IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

  Visto  l'art.  32 della legge 17 maggio 1999, n. 144, che - al fine
di  ridurre  il  numero  e gli effetti degli incidenti stradali ed in
relazione  al Piano di sicurezza stradale 1997/2001 della Commissione
delle  Comunita'  europee  -  prevede  la predisposizione, a cura del
Ministero  dei  lavori pubblici, sentito il Ministero dei trasporti e
della  navigazione, del Piano nazionale della sicurezza stradale, che
attui  gli  indirizzi  generali  e  le  linee  guida  definiti con la
procedura  stabilita  dalla  norma  citata  e  che  venga  realizzato
mediante  programmi  annuali, approvati, al pari del Piano nazionale,
da questo Comitato;
  Vista  la legge 1° agosto 2002, n. 166, che - all'art. 15 - dispone
la  redazione  di' un «Programma per il miglioramento della sicurezza
stradale  sulla  rete  nazionale»,  con  priorita'  per  le strade ad
elevata incidentalita' e con particolare attenzione all'installazione
di  adeguate reti di protezione sui viadotti autostradali e stradali,
demandando  l'approvazione  al  Ministro  delle  infrastrutture e dei
trasporti  in coerenza con il citato «Piano nazionale» e autorizzando
un limite di impegno quindicennale di 20 milioni di euro per il 2002,
quale  concorso  agli  oneri  derivanti dai mutui ed altre operazioni
finanziarie  che  l'ANAS  o  gli  Enti  destinatari  delle competenze
trasferite sono autorizzati ad effettuare;
  Vista  la  legge  27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007), che,
all'art.  1,  comma  1035,  disponeva  che  il Ministro dei trasporti
provvedesse,  entro  sei  mesi, all'aggiornamento del suddetto «Piano
nazionale  della sicurezza stradale» ed ha autorizzato la spesa di 53
milioni  di  euro  per  ciascuno  degli anni 2007, 2008 e 2009 per il
finanziamento   delle   attivita'   connesse   all'attuazione,   alla
valutazione  di  efficacia  ed  all'aggiornamento  del  Piano stesso,
mentre al medesimo art. 1, commi 1036 e 1037, stanzia ulteriori fondi
per  la  realizzazione di azioni volte - tra l'altro - a diffondere i
valori  della  sicurezza stradale, a rafforzare i controlli su strada
ed  a  migliorare  gli  standard  di  sicurezza  dei veicoli e per la
razionalizzazione  dei  servizi  resi  dal  Ministero dei trasporti a
favore dei cittadini a sostegno della sicurezza stradale;
  Visto  il  decreto-legge  25  giugno 2008, n. 112, convertito nella
legge  6  agosto  2008,  n. 133, che, all'art. 60, dispone che per il
2009  la  quota  di  risorse resa indisponibile ai sensi dell'art. 1,
comma  507,  della  legge  n. 296/2006 sia portata in riduzione delle
relative dotazioni di bilancio;
  Vista  la  delibera  29  novembre 2002, n. 100, con la quale questo
Comitato  ha  approvato il Piano nazionale della sicurezza stradale -
Azioni  prioritarie  ed  il  primo  programma  annuale  di attuazione
relativo al 2002;
  Vista  la  delibera  25  luglio  2003,  n.  25, con la quale questo
Comitato  si e' espresso favorevolmente - rilevandone la coerenza con
il  citato  «Piano  nazionale»  -  sul «Programma» di cui all'art. 15
della  legge  n.  166/2002,  che  individua  i  «punti critici» della
viabilita'  sulla base delle rilevazioni degli incidenti stradali nel
precedente quinquennio e quantifica in 2.645 milioni di euro la spesa
per  l'eliminazione  di  detti  punti  critici,  e  con  la  quale in
particolare  e'  stata  licenziata  la  prima  fase del Programma per
complessivi 473,62 milioni di euro, coperti - per 200 milioni di euro
-  dall'ANAS  e per il residuo posti a carico delle risorse stanziate
con il citato art. 15;
  Vista  la  delibera  13  novembre  2003, n. 81, con la quale questo
Comitato  ha approvato il secondo programma annuale di attuazione del
Piano nazionale della sicurezza stradale per il 2003;
  Vista  la  delibera  21  dicembre 2007, n. 143, con la quale questo
Comitato  ha  approvato  il terzo programma annuale di attuazione del
Piano  nazionale della sicurezza stradale, che in realta' rappresenta
una  prima  fase,  limitata  al  2007,  dell'aggiornamento  del Piano
previsto  dalla legge n. 296/2006 sopra citata e che include il piano
di  riparto delle somme stanziate per detta annualita' dalla medesima
legge n. 296/2006;
  Vista la nota 11 dicembre 2008, n. 24725, con la quale il Ministero
delle  infrastrutture  e dei trasporti ha trasmesso la documentazione
relativa  al  quarto  ed  al quinto programma di attuazione del Piano
nazionale  della  sicurezza  stradale, proponendo peraltro il riparto
solo  delle  disponibilita'  relative  al  2008 e riservandosi per il
2009,   in   relazione   alla   prevista   riduzione  dell'originario
stanziamento,  di procedere al riparto non appena saranno iscritte in
bilancio,  sul  relativo  capitolo di spesa, le risorse attribuite al
quinto programma;
  Visto  il  parere  favorevole  sul  «quarto  e  quinto programma di
attuazione  del  Piano  della  sicurezza stradale: criteri di riparto
delle  risorse  previste  dall'art.  1,  comma  1035,  della legge 27
dicembre  2006, n. 296», espresso - nella seduta del 18 dicembre 2008
-  dalla  Conferenza  Unificata,  che  si  e'  richiamata  all'avviso
favorevole  reso  da ANCI-UPI e UNCEM, nonche' all'avviso favorevole,
con  osservazioni,  formulato  dalle regioni in documento allegato al
parere predetto;
  Considerato  che  nelle  precedenti occasioni questo Comitato aveva
raccomandato  al Ministero istruttore di estendere al Comitato stesso
la  relazione  al  Parlamento  prevista  dall'art.  32 della legge n.
144/1999;
  Rilevato   che   sinora   non  e'  stato  dato  riscontro  a  detta
raccomandazione;
  Ritenuto  di  porre  a  carico  del Ministero istruttore l'onere di
fornire  elementi  atti a consentire a questo Comitato di disporre di
un  quadro  organico dello stato di attuazione delle varie iniziative
concernenti la sicurezza stradale e di acquisire adeguata cognizione,
sia  pure  a  livello  di  mera stima, delle esigenze complessive del
settore ancora da soddisfare per pervenire ad apprezzabili livelli di
sicurezza stradale;
  Prende atto:
   che,   come   specificato  nella  relazione  del  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti, le elaborazioni a supporto del quarto
e  del  quinto  programma  di  attuazione  del  Piano nazionale della
sicurezza  stradale  sono  state  effettuate utilizzando i dati ISTAT
sull'incidentalita'  stradale  pubblicati nel dicembre 2007, dati che
modificano  precedenti  sottostime  e  che  evidenziano  comunque  un
processo  di  riduzione delle vittime annue innescato dalla revisione
del  Codice  della strada del 2003, anche se con un tasso inferiore a
quello medio europeo;
   che  i  programmi  in  questione sono stati predisposti sentite le
regioni,  l'UPI  e  l'ANCI  in  appositi  tavoli di concertazione; si
richiamano  all'obiettivo, fissato a livello comunitario e nazionale,
del  dimezzamento  delle  vittime  entro  il  2010;  sottolineano  la
necessita',   quantomeno   per   avvicinarsi  a  tale  risultato,  di
modificazioni  strutturali delle strategie ed azioni condotte ai vari
livelli  e  sono  stati  definiti anche in relazione ai risultati dei
primi  due  programmi  annuali  riportati nel «Libro Bianco. Bilancio
Generale»   predisposto   dalla  Segreteria  tecnica  della  Consulta
nazionale sulla sicurezza stradale;
   che  piu' specificatamente i programmi in questione si ispirano ai
seguenti principi generali:
    sviluppo    della    concertazione   interistituzionale   e   del
partenariato pubblico-privato in una logica di sussidiarieta' attiva;
    rafforzamento delle capacita' di governo della sicurezza stradale
a  livello  nazionale,  regionale  e  locale  al  fine  di  creare  i
presupposti di un miglioramento stabile della sicurezza stradale;
    miglioramento  e  maggior  cogenza  dei  meccanismi  selettivi  e
premiali  che  consentano  di concentrare le risorse sugli interventi
piu' soddisfacenti;
   che,  alla luce di quanto sopra, il suddetto programma individua i
seguenti   settori   principali  ai  quali  riferire  gli  interventi
concretamente realizzabili:
    rafforzamento della capacita' di governo della sicurezza stradale
attraverso    realizzazione   di   strumenti   di   coordinamento   e
programmazione   delle   misure   di   sicurezza   ai   vari  livelli
territoriali,  istituzione  di  centri  di  monitoraggio  regionali e
locali,  piani  di formazione per tecnici e decisori ed iniziative di
contrasto dei comportamenti ad alto rischio;
    formazione di una nuova cultura della sicurezza stradale mediante
l'attivazione  di  corsi  pilota per popolazione in eta' scolare e di
campagne locali di informazione e sensibilizzazione, nonche' mediante
la  costituzione  di consigli, consulte e associazioni per promuovere
la diffusione di tale cultura;
    interventi  sulle  componenti  di  incidentalita'  piu' rilevanti
costituiti  da  7  campi  d'azione  (progettazione e realizzazione di
interventi   per   le  tratte  extraurbane  che  presentano  maggiori
concentrazioni di vittime per incidenti stradali; piani ed interventi
per  migliorare  la  sicurezza  stradale  nelle aree urbane; piani ed
interventi per migliorare la sicurezza della mobilita' ciclopedonale;
realizzazione di interventi per la messa in sicurezza della mobilita'
su  due  ruote  a motore; misure per il miglioramento della sicurezza
della  mobilita'  degli anziani; progetti pilota ed interventi per la
messa  in  sicurezza  degli  spostamenti  casa-lavoro con particolare
riferimento al pendolarismo; riduzione dei maggiori divari di rischio
esistenti  a livello provinciale tramite piani di azione e attuazioni
pilota);
   che  il  riparto, su base regionale, delle disponibilita' relative
al  2008  (citati  53  milioni  di  euro),  sul  quale si e' espressa
positivamente  la  Conferenza  unificata nel menzionato parere del 18
dicembre  2008,  e'  stato  predisposto  tenendo  conto,  da un lato,
dell'enorme  divario di sicurezza, in termini di livelli di rischio e
di evoluzione delle vittime, esistente tra le varie aree del Paese e,
d'altro  canto,  della  necessita' di consentire alle amministrazioni
provinciali e comunali di tutte le regioni di partecipare al processo
di innovazione e rafforzamento delle politiche di sicurezza stradale;
   che  pertanto  le risorse assegnate a ciascuna regione e provincia
autonoma  per  il  2008 comprendono una quota fissa di 0,5 milioni di
euro  per  ciascuna  circoscrizione  regionale ed una quota variabile
calcolata  in base al «costo sociale» dell'incidentalita' stradale in
ciascun  ente territoriale, determinato dal numero di incidenti e dal
numero ponderato di vittime (morti e feriti) nel triennio 2004-2006;
   che,  in  base  ai suddetti criteri, circa il 70% delle risorse e'
attribuito  al  Centro  Nord (37,1 milioni di euro), per 116 progetti
finanziabili  in  via  indicativa, ed il residuo 30% (15,9 milioni di
euro) al Sud per 50 progetti finanziabili, sempre in via indicativa;
   che  criteri  di  riparto  analoghi  a  quelli  sopra sintetizzati
vengono proposti per il 2009;
   che  l'attuazione del Programma si snoda attraverso varie fasi che
prevedono l'emanazione di bandi da parte delle regioni sulla base del
bando  tipo  definito  a  livello  nazionale  o  l'avvio di procedure
concertate,  la  costituzione  di  Commissioni regionali di selezione
delle  proposte  da  ammettere a cofinanziamento - entro il limite di
0,315 milioni di euro per progetto e con il tetto del 45% rispetto al
costo  -  secondo  i  criteri  premiali  puntualmente  esposti  nella
relazione   del  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,
l'elaborazione  di  proposte  da  parte  di  province  e  comuni,  la
sottoscrizione  di  convenzioni  tra  regioni  e province/comuni e la
realizzazione degli interventi, da sottoporre a monitoraggio;
   che  per seguire la programmazione regionale e la progettazione ed
attuazione degli interventi e' prevista l'istituzione di un tavolo di
coordinamento  tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,
le  regioni  e  rappresentanze di province e comuni, da convocare con
periodicita' trimestrale;

                              Delibera:

  1.  E'  approvato  il  quarto  programma  di  attuazione  del Piano
nazionale  della  sicurezza  stradale che, come sopra specificato, e'
riferito all'annualita' 2008.
  2.  E'  altresi'  approvato  il  quinto programma di attuazione del
Piano   nazionale   della   sicurezza  stradale,  relativo  al  2009,
limitatamente all'impostazione programmatica.
  Il  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti sottoporra' a
questo   Comitato,   entro   il  31  marzo  2009,  il  riparto  delle
disponibilita'   iscritte   in   bilancio   per   detta   annualita',
corredandolo da una relazione che:
   specifichi le modalita' di utilizzo delle risorse sinora assegnate
al  Piano  in  questione, evidenziando in particolare la suddivisione
tra le varie linee di intervento;
   illustri  i  risultati raggiunti in tema di elevazione del livello
di  sicurezza  stradale  anche  a  seguito  delle  iniziative avviate
nell'ambito del Programma di cui alla citata delibera n. 25/2003 ed a
carico  degli ulteriori stanziamenti previsti dall'art. 1, commi 1036
e 1037, della legge n. 296/2006;
   che  riporti  una  stima,  sia  pure  di  massima,  delle esigenze
complessive  del settore ancora da soddisfare per pervenire a livelli
di  sicurezza in linea con quelli vigenti negli altri Paesi dell'U.E.
e indichi i relativi tempi di attuazione.
  3.  Il  predetto  Ministero  procedera'  inoltre  ad  attivare  uno
stringente sistema di monitoraggio ed a relazionare, anche sulla base
degli  esiti  di  tale  monitoraggio,  a  questo Comitato sullo stato
complessivo   di   evoluzione   del   settore   in   occasione  della
presentazione dei successivi programmi annuali.
   Roma, 18 dicembre 2008

                                            Il Presidente: Berlusconi

Il segretario del CIPE: Micciche'

Registrato alla Corte dei conti il 13 marzo 2009
Ufficio  di  controllo  Ministeri economico-finanziari, registro n. 1
   Economia e finanze, foglio n. 303