IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto l'art. 1 della legge 21 dicembre 2001, n.  443  (c.d.  "legge
obiettivo"), come integrato dall'art. 13, comma  3,  della  legge  1°
agosto 2002, n. 166, recante disposizioni per la predisposizione  del
Programma delle infrastrutture  pubbliche  (Programma)  e  private  e
degli insediamenti produttivi strategici e  di  preminente  interesse
nazionale e che disciplina la procedura  per  eventuali  integrazioni
del Programma stesso, prevedendo l'acquisizione del parere di  questo
Comitato e l'intesa della Conferenza unificata di cui all'art. 8  del
decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281; 
  Visto in particolare l'art. 36 della legge 31 agosto 2002, n.  166,
che  destina   all'ammodernamento   delle   infrastrutture   portuali
contributi  quindicennali  pari  a  34  milioni  di  euro  a  partire
dall'anno 2003 e 64 milioni di euro a partire dall'anno 2004; 
  Visti l'art. 80, comma 21, della legge 27 dicembre 2002, n. 289,  e
l'art. 4, comma 151, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, che  hanno
previsto l'inserimento nel menzionato Programma -  rispettivamente  -
del  "Piano  straordinario  di  messa  in  sicurezza  degli   edifici
scolastici" e delle opere intese ad "assicurare efficienza funzionale
ed operativa e l'ottimizzazione dei costi di gestione  dei  complessi
immobiliari  sedi  delle  istituzioni  dei  presidi  centrali  e   la
sicurezza strategica dello Stato  e  delle  opere  la  cui  rilevanza
culturale trascende i confini nazionali"; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile  2006,  n.  163,  intitolato
"Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE", e  s.m.i.,  e
visti in particolare: 
  - la parte II, titolo III, capo IV concernente "Lavori  relativi  a
infrastrutture  strategiche  e  insediamenti  produttivi"  e   visto,
segnatamente,   l'art.   163,   che   conferma   la   responsabilita'
dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita'  di  questo
Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che  puo'
in proposito avvalersi di apposita "Struttura tecnica di missione"; 
  - l'art. 256, che ha abrogato  il  decreto  legislativo  20  agosto
2002, n. 190, concernente l'attuazione della legge n. 443/2001,  come
modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Visto il decreto legge 1° ottobre 2007, n.  159,  convertito  dalla
legge 29 novembre 2007, n. 222, che, all'art.  7,  destina  specifici
finanziamenti  agli  investimenti  relativi  al  sistema  ferroviario
metropolitano  di  Milano  e  prevede  che  tali   interventi   siano
realizzati ai sensi degli articoli  163  e  seguenti  del  richiamato
decreto legislativo n. 163/2006; 
  Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244, che -  all'art.  2,  comma
256 - inserisce il "Passante grande di Bologna" nel  Programma  delle
infrastrutture strategiche e che - all'art. 2, comma 259 - inserisce,
ai soli fini dell'approvazione, alcuni interventi di competenza della
Regione Veneto nelle procedure previste  dall'art.  161  del  decreto
legislativo n. 163/2006, e s.m.i.; 
  Visto il decreto legge 25 giugno 2008,  n.  112,  convertito  dalla
legge 6 agosto 2008, n. 133, e visti in particolare: 
  - l'art. 6 quinquies, che istituisce, nello stato di previsione del
Ministero dello sviluppo economico, a  decorrere  dall'anno  2009  un
fondo (cd. "Fondo  Infrastrutture")  per  il  finanziamento,  in  via
prioritaria, di interventi finalizzati al  potenziamento  della  rete
infrastrutturale  di  livello  nazionale,  inclusivo  delle  reti  di
telecomunicazione ed energetiche ed alimentato con  gli  stanziamenti
nazionali assegnati per l'attuazione del Quadro Strategico  Nazionale
2007-2013 in favore di programmi di interesse  strategico  nazionale,
di progetti speciali e di riserve premiali; 
  - l'art. 14, che reca  finanziamenti  per  la  realizzazione  delle
opere e delle attivita' connesse allo svolgimento  dell'evento  "EXPO
Milano 2015" in attuazione degli impegni assunti dal Governo italiano
nei  confronti  del  Bureau  International  des  Expositions   (BIE),
stanziando risorse per l'intero arco temporale 2009-2015; 
  Visto il decreto legge 29 novembre 2008, n. 185,  convertito  dalla
legge 28 gennaio 2009, n. 2, e in particolare l'art. 18, che  demanda
a  questo  Comitato  -  su  proposta  del  Ministro  dello   sviluppo
economico, formulata di concerto  con  il  Ministro  dell'economia  e
delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti,
ed in coerenza con  gli  indirizzi  assunti  in  sede  europea  -  di
assegnare, tra l'altro, una quota delle risorse disponibili del Fondo
per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui agli articoli 60 e 61  della
legge n. 289/2002 al "Fondo infrastrutture" di cui al citato  art.  6
quinquies del decreto legge n. 112/2008, come integrato  dalla  legge
n. 133/2008, anche per la realizzazione delle categorie di interventi
specificatamente citate  nella  norma  stessa  e  fermo  restando  il
vincolo di destinare alle Regioni  del  Mezzogiorno  l'85  per  cento
delle risorse; 
  Visto il decreto legge 30 dicembre 2008, n. 207,  convertito  dalla
legge 27 febbraio  2009,  n.  14,  che  all'art.  44-bis  prevede  la
predisposizione  a   cura   del   Dipartimento   dell'amministrazione
penitenziaria del programma  degli  interventi  per  fronteggiare  la
grave crisi di sovrappopolazione delle carceri, nonche' l'adozione di
successivi decreti del Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  per
determinare le opere necessarie all'attuazione  di  detto  programma,
opere  che  vengono  inserite  nel  Programma  delle   infrastrutture
strategiche e realizzate con le procedure di cui alla citata parte II
- titolo III - capo IV del decreto legislativo n. 163/2006; 
  Vista la legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge  finanziaria  2010),
che, all'art. 2, commi 232 -  234,  consente,  subordinatamente  alla
sussistenza delle  condizioni  ivi  previste,  l'individuazione,  con
decreto del Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri,  di  specifici
progetti prioritari ricompresi nei corridoi europei TEN-T e  inseriti
nel Programma, per i quali questo Comitato puo'  autorizzare  l'avvio
della  realizzazione  del  relativo  progetto  definitivo  per  lotti
costruttivi; 
  Vista la  legge  31  dicembre  2009,  n.  196,  recante  "Legge  di
contabilita' e finanza pubblica", che: 
  - all'art. 10, comma 9, dispone che "il  programma  predisposto  ai
sensi dell'art. 1, comma 1, della legge 21 dicembre 2001, n. 443,  e'
allegato alla Decisione di Finanza Pubblica"; 
  - all'art. 30,  comma  8  e  seguenti,  disciplina  la  delega  per
garantire  la  razionalizzazione,  la  trasparenza,  l'efficienza   e
l'efficacia delle procedure di spesa  relative  ai  finanziamenti  in
conto capitale destinati alla realizzazione di opere pubbliche; 
  Visto il decreto legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito dalla legge
22  maggio  2010,  n.  73,  che,  all'art.  4,  comma  7,  revoca  il
finanziamento statale previsto  per  l'opera  «Sistema  di  trasporto
rapido di massa a guida vincolata per la citta' di Parma»; 
  Visto il decreto legge 31 maggio  2010,  n.  78,  convertito  dalla
legge 30 luglio 2010, n. 122 e s.m.i., che: 
  - all'art. 2, comma 1, dispone,  a  decorrere  dall'anno  2011,  la
riduzione lineare del  10  per  cento  delle  dotazioni  finanziarie,
iscritte a legislazione vigente nell'ambito delle spese  rimodulabili
(le spese autorizzate da espressa  disposizione  legislativa  che  ne
determina l'importo, considerato quale limite massimo di spesa, e  il
periodo di iscrizione in  bilancio  e  le  spese  non  predeterminate
legislativamente che sono quantificate tenendo conto  delle  esigenze
delle amministrazioni) delle missioni di spesa di ciascun Ministero; 
  - all'art. 15, comma 1, prevede  l'introduzione  del  pedaggiamento
sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione  diretta  di
ANAS S.p.A. a partire dal 30 aprile 2011; 
  - all'art. 46, stabilisce che i mutui accesi con la Cassa  depositi
e prestiti entro il 31 dicembre 2006, con  oneri  di  ammortamento  a
totale carico  dello  Stato,  interamente  non  erogati  ai  soggetti
beneficiari e a fronte dei quali  non  siano  scaduti  i  termini  di
presentazione delle offerte o delle richieste di invito previsti  dai
bandi pubblicati per  l'affidamento  dei  lavori,  siano  revocati  e
devoluti per la prosecuzione della realizzazione del Programma; 
  - all'art. 47, stabilisce che il Ministro  delle  infrastrutture  e
dei trasporti d'intesa con il Ministro dell'economia e delle  finanze
impartisca direttive ad ANAS S.p.A.,  tra  l'altro,  in  ordine  alla
quota minima di proventi annuale, comunque  non  inferiore  a  quanto
accantonato  in  media  negli  esercizi  precedenti,  che  lo  stesso
concessionario  e'  autorizzato  ad  accantonare  nel  fondo  di  cui
all'art. 55, comma 13, della legge 27 dicembre 1997, n. 449; 
  Vista la propria delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (G.U. n. 51/2002
S.O.), con  la  quale  e'  stato  approvato  il  1°  Programma  delle
infrastrutture strategiche; 
  Vista la propria delibera 18 marzo 2005, n. 3 (G.U.  n.  207/2005),
con la quale questo Comitato da' atto dell'integrazione del Programma
di cui alla predetta delibera n. 121/2001, in  esito  alla  procedura
prevista dall'art. 1 della citata legge n. 443/2001,  come  integrato
dall'art. 13, comma 3, della legge 1° agosto 2002, n. 166; 
  Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (G.U. n. 199/2006), con  la
quale questo Comitato ha proceduto alla rivisitazione del  Programma,
approvando in particolare il prospetto - allegato sub 1 alla delibera
stessa -  che  sostituisce  l'allegato  1  alla  citata  delibera  n.
121/2001 e riportando  nell'allegato  2  l'articolazione  delle  voci
complesse in sub-interventi, con la precisazione che ampliamenti  del
Programma, anche mediante ulteriori articolazioni  comportanti  costi
complessivi  superiori,  possono  essere  disposti  solo  a   seguito
dell'espletamento della citata procedura prevista dall'art.  1  della
legge n. 443/2001, come integrato dall'art. 13, comma 3, della  legge
n. 166/2002; 
  Vista la delibera 28 giugno  2007,  n.  45,  con  la  quale  questo
Comitato ha espresso parere  favorevole  in  ordine  all'Allegato  al
Documento di Programmazione  Economico-Finanziaria  2008-2012  (DPEF)
predisposto dal Ministero delle infrastrutture; 
  Vista la delibera 4  luglio  2008,  n.  69,  con  la  quale  questo
Comitato ha espresso parere favorevole in ordine all'Allegato al DPEF
2009-2013  predisposto  dal  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, invitando il  predetto  Ministero  ad  avviare,  in  vista
dell'adozione di una delibera  di  rivisitazione  della  delibera  n.
130/2006 e di quantificazione dei costi e delle coperture delle opere
gia'  approvate  da  questo  Comitato,  forme  di  confronto  con  la
Presidenza del Consiglio dei Ministri e con le altre  Amministrazioni
interessate,  in  modo  da  individuare   le   modifiche   di   costo
effettivamente  intervenute  rispetto  a  quelle  solo  stimate   nel
richiamato documento programmatorio; 
  Vista la delibera 6 marzo 2009, n. 10 (G.U.  n.  78/2009),  con  la
quale questo Comitato ha preso atto degli  esiti  della  ricognizione
sullo stato di attuazione del Programma effettuata,  in  relazione  a
quanto previsto  dalla  delibera  n.  69/2008,  dal  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti -  Struttura  tecnica  di  missione  e
dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione ed il coordinamento della politica economica (DIPE)  -
quantificando in circa 116,8 miliardi di euro il  costo  delle  opere
approvate  da  questo  Comitato  e  in  66,9  miliardi  la  copertura
finanziaria (41,1 pubblici e 25,8 privati) -  ed  ha  altresi'  preso
atto della "Proposta di Piano infrastrutture strategiche",  trasmessa
dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con nota  5  marzo
2009, n.  4/RIS,  e  che  riporta  il  quadro  degli  interventi  del
Programma delle infrastrutture  strategiche  da  attivare  a  partire
dall'anno 2009, nonche' gli ulteriori  interventi,  non  inclusi  nel
Programma, da finanziare a carico del "Fondo infrastrutture"; 
  Vista la delibera 15 luglio 2009, n. 52 (G.U. n. 14/2010),  con  la
quale  questo  Comitato  ha  espresso  parere  favorevole  in  ordine
all'Allegato  al  DPEF  2010-2013  predisposto  dal  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti: 
  Rilevato che il sopra citato Allegato al DPEF 2010-2013  confermava
in  oltre  116  miliardi  di  euro  il  valore  delle  infrastrutture
strategiche gia' sottoposte all'esame  di  questo  Comitato  ai  fini
dell'approvazione di progetti e/o del finanziamento (c.d.  "perimetro
CIPE"); per quanto riguarda lo stato di avanzamento delle  opere  del
perimetro, quantificava in 49 miliardi di euro il costo  delle  opere
gia' avviate; con riferimento ai criteri di  utilizzo  delle  risorse
disponibili indicava, tra gli interventi  da  avviare  nel  triennio,
quelli da finanziare a carico sia dei fondi  ex  art.  162,  comma  1
lettera e)  del  decreto  legislativo  n.  163/2006,  sia  del  Fondo
Infrastrutture di cui all'art. 6 quinques del citato decreto legge n.
112/2008; 
  Vista la propria delibera 13 maggio 2010, n. 31, che  individua  il
residuo  disponibile   del   sopra   citato   Fondo   Infrastrutture,
quantificato in 1.424,2 milioni di euro e prevede la sua assegnazione
a interventi, con apposite delibere di questo Comitato, nel  rispetto
dei seguenti i criteri funzionali di selezione: 
  -  il  livello  dell'avanzamento  progettuale  tale  da  consentire
l'immediata cantierizzazione dei lavori; 
  - la continuita' funzionale di alcune opere; 
  - l'utilizzo di fondi  della  legge  obiettivo  legati  a  scadenze
temporali obbligate; 
  - l'attrazione di capitali privati; 
  - il particolare livello di emergenza; 
  Vista la nota n.  40831  dell'8  ottobre  2010,  con  la  quale  il
Ministro  delle  infrastrutture  e   dei   trasporti   ha   richiesto
l'inserimento all'ordine del giorno di questo Comitato del  documento
denominato  "Programmare  il  Territorio  le  Infrastrutture   e   le
Risorse", allegato alla Decisione di Finanza  Pubblica  2011  -  2013
deliberata dal Consiglio dei Ministri in data  29  settembre  2010  e
successivamente trasmessa alle  competenti  Commissioni  parlamentari
per il relativo parere; 
  Vista  la  nota  n.  92260  del  3  novembre  2010  del   Ministero
dell'economia e delle finanze, Dipartimento delle Ragioneria Generale
dello Stato; 
  Vista l'intesa della Conferenza Unificata (rep.  n.  121),  sancita
nella riunione del 4 novembre 2010 sul citato Allegato alla Decisione
di Finanza Pubblica 2011 - 2013, nel testo predisposto dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti che accoglie, nelle  tabelle  1,
2, 3 e 4 del medesimo documento,  alcune  richieste  formulate  dalle
Regioni e dalla Provincia autonoma di Trento; 
  Vista la nota n. 46963 del  17  novembre  2010,  con  la  quale  il
Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  ha  consegnato,  nel
corso della seduta preparatoria del Comitato, la versione del  citato
Allegato infrastrutture, su cui la Conferenza Unificata  ha  espresso
l'intesa di cui sopra; 
  Vista  la  nota  n.  97018  del  17  novembre  2010  del  Ministero
dell'economia e delle finanze, Dipartimento delle Ragioneria Generale
dello Stato; 
  Vista la nota del 18  novembre  2010,  acquisita  nel  corso  della
seduta del CIPE in pari data, in cui il Ministro delle infrastrutture
e  dei  trasporti  riassume  le  valutazioni  strategiche  che  hanno
condotto alla definizione dell'Allegato all'esame; 
  Rilevato che, al fine di consentire a questo Comitato di  espletare
la  funzione  di  vigilanza   sull'esecuzione   delle   opere   anche
nell'interesse dei soggetti finanziatori delle  medesime,  l'Allegato
in esame riporta lo  stato  di  realizzazione  degli  interventi  del
Programma precedentemente approvati; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisito in seduta l'accordo dei Ministri e dei Sottosegretari  di
Stato presenti; 
 
                             Prende atto 
 
dei contenuti  del  documento  allegato  alla  Decisione  di  Finanza
Pubblica ed in particolare: 
  che il documento tratteggia le linee  della  politica  economica  e
finanziaria  da  perseguire   nel   settore   delle   infrastrutture,
consentendo un organico inserimento del Programma nel contesto  degli
indirizzi generali di programmazione del  Governo.  A  tal  fine,  il
documento si articola in quattro aree tematiche: 
  - l'organizzazione dell'offerta infrastrutturale; 
  - l'organizzazione della domanda infrastrutturale; 
  - gli atti di indirizzo; 
  - la dimensione comunitaria; 
  che il documento da un lato conferma  gli  effetti  della  crisi  e
della persistenza delle  criticita'  strutturali  del  settore  delle
opere  pubbliche,  dall'altro  evidenzia  le   opportunita'   offerte
dall'integrazione dell'Italia nelle reti di trasporto  comunitarie  e
dal maggiore coinvolgimento finanziario e gestionale dei privati; 
  che il documento da' conto dei risultati  ottenuti  in  termini  di
rilancio delle infrastrutture grazie alle procedure della  cosiddetta
"Legge obiettivo" e delle opere prioritarie da avviare entro il 2013.
In particolare, il documento comprende: 
  - l'aggiornamento del Programma  delle  infrastrutture  strategiche
(tab. 1); 
  - l'elenco  delle  opere  da  finanziare  o  avviare  nel  triennio
2010-2013 (tab. 2); 
  - l'elenco delle opere gia'  ultimate,  finanziate  o  avviate,  di
quelle a prevalente valenza regionale  e  di  quelle  ad  avanzamento
progettuale insufficiente (tab. 3); 
  - l'elenco delle opere a prevalente valenza regionale  realizzabili
entro il 2013, che potranno essere avviate in  presenza  di  adeguato
finanziamento regionale (tab. 4); 
  - lo stato attuativo dei progetti approvati dal CIPE (tab. 5); 
  - i progetti presso la Struttura tecnica di  missione  in  avanzata
fase istruttoria (tab. 6); 
  che la tabella 1 riporta l'elenco delle infrastrutture  strategiche
e  i  sub-interventi  ad  esse  riconducibili,  con  indicazione  del
soggetto aggiudicatore,  della  Regione  di  riferimento,  del  costo
totale del Programma (233,1  miliardi  di  euro),  dei  finanziamenti
disponibili (92 miliardi di euro) e  del  fabbisogno  residuo  (141,1
miliardi di euro), aggiornando quindi in un'unica tabella  le  tavole
allegate alla citata delibera n. 130/2006; 
  che, anche a seguito delle richieste emerse in sede  di  Conferenza
Unificata,   la   predetta   tabella   1   contiene   alcune    nuove
infrastrutture, incluse nell'allegato 1 alla presente delibera; 
  che  sono  state  inoltre  dettagliate   in   sub   interventi   le
infrastrutture gia' incluse nel Programma, indicate  nell'allegato  2
alla presente delibera; 
  che alcuni interventi inclusi nei predetti  allegati  1  e  2  alla
presente delibera sono indicati nella  tabella  1  del  documento  in
esame   con   il   simbolo   "P"   anteposto    alla    denominazione
dell'intervento, a indicare l'inserimento nel Programma ai soli  fini
dell'applicazione delle procedure della cosiddetta legge obiettivo; 
  che l'aumento di costo del  Programma  rispetto  alla  delibera  n.
130/2006, pari a circa 58 miliardi di euro, e' dovuto per 51 miliardi
di euro alla maturazione progettuale delle opere, anche attraverso la
predetta articolazione in sub-interventi, e per 7  miliardi  di  euro
all'inserimento di nuove infrastrutture; 
  che il costo degli interventi del Programma di  cui  alla  suddetta
tabella 1 riferiti al Mezzogiorno e' pari al 35 per cento  circa  del
costo complessivo del Programma stesso,  mentre  le  assegnazioni  di
questo Comitato a favore del Mezzogiorno a valere sui fondi  indicati
dall'art. 162, comma 1 lettera e) del decreto legislativo n. 163/2006
a oggi stanziati, sono pari al 32 per cento  dell'importo  totale  di
tali fondi; 
  che il Ministero proponente individua nella tabella 2 del documento
in esame le opere da finanziare o avviare nel triennio 2010-2013, con
un costo di 113,6 miliardi di  euro  e  un  fabbisogno  di  circa  72
miliardi di euro; 
  che  il  documento  in  esame  compie  una  analisi  delle  risorse
pubbliche oggi potenzialmente disponibili: 
  - 8 miliardi di euro circa, potenzialmente disponibili a valere  su
risorse recate  dalla  legge  n.  166/2002  (art.  36),  dalla  legge
finanziaria 2010 (n. 191/2009, tabella B),  dalla  legge  n.  73/2010
(art. 4, comma 7), dalla legge n. 122/2010 e s.m.i.  (articoli  15  e
46) e dalla delibera di questo Comitato n. 31/2010 (residuo del Fondo
infrastrutture); 
  - 11 miliardi di euro circa, derivanti da  fondi  FAS,  fondi  PAR,
fondi PON 2007-2013, fondi TEN-T e fondi derivanti  dalle  previsioni
dell'art. 47 della legge n. 122/2010; 
  che, sulla base dei criteri di eleggibilita' e  di  territorialita'
degli  interventi  suscettibili  di  finanziamento  a  valere   sulle
predette  potenziali  risorse,  nonche'  di  selezione  delle   opere
prioritarie  da  finanziare  con  le  risorse   residue   del   Fondo
Infrastrutture, dettati dalla citata delibera di questo  Comitato  n.
31/2010, il Ministero proponente ha individuato, per le due macroaree
Mezzogiorno e Centro-Nord, nelle tabelle alle pagg. 45 e seguenti del
documento,  le   opere   prioritarie   cui   destinare   i   predetti
finanziamenti entro il 2013; 
  che la tabella 5 del documento riporta il costo totale  delle  sole
opere gia' esaminate da questo Comitato (130,7 miliardi di euro),  la
copertura finanziaria (67 miliardi di euro),  il  fabbisogno  residuo
(63,7 miliardi) e lo  stato  di  avanzamento,  riassumibile  in  modo
sintetico nella seguente Tavola 1: 
 
Tavola 1. Stato di avanzamento delle opere incluse nel perimetro CIPE 
 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
 
  che, con riferimento allo stato di avanzamento,  le  opere  gia'  a
valle  dell'approvazione  progettuale  hanno  un  valore  pari  a  56
miliardi di euro, di cui 16,2  miliardi  al  Sud  (circa  il  29  per
cento), in crescita quindi rispetto i 49,4 della "Ricognizione  sullo
stato di attuazione del Programma delle infrastrutture  strategiche",
di cui alla delibera di questo Comitato n. 10 del 6 marzo 2009; 
  che,  al  fine  di  sostenere  la   strategia   di   programmazione
individuata dal presente documento, e' previsto il sollecito avvio di
un confronto  con  le  Regioni,  singolarmente  e  nell'ambito  della
Conferenza Stato-Regioni, finalizzato all'aggiornamento di  tutte  le
Intese Generali Quadro. 
 
                               Rileva 
 
  che il costo totale del Programma, pari a 233,1 miliardi  di  euro,
e' riferito alle opere incluse nel medesimo Programma sulla base  dei
dati trasmessi  dai  responsabili  unici  di  procedimento  (RUP)  al
Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti,  mentre  l'importo
totale indicato in altre indagini e studi, generalmente superiore, e'
calcolato  tenendo  conto  anche  di  opere  non  facenti  parte  del
Programma e utilizzando dati di costo elaborati da  soggetti  diversi
dai RUP; 
  che  il  documento  all'esame  reca  alcuni  refusi  nel  testo   e
incongruenze tra le tabelle: in particolare, tra la tabella  1  e  la
tabella 5 si ravvisano divergenze di  costo  riferite  alle  medesime
opere; 
  che la quantificazione delle risorse indicate come potenziali nella
tabella a pag. 54 e' al momento stimata e l'effettiva  disponibilita'
delle medesime risorse e' condizionata al rispetto degli equilibri di
finanza pubblica e in particolare agli effetti delle riduzioni  degli
stanziamenti FAS ai sensi dell'art. 2, comma 1, del decreto legge  n.
78/2010, per gli anni 2011 e seguenti; 
  che  l'aumento  di  costo  determinato  dall'inserimento  di  nuove
infrastrutture,  per  7  miliardi  di  euro,  comporta  un   maggiore
fabbisogno di circa 3,8 miliardi di euro, pressoche'  interamente  da
attribuire alla linea AV/AC Napoli Bari; 
  che  sul  fronte  dell'offerta  di  trasporto  l'Allegato  pone  in
evidenza  che,  a  fronte  dello  sforzo  pubblico  di   investimento
rappresentato dal decennio di operativita' della legge  obiettivo,  e
che  portera'  nel  2020  ad  un  massiccio  incremento  dell'offerta
infrastrutturale tramite il  completamento  di  molte  infrastrutture
strategiche e il notevole avanzamento nella realizzazione dei  tunnel
ferroviari del Frejus e del  Brennero,  e'  necessario  valutare  sin
d'ora le logiche che si  intendono  adottare  per  gestire  il  nuovo
assetto infrastrutturale; 
  che nella rilevata ottica il documento affronta il  problema  delle
strategie da adottare in relazione ai possibili scenari della domanda
alla  suddetta  data  nel  2020,   sottolineando,   con   particolare
riferimento  al  Mediterraneo,  che  -  per  catturare   la   domanda
proveniente dal sistema asiatico verso l'Europa - e' necessario poter
contare su un'organizzazione  portuale  e  su  una  rete  plurimodale
(strada  e  ferrovia)  efficiente  e  gestita  nel  rispetto  di  una
logistica eccellente che si concentri sui link di rete piuttosto  che
sui nodi; 
  che sotto il profilo dell'organizzazione della domanda, l'Allegato: 
  - rileva come sia urgente  avviare  un  processo  di  rivisitazione
funzionale ed organizzativa di organismi che,  alla  luce  del  nuovo
sistema  di  opportunita'  che  si  va  delineando,  hanno  acquisito
connotazioni nuove come ANAS S.p.A., Gruppo FS, ENAC, ENAV; 
  - pone in particolare le problematiche delle Autorita' portuali per
le quali ribadisce la necessita' di incisive riforme  in  gran  parte
presenti nel disegno di legge approvato dal  Consiglio  dei  Ministri
nella seduta del 17 settembre 2010 e del quale si auspica una  rapida
approvazione, anche se tale testo non affronta in maniera adeguata il
nodo dell'effettiva autonomia finanziaria  di  dette  Autorita',  che
concorrerebbe a creare quel quadro di certezza normativa suscettibile
di incoraggiare l'intervento di capitali privati attraverso forme  di
Partenariato Pubblico Privato (PPP) o finanza di progetto; 
  - evidenzia la necessita' di un nuovo assetto logistico  del  Paese
atto ad assicurare un'effettiva interazione  funzionale  tra  offerta
infrastrutturale e domanda di trasporto, specificando che e' in  fase
di rivisitazione  il  Piano  della  logistica,  approvato  da  questo
Comitato con delibera 22 marzo 2006, n. 44, e che aveva individuato 7
piattaforme  logistiche  che  potrebbero  ora  diventare  "importanti
tessere logistiche del piu' vasto mosaico comunitario", e  proponendo
l'istituzione di un fondo rotativo di  almeno  2  miliardi  di  euro,
mirato  all'integrazione  delle  reti  con   impianti   portuali   ed
interportuali strategici; 
  - illustra alcune riforme che definisce non rinviabili  -  tra  cui
l'abbattimento del costo  del  trasporto,  l'abbattimento  del  costo
degli interventi ed  una  nuova  organizzazione  della  distribuzione
delle merci - ed individua, tra  le  emergenze,  il  trasporto  e  la
sicurezza in ambito urbano e l'offerta portuale da  inquadrare  nella
nuova logica europea della "rete" che si sta sostituendo alla  logica
dei "corridoi"; 
  che in tema di dragaggi portuali  la  maggiore  criticita'  risiede
nella urgenza di pervenire a una omogeneizzazione della normativa nel
settore della gestione dei sedimenti marino costieri,  che  prescinda
dai contesti operativi (siti  di  bonifica  di  interesse  nazionale,
porti   nazionali,   porti   regionali,   ambiti   costieri,   ecc.),
individuando criteri di gestione comuni basati sulle  caratteristiche
fisiche, chimiche ed ecotossicologiche dei sedimenti, escludendo tale
fattispecie di materiali dalla qualificazione aprioristica di rifiuto
e promuovendo  le  attivita'  di  trattamento  ai  fini  del  miglior
riutilizzo del materiale; 
  che  nell'area  tematica  degli  "atti  di  indirizzo"   l'Allegato
Infrastrutture si sofferma, tra l'altro: 
  - sulla nuova organizzazione della gestione aeroportuale citando il
"quadro conoscitivo"  prodotto  per  l'ENAC  ed  il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti che  traccia  il  quadro  dell'attuale
situazione e contempla poi le strategie di sviluppo  con  particolare
riferimento ai 47 aeroporti aperti  al  traffico  commerciale  su  un
totale di 102 scali civili e  considerati  quali  sistemi  coordinati
nell'ambito di 5 macroaree; l'Allegato propugna l'addizione di "piani
operativi", riferiti anche alle singole categorie  di  aeroporti,  ma
sul punto non appare del tutto coerente  con  l'Allegato  "Tabelle  e
Note" che si richiama ad un  "Piano  strategico  nazionale"  per  gli
aeroporti; 
  -  sulle  forme  di  controllo  del  territorio,  menzionando,  tra
l'altro, l'attivita' di monitoraggio svolta nell'ambito del Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti  sull'attuazione  del  Programma
delle infrastrutture stratetiche e sottolineando come, sulla base  di
protocolli firmati con la Presidenza del  Consiglio  dei  Ministri  -
DIPE e le altre Amministrazioni competenti, la Struttura  tecnica  di
missione miri ad acquisire dati il piu'  possibile  coerenti  con  il
sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP),  istituito
dalla legge 17 maggio 1999, n. 144; 
  che nell'area tematica della  "dimensione  comunitaria"  l'Allegato
Infrastrutture  evidenzia  il  fervore  di  iniziative   che   stanno
maturando per il settore dei trasporti, in particolare  sottolineando
che entro la fine del  2010  la  Commissione  europea  procedera'  ad
identificare il "core network" della TEN-T, elaborando  una  proposta
di revisione  delle  linee  guida  ed  una  nuova  mappa  della  rete
primaria, che i finanziamenti comunitari saranno  concentrati  in  un
unico fondo da destinare al "core network" (rete fondamentale); e che
entro il gennaio 2011 sara'  elaborato  il  regolamento  sulle  linee
guida per le reti TEN da sottoporre poi al Consiglio; 
  che il documento presuppone inoltre di  ricorrere,  ove  possibile,
allo strumento  del  Partenariato  Pubblico  Privato  (PPP),  ma  non
prevede specifici impegni programmatici circa la tipologia  di  opere
da realizzare ne' evidenzia gli strumenti  di  partenariato  pubblico
privato da utilizzare a tal fine, anche  alla  luce  delle  modifiche
normative apportate dal terzo  correttivo  al  codice  dei  contratti
pubblici. 
 
                      Esprime parere favorevole 
 
  ai sensi  dell'art.  1  della  legge  n.  443/2001,  in  ordine  al
Programma delle infrastrutture strategiche di cui al documento  sopra
specificato predisposto dal  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, ferme restando le specifiche osservazioni di cui sopra. 
 
                              Delibera: 
 
  1. Il Programma delle  infrastrutture  strategiche,  aggiornato  da
questo Comitato con la delibera n. 130/2006, e'  da  considerare,  in
esito  alla  procedura  esposta  in  premessa,  integrato   con   gli
interventi di cui all'allegato 1, che forma  parte  integrante  della
presente delibera. 
  2. L'integrazione  di  cui  al  punto  1  non  comporta  assunzione
immediata di impegni di spesa, posto che - ai sensi  della  normativa
richiamata in premessa - l'approvazione dei  progetti  delle  singole
opere e/o l'ammissione  a  finanziamento  deve  essere  disposta  con
specifiche delibere di questo Comitato, che si riserva nell'occasione
di procedere alla  ricognizione  delle  diverse  fonti  di  copertura
effettivamente disponibili. 
 
                               Invita 
 
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: 
  a trasmettere a  questo  Comitato  una  versione  definitiva  della
tabella 1 del  documento  in  esame,  che  tenga  conto  dei  rilievi
formulati; 
  a sottoporre, non appena possibile, a questo Comitato, la  versione
aggiornata del  Piano  della  logistica,  esplicitando  lo  strumento
normativo  con  il  quale  si  intende  realizzare  la  proposta   di
istituzione del citato apposito "fondo rotativo" e  valutando  a  tal
fine anche l'opportunita' di proporre  l'elevazione  della  dotazione
finanziaria del "Fondo per  le  infrastrutture  portuali",  istituito
all'art. 4 del citato decreto legge 25 marzo 2010, n. 40,  convertito
nella legge 22 maggio 2010, n. 73, al fine  di  finanziare  le  opere
infrastrutturali nei porti di rilevanza nazionale; 
  a sottoporre a questo Comitato, come del resto  previsto  nell'iter
per "il consolidamento  istituzionale  dello  studio  sullo  sviluppo
della rete aeroportuale", lo studio stesso, precisando nell'occasione
se  i  "piani  operativi"  presupposti  dall'Allegato  Infrastrutture
vengono inquadrati in un documento a  carattere  strategico  riferito
all'intero territorio nazionale, come auspicato  da  questo  Comitato
nelle delibere con cui ha espresso il parere di competenza in  ordine
agli schemi di convenzione tra ENAC e singoli gestori aeroportuali; 
  a riferire dettagliatamente a questo Comitato  sulle  proposte  che
s'intende avanzare in sede comunitaria  in  relazione  alle  scadenze
sopra specificate, in modo da  consentire  al  Comitato  medesimo  di
formulare indicazioni al riguardo, ai sensi del  decreto  legislativo
1997, n. 430. 
    Roma, 18 novembre 2010 
 
                                            Il Presidente: Berlusconi 
Il segretario: Micciche' 

Registrato alla Corte dei conti il 14 aprile 2011 
Ufficio  controllo  Ministeri  economico-finanziari,  registro  n.  4
Economia e finanze, foglio n. 26