IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
                 PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Vista  la  legge  29  giugno  1939,  n.  1497, sulla protezione delle
bellezze naturali;
Visto  il  regio  decreto  3  giugno 1940, n. 1357 per l'applicazione
della legge predetta;
Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977,: n.
616, art. 82;
Vista la sentenza n. 359/1985 con la quale la Corte costituzionale ha
riconosciuto a questo Ministero la potesta' concorrenziale di imporre
vincoli  secondo  la  procedura  prevista dall'art. 82 del sopradetto
decreto del Presidente della Repubblica n. 616/1977;
Visto  il  decreto  legislativo  20  ottobre 1998, n. 368, pubblicato
nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  250  del  26  ottobre  1998 e recante
"Istituzione  del  Ministero  per  i  beni e le attivita' culturali",
Ministero  al  quale sono state devolute le attribuzioni spettanti al
Ministero per i beni culturali e ambientali;
Visto  il  decreto  ministeriale  10 novembre 1998, con il quale sono
state  delegate all'on.le Sottosegretario di Stato Giampaolo D'Andrea
le  funzioni  ministeriali previste dalla citata legge 29 giugno 1939
n. 1497;
Considerato   che   la  Soprintendenza  archeologica  e  per  i  beni
ambientali,  architettonici,  artistici e storici del Molise con nota
n.  20363 del 14 agosto 1997, ha formulato una proposta di vincolo ex
legge  n.  1497/1939  per gli interi territori comunali dei comuni di
Salcito e Trivento in provincia di Campobasso, trasmettendo tutti gli
atti idonei ad avviare la procedura di imposizione del vincolo;
Considerato  che  i  territori  comunali  dei  comuni  di  Salcito  e
Trivento,  confinanti  tra  di  loro,  presentano  omogeneita'  delle
caratteristiche  morfologiche,  faunistiche, geologiche e climatiche,
si  attestano  entrambi sulle sponde del fiume Trigno e sono entrambi
caratterizzati  dalla  presenza  del  tratturo  Celano-Foggia  che li
percorre;
Considerato che il territorio del comune di Salcito e' caratterizzato
da  valloni e fossi poco profondi a carattere torrentizio, confluenti
nel  bacino  del  fiume  Trigno,  da zone pianeggianti quali il bosco
Selvotta  e  zone  piu' scoscese quali Coste Monte Piano-Monte Lungo,
con  formazione  geologiche che appartengono ai periodi dell'Eocene e
Miocene dell'era Cenozoica e vegetazione forestale contraddistinta da
zone miste di roverella e cerro, essenza questa ampiamente diffusa in
localita'   Pietravalle   anche  con  esemplari  di  notevole  pregio
paesistico  e  di importanza biologica, mentre le formazioni miste si
rintracciano  nelle  localita'  di Montelungo, Selvotta, Monte Piano,
Cese  inferiore,  Cese superiore, Grotte dove e' fitta la presenza di
orniello,  acero,  carpino  nero,  carpinella,  nocciolo, sorbo degli
uccellatori  e  dove  il  sottobosco  e'  ricco di essenze arbustive,
erbacee  e  lianiformi: biancospino, sanguinella, pungitopo, ginepro,
rovo,  ginestro,  pero,  rosa  canina,  edera,  lonicera,  ciclamino,
aparago   e   riveste   altresi'   particolare  interesse  paesistico
soprattutto  per alcune localita' quale Piana del lago caratterizzata
appunto  da  un  laghetto artificiale molto suggestivo, circondato da
campi   incolti   e  seminati  e  Morgia  zona  di  grande  rilevanza
paesistica,  ambientale e geologica ove in una distesa di aree erbose
e  seminative emerge un maestoso affioramento roccioso, chiamata pure
Roccia  dei  Briganti poiche' agli inizi del 1800 fu ricovero appunto
di briganti;
Considerato  che  il  paese  di Salcito, arroccato su di una collina,
mostra  un  nucleo  medievale,  organizzato  attorno  alla  cima dove
sorgono i ruderi del palazzo baronale risalenti al 1492, la chiesa di
S. Basilio Magno risalente a XII secolo e la dimora dei Mascione, con
un  borgo  medievale  tuttora  riconoscibile per la presenza di tanti
piccoli  manufatti  assiepati  uno  all'altro secondo le isoipse, che
formano infiniti scorci, vedute inattese nell'oscurita' dei vicoli;
Considerato   che   il   territorio   del   comune   di  Trivento  e'
caratterizzato dal complesso boscato principale, denominato Montagna,
di   forma   allungata,   da  una  orografia  riconducibile  al  tipo
medio-collinare,  poco  accidentata con gobbe e valloni che degradano
piu'  o  meno dolcemente verso il fondovalle, con aree pianeggianti e
zone  scoscese, con valloni a carattere torrentizio, quali il vallone
Montagna,  il vallone Selva, il vallone Ficalito, il vallone Ingotte,
confluenti  nel torrente Rivo, da vegetazione forestale con dominanza
di  cerro  e  quercia  presente  su  estese  superfici  alla quale si
associano la farnia e la rovere, il farnetto, gli aceri, il frassino,
l'orniello,  la  carpinella,  il  nocciolo, il tiglio, con sottobosco
ricco di essenze arbustive, erbacee e lianiformi, proprio come per il
territorio  di  Salcito  e  riveste  altresi'  particolare  interesse
paesistico soprattutto per alcune presenze quale Morgia della Fenda;
Considerato  che  nel  centro  storico di Trivento, la Cattedrale, la
Chiesa  della  Trinita'  ed  i  ruderi delle mura che circondavano il
colle  si  presentano  quali  elementi  testimoniali caratteristici e
pregevoli della storia;
Considerato  che  i  territori  dei  due comuni sono attraversati dal
tratturo  Celano-Foggia,  importantissima  pista erbosa testimonianza
della  cultura d'ogni tempo conservata quasi immutata, lungo il quale
sono  dislocate  numerose sorgenti d'acqua quali Fonte le Cese, Fonte
le  Grotte,  Fonte  Jovennitto, Fonte della fischia, Fonte del Tocco,
Fonte Cannelluccia, Fonte rossa, Fonte La Masseria, Fonte le Frassi;
Rilevato    quindi    i    territori   comunali   sopradescritti   si
contraddistinguono   per   la  compresenza  di  diverse  valenze  che
contribuiscono  alla  costituzione  di  un complesso di cose immobili
meritevole  di  tutela per la sua singolarita' geologica e per il suo
valore  estetico  e  tradizionale,  testimoniato  dalla  presenza  di
antichi borghi adattati su emergenze rocciose circondate da boschi ed
orti;
Considerato   che  da  quanto  sopra  esposto  appare  indispensabile
sottoporre tali territori al vincolo ex legge n. 1497/1939 al fine di
garantirne  la  conservazione  e  di  preservarli  da  interventi che
potrebbero     comprometterne     irreparabilmente    le    pregevoli
caratteristiche paesaggistico-ambientali;
Rilevata pertanto la necessita' e l'urgenza di sottoporre i territori
comunali sopraindicati ad un idoneo provvedimento di tutela;
Considerato che il vincolo comporta in particolare l'obbligo da parte
del   proprietario,   possessore   o  detentore  a  qualsiasi  titolo
dell'immobile  ricadente nelle localita' vincolate di presentare alla
Regione   o   all'Ente  dalla  stessa  subdelegato  la  richiesta  di
autorizzazione  ai  sensi  dell'articolo  7  della  citata  legge  n.
1497/1939 per qualsiasi intervento che modifichi lo stato dei luoghi,
secondo  la  procedura  prevista  dal nono comma dell'articolo 82 del
decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n.  616/1977  cosi' come
introdotto  dall'articolo  1  della  legge  8  agosto 1985, n. 431 di
conversione  in  legge  con modificazioni del decreto legge 27 giugno
1985,  n. 312 e che questo Ministero puo' in ogni caso annullare tale
autorizzazione  entro  i sessanta giorni successivi alla ricezione di
detto   provvedimento,   corredata   della  documentazione  idonea  a
consentire la dovuta valutazione ministeriale;
Considerato  che  il  Comitato  di  settore  per i beni ambientali ed
architettonici  del  Consiglio  nazionale  per  i  beni  culturali  e
ambientali  nella  seduta  del  23  giugno  1998  ha  espresso parere
favorevole   alla   proposta  di  vincolo  formulata  dalla  predetta
Soprintendenza;

                              Decreta:
Gli  interi  territori  comunali  dei comuni di Salcito e Trivento in
provincia   di  Campobasso  sono  dichiarati  di  notevole  interesse
pubblico  a  sensi  della  legge  29  giugno  1939,  n.  1497,  ed in
applicazione dell'art. 82 del decreto del Presidente della Repubblica
24  luglio  1977,  n.  616,  e  sono  pertanto  soggetti  a  tutte le
disposizioni  contenute  nella  legge stessa ed a quelle previste nel
citato  decreto  del  Presidente  della Repubblica. La Soprintendenza
archeologica  e  per  i  beni  ambientali,architettonici, artistici e
storici  del  Molise provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale
contenente  il  presente  decreto  venga  affissa  ai sensi e per gli
effetti  dell'art. 4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, e dell'art.
12  del  relativo  regolamento  d'esecuzione  3 giugno 1940, n. 1357,
all'albo  dei comuni interessati e che copia della Gazzetta Ufficiale
stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso
i competenti uffici dei comuni suddetti.
Avverso   il   presente  atto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso
giurisdizionale   avanti   al   Tribunale   amministrativo  regionale
competente  per  territorio  o,  a scelta dell'interessato, avanti al
Tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di
cui  alla  legge  6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero e' ammesso ricorso
straordinario   al  Capo  dello  Stato,  ai  sensi  del  decreto  del
Presidente    della   Repubblica   24   novembre   1971,   n.   1199,
rispettivamente  entro  sessanta  e  centoventi  giorni dalla data di
avvenuta notificazione del presente atto.

       Roma, 18 maggio 1999
                                Il sottosegretario di Stato: D'ANDREA
Registrato alla Corte dei conti il 26 luglio 1999
Registro n. 1 Beni e attivita' culturali, foglio n. 335