano.
   Registro USL (*).
   Principio attivo: Buserelina.
  Specialita':   Suprefact  Depot   1  sir.,   Suprefact  iniettabili
sottocute 1 flac., Suprefact nasale 1 flacone 10 ml.
   Principio attivo: Goserelina.
  Specialita':  Zoladex 3,6  1 sir.  Depot sc.;  Zoladex 10.8  1 sir.
Depot sc.
   Principio attivo: Leuprorelina.
  Specialita': Enantone im sc fl 3,75 mg  + f s; Enantone im sc 11,25
1 sir.
   Principio attivo: Triptorelina.
  Specialita': Decapeptyl im  1 fl 3,75 mg + f;  Decapeptyl L.P. 1 fl
im, 11,25 mg.
  Gli   analoghi  della   Gonadorelina   inducono  ipogonadismo   per
trattamento ripetuto.  Nell'uomo con  l'impiego di questi  farmaci il
testosterone  si riduce  nel sangue  al 10%  dei valori  basali (puo'
aversi  un iniziale,  sfavorevole  aumento  con l'aggravamento  della
sintomatologia  nei  carcinomi  prostatici). Per  l'inibizione  della
steroidogenesi ormonale sessuale da essi indotta, sono utilizzati per
il  trattamento  del  carcinoma  prostatico  metastatizzato,  fibromi
uterini   non   operabili,   endometriosi,   sindrome   delle   ovaie
policistiche e puberta' precoce.
  Nel carcinoma  della mammella, dove l'applicazione,  accettabile in
donne in  premenopausa rimane discutibile, attivita'  puo' aversi nei
tumori con recettori  per gli estrogeni positivi.  Vi e' possibilita'
di ipercalcemia.