IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 21 dicembre  2001,  n.  443,  che,  all'art.  1,  ha
stabilito  che  le  infrastrutture  pubbliche   e   private   e   gli
insediamenti strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale,  da
realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo  del  Paese,  vengano
individuati dal Governo attraverso un programma formulato  secondo  i
criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo,
demandando  a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di   prima
applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31  dicembre
2001; 
  Vista la legge 1° agosto 2002,  n.  166,  che,  all'art.  13,  reca
modifiche al menzionato art. 1 della  legge  n.  443/2001,  oltre  ad
autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la
realizzazione delle opere incluse nel programma approvato  da  questo
Comitato; 
  Visto l'art.  11  della  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante
«Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica  amministrazione»,
secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni  progetto  di
investimento pubblico deve  essere  dotato  di  un  codice  unico  di
progetto (CUP); 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  «Testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e
regolamentari in materia di espropriazione  per  pubblica  utilita'»,
come modificato, da ultimo, dalla legge  24  dicembre  2007,  n.  244
(legge finanziaria 2008); 
  Visto l'art.  4  della  legge  24  dicembre  2003,  n.  350  (legge
finanziaria 2004), e visti in particolare i commi 134 e seguenti,  ai
sensi dei quali la richiesta di  assegnazione  di  risorse  a  questo
Comitato,  per  le  infrastrutture  strategiche  che  presentino   un
potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano
incluse nei piani finanziari  delle  concessionarie  e  nei  relativi
futuri  atti  aggiuntivi,  deve  essere   corredata   da   un'analisi
costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo
schema tipo approvato da questo Comitato; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n.  163  («Codice  dei
contratti  pubblici  relativi  a  lavori,  servizi  e  forniture   in
attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE») e s.m.i.,  e  in
particolare: 
    la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi  a
infrastrutture  strategiche  e  insediamenti  produttivi»  e   visto,
segnatamente,   l'art.   163   che   conferma   la    responsabilita'
dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita'  di  questo
Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che  puo'
in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»; 
    l'art. 256, che ha abrogato  il  decreto  legislativo  20  agosto
2002, n. 190, e s.m.i., recante «Attuazione della legge  n.  443/2001
per  la  realizzazione  delle  infrastrutture  e  degli  insediamenti
produttivi strategici e di interesse nazionale», come modificato  dal
decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), e
visto in particolare l'art. 1, comma 965, che,  per  la  prosecuzione
degli interventi alle linee trasversali e,  in  particolare,  per  la
progettazione definitiva del raddoppio  dell'intero  tracciato  della
linea  ferroviaria  Parma-La  Spezia  (Pontremolese),  funzionale  al
rafforzamento  del   corridoio   plurimodale   Tirreno-Brennero,   ha
autorizzato la spesa di 24 milioni di euro per  ciascuno  degli  anni
2007 e 2008; 
  Visto il decreto-legge 29 novembre 2008, n.  185,  recante  «Misure
urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e  impresa  e
per  ridisegnare  in  funzione  anti-crisi   il   quadro   strategico
nazionale», convertito in legge dalla legge 28 gennaio  2009,  n.  2,
che  all'art.  21,  per   la   prosecuzione   degli   interventi   di
realizzazione  delle  opere  strategiche  di   preminente   interesse
nazionale di cui alla legge 21 dicembre 2001, n.  443,  e  successive
modificazioni,   autorizza   la   concessione   di   due   contributi
quindicennali di 60 milioni di euro annui a decorrere dall'anno  2009
e 150 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2010; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta  Ufficiale  n.
51/2002 - Supplemento Ordinario), con la quale  questo  Comitato,  ai
sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato  il
1°  Programma   delle   infrastrutture   strategiche   che   include,
nell'allegato    1,    nell'ambito    del    Corridoio    plurimodale
Tirreno-Brennero,  tra  i  sistemi  ferroviari,  l'«Asse  ferroviario
Brennero-Verona-Parma-La Spezia», per il quale  indica  un  costo  di
1.510,636 milioni di euro, e,  nell'allegato  2,  tra  le  opere  che
interessano la regione Emilia-Romagna, il «Corridoio Tirreno-Brennero
(Ti-Bre): tratta emiliana La  Spezia-Fornovo-Parma-Suzzara-Verona»  e
tra le opere che interessano la regione Toscana il «Corridoio  Ti-Bre
(tratta Pontremolese, compreso nodo di Pisa)»; 
  Considerato   che   questo   Comitato   ha   conferito    carattere
programmatico al quadro finanziario riportato  nell'allegato  1  alla
suddetta delibera  n.  121/2001,  come  aggiornato  con  delibera  n.
130/2006, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione
delle  diverse  fonti  di  finanziamento  disponibili   per   ciascun
intervento; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata-corrige in Gazzetta Ufficiale n.  140/2003),  con  la
quale questo Comitato ha definito il sistema per  l'attribuzione  del
CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili  di  cui  al
punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003,  n.  63  (Gazzetta  Ufficiale  n.
248/2003), con la quale questo Comitato ha  formulato,  tra  l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e'  chiamato  a
svolgere ai fini della  vigilanza  sull'esecuzione  degli  interventi
inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la delibera 27 maggio 2004,  n.  11  (Gazzetta  Ufficiale  n.
230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo  schema  tipo
di piano economico-finanziario ai sensi dell'art. 4, comma 140, della
legge n. 350/2003; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta  Ufficiale  n.
276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di   investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera 6 aprile 2006,  n.  130  (Gazzetta  Ufficiale  n.
199/2006 - Supplemento ordinario), con la quale  questo  Comitato  ha
operato  la  rivisitazione  del  1°  Programma  delle  infrastrutture
strategiche,  in  cui  trova  conferma,  nell'ambito  del  «Corridoio
plurimodale Tirreno-Brennero»,  tra  i  sistemi  ferroviari,  l'«Asse
ferroviario Brennero-Verona-Parma-La Spezia», con un costo aggiornato
di 2.536 milioni di euro; 
  Vista la delibera 6 marzo 2009, n. 10, in corso  di  pubblicazione,
con la quale questo  Comitato  ha,  tra  l'altro,  preso  atto  della
«Proposta di Piano infrastrutture strategiche 2009»,  concernente  il
quadro  degli   interventi   del   Programma   delle   infrastrutture
strategiche da attivare a partire dall'anno 2009 e  comprensiva,  tra
gli interventi ferroviari  da  finanziare  con  contributo  pubblico,
dell'«Asse ferroviario pontremolese - 1° stralcio»; 
  Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno di concerto  con
il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e  dei
trasporti  il  14  marzo  2003,   e   seccessive   modificazioni   ed
integrazioni, con il quale, in relazione al  disposto  dell'art.  15,
comma 2, del decreto legislativo n. 190/2002, ora art. 180, comma  2,
del decreto legislativo n. 163/2006, e' stato costituito il  Comitato
di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere; 
  Visto il decreto 20 marzo 2003, n. 5279, emanato dal Ministro delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  di  concerto   con   il   Ministro
dell'economia e delle finanze e visto, in particolare, l'art. 1  che,
tra  l'altro,  ha  riservato,  a  valere  sul   limite   di   impegno
quindicennale, pari a 193,9 milioni di euro dall'anno  2002,  di  cui
all'art. 13, comma 1, della legge 1° agosto 2002, n. 166,  una  quota
di  21,5  milioni  di  euro  da  utilizzare  per  le   attivita'   di
progettazione; 
  Vista la sentenza n. 303 del 25 settembre  2003  con  la  quale  la
Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla  legge  n.
443/2001  ed  ai   decreti   legislativi   attuativi,   si   richiama
all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato  e  singola  regione  ai
fini dell'attuabilita' del Programma delle infrastrutture strategiche
interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa
possa  anche  essere  successiva  ad   un'individuazione   effettuata
unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi
all'opera sono da considerare  inefficaci  finche'  l'intesa  non  si
perfezioni; 
  Vista la nota 5 novembre 2004,  n.  COM/3001/1,  con  la  quale  il
coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza delle grandi opere espone  le  linee  guida  varate  dal
Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004; 
  Vista la circolare del Ministero dell'economia e  delle  finanze  -
Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, 28 febbraio 2007,
n.  15,  concernente  le  procedure  da  seguire  per  l'utilizzo  di
contributi pluriennali ai sensi dell'art. 1, commi 511 e  512,  della
legge 27 dicembre 2006, n. 296; 
  Considerato che  con  delibera  n.  136/2007,  questo  Comitato  ha
approvato,  con  prescrizioni  e  raccomandazioni,  anche   ai   fini
dell'attestazione della compatibilita' ambientale e  dell'apposizione
del vincolo preordinato all'esproprio, il  progetto  preliminare  del
«Completamento del raddoppio della linea ferroviaria Parma-La Spezia»
con un limite di spesa di 2.303,7 milioni di euro, comprensivo  delle
prescrizioni, rinviando la copertura finanziaria dell'opera alla fase
di approvazione del progetto definitivo; 
  Considerato che la Corte dei conti, con rilievo 29 maggio 2008,  n.
46,  relativo  alla  suddetta  delibera  n.  136/2007,  ha  formulato
osservazioni in ordine al parere, ritenuto  negativo,  del  Consiglio
superiore dei lavori pubblici sul  progetto  preliminare  dell'opera,
all'ingente  fabbisogno  finanziario  dell'opera  in  rapporto   alle
risorse disponibili e ad altri aspetti attinenti la programmazione di
settore; 
  Considerato che con nota 27 giugno 2008, n. 1599, la Presidenza del
Consiglio dei Ministri - Dipartimento  per  la  programmazione  e  il
coordinamento   della   politica   economica,   ha    trasmesso    le
considerazioni formulate dal Ministero delle infrastrutture in ordine
al suddetto rilievo della Corte dei conti; 
  Considerato che con nota 16 luglio 2008, n.  125/P,  la  Corte  dei
conti - Sezione centrale di controllo di legittimita' degli atti  del
Governo  e  delle  Amministrazioni  dello  Stato  ha  notificato   la
convocazione, per il giorno 24 luglio 2008, del I e II Collegio della
Sezione stessa per l'«esame  e  pronuncia  sul  visto  e  conseguente
registrazione» della delibera n. 136/2007; 
  Considerato che la Corte dei conti - Sezione centrale di  controllo
di legittimita' su atti del Governo  e  delle  Amministrazioni  dello
Stato, con deliberazione n. 11/2008/P emessa dalla  medesima  Sezione
centrale nell'adunanza del 24 luglio 2008, ha ricusato il visto e  la
conseguente registrazione della delibera medesima; 
  Vista la nota 7 aprile 2009, n. 14571, con la  quale  il  Ministero
delle infrastrutture e dei  trasporti  ha  chiesto,  trasmettendo  la
documentazione istruttoria, l'iscrizione all'ordine del giorno  della
prima seduta utile  di  questo  Comitato  della  «Tratta  ferroviaria
pontremolese»; 
  Vista la nota 8 aprile 2009, n. 14891, con la  quale  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ha  trasmesso  una  integrazione
della relazione istruttoria di cui alla precedente nota; 
  Considerato che con note 28 aprile 2009, n. 17782 e 6 maggio  2009,
n. 19043, il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha
fornito chiarimenti in risposta alla nota 17 aprile  2009,  n.  1416,
della Presidenza del Consiglio dei Ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica; 
  Vista la nota 6 maggio 2009, n. 19044, con la  quale  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ha, tra l'altro,  confermato  la
richiesta dell'iscrizione all'ordine del giorno  della  prima  seduta
utile di questo Comitato del «Completamento del raddoppio ferroviario
della linea Parma-La Spezia tratte comprese tra  Parma  Osteriazza  e
Berceto-Chiesaccia» ed  ha  contestualmente  trasmesso  la  relazione
istruttoria aggiornata del progetto preliminare della medesima opera; 
  Viste le note 8 aprile 2009, n. 39815 e 6 maggio  2009,  n.  50257,
con  le  quali  il  Ministero  dell'economia  e   delle   finanze   -
Dipartimento della ragioneria generale dello Stato,  con  riferimento
all'ordine del giorno delle sedute preparatorie di  questo  Comitato,
rispettivamente, dell'8 aprile e del  7  maggio  2009,  ha  formulato
osservazioni sulle proposte all'esame di questo Comitato medesimo; 
  Considerato  che  l'opera  e'  inclusa  nella  tabella  3.8  «Opere
parzialmente finanziate da avviare entro il 2013» dell'allegato opere
infrastrutturali  al  Documento   di   programmazione   economica   e
finanziaria (DPEF) 2009-2013, sul quale questo Comitato  ha  espresso
parere favorevole con delibera 4 luglio 2008, n. 69; 
  Considerato che l'intervento di cui sopra e' incluso  nelle  intese
generali   quadro   sottoscritte   dal   Governo   con   le   regioni
Emilia-Romagna e Toscana, rispettivamente, il 19 dicembre 2003  e  il
18 aprile 2003; 
  Considerato che con delibera 31 gennaio 2008, n. 6, questo Comitato
ha espresso parere favorevole sull'aggiornamento per l'anno 2008  del
Contratto   di    programma    2007-2011    tra    Ministero    delle
infrastrutture «RFI S.p.A.», nel cui ambito si  opera  una  scissione
del costo dell'opera, al netto delle prescrizioni, tra: 
    la progettazione, inclusa nella tabella A03  «Opere  in  corso  -
sviluppo infrastrutturale rete convenzionale», con  un  costo  di  55
milioni  di  euro  interamente  disponibili  a  legislazione  vigente
(competenza 2008); 
    la realizzazione, inclusa nella tabella D03 «Opere prioritarie da
avviare - sviluppo infrastrutturale rete convenzionale», con un costo
di 2.139 milioni di euro da reperire a  carico  delle  risorse  della
legge obiettivo; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita in  seduta  l'intesa  del  rappresentante  del  Ministero
dell'economia e delle finanze; 
 
                             Prende atto 
 
delle  risultanze  dell'istruttoria  svolta   dal   Ministero   delle
infrastrutture ed in particolare: 
  sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
    che il progetto concerne la  realizzazione  del  raddoppio  della
linea ferroviaria Parma-La Spezia (cosiddetta  «Pontremolese»)  nelle
tratte comprese tra Parma e Osteriazza e tra Berceto e Chiesaccia,  e
in particolare: 
      il  raddoppio,  in  sostanziale  affiancamento,  della   tratta
Parma-Osteriazza (25 km  circa)  con  esclusione  delle  varianti  di
ingresso alla stazione di Parma e di cintura della citta' di Fornovo; 
      la realizzazione di una nuova «Galleria di  valico»  a  singolo
binario fra Berceto e Pontremoli (21 km circa); 
      il  raddoppio  della  tratta  Pontremoli-Chiesaccia  (17,5   km
circa), dove e' previsto il ricongiungimento con  la  tratta  gia'  a
doppio binario Chiesaccia-Aulla; 
  che, a seguito  della  realizzazione  dell'opera,  le  stazioni  di
Berceto e Pontremoli  saranno  collegate  da  due  linee  a  semplice
binario: la linea attuale, via Borgo Val di  Taro,  a  doppio/singolo
binario che verra' mantenuta per continuare a servire le stazioni  di
Ostia, Borgo Val di  Taro  e  il  P.M.  Grondola-Guinadi,  altrimenti
esclusi dalla variante di valico, e  la  nuova  linea  di  valico  di
collegamento diretto; 
  che  il  tracciato  relativo  alla  galleria  di  valico  e'  stato
progettato nella ipotesi di realizzare in futuro, in  relazione  allo
sviluppo effettivo della domanda di traffico, il secondo tunnel e che
gli impianti di Berceto e Pontremoli saranno realizzati  secondo  una
configurazione di armamento gia' predisposta per il  secondo  binario
di valico; 
  che la ripartizione dei treni tra le due suddette linee  dipendera'
dalle  caratteristiche  prestazionali  delle  linee  stesse  e  dalle
caratteristiche delle relazioni di trasporto; 
  che per la nuova linea, sulla  base  delle  simulazioni  di  marcia
effettuate, sono previsti una riduzione dei tempi di percorrenza  del
25% e un incremento delle prestazioni del 65%; 
  che in data 6 giugno 2003 il soggetto aggiudicatore ha attivato  la
procedura di cui all'art. 3 del decreto  legislativo  n.  190/2002  e
successive modificazioni ed integrazioni, ora art.  165  del  decreto
legislativo n. 163/2006,  trasmettendo  il  progetto  preliminare  al
Ministero delle infrastrutture ed alle Amministrazioni interessate  e
ai soggetti gestori delle interferenze; 
  che la regione Toscana, con delibera n. 940 del 22 settembre  2003,
ha espresso parere  favorevole,  con  prescrizioni,  in  ordine  alla
compatibilita'  ambientale  e  al  conseguimento  dell'intesa   sulla
localizzazione dell'opera; 
  che la regione Emilia-Romagna, con delibera n. 2557 del 9  dicembre
2003,  ha  espresso  parere  favorevole,  con   prescrizioni,   sulla
pronuncia di compatibilita' ambientale e ai  fini  dell'intesa  sulla
localizzazione dell'opera; 
  che il Ministro dell'ambiente e della  tutela  del  territorio,  in
data  5  gennaio  2006,  ha  trasmesso  il   parere   positivo,   con
prescrizioni,   di   compatibilita'   ambientale,   espresso    dalla
Commissione speciale VIA in data 26 luglio 2005; 
  che, in data 12 aprile 2007, il Ministero per i beni e le attivita'
culturali ha formulato parere positivo con prescrizioni; 
  che anche il Consiglio superiore dei lavori pubblici,  in  data  16
novembre 2007, ha espresso parere con prescrizioni, raccomandazioni e
osservazioni; 
  che, tra  l'altro,  il  suddetto  Consiglio  superiore  dei  lavori
pubblici ha prescritto che  i  progetti  relativi  alle  gallerie  di
Fornovo e «di valico», redatti antecedentemente alla  emanazione  del
decreto 28 ottobre 2005,  concernente  la  sicurezza  delle  gallerie
ferroviarie, dovranno essere  rivisti  e  completati  alla  luce  del
rispetto della normativa introdotta con il richiamato decreto; 
  che, con riferimento ad altre osservazioni del Consiglio  superiore
dei lavori pubblici che sono state oggetto di considerazioni da parte
della Corte dei conti nel rilievo n.  46/2008  e  nella  delibera  n.
11/2008, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: 
  ha inserito nel quadro economico del progetto gli oneri dovuti allo
stesso Consiglio e pari allo 0,5 per mille del costo del progetto; 
  ha richiesto la immediata assegnazione  di  risorse  pari  a  234,6
milioni di euro per la copertura finanziaria di una prima  sub-tratta
funzionale; 
  ha recepito le ulteriori  indicazioni  mediante  inserimento  delle
stesse nelle prescrizioni da  osservare  in  sede  di  redazione  del
progetto definitivo; 
      che il Ministero delle infrastrutture  ha  esposto  le  proprie
valutazioni, in apposito  allegato  alla  relazione  istruttoria,  in
merito  alle  prescrizioni  richieste  dagli  Enti  istituzionali   e
proposto le prescrizioni e raccomandazioni da formulare  in  sede  di
approvazione del  progetto  preliminare  da  allegare  alla  delibera
esponendo i motivi in caso di mancato recepimento  o  di  recepimento
parziale di osservazioni come sopra avanzate; 
  sotto l'aspetto attuativo: 
    che il soggetto aggiudicatore, ai sensi del  decreto  legislativo
n. 163/2006, e' individuato  in  «Rete  ferroviaria  italiana  S.p.a.
(RFI)»; 
    che il Codice unico di  progetto  (CUP)  assegnato  all'opera  e'
J81H02000000001; 
    che il cronoprogramma di realizzazione dell'opera prevede che  le
attivita' progettuali relative alla  progettazione  definitiva  siano
comprese tra il mese di gennaio 2008 e  il  mese  di  novembre  2009,
mentre  quelle  relative  alle   fasi   successive   (aggiudicazione,
progettazione esecutiva, esecuzione  dei  lavori  e  collaudo)  siano
comprese tra il mese di novembre 2009 e il mese di marzo 2021; 
    che    sono    stati    individuati    tre    lotti    funzionali
(Parma-Osteriazza, Berceto-Pontremoli, e Pontremoli-Chiesaccia); 
    che con riferimento al parere del Consiglio superiore dei  lavori
pubblici,  che,  tra  l'altro,  ha  evidenziato   l'opportunita'   di
anticipare la realizzazione di quelle parti del tracciato  che  danno
immediati ritorni in termini  di  funzionalita'  dell'opera,  RFI  ha
individuato quale lotto prioritario il  lotto  Parma-Osteriazza,  del
costo complessivo di 726,6 milioni di euro, a sua volta suddiviso  in
tre sub-lotti: 
      Parma-Vicofertile: 234,6 milioni di euro; 
      Vicofertile-Collecchio: 93,8 milioni di euro; 
      Collecchio-Osteriazza: 398,2 milioni di euro; 
    che  dei  tre  sub-lotti  sopra  riportati,   alla   luce   della
prescrizione del Consiglio superiore dei lavori pubblici  e  d'intesa
con il soggetto aggiudicatore, sono stati  ritenuti  prioritariamente
funzionali i sub-lotti Parma-Vicofertile e Collecchio-Osteriazza,  in
quanto connessi rispettivamente a  interventi  gia'  realizzati  o  a
interventi in corso di realizzazione (Solignano-Osteriazza); 
  sotto l'aspetto finanziario: 
    che il costo complessivo dell'opera, al netto dell'IVA, e' pari a
2.193,8 milioni di euro ed e' cosi' articolato: 
 
                                           importi in milioni di euro 
        
 

         Parte di provvedimento in formato grafico

 
    che,  a  seguito  dell'accoglimento  delle  prescrizioni,  si  e'
determinato un maggiore costo di 109,9 milioni di euro (+5% circa)  e
che pertanto il  limite  di  spesa  dell'investimento  e'  passato  a
2.303,758 milioni di euro; 
    che risultano individuate le seguenti disponibilita' finanziarie: 
      48 milioni di euro a valere sulle risorse autorizzate dall'art.
1, comma 965, della legge n. 296/2006 (legge finanziaria 2007) per la
prosecuzione  degli  interventi  alle   linee   trasversali   e,   in
particolare,  per   la   progettazione   definitiva   del   raddoppio
dell'intero  tracciato  della  linea  ferroviaria   Parma-La   Spezia
(Pontremolese), funzionale al rafforzamento del corridoio plurimodale
Tirreno-Brennero; 
      6 milioni di  euro,  in  termini  di  volume  di  investimento,
assegnati a  RFI  dal  decreto  interministeriale  30  dicembre  2004
concernente le assegnazioni  di  contributi  quindicennali  a  valere
sulla quota dei limiti di impegno di 21,5 milioni di  euro  destinati
alla progettazione dall'art. 1 del citato decreto n. 5279/2003; 
    che,  con  riferimento  alle  motivazioni  sottese  alla  mancata
registrazione della delibera n. 136/2007 da  parte  della  Corte  dei
conti, ed in particolare ai profili finanziari,  il  Ministero  delle
infrastrutture riporta il quadro delle esigenze di cassa annuali  per
il periodo 2012-2021, necessarie per la realizzazione  dell'opera,  e
prevede l'immediata assegnazione di  risorse  finanziarie,  a  valere
sulle  risorse  destinate  alla  attuazione   del   Programma   delle
infrastrutture strategiche, pari a  234,6  milioni  di  euro  per  la
copertura finanziaria della prima sub-tratta funzionale compresa  tra
le stazioni di Parma e Vicofertile; 
    che la copertura finanziaria del fabbisogno residuo  e'  rinviata
alla approvazione del progetto definitivo; 
    che il piano economico finanziario, redatto ai sensi dell'art. 4,
commi 134 e 140, della legge n. 350/2003, e  trasmesso  in  occasione
della istruttoria relativa alla delibera n. 136/2007,  non  evidenzia
un potenziale ritorno economico; 
 
                              Delibera: 
 
1. Approvazione progetto preliminare. 
  1.1. Ai sensi e per gli  effetti  degli  articoli  165  e  183  del
decreto  legislativo  n.  163/2006, e  successive  modificazioni   ed
integrazioni nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente
della  Repubblica   n.   327/2001   e successive   modificazioni   ed
integrazioni e' approvato,  con  le  prescrizioni  e  raccomandazioni
proposte  dal  Ministero   delle   infrastrutture   anche   ai   fini
dell'attestazione di compatibilita' ambientale e dell'apposizione del
vincolo  preordinato  all'esproprio,  il  progetto  preliminare   del
«Completamento  del  raddoppio  della  linea   ferroviaria   Parma-La
Spezia»; 
  E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico  e
edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera. 
  1.2. Ai sensi del citato art. 165, comma 3, del decreto legislativo
n. 163/2006,  l'importo  di  2.303,7  milioni  di  euro,  fissato  in
relazione all'ammontare del costo dell'intervento, come  quantificato
nel quadro economico, sintetizzato nella precedente  «presa  d'atto»,
costituisce  il  limite  di  spesa  del  progetto   preliminare   del
«Completamento del raddoppio della linea ferroviaria Parma-La Spezia»
approvato al punto 1.1. 
  1.3. Le prescrizioni richiamate al punto 1.1, cui  e'  condizionata
l'approvazione  del  progetto,  sono  riportate   nella   parte prima
dell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera. 
  Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture sono
riportate  nella  parte seconda  del  citato  allegato.  Il  soggetto
aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a qualcuna di
dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale  motivazione  in
modo da consentire  al  citato  Ministero  di  esprimere  le  proprie
valutazioni e di proporre a questo  Comitato,  se  del  caso,  misure
alternative. 
2. Assegnazione finanziamento. 
  Per la realizzazione della prima sub-tratta funzionale compresa tra
le stazioni di Parma e  Vicofertile,  come  individuata  nella  presa
d'atto, e' disposta a favore di  RFI  l'assegnazione,  a  valere  sui
fondi recati dall'art. 21, comma 1,  del  decreto-legge  29  novembre
2008, n. 185, di un contributo massimo  di  euro  21.485.870  per  15
anni, con decorrenza dal 2009. 
  Il suddetto contributo, suscettibile di  sviluppare  un  volume  di
investimento di 234.600.000,00 euro, e' quantificato includendo,  nel
costo di realizzazione degli investimenti, anche gli oneri  derivanti
da eventuali finanziamenti necessari. 
3. Copertura finanziaria. 
  3.1.  La  copertura  finanziaria   del   fabbisogno   residuo,   ad
integrazione delle fonti di finanziamento  disponibili,  e'  rinviata
alla fase di approvazione del progetto definitivo. 
  3.2. L'eventuale assegnazione del contributo  a  carico  dei  fondi
della «Legge obiettivo» sara' disposta  nella  suddetta  fase  e  nei
limiti delle disponibilita' al momento esistenti. 
4. Approvazione del progetto definitivo. 
  4.1. In occasione della approvazione  del  progetto  definitivo  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   provvedera'   a
confermare i dati relativi ai cronoprogrammi di  realizzazione  e  di
spesa riportati nel progetto preliminare ovvero a redigerne di nuovi,
qualora fatti sopravvenuti, che il Ministero  stesso  provvedera'  ad
esplicitare,  impediscano  il  rispetto  dei  tempi   originariamente
stimati: 
    indicare la modalita' di affidamento dell'opera; 
    indicare i cronoprogrammi di realizzazione e di spesa dei singoli
lotti e sub-lotti. 
  4.2. Inoltre il soggetto aggiudicatore provvedera' a  redigere  una
stesura  aggiornata  del  piano  economico-finanziario,  anche  nella
versione analitica prevista dalla delibera n. 11/2004, da inviare  al
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a corredo del medesimo
progetto definitivo. Copia  di  detto  piano  sara'  trasmessa  anche
all'Unita' tecnica-finanza di progetto per le  valutazioni  circa  la
congruita' del contributo richiesto  a  carico  delle  risorse  dello
Stato. 
  4.3. Il  soggetto  aggiudicatore  dovra'  provvedere,  in  fase  di
redazione del progetto definitivo, a determinare l'eventuale maggiore
onere  connesso  all'applicazione  delle   Specifiche   tecniche   di
interoperabilita' (STI) sulla sicurezza  delle  gallerie  ferroviarie
approvato dai competenti organi comunitari. 
  4.4. Il soggetto aggiudicatore e' invitato a  sottoporre  a  questo
Comitato il  progetto  definitivo  dei  lotti  o  sub-lotti  ritenuti
prioritariamente  funzionali  per  i  quali  saranno  disponibili  le
relative coperture  finanziarie  o  saranno  chieste  contestualmente
risorse a carico della «Legge obiettivo». Qualora  sia  sottoposto  a
questo  Comitato  il  progetto  definitivo  della  prima   sub-tratta
funzionale compresa tra le stazioni di Parma e  Vicofertile,  oggetto
della  assegnazione  di  cui  al  punto   2,   il   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti dovra' riportare il  quadro  economico
del progetto medesimo precisando  il  costo  delle  prescrizioni  che
interessano la suddetta sub-tratta, costo che,  come  riferito  dallo
stesso Ministero, e' incluso nel costo complessivo di  234,6  milioni
di euro. 
5. Clausole finali. 
  5.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti  componenti   il   progetto   preliminare   dell'intervento
«Completamento del raddoppio  della  linea  ferroviaria  Parma  -  La
Spezia», approvato con la presente delibera. 
  5.2. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in sede  di
approvazione  della  progettazione   definitiva,   provvedera'   alla
verifica  di  ottemperanza  alle  prescrizioni  che,  ai  sensi   del
precedente punto 1.1, debbono essere recepite  in  tale  fase,  ferme
restando le verifiche di competenza della Commissione VIA. 
  5.3. Il suddetto Ministero provvedera' a svolgere le  attivita'  di
supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti
di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati  dalla
normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di  cui
alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 
  5.4. Questo Comitato  si  riserva,  in  fase  di  approvazione  del
progetto  definitivo  dell'opera  e  in   adesione   alle   richieste
rappresentate nella citata nota  del  coordinatore  del  Comitato  di
coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di  dettare
prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia,
prevedendo, tra l'altro, l'acquisizione delle informazioni  antimafia
anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari,
indipendentemente dall'importo. 
  5.5. Il CUP assegnato al progetto  in  argomento,  ai  sensi  della
delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale  n.  276/2004),
va  evidenziato  nella  documentazione  amministrativa  e   contabile
riguardante l'intervento di cui alla presente delibera. 
    Roma, 8 maggio 2009 
 
                                                   Il vice Presidente 
                                                             Tremonti 
Il segretario del CIPE 
Micciche' 
 
Registrato alla Corte dei conti il 15 dicembre 2009 
Ufficio  controllo  Ministeri  economico-finanziari,  registro  n.  6
Economia e finanze, foglio n. 118