IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 5 della legge 6 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010, recante la dichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi atmosferici ed alle violente mareggiate verificatisi nei giorni dai 9 al 18 marzo 2010 nel territorio della Regione Emilia-Romagna ed agli eventi alluvionali verificatisi nei giorni 15 e 16 giugno 2010 nel territorio della provincia di Parma, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3911 del 10 dicembre 2010, nonche' la nota della Regione Emilia-Romagna del 9 marzo 2011; Visti il decreto del Presidente del Consiglio del 6 settembre 2010, recante la proroga dello stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito parte del territorio della regione Veneto il 26 settembre 2007, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3621 del 18 ottobre 2007 e successive modifiche ed integrazioni, nonche' la nota del commissario delegato del 9 marzo 2011; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 recante: «Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zone sismiche.»; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3634 del 21 dicembre 2007, n. 3660 del 5 marzo 2008, n. 3675 del 28 maggio 2008, n. 3710 del 31 ottobre 2008, n. 3764 del 6 maggio 2009, n. 3791 del 15 luglio 2009, n. 3807 del 15 settembre 2009, n. 3829 del 27 novembre 2009, n. 3841 del 19 gennaio 2010, n. 3886 del 9 luglio 2010 e n. 3916 del 30 dicembre 2010, nonche' la nota del Commissario delegato per l'emergenza brucellosi negli allevamenti bufalini in provincia di Caserta e zone limitrofe del 14 marzo 2011; Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 29 ottobre 2010 con il quale e' stato prorogato, fino ai 31 dicembre 2011, lo stato di emergenza socio economico ambientale nella laguna di Venezia in ordine alla rimozione dei sedimenti inquinati nei canali portuali di grande navigazione, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3383 del 3 dicembre 2004 e successive modificazioni ed integrazioni, nonche' la nota del 4 marzo 2011 dei Commissario delegato; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 2436 del 9 maggio 2006 e successive modificazioni, l'art. 15 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3282 del 18 aprile 2003 e l'art. 7 dell'ordinanza n. 3049 del 31 marzo 2000; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 17 dicembre 2010 recante la proroga dello stato d'emergenza determinatosi nella citta' di Roma nel settore del traffico e della mobilita' e le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3543 del 26 settembre 2006 e n. 3648 del 23 gennaio 2008 nonche' le note del 9, 16 marzo e 4 aprile 2011 della struttura del Commissario delegato; Vista l'ordinanza del Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3566 dei 5 marzo 2007, e successive modifiche ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 14 dicembre 2005, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla crisi di natura socio - economico - ambientale determinatasi nell'asta fluviale del bacino del fiume Aterno, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3504 del 9 marzo 2006 e successive modificazioni ed integrazioni, nonche' la nota del Presidente della regione Abruzzo del 3 marzo 2011; Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 16 aprile 2010, con il quale e' stato dichiarato, fino al 30 aprile 2011, lo stato di emergenza in relazione alla riattivazione del movimento franoso nel territorio del comune di Montaguto, in provincia di Avellino, nonche' le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3868 del 21 aprile 2010, n. 3880 del 3 giugno 2010, n. 3891 del 4 agosto 2010 e n. 3920 del 28 gennaio 2011; Visti l'art. 2 del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 26 n. 195/2009 con cui e' stata prevista la costituzione dell'Unita' stralcio e l'Unita' operativa per la chiusura dell'emergenza rifiuti in Campania fino al 31 gennaio 2011, i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 gennaio e 9 marzo 2010 recante la costituzione dell'Unita' stralcio e dell'Unita' operativa per la chiusura dell'emergenza rifiuti nella Regione Campania nonche' l'art. 15 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3920 del 28 gennaio 2011; Su proposta del Capo dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri; Di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze; Dispone: Art. 1 1. Il comma 3 dell'art. 5 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3911 del 10 dicembre 2010 e' sostituito dal seguente: «3. A tal fine il Presidente della Regione Emilia-Romagna - Commissario delegato provvede con propri decreti, entro 180 giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza, alla quantificazione degli importi complessivi delle economie accertate ed in corso di accertamento sui diversi Piani, iscritte nei pertinenti capitoli del bilancio regionale ovvero nelle relative contabilita' speciali all'uopo istituite. I dirigenti competenti della Regione provvederanno al successivo versamento, anche in piu' rate, delle somme di cui trattasi iscritte nei pertinenti capitoli del bilancio regionale a favore della contabilita' speciale di cui al comma 5 dei presente articolo ed i dirigenti competenti dell'Agenzia regionale di protezione civile provvederanno al versamento, anche in piu' rate, delle somme di cui trattasi iscritte nella contabilita' speciali all'uopo istituite al Fondo per la protezione civile per la successiva riassegnazione a favore della medesima contabilita' speciale, dandone tempestiva comunicazione al Dipartimento della protezione civile.".