IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003,
n.  398,  recante  il  testo  unico  delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di debito pubblico;
  Visto  il  decreto  ministeriale  n.  118249  del 30 dicembre 2008,
emanato  in  attuazione dell'art. 3 del citato decreto del Presidente
della Repubblica n. 398 del 2003, ove si definiscono gli obiettivi, i
limiti e le modalita' cui il Dipartimento del Tesoro dovra' attenersi
nell'effettuare le operazioni finanziarie di cui al medesimo articolo
prevedendo  che  le  operazioni stesse vengano disposte dal Direttore
Generale  del Tesoro o, per sua delega, dal Direttore della Direzione
Seconda del Dipartimento medesimo;
  Vista  la  determinazione n. 2670 del 10 gennaio 2007, con la quale
il  Direttore  Generale  del  Tesoro  ha  delegato il Direttore della
Direzione  Seconda  del Dipartimento del Tesoro a firmare i decreti e
gli atti relativi alle operazioni suddette;
  Visto  il  decreto  ministeriale  n.  179471  del  4  luglio  1997,
pubblicato  nel  Supplemento ordinario n. 145 alla Gazzetta Ufficiale
n.  166  del  18  luglio  1997,  con  il  quale e' stata disposta, in
attuazione  dell'art.  5  del  decreto-legge  23 maggio 1994, n. 307,
convertito  nella  legge  22  luglio  1994, n. 457, l'emissione della
seconda  tranche  dei  certificati  di  credito del Tesoro 1° gennaio
1995/2003  e  la  loro  assegnazione  ai soggetti creditori d'imposta
indicati  nell'elenco  allegato  al decreto stesso, tramite le banche
mandatarie ivi indicate;
  Vista la lettera n. 54681del 19 gennaio 2009, con la quale la Banca
d'Italia  ha  rappresentato  che  la  Banca Intesa SanPaolo - sede di
Torino,  con  note n. 373 e n. 374 del 30 dicembre 2008, ha segnalato
di  avere  in  giacenza  importi  corrispondenti  al  capitale e agli
interessi  di  alcuni  certificati di credito del Tesoro emessi con i
citati  decreti, per i quali non si e' resa possibile la assegnazione
agli aventi diritto;
  Viste  le  lettere  dell'Agenzia delle Entrate n. 2009/19870 del 25
febbraio  2009  e  n.  2009/42268 del 31 marzo 2009, e la lettera del
Dipartimento  del  Tesoro n. 20536 del 13 marzo 2009, con le quali si
e'  convenuto,  riguardo  ai predetti certificati, sulla restituzione
all'erario  delle  somme  corrispondenti al capitale ed alle relative
cedole   scadute,  e  prevedendo  altresi'  che,  qualora  i  mancati
assegnatari  vengano successivamente individuati, la suddetta Agenzia
provvedera' direttamente a soddisfare le richieste di rimborso con le
consuete modalita' ordinarie di erogazione;
  Ritenuto,  pertanto,  di  dover  emanare disposizioni ai fini della
restituzione all'erario delle somme corrispondenti ai suddetti titoli
scaduti e non assegnati ed alle relative cedole;
                              Decreta:

                               Art. 1.

  E' disposta la restituzione all'erario, da parte della Banca Intesa
SanPaolo  - sede di Torino, delle somme corrispondenti ai certificati
di  credito  del  Tesoro 1° gennaio 1995/2003, emessi per gli importi
indicati nell'elenco allegato al presente decreto, per i quali non si
e'  potuto  procedere  alla assegnazione agli aventi diritto, nonche'
delle somme corrispondenti alle relative cedole.
  Nell'eventualita'  che  gli  importi  in  giacenza  presso la Banca
Intesa   SanPaolo  presentino  delle  differenze  rispetto  a  quelli
indicati  negli  elenchi,  l'operazione  verra' portata a termine per
tali effettivi importi.
  Qualora,  successivamente  al  compimento dell'operazione, si renda
possibile   l'attribuzione  delle  somme  ai  soggetti  a  suo  tempo
assegnatari,  questi  verranno soddisfatti dall'Agenzia delle Entrate
con le consuete modalita' ordinarie di erogazione.