Con decreto del Presidente della Repubblica del 4 marzo 1999 e' stata conferita la medaglia di bronzo al valor civile alle persone sottoindicate con le motivazioni a fianco di ciascuno riportate: Medaglia di bronzo Dott. Salvatore Presenti - questore di Lodi. - "In occasione del rinvenimento di un manufatto rudimentale, ritenuto esplosivo, nel sottopasso della locale stazione ferroviaria, con pronta e coraggiosa determinazione, rimuoveva l'ordigno portandolo in una zona dove, in caso di esplosione, i danni sarebbero stati limitati". - 4 giugno 1997 - Lodi. All'ispettore capo della Polizia di Stato Michele Marinelli. - "Con grande ardimento ed incurante del grave rischio personale, insieme ad altri colleghi, si introduceva attraverso una botola all'interno di una cantina satura di fumi di alcool e ormai completamente priva di ossigeno, per trarre in salvo tre malcapitati gia' privi di conoscenza, riuscendo a trasportarli all'esterno". - 9 ottobre 1997 - Bitonto (Bari). All'ispettore della Polizia di Stato Mario Molinini. - "Con grande ardimento ed incurante del grave rischio personale, insieme ad altri colleghi, si introduceva attraverso una botola all'interno di una cantina satura di fumi di alcool e ormai completamente priva di ossigeno, per trarre in salvo tre malcapitati gia' privi di conoscenza, riuscendo a trasportarli all'esterno" - 9 ottobre 1997 - Bitonto (Bari). All'assistente della Polizia di Stato Felice Cortese. - "Con grande ardimento ed incurante del grave rischio personale, insieme ad altri colleghi, si introduceva attraversa una botola all'interno di una cantina satura di fumi di alcool e ormai completamente priva di ossigeno, per trarre in salvo tre malcapitati gia' privi di conoscenza, riuscendo a trasportarli all'esterno" 9 ottobre 1997 - Bitonto (Bari). All'agente scelto della Polizia di Stato Pasquale Minafra. - "Con grande ardimento ed incurante del grave rischio personale, insieme ad altri colleghi, si introduceva attraverso una botola all'interno di una cantina satura di fumi di alcool e ormai completamente priva di ossigeno, per trarre in salvo tre malcapitati gia' privi di conoscenza, riuscendo a trasportarli all'esterno". - 9 ottobre 1997 - Bitonto (Bari). All'agente della Polizia di Stato Massimiliano Vino. - "Con grande ardimento ed incurante del grave rischio personale, insieme ad altri colleghi, si introduceva attraverso una botola all'interno di una cantina satura di fumi di alcool e ormai completamente priva di ossigeno, per trarre in salvo tre malcapitati gia' privi di conoscenza, riuscendo a trasportarli all'esterno". - 9 ottobre 1997 - Bitonto (Bari). Al vice ispettore della Polizia di Stato Marco Morandini. - "Con non comune ardimento ed incurante del grave rischio personale, insieme ad un collega, non esitava ad introdursi in un appartamento in fiamme per trarre in salvo due anziani coniugi, sottraendoli a morte sicura". - 4 febbraio 1998 - Milano. All'agente scelto della Polizia di Stato Marco Gelmetti. - "Con non comune ardimento ed incurante del grave rischio personale, insieme ad un collega, non esitava ad introdursi in un appartamento in fiamme per trarre in salvo due anziani coniugi, sottraendoli a morte sicura" - 4 febbraio 1998 - Milano. All'assistente capo della Polizia di Stato Paolo Lo Vasco. - "Intervenuto sul luogo di un incidente stradale, con grande ardimento ed incurante della gelida temperatura e del rischio di incendio, non esitava a calarsi in un torrente per trarre in salvo un uomo intrappolato in un autocarro semisommerso dall'acqua". - 6 febbraio 1998 - Berceto (Parma). All'agente scelto della Polizia di Stato Fabrizo Landi. - "Incurante del grave rischio personale e con lucida determinazione, insieme ad un collega, si tuffava nelle acque di un fiume in soccorso di un uomo che vi si era gettato a scopo suicida, e, dopo averlo legato con una corda, riusciva, nuotando a ritroso, a trarlo in salvo a riva". - 17 dicembre 1997 - Firenze. All'agente scelto della Polizia di Stato Marco Superbi. - "Incurante del grave rischio personale e con lucida determinazione, insieme ad un collega, si tuffava nelle acque di un fiume in soccorso di un uomo che vi si era gettato a scopo suicida, e, dopo averlo legato con una corda, riusciva, nuotando a ritroso, a trarlo in salvo a riva". - 17 dicembre 1997 - Firenze. All'ispettore della Polizia di Stato Giuseppe Martino. - "Con non comune ardimento e sprezzo del pericolo, insieme ad un collega, si introduceva in una mansarda dove si era sviluppato un incendio e, nonostante il violento divampare del fuoco ed il fumo sempre piu' acre, riusciva a trarre in salvo un uomo gia' avvolto dalle fiamme". - 8 giugno 1998 - Torino. All'agenzia della Polizia di Stato Gianluca Tomasi. - "Con non comune ardimento e sprezzo del pericolo, insieme ad un collega, si introduceva in una mansarda dove si era sviluppato un incendio e, nonostante il violento divampare del fuoco ed il fumo sempre piu' acre, riusciva a trarre in salvo un uomo gia' avvolto dalle fiamme". - 8 giugno 1998 - Torino. Al sig. Antonino Pasquale. - "Con non comune ardimento e grande generosita' non esitava a gettarsi tra le fiamme riuscendo a trarre in salvo un'anziana donna rimasta bloccata nella sua abitazione". - 2 agosto 1996 - Molfetta (Bari).