IL MINISTRO DELLA SALUTE 
 
  Visti gli articoli 2, 13 e 14  del  decreto  del  Presidente  della
Repubblica del 9 ottobre 1990,  n.  309,  e  successive  modifiche  e
integrazioni, recante il  testo  unico  delle  leggi  in  materia  di
disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope e di prevenzione,
cura e riabilitazione dei relativi  stati  di  tossicodipendenza,  di
seguito indicato come «Testo Unico»; 
  Visto che il  Testo  Unico  attualmente  in  vigore  classifica  le
sostanze stupefacenti e psicotrope in due tabelle; 
  Visto che in tabella I trovano collocazione le sostanze  con  forte
potere tossicomanigeno e suscettibili di abuso; 
  Premesso che la sostanza  denominata  3,4-Metilendiossipirovalerone
(MDPV) e' un derivato del Catinone, sostanza gia' presente in tabella
I, con proprieta' psicostimolanti sul sistema nervoso centrale; 
  Tenuto  conto  che  il  3,4-Metilendiossipirovalerone   (MDPV)   e'
sottoposto a controllo come sostanza stupefacente in  numerosi  Paesi
dell'Unione Europea; 
  Vista la nota del 26 agosto 2010 del Dipartimento per le  politiche
antidroga presso  la  Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri  che,
attraverso il Sistema nazionale di allerta precoce e risposta  rapida
per le droghe, ha segnalato oltre venti casi di intossicazione  acuta
avvenuti nel Regno Unito ed in Finlandia a seguito di assunzione  del
prodotto      Ivory      Wave,      contenente      la       sostanza
3,4-Metilendiossipirovalerone    (MDPV),    commercializzato     come
cosmetico; 
  Tenuto conto che, a seguito della segnalazione citata, in  data  27
agosto 2010 la Direzione Generale dei Farmaci e Dispositivi medici ha
provveduto  a  disporre  un  sequestro   cautelativo   del   prodotto
denominato Ivory Wave, commercializzato  in  internet  come  sale  da
bagno,  in  quanto  contenente,  oltre  che  MDPV,  anche  lidocaina,
sostanza vietata nei cosmetici, ai sensi della Legge 11 ottobre 1986,
n. 713; 
  Vista la nota del 30 dicembre 2010 con cui l'Istituto superiore  di
sanita' ha espresso parere tecnico scientifico sull'affinita' chimica
della   sostanza   3,4-Metilendiossipirovalerone   (MDPV)    con    i
metilendiossi-derivati  delle  amfetamine,  presenti  in  tabella  I,
evidenziando  il  rischio  concreto  di  tossicita'  a   seguito   di
assunzione di MDPV  per  la  sua  azione  sul  sistema  nervoso  come
sostanza amfetamino-simile, senza le indicazioni  farmacologiche  del
Pirovalerone; 
  Premesso     che     le      sostanze      denominate      JWH-250,
1-pentil-3-(2-metossifenilacetil)indolo          e           JWH-122,
[1-pentil-3-(4-metil-1-naftoil)indolo],         sono         molecole
cannabimimetiche di sintesi capaci  di  produrre  effetti  psicotropi
simili a quelli del  delta-9-tetraidrocannabinolo,  gia'  incluso  in
tabella I, e di maggiore intensita'; 
  Considerato che le sostanze JWH-250 e JWH-122,  sono  contenute  in
quantita' variabile all'interno di prodotti, denominati Forest  Green
e Jungle Mistic Incense,  venduti  come  profumatori  d'ambiente  nei
cosiddetti Smartshop o tramite internet; 
  Tenuto conto che le sostanze JWH-250 e JWH-122, nel 2009 sono state
sottoposte a controllo come sostanze stupefacenti in  numerosi  Paesi
dell'Unione Europea, pur non essendo al momento soggette a  controllo
nazionale, ne' a quello internazionale,  previsto  dall'International
Narcotic Control Board (INCB), in materia di stupefacenti; 
  Viste le  note  18  e  27  ottobre  2010  e  1  dicembre  2010  del
Dipartimento per le politiche  antidroga  presso  la  Presidenza  del
Consiglio dei  Ministri  che,  attraverso  il  Sistema  nazionale  di
allerta precoce e risposta rapida per le droghe, ha segnalato diversi
casi di intossicazione  acuta  causati  dall'inalazione  di  prodotti
contenenti le sostanze JWH-250 e JWH-122; 
  Viste le note del 2 novembre  e  del  30  dicembre  2010,  con  cui
l'Istituto  superiore  di  sanita'   ha   espresso   parere   tecnico
scientifico rispettivamente sulle  sostanze  JWH-250  e  JWH-122  con
riferimento all'affinita' chimica con altri  cannabinoidi  sintetici,
quali  JWH-018  e  JWH-073  gia'  presenti  in  tabella  I,  ed  alla
tossicita' associata al consumo di prodotti che  risultano  contenere
tali sostanze; 
  Tenuto conto che, a seguito dell'allerta del  Dipartimento  per  le
politiche antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei  Ministri,
la Direzione Generale della  Prevenzione  sanitaria  ha  attivato  il
sistema  Rapex  di  divieto  di  commercializzazione   del   prodotto
denominato Forest Green in data 19 ottobre 2010 e del prodotto Jungle
Mistic Incense in data 2 novembre 2010, prodotti commercializzati con
etichettatura non in  lingua  italiana,  in  violazione  del  Decreto
legislativo 6 novembre 2005, n. 206, recante Codice del Consumo; 
  Viste le ordinanze del Ministero della salute in  data  3  dicembre
2010 e 30 dicembre 2010 che vietano  la  fabbricazione,  l'immissione
sul mercato, il commercio, anche attraverso la vendita via  internet,
e l'uso di prodotti denominati Forest Green e Mistic  Incense,  nelle
diverse  presentazioni  commerciali,  contenenti  rispettivamente  le
sostanze  JWH-250  e  JWH-122,  nelle  more  dell'espletamento  della
procedura di inserimento in tabella I delle stesse; 
  Considerato  il   rischio   concreto   per   la   salute   pubblica
rappresentato  dal  frequente  apparire  sul  mercato   di   prodotti
contenenti sostanze non dichiarate in etichetta, analoghe  dal  punto
di vista strutturale e con  analoga  azione  psicoattiva  rispetto  a
JWH-250 e  JWH-122,  caratterizzate  dalla  potenziale  capacita'  di
produrre  danni  fisici  e  psichici  e  di  indurre  dipendenza  nei
consumatori; 
  Ritenuto necessario prevenire l'immissione sul mercato di  prodotti
contenenti ulteriori cannabinoidi di sintesi, analoghi a quelli  gia'
rinvenuti   in   prodotti   in   commercio   e   responsabili   delle
intossicazioni segnalate; 
  Vista la nota del 20 aprile 2011, con cui l'Istituto  superiore  di
sanita' ha reso parere tecnico scientifico  relativo  all'inserimento
nella tabella I del Testo Unico degli analoghi di struttura derivanti
dal 3-fenilacetilindolo e dal 3-(1-naftoil)indolo; 
  Ritenuto      opportuno      l'inserimento      delle      sostanze
3,4-Metilendiossipirovalerone  (MDPV),  JWH-250  e  JWH-  122   nella
tabella I di cui all'articolo 14 del Testo Unico; 
  Ritenuto altresi' opportuno, quale misura cautelativa per la salute
dei cittadini, inserire  in  tabella  I  gli  analoghi  di  struttura
derivanti dal 3-fenilacetilindolo, a cui appartiene il JWH-250, e gli
analoghi  di  struttura  derivanti  dal  3-(1-naftoil)indolo,  a  cui
appartengono le sostanze denominate JWH-018, JWH-073, JWH-122; 
  Sentito il Consiglio superiore di sanita' che, nella seduta del  15
marzo 2011,  ha  espresso  parere  favorevole  all'inserimento  delle
sostanze 3,4-Metilendiossipirovalerone (MDPV), JWH-250 e JWH-  122  e
analoghi  di  struttura  derivanti  dal  3-fenilacetilindolo  e   dal
3-(1-naftoil)indolo nella tabella I del citato decreto; 
  Sentito il  Dipartimento  per  le  politiche  antidroga  presso  la
Presidenza del Consiglio dei Ministri che, in data 15 aprile 2011, ha
espresso parere favorevole; 
  Ritenuto pertanto di dover procedere al citato inserimento a tutela
della salute pubblica; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1.  Nella  tabella  I  di  cui  all'articolo  14  del  decreto  del
Presidente  della  Repubblica  del  9  ottobre  1990,  n.  309,  sono
aggiunte, secondo l'ordine alfabetico, le seguenti sostanze: 
    3,4-Metilendiossipirovalerone (MDPV), denominazione comune 
    (RS)-1-(benzo[d][1,3]
diossol-5-il)-2-(pirrolidin-1-il)pentan-1-one, denominazione chimica. 
    JWH-250, denominazione comune 
    1-pentil-3-(2-metossifenilacetil)indolo, denominazione chimica 
    [2-(2-metossifenil)-1-(1-pentilindol-3-il)etanone],         altra
denominazione. 
    JWH-122, denominazione comune 
    [1-pentil-3-(4-metil-1-naftoil)indolo], denominazione chimica 
    4-metilnaftalen-1-il-(1-pentilindol-3-il)metanone,          altra
denominazione. 
  Analoghi   di   struttura   derivanti   dal    3-fenilacetilindolo,
denominazione comune. 
  Analoghi   di   struttura   derivanti   dal    3-(1-naftoil)indolo,
denominazione comune.