IL DIRETTORE GENERALE della giustizia civile Vista l'istanza del sig. SEVINO Aldo nato a Mantes la Jolie il 18 marzo 1968, cittadino italiano-francese, diretta ad ottenere, ai sensi dell'art. 16 del sopra indicato decreto legislativo, il riconoscimento del titolo professionale di «Avocat», conseguito in Francia ai fini dell'accesso all'albo e l'esercizio della professione di avvocato; Visti gli articoli 1 e 8 della legge 29 dicembre 1990 n. 428, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea; Visto il decreto legislativo 9 novembre, n. 206 di attuazione della direttiva n. 2005/36/CE del 7 settembre 2005 - relativa al riconoscimento della qualifiche professionali; Visto il decreto ministeriale 28 maggio 2003 n. 191, che adotta il regolamento di cui all'art. 9 del decreto legislativo sopra citato, in materia di prova attitudinale per l'esercizio della professione di avvocato; Considerato che il richiedente e' in possesso dei titoli accademici di «Maitrise en droit public mention droit interne», «Maitrise en droit prive' mention carrieres judiciaires» e del «Diplome d'etudes superieures specialisees collectivites locales, equipement, travaux publics» conseguiti presso l'«Universite' de Paris I Pantheon Sorbenne» nel 1991/1992; Considerato che lo stesso e' in possesso del «certificat d'aptitude a' la profession d'avocat» dal 21 dicembre 1995; Viste le conformi determinazioni della Conferenza di servizi nella seduta del 10 dicembre 2010; Considerato il conforme parere scritto del rappresentante di categoria in atti allegato; Visto l'art. 22 n. 2 del decreto legislativo n. 206/2007, sopra indicato; Considerato che comunque sussistono differenze tra la formazione professionale richiesta in Italia per l'esercizio della professione di Avvocato, e quella di cui e' in possesso l'istante; Decreta: Al sig. SEVINO Aldo nato a Mantes la Jolie il 18 marzo 1968, cittadino italiano-francese, e' riconosciuto il titolo professionale di cui in premessa quale titolo valido per l'iscrizione all'albo degli avvocati, e l'esercizio della professione in Italia. Il riconoscimento di cui al precedente articolo e' subordinato al superamento di una prova attitudinale sulle seguenti materie: 1) diritto penale, 2) diritto civile, 3) diritto costituzionale, 4) diritto commerciale, 5) diritto del lavoro, 6) diritto amministrativo, 7) diritto processuale civile, 8) diritto processuale penale, 9) diritto internazionale privato, 10) deontologia e ordinamento forense. La prova si compone di un esame scritto e orale da svolgersi in lingua italiana. Le modalita' di svolgimento dell'uno e dell'altro sono indicate nell'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto. Roma, 28 aprile 2011 Il direttore generale: Saragnano