COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 21 dicembre  2001,  n.  443,  che,  all'art.  1,  ha
stabilito  che  le  infrastrutture  pubbliche   e   private   e   gli
insediamenti strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale,  da
realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo  del  Paese,  vengano
individuati dal Governo attraverso un Programma formulato  secondo  i
criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo,
demandando  a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di   prima
applicazione della legge, il suddetto Programma entro il 31  dicembre
2001; 
  Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che all'art. 13 -  oltre  ad
autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la
realizzazione delle opere incluse nel Programma approvato  da  questo
Comitato - reca  modifiche  al  menzionato  art.  1  della  legge  n.
443/2001; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
successive modificazioni ed integrazioni; 
  Vista  legge  16  gennaio  2003,  n.   3,   recante   «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che a decorrere dal 1° gennaio  2003,  ogni  progetto  di
investimento pubblico deve  essere  dotato  di  un  Codice  unico  di
progetto (CUP); 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»  e  successive
modificazioni ed integrazioni (da ora in avanti «codice dei contratti
pubblici»), e visti in particolare: 
  la parte II, titolo III, capo IV, concernente  «Lavori  relativi  a
infrastrutture   strategiche    e    insediamenti    produttivi»    e
specificamente  l'art.   163,   che   conferma   la   responsabilita'
dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita'  di  questo
Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che  puo'
in proposito avvalersi di apposita «Struttura tecnica di missione»; 
  l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto  2002,
n. 190, concernente la «Attuazione della legge  n.  443/2001  per  la
realizzazione delle infrastrutture e  degli  insediamenti  produttivi
strategici e di interesse nazionale»,  come  modificato  dal  decreto
legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 «Disposizioni urgenti
per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita',  la
stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria»,
convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma  1,  della
legge  6  agosto  2008,  n.  133,  e  visto  in  particolare   l'art.
6-quinquies  con  il  quale  e'  stato  istituito,  nello  stato   di
previsione  del  Ministero  dello  sviluppo  economico,  a  decorrere
dall'anno 2009, un fondo per il finanziamento, in via prioritaria, di
interventi finalizzati al potenziamento della  rete  infrastrutturale
di livello nazionale, ivi comprese le  reti  di  telecomunicazione  e
quelle energetiche, di cui e' riconosciuta la valenza  strategica  ai
fini della competitivita' e della coesione  del  Paese  (c.d.  «Fondo
infrastrutture»); 
  Visto il decreto-legge 29 novembre 2008, n.  185,  recante  «Misure
urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e  impresa  e
per  ridisegnare  in  funzione  anti-crisi   il   Quadro   strategico
nazionale», convertito, con modificazioni,  dalla  legge  28  gennaio
2009, n. 2, e visto in particolare l'art. 18, che  demanda  a  questo
Comitato, presieduto in maniera non  delegabile  dal  Presidente  del
Consiglio dei Ministri,  su  proposta  del  Ministro  dello  sviluppo
economico di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e
con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, in coerenza con
gli indirizzi assunti in sede europea, di assegnare, fra l'altro, una
quota  delle   risorse   nazionali   disponibili   del   Fondo   aree
sottoutilizzate al citato Fondo infrastrutture, anche per la messa in
sicurezza delle scuole, per le opere di risanamento  ambientale,  per
l'edilizia   carceraria,   per   le   infrastrutture    museali    ed
archeologiche, per  l'innovazione  tecnologica  e  le  infrastrutture
strategiche per la mobilita', fermo restando il vincolo di  destinare
alle regioni del Mezzogiorno l'85  per  cento  delle  risorse  ed  il
restante 15 per cento alle regioni del Centro-Nord e considerato  che
il rispetto di tale vincolo  di  destinazione  viene  assicurato  nel
complesso delle assegnazioni disposte a favore delle  amministrazioni
centrali; 
  Visto il decreto-legge 31 maggio 2010, n.  78  «Misure  urgenti  in
materia  di   stabilizzazione   finanziaria   e   di   competitivita'
economica», convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e visto in
particolare l'art. 2 concernente  «riduzione  e  flessibilita'  negli
stanziamenti di bilancio»; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta  Ufficiale  n.
51/2002 supplemento ordinario), con  la  quale  questo  Comitato,  ai
sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge  n.  443/2001,  ha
approvato il 1° Programma  delle  opere  strategiche,  che  includeva
all'allegato 1 nell'ambito del «Sistema  valichi»  la  infrastruttura
denominata «Frejus» con  un  costo  di  1.807,6  milioni  di  euro  e
all'allegato 2 concernente l'articolazione del programma per  regioni
e  per  macrotipologie,  tra  i  corridoi  ferroviari  della  regione
Piemonte, la «Tratta AV Torino-Lyon»; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n.  140/2003),  con  la
quale questo Comitato ha definito il sistema per  l'attribuzione  del
CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili  di  cui  al
punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003,  n.  63  (Gazzetta  Ufficiale  n.
248/2003), con la quale questo Comitato ha  formulato,  tra  l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e'  chiamato  a
svolgere ai fini della  vigilanza  sull'esecuzione  degli  interventi
inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la delibera 5 dicembre 2003, n.  113,  con  la  quale  questo
Comitato ha approvato il progetto preliminare del «nuovo collegamento
ferroviario Torino-Lione», sezione internazionale, tratta confine  di
Stato-Bruzolo; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta  Ufficiale  n.
276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di   investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera 6 aprile 2006,  n.  130  (Gazzetta  Ufficiale  n.
199/2006 supplemento ordinario), con la quale  questo  Comitato,  nel
rivisitare il 1°  Programma  delle  infrastrutture  strategiche  come
ampliato con delibera 18 marzo 2005,  n.  3  (Gazzetta  Ufficiale  n.
207/2005), all'allegato 1, nell'ambito del «Sistema valichi» conferma
l'infrastruttura «Frejus» con un costo aggiornato di 2.278 milioni di
euro; 
  Vista la delibera 18 dicembre 2008, n. 112 (Gazzetta  Ufficiale  n.
50/2009), con la quale questo  Comitato  ha,  tra  l'altro,  disposto
l'assegnazione  di  7.356   milioni   di   euro,   al   lordo   delle
preallocazioni richiamate nella stessa delibera, a favore  del  Fondo
infrastrutture per  interventi  di  competenza  del  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti; 
  Vista la delibera  6  marzo  2009,  n.  3  (Gazzetta  Ufficiale  n.
129/2009), con  la  quale  questo  Comitato  ha  assegnato  al  Fondo
infrastrutture ulteriori 5.000 milioni di  euro,  per  interventi  di
competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di cui
1.000 milioni di euro destinati al finanziamento di interventi per la
messa in sicurezza delle scuole e 200 milioni di  euro  riservati  al
finanziamento di interventi di edilizia carceraria; 
  Vista la delibera 13 maggio 2010, n. 31 in corso di  pubblicazione,
con la quale questo Comitato ha individuato le  priorita'  settoriali
cui destinare - con  delibere  di  questo  Comitato  stesso,  secondo
modalita' temporali compatibili con i  vincoli  di  finanza  pubblica
correlati all'utilizzo delle risorse del FAS  e  nel  rispetto  della
chiave di riparto tra regioni del Centro-Nord e del Mezzogiorno -  il
residuo disponibile del Fondo infrastrutture, quantificato in 1.424,2
milioni di euro; 
  Viste le successive delibere 22 luglio 2010, numeri 60 e 64, con le
quali questo Comitato ha disposto ulteriori assegnazioni a valere sul
Fondo infrastrutture; 
  Vista la delibera in data odierna,  n.  81,  con  la  quale  questo
Comitato  ha  dato  parere  favorevole  in  ordine  all'8°   allegato
infrastrutture alla decisione di finanza pubblica che include l'opera
in  esame  nella   «Tabella   1   -   aggiornamento   del   programma
infrastrutture  strategiche  luglio  2010»  e  nella  «Tabella  2   -
Programma infrastrutture  strategiche:  opere  da  avviare  entro  il
2013»; 
  Visto il decreto 14 marzo 2003 emanato dal Ministro dell'interno di
concerto  con  il  Ministro  della  giustizia  e  il  Ministro  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  e  successive   modificazioni   ed
integrazioni, con il quale - in relazione al disposto  dell'art.  15,
comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 (ora art. 180, comma  2,
del decreto  legislativo  n.  163/2006)  -  e'  stato  costituito  il
Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere; 
  Vista la nota 5 novembre 2004,  n.  COM/3001/1,  con  la  quale  il
coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza delle grandi opere espone  le  linee  guida  varate  dal
Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004; 
  Vista la nota 3 novembre 2010, n. 44465, con la quale il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  chiesto   l'inserimento
all'ordine del giorno della prima seduta  utile  di  questo  Comitato
dell'approvazione, ai  sensi  dell'art.  167,  comma  5  del  decreto
legislativo  n.  163/2006,  del  progetto  definitivo  del  «Cunicolo
geognostico de La Maddalena» e della nota informativa concernente  la
ripartizione dei costi tra Italia e Francia della  linea  ferroviaria
«Torino-Lione»; 
  Viste la nota 4 novembre 2010, n. 44638, con la quale il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso  la  documentazione
istruttoria relativa al «Cunicolo esplorativo del La Maddalena»; 
  Vista la nota 17 novembre 2010, n. 46975, con la quale il Ministero
delle infrastrutture e  dei  trasporti  ha  trasmesso  chiarimenti  e
documentazione integrativa; 
  Vista  la  nota  17  novembre   2010,   consegnata   nella   seduta
preparatoria del Comitato dal Ministero delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, e concernente la ipotesi di nuova ripartizione  dei  costi
tra Italia e Francia della «Linea ferroviaria Torino-Lione»; 
  Considerato  che,  sulla  base  della  proposta  della  Commissione
intergovernativa italo-francese, istituita a  Parigi  il  15  gennaio
1996 per la preparazione della realizzazione della linea  ferroviaria
fra Torino e Lione, il 29 gennaio 2001 e' stato firmato a  Torino  un
«Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della
Repubblica  francese  per  la  realizzazione  di  una   nuova   linea
ferroviaria Torino-Lione», ratificato successivamente dal  Parlamento
francese con legge 28 febbraio 2002, n. 91 e dal Parlamento  italiano
con legge 27 settembre 2002, n. 228; 
  Considerato che, in applicazione dell'art. 6 di  detto  Accordo,  i
gestori delle infrastrutture italiana  e  francese  hanno  creato  la
Societa'  per  azioni  «Lyon  Turin  Ferroviarie  (LTF)»,  cui  viene
affidata la conduzione di studi, ricognizioni  e  lavori  preliminari
necessari alla  definizione  del  progetto  della  parte  comune  del
collegamento; 
  Considerato  che  in   territorio   francese,   a   seguito   delle
autorizzazioni  rilasciate,  sono  state  portate   a   termine   tre
discenderie (Modane, la Praz, e Saint Martin la Porte); 
  Considerato che l'opera e' inclusa tra i progetti prioritari di cui
alla decisione n. 884/2004/CE del Parlamento europeo e del  Consiglio
del 28 aprile 2004, che ha  modificato  la  decisione  n.  1692/96/CE
sugli orientamenti comunitari per lo sviluppo delle reti transeuropee
dei trasporti; 
  Considerato che l'opera e' compresa nell'Intesa generale quadro tra
Governo e regione Piemonte, sottoscritta l'11  aprile  2003,  tra  le
«infrastrutture di preminente interesse nazionale» che interessano il
territorio regionale e che  rivestono  carattere  strategico  per  la
medesima regione Piemonte; 
  Considerato che l'opera  all'esame  e'  inclusa  nell'aggiornamento
2009  del  Contratto  di  programma  2007-2011  tra  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti e  Rete  ferroviaria  italiana  S.p.A.
(RFI S.p.A.), sul  quale  questo  Comitato  ha  espresso  parere  con
delibera n. 27/2010 in corso di pubblicazione. In particolare: 
    nella tabella «Opere in corso: A04  -  Sviluppo  infrastrutturale
rete alta capacita'» con i seguenti progetti ferroviari: 
  «Alpentunnel GEIE Nuova linea Torino-Lione»  con  un  costo  di  43
milioni di euro (disponibili e gia' contabilizzati); 
  «Nuova linea Torino-Lione  (studi  e  indagini  opzionali  e  quota
finanziata comprensiva delle  risorse  TEN  la  cui  operativita'  e'
subordinata al reperimento della corrispondente quota nazionale)» con
un costo di 916 milioni di euro (disponibili); 
    nella  omonima  tabella  «Sviluppo  infrastrutturale  rete   alta
capacita'» del documento allegato  al  contratto,  denominato  «Opere
programmatiche per lo sviluppo delle rete ferroviaria  nazionale»  e'
riportato  il  progetto   ferroviario   «Nuova   linea   Torino-Lione
(completamento)» con un costo di 8.950  milioni  di  euro,  privo  di
copertura finanziaria; 
  Viste le note 3 novembre 2010, n. 92260, 16 novembre 2010, n. 95494
e 17 novembre 2010, n, 97018  del  Ministero  dell'economia  e  delle
finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita in seduta  l'intesa  del  Ministero  dell'economia  delle
finanze; 
 
                            Prende atto: 
 
  1. Delle risultanze dell'istruttoria  svolta  dal  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti e in particolare: 
    A)  per  quanto  concerne  il  progetto  complessivo  del   nuovo
collegamento Torino-Lione: 
  che con la citata delibera n. 113/2003  il  CIPE  ha  approvato  il
progetto   preliminare   del    «nuovo    collegamento    ferroviario
Torino-Lione»; 
  che,  al  fine  di  assicurare   l'opportuno   coinvolgimento   del
territorio nella fasi di progettazione e realizzazione dell'opera, e'
stato istituito con le comunita' locali un Osservatorio tecnico sulla
Torino-Lione,  che  ha  individuato  una  soluzione  progettuale  che
prevede lo sbocco  del  tunnel  di  base  nel  comune  di  Susa,  con
successiva interconnessione alla linea storica nei pressi  di  Chiusa
San Michele/Sant'Ambrogio di Torino, e  lo  spostamento  dell'imbocco
del cunicolo esplorativo nel massiccio d'Ambin da Venaus a  Chiomonte
(localita' La Maddalena); 
  che con decisione 5 dicembre 2008 la  Commissione  delle  Comunita'
europee  ha  concesso   un   contributo   finanziario   al   progetto
«Collegamento  ferroviario  Lyon-Torino  -  sezione   internazionale»
nell'ambito di progetti di interesse  comune  nel  campo  delle  reti
transeuropee di trasporto (TEN-T); 
  che, al fine di tenere conto delle citate modifiche  del  tracciato
concernenti la parte italiana e delle caratteristiche  del  progetto,
il soggetto  aggiudicatore  (LTF)  ha  elaborato  un  nuovo  progetto
preliminare  che  e'  gia'   stato   inviato   alla   CIG   ai   fini
dell'approvazione  e  per  la  successiva  sottoposizione  a   questo
Comitato; 
    B) per quanto  concerne  l'informativa  sulla  ipotesi  di  nuova
ripartizione dei costi tra Italia e Francia  del  nuovo  collegamento
internazionale Torino-Lione: 
  che la parte comune del tracciato del  collegamento  internazionale
Torino-Lione ha un'estensione di 84 km, di cui 36  km  in  territorio
italiano, da Saint-Jean de Maurienne in Francia a Chiusa San  Michele
in Italia; 
  che il costo della parte comune ammonta a circa 10 miliardi di euro
(valori espressi in euro 2010) di cui, al lordo  del  cofinanziamento
europeo, 6,9 miliardi previsti a carico dell'Italia  e  3,1  miliardi
previsti a carico della Francia sulla base  degli  accordi  pregressi
tra i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti dei due Paesi del
tempo; 
  in data 18 ottobre 2010, i Ministri competenti dei due Stati, hanno
dato mandato alla  Commissione  intergovernativa  italo  francese  di
valutare nuove ipotesi di ripartizione  dei  costi  di  realizzazione
dell'opera; 
    C) per  quanto  concerne  il  progetto  definitivo  del  Cunicolo
esplorativo de La Maddalena: sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
  che il  progetto  del  cunicolo  esplorativo  de  La  Maddalena  e'
propedeutico alla realizzazione  del  tunnel  di  base  ed  e'  stato
sviluppato avendo come riferimento tecnico il progetto esecutivo  del
cunicolo esplorativo di Venaus, a suo  tempo  sviluppato  sulla  base
della autorizzazione  ministeriale  7  agosto  2003,  n.  19395/2003,
mantenendone gli obiettivi geognostici e l'impostazione generale,  le
soluzioni e  le  tecniche  di  scavo,  e  dal  quale  si  differenzia
essenzialmente per la diversa localizzazione dell'imbocco; 
  che l'opera ha una lunghezza complessiva di circa 7,5  km,  di  cui
3,6 circa in allineamento alle future due canne del tunnel di base  e
che l'imbocco  del  cunicolo  e'  localizzata  al  fondo  del  tratto
terminale della valle Clarea, nel territorio del comune di  Chiomonte
(Torino) in valle di Susa, alla quota di 673 m s.l.m.; 
  che in  data  17  maggio  2010  il  progetto  definitivo  e'  stato
trasmesso  dal  soggetto  aggiudicatore  (LTF)  al  Ministero   delle
infrastrutture e  dei  trasporti  ed  e'  stato  altresi'  inviato  a
ciascuna delle amministrazioni interessate dal progetto e a tutte  le
ulteriori  amministrazioni  competenti  a   rilasciare   permessi   e
autorizzazioni, nonche' ai gestori di opere interferenti; 
  che in pari data, il soggetto aggiudicatore ha dato avviso di avvio
del  procedimento  finalizzato  alla  pronuncia   di   compatibilita'
ambientale  e  dichiarazione  di   pubblica   utilita'   ai   privati
interessati dalle  attivita'  espropriative  ai  sensi  del  comma  2
dell'art.  166  del  decreto  legislativo   n.   163/2006,   mediante
pubblicazione su un quotidiano a tiratura  nazionale  (Sole  24  Ore)
nonche' su due quotidiani a tiratura locale (La  Stampa  edizione  di
Torino e La Repubblica edizione di Torino); 
  che la Conferenza di servizi istruttoria si e' tenuta il  giorno  6
luglio 2010; 
  che in data 19 agosto 2010 il Ministero per i beni e  le  attivita'
culturali ha espresso, ai sensi degli articoli 167 e 182  e  seguenti
del codice dei contratti pubblici, il proprio parere  favorevole  con
prescrizioni; 
  che la regione Piemonte ha espresso con delibera 7 ottobre 2010, n.
56768, ai sensi degli articoli 167, comma 5, 168, 182-185 del  codice
dei contratti pubblici, parere positivo con prescrizioni; 
  che in data 29 ottobre 2010  il  Ministero  dell'ambiente  e  della
tutela del territorio e del mare - Commissione  tecnica  di  verifica
dell'impatto ambientale - VIA e VAS  ha  formulato,  ai  sensi  degli
articoli  182  e  183  del  codice  dei  contratti  pubblici   parere
favorevole con prescrizioni; 
  che la relazione istruttoria da' conto degli elaborati del progetto
definitivo relativi alle interferenze  e  agli  immobili  soggetti  a
esproprio o occupazione temporanea; 
  che il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  propone  le
prescrizioni e raccomandazioni da formulare in sede  di  approvazione
del progetto, esponendo le motivazioni in caso di mancato recepimento
di osservazioni avanzate nella fase istruttoria; 
sotto l'aspetto attuativo: 
  che  il  soggetto  aggiudicatore  e'  individuato  in  Lyon   Turin
Ferroviarie (LTF); 
  che il cronoprogramma di realizzazione  dell'intervento  prevede  4
mesi circa per la progettazione esecutiva e  53  mesi  circa  per  la
esecuzione dei lavori, per una durata complessiva di poco inferiore a
5 anni; 
sotto l'aspetto finanziario: 
      che il costo dell'opera in approvazione, aggiornato al  2009  e
al netto dell'IVA, e' pari a circa 137,5 milioni di  euro  (l'importo
dell'IVA e'  pari  a  27,5  milioni  di  euro)  cosi'  sinteticamente
articolato: 
  lavori a misura, a corpo, in economia (valuta 2004) 89,8 milioni di
euro; 
  somme a disposizione 23,0 milioni di euro; 
  adeguamento prezzi (2004-2009) 24,7 milioni di euro; 
      che, con riferimento alla valorizzazione delle prescrizioni, il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti stima  un  importo  di
5,5 milioni di euro (pari al 4 per cento del costo); 
      che, pertanto, il limite di spesa dell'opera si attesta  a  143
milioni di euro, I.V.A. esclusa; 
      che la copertura finanziaria e' cosi' individuata: 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
      che per il completamento della copertura finanziaria del  costo
del predetto «Cunicolo esplorativo  de  La  Maddalena»  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti propone  a  questo  Comitato  la
assegnazione di un finanziamento di 12 milioni di euro a  valere  sul
Fondo infrastrutture; 
      che la spesa annuale prevista e' la seguente: 
 
    

                                                    (milioni di euro)
---------------------------------------------------------------------
         Attività           2011   2012   2013   2014   2015   Totale
---------------------------------------------------------------------
Impegni/contabilizzazioni   13,0   30,2   44,5   38,6   16,7   143,0
---------------------------------------------------------------------

    
 
 
                              Delibera: 
 
1. Approvazione progetto definitivo. 
  1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 167, comma 5, del decreto
legislativo n. 163/2006, nonche' ai sensi dell'art.  12  del  decreto
del  Presidente  della   Repubblica   n.   327/2001,   e   successive
modificazioni ed integrazioni, e' approvato, con le prescrizioni e le
raccomandazioni proposte dal Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', il
progetto definitivo del «Cunicolo esplorativo  de  La  Maddalena  del
nuovo  collegamento  internazionale   Torino-Lione».   L'approvazione
sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque
denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni
e attivita' previste nel progetto approvato. 
  1.2.  L'importo  di  143  milioni  di  euro  al  netto  di   I.V.A.
costituisce il «limite di spesa» dell'intervento di cui al punto 1.1,
inclusivo  dell'importo  forfettario  di  5,5  milioni  di  euro  per
l'ammontare complessivo delle prescrizioni. 
  1.3. Le  prescrizioni  cui  resta  subordinata  l'approvazione  del
progetto,  proposte  dal  Ministero  delle   infrastrutture   e   dei
trasporti, sono riportate nella prima parte dell'allegato 1 che forma
parte integrante della presente delibera  mentre  le  raccomandazioni
sono riportate nella seconda parte del suddetto allegato 1. 
  1.4. La documentazione relativa alle interferenze e' contenuta  nel
documento del progetto definitivo «PP2 MA1 ITF 0251 0 PA NOT», mentre
la documentazione relativa agli espropri e' contenuta negli elaborati
progettuali «PP2 MA1 ITF 0249 A PA NOT - relazione sugli  espropri  e
sulle occupazioni», «PP2 MA1 ITF 0254 A PA NOT - elenco ditte»,  «PP2
MA1 ITF 0250 C PA PLA - piano particellare  comune  di  Chiomonte»  e
«PP2 MA1 ITF 0255 A PA PLA - piano particellare comune  di  Chiomonte
con sovrapposizione del PRG». 
2. Assegnazione finanziamento. 
  2.1. Per la  realizzazione  dell'opera  di  cui  al  punto  1.1  e'
disposta l'assegnazione di 12.000.000 euro  a  valere  sulle  risorse
residue del Fondo infrastrutture di cui alla presa d'atto. 
  2.2. I finanziamenti di cui al punto 2.1  saranno  erogati  secondo
modalita' temporali compatibili con i  vincoli  di  finanza  pubblica
correlati all'utilizzo delle risorse del FAS, e  tenuto  conto  delle
riduzioni operate dal citato decreto legge n. 78/2010. 
3. Altre disposizioni. 
  3.1. L'affidamento dei  lavori  dovra'  assicurare  una  tempistica
coerente con le condizioni poste a base del finanziamento europeo, di
cui alla decisione C(2008)7733. 
4. Disposizioni finali. 
  4.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti componenti il progetto approvato con la presente delibera e
fornira' assicurazioni alla Presidenza del Consiglio dei  Ministri  -
DIPE  in  ordine  alla  completezza  degli  elaborati  del   progetto
definitivo, con riferimento in particolare agli immobili  di  cui  e'
prevista l'espropriazione. 
  4.2. Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima  dell'inizio  dei
lavori  previsti  nel   citato   progetto   definitivo,   a   fornire
assicurazioni al predetto Ministero  sull'avvenuto  recepimento,  nel
progetto  esecutivo,  delle  prescrizioni  riportate  nel  menzionato
allegato 1; il citato Ministero  procedera',  a  sua  volta,  a  dare
comunicazione al riguardo alla Presidenza del Consiglio dei  Ministri
- DIPE. Resta fermo che la Commissione VIA procedera' a effettuare le
verifiche ai sensi dell'art. 185 del decreto legislativo n. 163/2006. 
  4.3. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  provvedera'
a svolgere le attivita' di supporto  intese  a  consentire  a  questo
Comitato di espletare i  compiti  di  vigilanza  sulla  realizzazione
delle opere ad esso assegnati dalla  normativa  citata  in  premessa,
tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra
richiamata. 
  4.4. In relazione alle linee guida esposte nella  citata  nota  del
coordinatore del Comitato di coordinamento  per  l'alta  sorveglianza
delle grandi opere, il bando di gara per l'affidamento di  una  quota
dei lavori  dovra'  contenere  una  clausola  che  -  fermo  restando
l'obbligo dell'appaltatore di comunicare alla stazione  appaltante  i
dati relativi a tutti i sub-contratti, stabilito  dall'art.  118  del
decreto  legislativo  n.  163/2006  -  ponga  adempimenti   ulteriori
rispetto alle  prescrizioni  di  cui  all'art.  10  del  decreto  del
Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, e intesi a rendere
piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo -  tra  l'altro  -
l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli
eventuali  sub-appaltatori  e  sub-affidatari  indipendentemente  dai
limiti d'importo fissati dal  citato  decreto  del  Presidente  della
Repubblica n. 252/1998, nonche'  forme  di  monitoraggio  durante  la
realizzazione  dei  lavori;  i  contenuti  di  detta  clausola   sono
specificati nell'allegato 2 che del pari forma parte integrante della
presente delibera. 
  4.5. Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP assegnato all'opera
dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e
contabile riguardante l'opera stessa. 
    Roma, 18 novembre 2010 
 
                                            Il Presidente: Berlusconi 
 
Il segretario del CIPE: Micciche' 

Registrato alla Corte dei conti il 23 marzo 2011 
Ufficio  controllo  Ministeri  economico-finanziari,  registro  n.  3
Economia e finanze, foglio n. 188