IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto Iart. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto Iart. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401
  Visto  il  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18
luglio  2008,  con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza
nella  provincia di Sondrio, a seguito degli eventi meteorologici dei
giorni 12 e 13 luglio 2008;
  Considerato  che, nei giorni 12 e 13 luglio 2008 eccezionali eventi
meteorologici hanno colpito alcuni comuni della provincia di Sondrio,
di  seguito elencati: Albaredo per San Marco, Albosaggia, Berbenno in
Valtellina,  Buglio il Monte, Caiolo, Cedrasco, Chiesa in Valmalenco,
Colorina, Forcola, Fusine, Gerola Alta, Postalesio, Rasura, Talamona,
Tartano,  Torre  San  Maria, Valmasino, determinando l'esondazione di
alcuni fiumi e torrenti, nonche' l'innesco di fenomeni franosi;
  Considerato  che  i predetti fenomeni meteorologici hanno provocato
interruzioni  della  viabilita'  stradale  e  dei servizi essenziali,
nonche'  danni ad impianti, opere, infrastrutture ed edifici pubblici
e privati, che sono stati evacuati;
  Considerato,  inoltre,  che  i  fenomeni meteorologici in argomento
hanno  determinato una grave situazione di pericolo per la pubblica e
privata incolumita';
  Ritenuto,  quindi,  necessario  ed  indifferibile porre in essere i
primi  interventi  urgenti  per  favorire  il  ritorno  alle  normali
condizioni di vita delle popolazioni interessate;
  Viste   le  note  della  Prefettura  di  Sondrio  e  della  Regione
Lombardia;
  Acquisita l'intesa della regione Lombardia con nota del 28 novembre
2008;
  Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;

                              Dispone:

                               Art. 1.


  1.  Il  Presidente della regione Lombardia, e' nominato commissario
delegato  per il superamento dell'emergenza derivante dagli eventi di
cui in premessa e provvede all'attuazione della presente ordinanza.
  2.  I  comuni  della  provincia di Sondrio maggiormente interessati
dagli  eventi calamitosi di cui in premessa sono di seguito elencati:
Albaredo per San Marco, Albosaggia, Berbenno in Valtellina, Buglio il
Monte,  Caiolo,  Cedrasco,  Chiesa  in Valmalenco, Colorina, Forcola,
Fusine, Gerola Alta, Postalesio, Rasura, Talamona, Tartano, Torre San
Maria, Valmasino.
  3.  Il  Commissario  delegato  provvede  all'accertamento dei danni
nonche'  all'adozione  di  tutte le necessarie ed urgenti iniziative,
volte  a  rimuovere  le  situazioni  di  pericolo  e ad assicurare la
indispensabile  assistenza  alle  popolazioni  colpite  dai  predetti
eventi  alluvionali,  ponendo  in  essere  ogni  utile  attivita'  di
prevenzione.
  4.  Il  Commissario  delegato,  per le attivita' di cui al comma 3,
puo' avvalersi di soggetti attuatori a cui affidare specifici settori
di  intervento,  emanando  le occorrenti direttive ed indicazioni. Il
Commissario  delegato,  per gli adempimenti di propria competenza, si
avvale,  altresi',  della  collaborazione  delle strutture regionali,
nonche'   degli   enti   territoriali  e  non  territoriali  e  delle
amministrazioni periferiche dello Stato.
  5.  Per  le finalita' di cui alla presente ordinanza il Commissario
delegato  predispone  anche,  per  piani  stralcio e sulla base delle
risorse  finanziarie disponibili, un apposito programma di interventi
per  il ripristino in condizioni di sicurezza della viabilita', degli
impianti   e   delle   infrastrutture  pubbliche  di  monitoraggio  e
sorveglianza  che  sono  state  danneggiate,  per  la  pulizia  e  la
manutenzione straordinaria degli alvei dei corsi d'acqua, delle opere
di  difesa  idraulica  e per la stabilizzazione dei versanti. Possono
essere  ricompresi nel piano ed attuati con le procedure e deroghe di
cui  alla  presente ordinanza ulteriori interventi urgenti finanziati
dalla   Comunita'   europea,  dalle  amministrazioni  statali,  dalle
regioni,  dagli enti locali e da enti o societa' erogatori di servizi
pubblici  finalizzati  alla rimozione del pericolo o alla prevenzione
del  rischio.  La  priorita'  nell'attuazione  degli  interventi deve
essere  attribuita  al  ripristino  delle  infrastrutture  essenziali
danneggiate  ed alla pulizia e manutenzione straordinaria degli alvei
dei  corsi  d'acqua  e  delle  opere di difesa idraulica. Il piano di
interventi straordinari viene predisposto tenuto conto delle proposte
formulate dai comuni e dalla provincia competente.