IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 5 novembre 2010, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alle eccezionali avversita' atmosferiche verificatesi tra il 31 ottobre ed il 1° novembre 2010; Considerato che i medesimi eventi hanno provocato gravi danni alle infrastrutture ed agli edifici pubblici e privati, nonche' l'interruzione di collegamenti viari, determinando disagi alla popolazione interessata ed una grave situazione di pericolo per la pubblica e privata incolumita'; Vista la necessita' di procedere alla realizzazione, in termini di somma urgenza, di tutte le iniziative finalizzate alla rimozione delle situazioni di pericolo ed al ritorno alle normali condizioni di vita; Ravvisata la necessita' di disporre l'attuazione dei primi interventi urgenti finalizzati a fronteggiare le situazioni di criticita' in atto mediante il compimento di una serie di iniziative volte ad assicurare il primo soccorso alle popolazioni colpite nonche' la messa in sicurezza dei territori e delle strutture interessati dagli eventi in questione, anche propedeutiche all'emanazione di successive ordinanze di protezione civile; Visto altresi' il permanere dello stato di emergenza determinato dai precedenti eventi calamitosi che hanno interessato tutto il territorio della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, di cui alle ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3824/2009, n. 3734/2009, n. 3847/2010, n. 3894/2010 e successive modificazioni; Acquisita l'intesa della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia; Su proposta del capo del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Dispone: Art. 1 1. L'assessore alla protezione civile della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e' nominato commissario delegato per il superamento dell'emergenza derivante dagli eventi di cui in premessa. 2. Gli interventi di cui alla presente ordinanza sono dichiarati indifferibili, urgenti e di pubblica utilita'. 3. Il commissario delegato, previa individuazione dei comuni danneggiati dagli eventi calamitosi di cui in premessa, provvede all'accertamento dei danni, a rimuovere le situazioni di pericolo, all'adozione di tutte le necessarie ed urgenti iniziative volte a fronteggiare le conseguenze degli eventi calamitosi citati in premessa, anche avvalendosi di soggetti attuatori. 4. Il commissario delegato, sulla base delle risorse disponibili, anche per piani stralcio, provvede in particolare: a) all'erogazione di contributi per la ripresa delle attivita' produttive non agricole e per il ritorno alle normali condizioni di vita delle popolazioni interessate dai predetti eventi calamitosi, secondo modalita' attuative fissate con provvedimenti del commissario delegato stesso; tali contributi, erogati alle imprese, non concorrono a formare il reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917; b) agli adempimenti conseguenti alla presente ordinanza, avvalendosi, per il tramite della Protezione civile della regione, degli enti territoriali e non territoriali, delle amministrazioni periferiche dello Stato, nonche' di uno o piu' soggetti cui affidare specifici settori di intervento, ovvero, in qualita' di soggetti attuatori, degli enti locali interessati dai predetti eventi calamitosi, i quali agiscono, per quanto concerne l'attivita' di gestione, sulla base di specifiche direttive impartite dal medesimo commissario delegato; c) alla individuazione ed esecuzione degli interventi di messa in sicurezza del territorio colpito dagli eventi calamitosi, nonche' al ripristino delle infrastrutture e dei beni pubblici e privati distrutti e danneggiati. d) all'espletamento, in via generale, di tutte le altre iniziative comunque necessarie al superamento del contesto emergenziale in rassegna.