IL DIRETTORE GENERALE 
                       della sanita' militare 
 
  Visto l'art. 582 del decreto del  Presidente  della  Repubblica  15
marzo  2010,  n.  90,  recante  «Testo   unico   delle   disposizioni
regolamentari in materia di ordinamento militare, a  norma  dell'art.
14 della legge 28 novembre 2005, n. 246»; 
  Visto il decreto dirigenziale 5  dicembre  2005,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 300 del  27  dicembre
2005,  con  il  quale  e'  stata  approvata  la  «Direttiva   tecnica
riguardante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermita'  che
sono causa di non idoneita' al servizio militare»; 
  Visto il decreto dirigenziale 5  dicembre  2005,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 300 del  27  dicembre
2005, con il quale e'  stata  approvata  la  «Direttiva  tecnica  per
delineare il profilo  sanitario  dei  soggetti  giudicati  idonei  al
servizio militare»; 
  Visto il decreto dirigenziale  30  agosto  2007,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 207 del  6  settembre
2007, con il quale e' stata approvata la  «Modifica  della  direttiva
tecnica  riguardante  l'accertamento  delle  imperfezioni   e   delle
infermita' che sono causa di  non  idoneita'  al  servizio  militare,
approvata con decreto 5 dicembre 2005»; 
  Visto il decreto dirigenziale 20 settembre 2007,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 224 del 26  settembre
2007, con il quale e' stata approvata la  «Modifica  della  direttiva
tecnica per delineare il profilo  sanitario  dei  soggetti  giudicati
idonei al servizio militare, approvata con decreto 5 dicembre 2005»; 
  Visto il decreto  dirigenziale  9  agosto  2010,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  192  del  18  agosto
2010, con il quale sono state  approvate  modifiche  della  direttiva
tecnica  riguardante  l'accertamento  delle  imperfezioni   e   delle
infermita' che sono causa di  non  idoneita'  al  servizio  militare,
nonche' della direttiva tecnica per delineare  il  profilo  sanitario
dei  soggetti  giudicati  idonei  al  servizio   militare,   entrambe
approvate in data 5 dicembre 2005»; 
  Visto il decreto dirigenziale 29 novembre  2010,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 285  del  6  dicembre
2010, con il quale sono state  approvate  modifiche  della  direttiva
tecnica  riguardante  l'accertamento  delle  imperfezioni   e   delle
infermita' che sono causa di  non  idoneita'  al  servizio  militare,
nonche' della direttiva tecnica per delineare  il  profilo  sanitario
dei  soggetti  giudicati  idonei  al  servizio   militare,   entrambe
approvate in data 5 dicembre 2005»; 
  Ravvisata la necessita' di aggiornare i criteri di  accertamento  e
le  indicazioni  diagnostiche  relative   alle   patologie   previste
dall'elenco delle imperfezioni e delle infermita' di  cui  ai  citati
decreti dirigenziali 5 dicembre 2005,  tenendo  conto  delle  attuali
risultanze della medicina legale; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1.  Nella  «Direttiva  tecnica  riguardante  l'accertamento   delle
imperfezioni e delle infermita' che sono causa di  non  idoneita'  al
servizio militare», allegata al decreto dirigenziale 5 dicembre 2005,
citato nelle premesse, sono apportate le seguenti modificazioni: 
    a) all'art. 2, lettera a), le parole: 
  «Rientrano tra i difetti del metabolismo lipidico: 
    ipercolesterolemie   primitive   (forma   poligenica   e    forma
familiare); 
    ipertrigliceridemie; 
    iperlipidemie miste. 
  Nella   valutazione   delle   dislipidemie    si    terra'    conto
orientativamente   dei   valori   di   laboratorio   (colesterolo   o
trigliceridi superiori a 250 mg/dl) e dei criteri clinici  aggiuntivi
(presenza di xantomi, xantelasmi dell'arco corneale, steatosi epatica
etc).», 
sono sostituite dalle seguenti: 
  «Rientrano tra i difetti del metabolismo lipidico: 
    ipercolesterolemie primitive; 
    ipertrigliceridemie; 
    iperlipidemie miste. 
  Nella valutazione delle dislipidemie si terra' conto dei valori  di
laboratorio (colesterolo totale superiore a 240 mg/dl o  trigliceridi
superiori a 200 mg/dl) e dei criteri clinico-strumentali (presenza di
xantomi, gerontoxon, steatosi epatica, etc).»; 
    b) all'art. 2, lettera c), le parole: 
  «Rientrano nel presente comma: 
    malattie del sistema ipotalamo - ipofisario; 
    ipogonadismo primitivo  (sindrome  di  Klinefelter,  sindrome  di
Turner,  sindrome  di  Down,   etc.)   e   secondario   (deficit   di
gonadotropine); 
    malattie del corticosurrene (m. di Addison,  m.  Cushing,  m.  di
Conn); 
    malattie  della  tiroide  (M.  di  Flaiani-Graves-Basedow,  gozzo
multinodulare, ipotiroidismi); 
    feocromocitoma e paraganglioma; 
    malattie delle paratiroidi.», 
sono sostituite dalle seguenti: 
  «Rientrano nel presente comma: 
    malattie del sistema ipotalamo - ipofisario; 
    ipogonadismi primitivi e secondari; 
    malattie del corticosurrene; 
    malattie della tiroide (ipo/ipertiroidismo, gozzo multinodulare); 
    feocromocitoma e paraganglioma; 
    malattie delle paratiroidi.»; 
    c) all'art. 2, lettera d), le parole: 
  «Rientrano nel presente comma: 
    sindrome di Gilbert; 
    la iperbilirubinemia indiretta superiore a 4 mg/dl in almeno  due
determinazioni effettuate al mattino dopo 12 ore di riposo; 
    pregressa emolisi; 
    diabete insipido; 
    porfirie; 
    glicogenosi; 
    tesaurismosi lipidiche e mucopolisaccaridiche; 
    sindrome di Ehlers-Danlos; 
    sindrome di Marfan.», 
sono sostituite dalle seguenti: 
  «Rientrano nel presente comma: 
    la iperbilirubinemia indiretta superiore a 5 mg/dl  accertata  in
due occasioni dopo 24 ore di riposo, in assenza di emolisi  attiva  e
di somministrazioni farmacologiche; 
    pregressa emolisi; 
    diabete insipido; 
    porfirie; 
    glicogenosi; 
    tesaurismosi lipidiche e mucopolisaccaridiche; 
    sindrome di Ehlers-Danlos; 
    sindrome di Marfan.»; 
    e) all'art. 3, le parole: 
  Rientrano in questo articolo: 
    la tubercolosi polmonare ed extrapolmonare ed i  suoi  esiti.  Il
complesso primario non e' causa di inabilita' al servizio militare; 
    il morbo di Hansen; 
    la sifilide; 
    la positivita' per l'antigene dell'HBV, la  positivita'  per  gli
anticorpi per HCV, confermata con i saggi di immunoblotting o con  la
ricerca del genoma virale mediante la metodica PCR (Polymerase  Chain
Reaction); 
    la positivita' per  gli  anticorpi  HIV  determinati  con  metodo
ELISA, confermata con Western Blot o PCR.», 
sono sostituite dalle seguenti: 
  «Rientrano in questo articolo: 
    la tubercolosi polmonare ed extrapolmonare ed i  suoi  esiti.  Il
complesso primario non e' causa di inabilita' al servizio militare; 
    il morbo di Hansen; 
    la sifilide in fase attiva, intesa come positivita' contemporanea
di anticorpi treponemici specifici [TPHA (test di  emoagglutinazione)
o MHA-TP (microemoagglutinazione)  o  FTA  test  di  assorbimento  di
anticorpi  anti  treponema  fluorescenti]  e  non  treponemici  [VDRL
(Veneral Disease  Research  Laboratory)  o  RPR  (Reagina  Plasmatica
Rapida)]; 
    la positivita' per l'antigene di superficie di HBV (HBsAg); 
    la positivita' per gli anticorpi per HCV insieme alla positivita'
della ricerca del genoma virale (HCV-RNA qualitativo); 
    la positivita' per gli anticorpi anti-HIV.»; 
    f) all'art.13, le parole: 
  «Rientrano in questo articolo: 
    la mancanza congenita od acquisita anche di una sola mammella; 
    i processi flogistici o displastici ed i loro esiti  di  notevole
entita'; 
    gli esiti di mastoplastica riduttiva  con  rilevanti  limitazioni
funzionali; 
    la ginecomastia voluminosa  dell'uomo  che  comporti  un  aspetto
ginoide anche in assenza di endocrinopatie. 
  La protesi mammaria non e' causa di inabilita' quando e'  applicata
con  mezzi  di  ultima  generazione  e   qualitativamente   adeguati,
garantiti dall'azienda costruttrice e regolarmente testati, con buona
riuscita  tecnica  ed  estetica  dell'impianto  ed  in   assenza   di
complicanze anatomo-funzionali (ad es. capsulite retraente, etc.). 
  La megalomastia e' causa  di  inabilita'  solo  quando  costituisce
impaccio motorio o grave disarmonia somatica.», 
sono sostituite dalle seguenti: 
  «Rientrano in questo articolo: 
    i processi flogistici o displastici ed i loro esiti  di  notevole
entita'; 
    gli esiti di mastoplastica riduttiva  con  rilevanti  limitazioni
funzionali; 
    la ginecomastia voluminosa  dell'uomo  che  comporti  un  aspetto
ginoide anche in assenza di endocrinopatie. 
  La protesi mammaria non  e'  causa  di  inabilita'  in  assenza  di
complicanze anatomo-funzionali (ad es. capsulite retraente, etc.). 
  La megalomastia e' causa di inabilita'  quando  determina  impaccio
motorio o grave disarmoniasomatica.»; 
    h) all'art. 15, lettera a), le parole: 
  «Rientrano in questo comma: 
    le  malattie  di   natura   malformativa,   vascolare,   tossica,
infettiva, parassitaria, autoimmune e degenerativa. 
  Rientrano altresi' in questo comma: 
    le  cefalee  primarie   con   marcata   sintomatologia   (deficit
neurologici, intensi fenomeni neurovegetativi, restrizioni del  campo
visivo, intensa foto- e fonofobia, etc); 
    la nevralgia del trigemino in profilassi farmacologica; 
    tutte le  altre  malattie  del  S.N.C.  che  presentino  un  dato
obiettivo stabilizzato ed invalidante  (paralisi  spastica,  paralisi
flaccida, atrofia muscolare polidistrettuale, atassia grave, etc.).», 
sono sostituite dalle seguenti: 
  «Rientrano in questo comma: 
    le  malattie  di   natura   malformativa,   vascolare,   tossica,
infettiva, parassitaria, autoimmune, degenerativa, che presentino  un
dato obiettivo stabilizzato ed invalidante con rilevante  limitazione
funzionale. 
  Rientrano altresi' in questo comma: 
    le cefalee primitive a frequenza superiore ai 5 episodi/mese e le
cefalee secondarie a patologie a carattere invalidante.»; 
    i) all'art. 15, lettera b), le parole: 
  «Per alterazione funzionale rilevante si  intende  la  presenza  di
marcata ipostenia o ipotrofia valutata elettromiograficamente.», 
sono sostituite dalle seguenti: 
  «La rilevante alterazione  funzionale  deve  essere  accertata  con
esame elettroneuromiografico»; 
    l) all'art. 15, lettera c), le parole: 
  «Rientrano in questo comma: 
    le distrofie muscolari, le miotonie, le  miastenie,  etc.»,  sono
soppresse; 
    m) all'art. 19, le parole: 
  «Rientrano in questo articolo: 
    le malattie infettive cutanee e tutte  le  dermatiti  croniche  o
recidivanti di origine flogistica od immunitaria che per la loro sede
ed  estensione  determinino   rilevanti   disturbi   fisiognomici   o
funzionali; 
    dermatite atopica e dermatite da contatto; 
    orticaria cronica; 
    psoriasi; 
    alopecia areata; 
    acne, iperidrosi e ittioli; 
    nevi congeniti giganti; 
    epidermolisi bollosa.», 
sono sostituite dalle seguenti: 
  «Rientrano in questo articolo: 
    le malattie infettive cutanee e tutte  le  dermatiti  croniche  o
recidivanti di origine flogistica od immunitaria che per la loro sede
ed  estensione  determinino   rilevanti   disturbi   fisiognomici   o
funzionali; 
    dermatite atopica e dermatite allergica da contatto; 
    orticaria cronica; 
    psoriasi; 
    alopecia areata; 
    acne, iperidrosi e ittiosi; 
    nevi congeniti giganti; 
    epidermolisi bollosa.»; 
    n) all'art. 20, lettera a), le parole: 
  «Rientrano in questo comma: 
    le      malattie      infiammatorie,       endocrino-metaboliche,
osteodistrofiche, osteocondrosiche, sistemiche e l'osteonecrosi; 
    scoliosi con angolo di Lippman Cobb superiore a  25°,  la  schisi
ampia di almeno due archi vertebrali e le altre  malformazioni  causa
di rilevanti limitazioni funzionali; 
    esiti  funzionali  di  trattamento   chirurgico   della   colonna
vertebrale; 
    le ernie discali ed i loro esiti chirurgici; 
    le discopatie e le protrusioni  quando  sono  associate  a  segni
clinici (o elettromiografici) di sofferenza radicolare; 
    le   sinostosi,   emispondilo,   spina   bifida,    spondilolisi,
spondilolistesi,  stenosi  spinali  congenite  ed  acquisite,   costa
cervicale con sintomi nervosi o vascolari, cifosi dorsale superiore a
60°, etc.; 
    le  endoprotesi  ed  artroprotesi  delle   grandi   articolazioni
(spalla, gomito, anca, ginocchio e caviglia); 
    gli esiti di fratture articolari con residua presenza  dei  mezzi
di sintesi  o  con  alterazioni  delle  superfici  articolari  e  con
possibile evoluzione artrosica; 
    le patologie croniche e gli esiti  di  lesioni  delle  aponeurosi
(fibromatosi palmare o plantare, retrazioni, ernie muscolari, etc.); 
    le malformazioni, le patologie croniche e gli  esiti  di  lesioni
dei  muscoli  (miopatie  congenite,  agenesie,  atrofie,  contratture
permanenti, miositi, etc.); 
    le ipotrofie muscolari  degli  arti  con  differenza  perimetrica
superiore a 2 cm. e con significativo impegno funzionale; 
    le patologie croniche e gli esiti di lesioni dei tendini e  delle
borse (tendinopatie, lussazioni  tendinee,  disinserzioni,  patologie
congenite tendinee, etc.); 
    le osteocondriti dissecanti di importanti articolazioni di carico
(anca, ginocchio, tibiotarsica); 
    le   lussazioni   inveterate   e   recidivanti    delle    grandi
articolazioni; 
    gli esiti di ricostruzione capsulo legamentosa del ginocchio e di
altre  grandi  articolazioni  con  segni  clinici  e  strumentali  di
lassita' residua e/o sofferenza condrale o  subcondrale  con  impegno
funzionale; 
    gli esiti di meniscectomia con segni  clinici  e  strumentali  di
interessamento degenerativo delle superfici articolari e/o deviazioni
dell'asse di carico dell'arto inferiore.», 
sono sostituite dalle seguenti: 
  «Rientrano in questo comma: 
    le      malattie      infiammatorie,       endocrino-metaboliche,
osteodistrofiche, osteocondrosiche, sistemiche e l'osteonecrosi e  le
displasiche; 
    scoliosi con angolo di Lippman Cobb superiore a  25°,  la  schisi
ampia di almeno due archi vertebrali e le altre  malformazioni  causa
di rilevanti limitazioni funzionali; 
    esiti  funzionati  di  trattamento   chirurgico   della   colonna
vertebrale; 
    le ernie discali ed i loro esiti chirurgici; 
    le discopatie e le protrusioni  quando  sono  associate  a  segni
clinici (o elettromiografici) di sofferenza radicolare; 
    le   sinostosi,   emispondilo,   spina   bifida,    spondilolisi,
spondilolistesi,  stenosi  spinali  congenite  ed  acquisite,   costa
cervicale con sintomi nervosi o vascolari, cifosi dorsale superiore a
55°, etc.; 
    le  endoprotesi  ed  artroprotesi  delle   grandi   articolazioni
(spalla, gomito, anca, ginocchio e caviglia); 
    gli esiti di fratture articolari con residua presenza  dei  mezzi
di sintesi  o  con  alterazioni  delle  superfici  articolari  e  con
possibile evoluzione artrosica; 
    le patologie croniche e gli esiti  di  lesioni  delle  aponeurosi
(fibromatosi palmare o plantare, retrazioni, ernie  muscolari,  etc.)
con impegno funzionale; 
    le malformazioni, le patologie croniche e gli  esiti  di  lesioni
dei  muscoli  (miopatie  congenite,  agenesie,  atrofie,  contratture
permanenti, miositi, etc.); 
    le ipotrofie muscolari  degli  arti  con  differenza  perimetrica
superiore a 2 cm. e con significativo impegno funzionale; 
    le patologie croniche e gli esiti di lesioni dei tendini e  delle
borse (tendinopatie, lussazioni  tendinee,  disinserzioni,  patologie
congenite tendinee, etc.); 
    le osteocondriti dissecanti di importanti articolazioni di carico
(anca, ginocchio, tibiotarsica); 
    le   lussazioni   inveterate   e   recidivanti    delle    grandi
articolazioni; 
    gli esiti di ricostruzione caspulo legamentosa del ginocchio e di
altre  grandi  articolazioni  con  segni  clinici  e  strumentali  di
lassita' residua e/o sofferenza condrale o  subcondrale  con  impegno
funzionale; 
    gli esiti di meniscectomia con segni  clinici  e  strumentali  di
interessamento degenerativo delle superfici articolari e/o deviazione
dell'asse di carico dell'arto inferiore.»; 
    o) all'art. 20, lettera c), le parole: 
  Rientrano in questo comma: 
    la dismetria superiore a 3 centimetri tra gli arti inferiori; 
    il ginocchio valgo con distanza intermalleolare superiore  a  cm.
6; 
    il ginocchio varo con distanza intercondiloidea superiore  a  cm.
8; 
    il cubito varo o valgo con deviazione superiore a 20°; 
    la sinostosi tarsale e radioulnare; 
    il piede piatto valgo bilaterale e il piede cavo  bilaterale  con
angolo di Costa Bertani > 140° o di Moreau > 160°; 
    il piede torto; 
    l'alluce  valgo,   il   dito   a   martello   con   sublussazione
metatarso-falangea e le dita sovrannumerarie. 
  Per le patologie congenite ed acquisite dei  piedi  sono  necessari
per il giudizio diagnostico la podoscopia ed esami comparati  RX  dei
piedi sotto carico.», 
sono sostituite dalle seguenti: 
  Rientrano in questo comma: 
    la dismetria superiore a 3 centimetri tra gli arti inferiori; 
    il ginocchio valgo con distanza intermalleolare superiore a cm. 6
con asse meccanico passante oltre il 55% del piatto tibiale laterale; 
    il ginocchio varo con distanza intercondiloidea superiore a cm. 8
con asse meccanico passante oltre il 40% del piatto tibiale mediale; 
    il cubito varo o valgo con deviazione superiore a 20°; 
    la sinostosi tarsale e radioulnare; 
    il piede piatto valgo bilaterale e il piede cavo  bilaterale  con
angolo di Costa Bertani > 140° o di Moreau > 160°; 
    il piede torto; 
    l'alluce  valgo,   il   dito   a   martello   con   sublussazione
metatarso-falangea e le dita sovrannumerarie. 
  Per le patologie congenite ed acquisite dei  piedi  sono  necessari
per il giudizio diagnostico la podoscopia ed esami comparati  RX  dei
piedi sotto carico.».