IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Considerato che con i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri protempore in data 27 settembre 1997, 31 ottobre 1997, 28 novembre 1997, 29 maggio 1998, 18 giugno 1998, 6 agosto 1998, 8 gennaio 1999 e 26 marzo 1999 e' stato dichiarato fino al 30 giugno 1999 lo stato di emergenza in ordine alle situazioni derivanti da calamita' naturali conseguenti alla crisi sismica iniziata il 26 settembre 1997 che ha colpito il territorio delle regioni Marche ed Umbria e delle province di Arezzo e Rieti, agli eventi alluvionali con conseguenti dissesti idrogeologici che hanno interessato il territorio del comune di Gallicchio (Potenza) nel mese di maggio 1998, nel territorio del comune di Goro (Ferrara) colpito nel mese di giugno 1997 da un'eccezionale proliferazione algale; nel territorio delle regioni Campania, Lombardia, Toscana, Veneto ed Umbria colpito da eventi calamitosi nel 1997, nel territorio dei comuni di Abbadia S. Salvatore e Piancastagnaio (Siena) colpito dagli eventi sismici nel 1997,. nel territorio dei comuni di Favignana, Santa Marina Salma, Malfa, Leni, Lampedusa e Linosa, Lipari, Ustica per l'emergenza idrica iniziata nel mese di gennaio 1999 e nel territorio nazionale per fronteggiare l'esodo delle popolazioni provenienti dalle zone di guerra dell'area balcanica; Considerato che le dichiarazioni di emergenza sono state adottate per fronteggiare situazioni conseguenti a calamita' naturali, catastrofi ed altri eventi che per intensita' ed estensione territoriale hanno richiesto l'utilizzazione di mezzi e poteri straordinari; Ritenuto che il complesso delle attivita' poste in essere dalle amministrazioni interessate richiede ulteriori tempi di attuazione per la definizione di tutte le problematiche connesse con il superamento dell'emergenza; Considerato che tali situazioni di emergenza permangono tuttora; Viste le richieste avanzate dalle amministrazioni interessate; Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 18 giugno 1999 sulla proposta del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile; Decreta: Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24. febbraio 1992, n. 225, e' prorogato fino al 31 dicembre 2000 lo stato di emergenza nel territorio delle regioni Marche ed Umbria e delle province di Arezzo e Rieti interessato dalla crisi sismica iniziata il 26 settembre 1997; nel territorio del comune di Gallicchio (Potenza) per il dissesto idrogeologico verificatosi nel mese di maggio 1998; nel territorio dei comune di Goro (Ferrara) colpito nel mese di giugno 1997 da un'eccezionale proliferazione di alghe. E' prorogato, altresi', fino al 31 dicembre 1999 lo stato di emergenza nel territorio della regione Campania, Lombardia, Toscana, Veneto ed Umbria colpito dagli eventi calamitosi verificatisi nel 1997; nel territorio dei comuni di Abbadia S. Salvatore e Piancastagnaio (Siena) colpito da eventi sismici nel 1997; nel territorio dei comuni di Favignana, Santa Marina Salma, Malfa, Leni, Lampedusa e Linosa, Lipari, Ustica per l'emergenza idrica iniziata nel mese di gennaio 1999 e nel territorio nazionale per fronteggiare l'esodo della popolazioni provenienti dalle zone di guerra dell'area balcanica. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 18 giugno 1999 Il Presidente del Consiglio dei Ministri D'Alema Il Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile Russo Jervolino