IL DIRETTORE GENERALE 
                       della giustizia civile 
 
  Vista l'istanza del sig. Barmo Mourad, nato  il  1°  marzo  1980  a
Daraa (Siria), cittadino  siriano,  diretta  ad  ottenere,  ai  sensi
dell'art. 49 del decreto del Presidente della  Repubblica  31  agosto
1999, n. 394, e successive integrazioni, in  combinato  disposto  con
l'art. 16 del decreto legislativo n. 206/2007, il riconoscimento  del
titolo professionale di cui e' in possesso ai  fini  dell'accesso  ed
esercizio in Italia della professione di avvocato; 
  Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n.  286,  testo  unico
delle disposizioni  concernenti  la  disciplina  dell'immigrazione  e
norme sulla condizione dello straniero, e successive modificazioni; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.
394, recante a norma dell'art. 1, comma 6, norme  di  attuazione  del
citato decreto legislativo n. 286/1998, e successive modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, di attuazione
della direttiva n.  2005/36/CE  del  7  settembre  2005,  relativa  a
riconoscimento delle qualifiche professionali; 
  Considerato che ha  conseguito  il  titolo  accademico  in  diritto
presso la Universita' di Damasco (Siria), rilasciato il  22  novembre
2004; 
  Considerato che ha documentato di  essere  iscritto  nella  filiale
della Associazione degli avvocati di Daraa dal  novembre  2009,  dopo
aver  effettuato  un  tirocinio  biennale  e  superato  un  esame  di
abilitazione; 
  Viste le determinazioni della Conferenza di  servizi  nella  seduta
del 9 febbraio 2011; 
  Considerato il conforme  parere  del  rappresentante  di  categoria
nella seduta sopra indicata; 
  Visto  l'art.  49,  comma  3  del  decreto  del  Presidente   della
Repubblica del 31 agosto 1999, n. 394, e successive modificazioni; 
  Visto l'art. 22, comma 2 del decreto legislativo n. 206/2007; 
  Considerato che il richiedente possiede una carta  di  soggiorno  a
tempo indeterminato, ai sensi dell'art. 9 del decreto legislativo  n.
286/1998,  come  modificato  dal  decreto  legislativo   n.   3/2007,
rinnovato nel luglio 2007; 
 
                              Decreta: 
 
  Al sig. Barmo Mourad, nato  il  1°  marzo  1980  a  Daraa  (Siria),
cittadino siriano  ,  e'  riconosciuto  il  titolo  professionale  di
avvocato  quale  titolo  valido  per  l'iscrizione   all'albo   degli
avvocati. 
  Detto riconoscimento e' subordinato al superamento  della  seguente
prova attitudinale, da svolgersi in lingua italiana: 
    a) tre prove scritte: 1) diritto civile, 2)  diritto  penale,  3)
una  scelta  del  candidato  tra   le   seguenti   materie:   diritto
amministrativo  (sostanziale  e  processuale),  diritto   processuale
civile, diritto processuale penale, diritto commerciale, diritto  del
lavoro, diritto costituzionale, diritto internazionale privato; 
    b) unica prova orale su 6 materie: prima prova su  deontologia  e
ordinamento professionale, seconda prova su 5 tra le seguenti materie
(a scelta del candidato): diritto  civile,  diritto  penale,  diritto
amministrativo  (sostanziale  e  processuale),  diritto   processuale
civile, diritto processuale penale, diritto commerciale, diritto  del
lavoro, diritto costituzionale, diritto internazionale privato. 
  Il  richiedente,  per  essere  ammesso   a   sostenere   la   prova
attitudinale, dovra' presentare al Consiglio nazionale degli avvocati
domanda in carta legale, allegando la copia autenticata del  presente
decreto. 
  La commissione,  istituita  presso  il  Consiglio  nazionale  degli
avvocati,  si  riunisce  su  convocazione  del  presidente   per   lo
svolgimento delle prove di esame,  fissandone  il  calendario.  Della
convocazione della commissione e del calendario fissato per le  prove
e' data immediata  notizia  al  richiedente  al  recapito  da  questi
indicato nella domanda. 
  La    commissione    rilascia    all'interessato     certificazione
dell'avvenuto  superamento  dell'esame,   al   fine   dell'iscrizione
all'albo degli avvocati. 
    Roma, 18 maggio 2011 
 
                                     Il direttore generale: Saragnano