IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
8  settembre  2006,  con  il  quale  e'  stato dichiarato lo stato di
emergenza ambientale determinatosi nella citta' di Napoli nel settore
del traffico e della mobilita';
  Considerato  che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata
adottata   per   fronteggiare   situazioni  che,  per  intensita'  ed
estensione, richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari;
  Considerato   che   il  tessuto  urbano  della  citta'  di  Napoli,
caratterizzato  da  un'estensione territoriale particolarmente ampia,
da  una  notevole  densita'  abitativa,  da  un sottosuolo fortemente
instabile  e  dalla  presenza,  in  coincidenza del centro urbano, di
un'area  portuale  in  costante  e  continuo  sviluppo,  soffre di un
notevole  aggravio  dei  problemi  nel  settore  del traffico e della
viabilita';
  Tenuto  conto,  in  particolare,  della  conformazione  del  centro
storico   della   citta',   che,  dichiarato  dall'UNESCO  patrimonio
dell'umanita',  presenta  una stratificazione di beni archeologici ed
al contempo e' sede di una forte residenzialita';
  Considerato  che la situazione emergenziale in atto nella citta' di
Napoli, relativa al traffico ed alla mobilita', presenta peculiarita'
tali  da  condizionare  negativamente  la  qualita'  della  vita e le
relazioni  sociali  ed  economiche  dei cittadini per i suoi riflessi
indotti;
  Considerata, altresi', la forte vocazione turistica della citta' di
Napoli   che  genera  quotidianamente,  e  particolarmente  nei  fine
settimana,  una  notevole  intensificazione  dei  flussi  di traffico
veicolare   peggiorando   lo   stato   della  qualita'  dell'ambiente
atmosferico  che, soprattutto in corrispondenza delle limitate vie di
accesso e di uscita della citta', risulta particolarmente degradato;
  Vista  la  nota  del  12  dicembre  2008 con la quale il sindaco di
Napoli  -  commissario  delegato  chiede  di  prorogare  lo  stato di
emergenza,   per   consentire   la   prosecuzione   delle  iniziative
programmate per fronteggiare l'emergenza in atto;
  Considerato  che sono tuttora in corso le attivita', in deroga alla
normativa   vigente,   relative   all'attuazione   degli   interventi
finalizzati a fronteggiare la situazione emergenziale;
  Considerata  l'esigenza  di  prevedere  la  proroga  dello stato di
emergenza   al  fine  di  porre  in  essere  i  necessari  interventi
occorrenti per il definitivo rientro nell'ordinario;
  Ritenuto, quindi, che la predetta situazione emergenziale persista,
e  che ricorrano, nella fattispecie, i presupposti previsti dall'art.
5,  comma  1,  della  legge  24 febbraio 1992, n. 225, per la proroga
dello stato di emergenza;
  Acquisita l'intesa della regione Campania;
  Vista  la  deliberazione  del Consiglio dei Ministri adottata nella
riunione del 13 febbraio 2009;

                              Decreta:

  Ai  sensi e per gli effetti di cui all'art. 5, comma 1, della legge
24  febbraio  1992,  n.  225,  in considerazione di quanto esposto in
premessa,  e'  prorogato,  fino  al  31  dicembre  2009,  lo stato di
emergenza  ambientale  determinatosi nel settore del traffico e della
mobilita' nella citta' di Napoli.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 13 febbraio 2009

                                            Il Presidente: Berlusconi