IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  dell'Universita'   degli  studi  della  Tuscia,
approvato con decreto del Presidente  della Repubblica 1 luglio 1980,
n. 549, e successive modificazioni ed integrazioni;
  Visto  il   testo  unico  delle  leggi   sull'istruzione  superiore
approvato con  regio decreto  31 agosto 1933,  n. 1592,  e successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto il  regio decreto  30 settembre  1938, n.  1652, disposizioni
sull'ordinamento didattico universitario e successive modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953,  n. 312 - Libera inclusione di nuovi
insegnamenti complementari  negli statuti  delle Universita'  e degli
istituti di istruzione superiore;
  Vista la legge 21  febbraio 1980, n. 28 - Delega  al Governo per il
riordino della docenza universitaria  e relativa fascia di formazione
per la sperimentazione didattica e organizzativa;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382 - Riordinamento della docenza  universitaria e relativa fascia di
formazione per la sperimentazione organizzativa e didattica;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, concernente l'istituzione del
Ministero dell'universita' e della  ricerca scientifica e tecnologica
ed  in particolare  l'art. 16,  comma 1,  relativo alle  modifiche di
statuto;
  Vista la  legge 19 novembre 1990,  n. 341, recante la  riforma agli
ordinamenti didattici universitari;
  Visto  lo statuto  di autonomia  di questo  Ateneo emanato  a norma
degli articoli 6 e 16 della legge n. 168/1989 ed entrato in vigore il
27  agosto 1996  a  seguito della  sua  pubblicazione nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 188 del 12 agosto 1996;
  Visti i commi 95, 101 e 119 della legge 15 maggio 1997, n. 127;
  Visto l'art.  2, comma 4 (Programmazione  del sistema universitario
del decreto del  Presidente della Repubblica del 27  gennaio 1998, n.
25, il quale  stabilisce che: "In deroga alle disposizioni  di cui al
comma  3 le  Universita', sulla  base  di una  relazione tecnica  del
nucleo di  valutazione interno e  acquisito il parere  favorevole del
comitato regionale di  coordinamento, possono autonomamente istituire
nuove facolta' e corsi nel territorio sede dell'Ateneo, con risorse a
carico dei propri bilanci e  senza oneri aggiuntivi sui trasferimenti
statali  al sistema  universitario.  L'istituzione  delle facolta'  e
l'attivazione dei corsi  di cui al presente comma  sono comunicate al
Ministero";
  Vista la  nota di indirizzo  del Ministro dell'universita'  e della
ricerca  scientifica e  tecnologica "legge  15 maggio  1997, n.  127.
Autonomia didattica" prot.  n. 1/98 del 16 giugno 1998  la quale, tra
l'altro,  stabilisce  che  (punto   4:  "In  attesa  degli  ulteriori
provvedimenti attuativi  dell'autonomia didattica  e' eccezionalmente
autorizzata,    limitatamente    all'anno    accademico    1998/1999,
l'attivazione - con  riserva di successiva verifica  e adeguamento in
base agli emanandi "decreti di area"  - di corsi di nuova istituzione
per  i quali  non sussistano  ordinamenti didattici  vigenti, purche'
risulti acquisito il parere  favorevole del Comitato universitario di
coordinamento, di  cui all'art.  3 del  decreto del  Presidente della
Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25";
  Vista  la  favorevole relazione  tecnica  formulata  dal nucleo  di
valutazione  interno  del 30  settembre  1998  circa la  proposta  di
istituzione  del diploma  universitario in  "Educatore e  divulgatore
ambientale";
  Visto  il  parere favorevole  espresso  dal  Comitato regionale  di
coordinamento  delle  Universita'  del  Lazio  nell'adunanza  del  17
settembre 1998  in ordine  alla proposta  di istituzione  del diploma
universitario interfacolta' in "Educatore e divulgatore ambientale";
  Viste le deliberazioni delle autorita' accademiche di questo Ateneo
e precisamente del senato accademico, nelle riunioni del 22 settembre
1998 e  del 3 marzo 1999,  e del consiglio di  amministrazione, nella
riunione  del 16  marzo  1999, con  le quali  e'  stato approvata  la
modifica dello statuto di questo Ateneo ai fini dell'inserimento, nel
preesistente  statuto,  del  diploma universitario  in  "Educatore  e
divulgatore ambientale";
  Considerato che nelle more  dell'approvazione e dell'emanazione del
regolamento   didattico  di   Ateneo  le   modifiche  relative   agli
ordinamenti didattici dei corsi di  diploma universitario e di laurea
vengono operate sul preesistente statuto;
  Riconosciuta la necessita' di approvare la nuova modifica proposta,
in deroga al  termine triennale di cui all'ultimo  comma dell'art. 17
del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
                              Decreta:
  Lo statuto  dell'Universita' degli studi della  Tuscia, approvato e
modificato  con  i decreti  indicati  in  premessa, e'  ulteriormente
modificato come segue:
  Il terzo periodo dell'art. 1  della Parte I "Disposizioni generali"
e' soppresso e cosi' sostituito:
  "la  Facolta' di  scienze matematiche,  fisiche e  naturali, con  i
corsi  di  laurea  in  scienze biologiche  e  in  scienze  ambientali
(indirizzo  terrestre) e  con il  corso di  diploma universitario  in
educatore e divulgatore ambientale";
  L'art.  33 della  Parte  IV "Ordinamento  didattico  - Facolta'  di
scienze  matematiche,  fisiche  e  naturali"  e'  soppresso  e  cosi'
sostituito:
  "La facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali, conferisce
i diplomi  di laurea  in scienze biologiche  e in  scienze ambientali
(indirizzo  terrestre) ed  il  diploma universitario  in educatore  e
divulgatore ambientale".
  Alla  fine della  parte  IV "Ordinamento  didattico  - Facolta'  di
scienze  matematiche, fisiche  e naturali",  viene inserito  il nuovo
art. 38 con conseguente  scorrimento della numerazione degli articoli
successivi.
                              Art. 38.
                        Diploma universitario
                in educatore e divulgatore ambientale
  Il corso  di diploma  in educatore e  divulgatore ambientale  ha lo
scopo di  formare una  figura professionale in  grado di  operare nei
settori dell'educazione e divulgazione  ambientale, della gestione di
aree naturali  protette, dell'aggiornamento in materia  ambientale di
insegnanti, educatori, operatori, didattici,  della consulenza per la
tutela e riqualificazione del territorio.
  Il  diploma  ha durata  triennale  ed  e' articolato  in  strutture
semestrali.
  L'iscrizione al  corso di diploma  e' regolata in  conformita' alle
norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari.
  Il numero massimo  degli iscritti al corso e'  stabilito dal senato
accademico, su  proposta del consiglio  di corso di diploma,  in base
alle strutture, alle risorse ed alle esigenze di mercato.
  L'accesso e' regolato,  ove necessario, da esami  di ammissione. Le
modalita' delle prove  di ammissione sono stabilite  dal consiglio di
corso.
  L'attivita' didattica complessiva comprende non meno di 1750 ore di
cui   almeno  450   per   attivita'  pratiche,   di  laboratorio   ed
esercitazioni sul campo da svolgersi presso qualificati enti pubblici
o privati  italiani ed internazionali operanti  nei settori specifici
con  i  quali  vengono  stipulate apposite  convenzioni  che  possono
prevedere anche  l'impiego di  esperti appartenenti a  tali strutture
per  attivita'  didattiche  ordinarie e  speciali  (corsi  intensivi,
seminari, stages).
  Per conseguire  il diploma universitario occorre  aver superato con
esito positivo 22 esami.
                 Articolazione del corso di diploma
 I anno:
  Geografia del paesaggio e dell'ambiente (80 ore) (settore M06A);
  Complementi di fisica (80 ore) (settore B01C);
  Chimica generale ed inorganica (40 ore) (settore C03X);
   Metodi matematici e statistici (40 ore) (settore A02B);
  Chimica organica (40 ore) (settore C05X);
  Biologia generale (80 ore) (settore E02C);
  Psicopedagogia  del  linguaggio  e  della  comunicazione  (80  ore)
(settore M09A);
  Psicologia ambientale (40 ore) (settore M11B);
  Inoltre: 100 ore di esercitazioni in campo.
 II anno:
  Botanica  sistematica  *   (80  ore)  (settore  E01B)   +  Lab.  di
metodologie botaniche * (40 ore) (settore E01A);
  Zoologia  sistematica  *   (80  ore)  (settore  E02A)   +  Lab.  di
metodologie zoologiche * (40 ore) (settore E01A);
  Sistemi e tecnologie della comunicazione (40 ore) (settore K03X);
  Ecologia * (80 ore) (settore E03A)  + Ecologia applicata * (40 ore)
(settore E03A);
  Colloquio di lingua inglese (40 ore);
  Climatologia e metereologia (40 ore) (settore D04C);
  Complementare a scelta (40 ore).
  Inoltre: 150 ore di esercitazioni sul campo.
 III anno:
  Architettura del paesaggio (40 ore) (settore H10B);
  Diritto e legislazione dell'ambiente (40 ore) (settore N10X);
  Cartografia (40 ore) (settore M06A);
  Conservazione della  natura e delle  sue risorse (40  ore) (settore
E03A);
  Laboratorio di esperienze didattiche  in biologia (40 ore) (settore
E02C);
  Economia dell'ambiente (40 ore) (settore G01X);
  Complementare a scelta (40 ore);
  Complementare a scelta (40 ore).
  Inoltre: 200 ore di esercitazioni sul campo.
  Nelle  proposte  dei  piani  di  studio  individuali  uno  dei  tre
complementari puo' essere scelto tra  le discipline attivate nei vari
corsi di laurea o di diploma universitario dell'Ateneo.
                     Insegnamenti complementari
  Antropologia (40 ore) (settore E03B);
  Architettura dei giardini e dei parchi (40 ore) (settore H10B);
  Biochimica ambientale (40 ore) (settore E05A);
  Biogeografia (40 ore) (settore E02C);
  Chimica analitica (40 ore) (settore C01A);
  Chimica delle sostanze organiche naturali (40 ore) (settore C05X);
  Ecologia degli ambienti costieri (40 ore) (settore E03A);
  Ecologia vegetale (40 ore) (settore E01D);
  Etruscologia (40 ore) (settore L03A);
  Fisica terrestre (40 ore) (settore D04C);
  Fondamenti  di  analisi dei  sistemi  ecologici  (40 ore)  (settore
E03A);
  Geopedologia (40 ore) (settore D02B);
  Idrobiologia (40 ore) (settore E03A);
  Idrologia e idrogeologia (40 ore) (settore D02B);
  Laboratorio di analisi chimica (40 ore) (settore C01A);
  Laboratorio di geopedologia (40 ore) (settore D02B);
  Litologia e geologia (40 ore) (settore D01B);
  Lotta biologica e integrata (40 ore) (settore G06A);
  Metodi probabilistici,  statistici e  processi stocastici  (40 ore)
(settore A02B);
  Metodologie e  tecniche dell'educazione sportiva  ambientale (nuova
disciplina non ancora inserita nei settori scientificodisciplinari);
  Micologia (40 ore) (settore E01B);
  Microbiologia ambientale (40 ore) (settore E12X);
  Museologia naturalistica (40 ore) (settore E02C);
  Mutagenesi ambientale (40 ore) (settore E11X);
  Pedologia (40 ore) (settore G07B);
  Principi  di valutazione  di impatto  ambientale (40  ore) (settore
E03A);
  Storia delle tradizioni popolari (40 ore) (settore M05X);
  Teoria e applicazione delle macchine calcolatrici (40 ore) (settore
K05B);
  Zoologia applicata (40 ore) (settore E02A);
  4 discipline del settore scientificodisciplinare H10B;
  1 disciplina del settore scientificodisciplinare L03B;
  2 discipline del settore scientificodisciplinare N10X.
                          Esame di diploma
  L'esame tende ad accertare la preparazione base e professionale del
candidato secondo modalita' stabilite dal consiglio di corso. L'esame
consiste nella preparazione e discussione  di un elaborato per la cui
stesura puo'  anche essere  previsto uno  stage presso  laboratori di
ricerca della facolta' o qualificati laboratori esterni alla facolta'
o all'Ateneo.
   Viterbo, 11 giugno 1999
                                              p. Il rettore: Crapulli