IL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO 
                              di Pavia 
 
  Premesso che il Comitato provinciale INPS,  gia'  ricostituito  con
decreto  direttoriale  n.  13  del  3  ottobre  2006  e'  di   durata
quadriennale e che, essendo di prossima scadenza, si rende necessario
procedere al suo rinnovo,  in  ottemperanza  a  quanto  previsto  dal
combinato disposto degli articoli 44 della legge 9 marzo 1989, n. 88,
e del decreto del Presidente della Repubblica n. 639  del  30  aprile
1970, intitolato «Attuazione delle deleghe conferite al  Governo  con
gli articoli 27 e 29 della legge 30 aprile 1969, n. 153,  concernente
revisione degli ordinamenti  pensionistici  e  norme  in  materia  di
sicurezza sociale»; 
  Dato atto dell'avvenuto esperimento degli  accertamenti  istruttori
previsti dall'art. 35 del decreto del Presidente della Repubblica  30
aprile 1970, n. 639,  tramite  richiesta  dei  dati  alla  Camera  di
commercio, industria, artigianato ed agricoltura di Pavia; 
  Dato atto altresi'  dell'avvenuto  esperimento  degli  accertamenti
istruttori previsti dall'art. 35 del  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 30 aprile 1970, n.  639,  anche  per  quanto  riguarda  la
richiesta di dati alle organizzazioni sindacali e datoriali  presenti
nella provincia e in sede nazionale, ai fini di verificarne  la  loro
maggiore rappresentativita'; 
  Rilevato  che  sulla  base  dei  dati  acquisiti  dalla  camera  di
commercio, industria, artigianato ed agricoltura i settori  economici
maggiormente interessati  all'attivita'  dell'INPS  in  provincia  di
Pavia ed  in  particolare  alle  funzioni  del  comitato  provinciale
risultano essere, nell'ordine di  importanza:  commercio,  industria,
artigianato e agricoltura; 
  Dato atto che nelle riunioni convocate rispettivamente in  data  29
settembre 2010 e 21 ottobre 2010,  come  previsto  dall'art.  35  del
citato del decreto del Presidente della  Repubblica  n.  639  del  30
aprile 1970, si e' dato conto delle richieste di dati  inviate  dalla
direzione provinciale del lavoro, delle risposte pervenute  e  si  e'
proceduto ad  una  prima  valutazione  circa  gli  esiti  della  fase
istruttoria specificando che, per parte  datoriale,  si  prendeva  in
considerazione il numero degli addetti delle aziende associate, e per
parte sindacale il quorum risultante dal numero totale degli iscritti
suddiviso  per  il  numero  dei  posti  nel  comitato,   dedotto   il
rappresentante dei dirigenti di azienda, previsto  come  obbligatorio
dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali; 
  Considerato  che  i  criteri  per  la  valutazione  del  grado   di
rappresentativita' sono in concorso fra loro  e  sono  riferiti  alla
consistenza numerica dei soggetti rappresentati, alla  partecipazione
ai fini della  formazione  e  stipula  dei  contratti  collettivi  di
lavoro, alla partecipazione  e  risoluzione  di  vertenze  di  lavoro
individuali, plurime e collettive, alla rilevanza degli  insediamenti
produttivi  e  alla  complessita'  e   diffusione   delle   strutture
organizzative; 
  Preso atto della nota del Ministero del lavoro  e  delle  politiche
sociali in data 9 luglio 2010 della divisione  I  del  Ministero  del
lavoro e delle politiche sociali con la quale  si  chiarisce  che  la
rappresentanza da garantire alle organizzazioni sindacali e'  pari  a
sette unita', una delle quali da riservarsi alla  rappresentanza  dei
dirigenti; 
  Preso  atto  dei  dati  pervenuti  su  base  provinciale  e   della
necessita' di individuare, per la parte relativa alle  organizzazioni
sindacali , una rappresentanza proporzionale  alla  loro  consistenza
numerica supportata dalla loro diffusione sul territorio, dal  numero
di lavoratori assistiti  in  vertenze  di  lavoro  come  peraltro  da
sentenza TAR Lombardia n. 1276 del 2 maggio 2008; 
  Accertato che dalla valutazione comparativa dei dati, condotta alla
stregua dei suddetti parametri,  emerge  che  tra  le  organizzazioni
datoriali quelle maggiormente rappresentative sono: per i  datori  di
lavoro: l'Unione degli  industriali  (Confindustria),  l'Associazione
commercianti  (Confcommercio);  per   i   lavoratori   autonomi:   la
Confartigianato  imprese  federazione   pavese   e   la   Federazione
provinciali coltivatori diretti (Coldiretti); 
  Accertato  altresi'  che  il  grado  di  rappresentativita'   delle
organizzazioni sindacali, considerato su base proporzionale  rispetto
al dato numerico degli iscritti e tenuto conto dei criteri poco sopra
descritti, consente di individuare in C.G.I.L., C.I.S.L.,  U.I.L.  le
organizzazioni maggiormente rappresentative; 
  Atteso che i rappresentanti dei lavoratori dipendenti,  dei  datori
di lavoro  e  dei  lavoratori  autonomi  devono  essere  nominati  su
designazione   delle   rispettive   organizzazioni   sindacali   piu'
rappresentative operanti nella provincia; 
  Vista la circolare del Ministero  del  lavoro  e  della  previdenza
sociale n. 14/1995 dell'11 gennaio 1995 sui criteri di individuazione
del grado di rappresentativita' delle organizzazioni sindacali; 
  Vista la circolare del Ministero  del  lavoro  e  della  previdenza
sociale n. 31 del 1989 del 14 aprile 1989 contenente  istruzioni  per
la costituzione dei comitati provinciali INPS di cui  alla  succitata
legge n. 88 del 1989; 
  Visto l'art. 7, comma  10  della  legge  31  maggio  2010,  n.  78,
intitolata «Misure urgenti in materia di stabilizzazione  finanziaria
e di competitivita' economica» che prevede la riduzione in misura non
inferiore al 30% del numero dei componenti dei  comitati  provinciali
dell'INPS; 
  Vista la nota in data 9 luglio 2010 della divisione I del Ministero
del lavoro e  delle  politiche  sociali  indirizzata  alle  direzioni
provinciali del lavoro con la quale venivano ridotti da  20  a  14  i
componenti del comitati provinciali  e  venivano  fissati  i  criteri
della composizione; 
  Vista la direttiva della Presidenza del Consiglio dei  Ministri  in
data 4 agosto 2010, intitolata «Indirizzi interpretativi  in  materia
di riordino degli organismi collegiali e di riduzione dei costi degli
apparati amministrativi»; 
  Preso   atto   delle   designazioni   effettuate   dalle   predette
organizzazioni su richiesta di questa direzione; 
 
                              Decreta: 
 
  E'  ricostituito  il  comitato  provinciale  INPS  di  Pavia  cosi'
composto: 
    componenti di diritto: 
      1) il direttore  della  direzione  provinciale  del  lavoro  di
Pavia; 
      2) il direttore della direzione territoriale economia e finanze
e della ragioneria territoriale dello Stato; 
      3) il direttore della sede provinciale INPS di Pavia; 
    componenti in rappresentanza dei lavoratori dipendenti: 
      1) Bergonzi Agostino, designato da C.G.I.L.; 
      2) Zanardi Angela, designata da C.G.I.L.; 
      3) Colombo Anna Maria, designata da C.G.I.L.; 
      4) Gilardoni Giacomino, designato da CIDA; 
      5) Vecchio Mario, designato da U.I.L.; 
      6) Floriano Antonio, designato da C.I.S.L.; 
      7) Focetola Martino, designato da C.I.S.L.; 
    componenti in rappresentanza dei datori di lavoro: 
      1) Zani Gabriele, designato da Unione industriali; 
      2) Bandinu Paolo, designato da Associazione commercianti  della
provincia di Pavia (Confcommercio); 
    componenti in rappresentanza dei lavoratori autonomi: 
      1)  Tiraboschi  Ezio,  designato  da  Federazione   pavese   di
Confartigianato imprese; 
      2) Canobbio Sergio Antonio, designato da Coldiretti. 
  Il comitato, cosi' composto, avra' durata  di  quattro  anni,  come
previsto dal combinato disposto dell'art. 1, comma 2 del decreto  del
Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n.  639,  e  dell'art.  3
della legge 25 marzo 1999, n. 75, e fatta salva la previsione di  cui
all'art. 3 della legge 15 luglio 1994, n. 444. 
  Il direttore della sede provinciale INPS  di  Pavia  e'  incaricato
dell'esecuzione del presente provvedimento. 
  Avverso il presente decreto e' proponibile  il  ricorso  al  T.A.R.
della Lombardia nei termini e con le modalita' previste  dalla  legge
vigente. 
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana, ai sensi del decreto Presidente della Repubblica
30 aprile 1970, n. 639, art. 35, quarto comma. 
    Pavia, 29 ottobre 2010 
 
                                                Il dirigente: Gardina