IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Considerato  che  nel  comune  di  Rosarno (Reggio Calabria), i cui
organi    elettivi   sono   stati   rinnovati   nelle   consultazioni
amministrative del 28 e 29 maggio 2006, sussistono forme di ingerenza
della   criminalita'  organizzata,  rilevate  dai  competenti  organi
investigativi;
  Considerato che tali ingerenze espongono l'amministrazione stessa a
pressanti  condizionamenti,  compromettendo  la libera determinazione
degli organi ed il buon andamento della gestione comunale di Rosarno;
  Rilevato,    altresi',    che   la   permeabilita'   dell'ente   ai
condizionamenti  esterni  della criminalita' organizzata arreca grave
pregiudizio  allo  stato  della  sicurezza  pubblica  e  determina lo
svilimento   delle  istituzioni  e  la  perdita  di  prestigio  e  di
credibilita' degli organi istituzionali;
  Ritenuto  che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento
e  deterioramento  dell'amministrazione comunale, si rende necessario
far  luogo  allo  scioglimento  degli  organi  ordinari del comune di
Rosarno,  per  il  ripristino  dei principi democratici e di liberta'
collettiva;
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  Vista  la  proposta  del Ministro dell'interno, la cui relazione e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione dell'11 dicembre 2008;
                              Decreta:

                               Art. 1.

  Il  consiglio  comunale di Rosarno (Reggio Calabria) e' sciolto per
la durata di diciotto mesi.