IL MINISTRO DELLA DIFESA 
 
                           di concerto con 
 
              IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 
 
    Visti  gli  articoli  250  e  251  del  Codice   dell'ordinamento
militare, di cui al 
    decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66; 
    Visto il decreto del  Presidente  della  Repubblica  12  novembre
2009, n. 219, cosi' come riassettato dagli articoli da 59  a  64  del
Testo  unico  delle  disposizioni   regolamentari   in   materia   di
ordinamento  militare,  di  cui  al  decreto  del  Presidente   della
Repubblica 15 marzo 2010, n. 90; 
    Visto il decreto legislativo 8 gennaio 2004, n.  15,  concernente
modifiche e integrazioni al decreto legislativo 23  luglio  1999,  n.
242, recante «Riordino del Comitato  olimpico  nazionale  italiano  -
CONI» ai sensi dell'articolo 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137; 
    Vista la legge 20 marzo 1975, n. 70, concernente disposizioni sul
riordinamento degli enti  pubblici  e  del  rapporto  di  lavoro  del
personale dipendente; 
    Visto il decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419, concernente
riordinamento degli enti pubblici nazionali a norma degli articoli 11
e 14 della legge 15 marzo 1997, n. 59; 
    Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165  e  successive
modificazioni; 
    Visto il verbale dell'Assemblea  nazionale  dell'Unione  italiana
tiro a segno (UITS), svoltasi a Roma il  3  luglio  2010,  nel  corso
della quale e' stato deliberato il nuovo Statuto dell'ente; 
    Vista  la  deliberazione  della  Giunta  nazionale  del  Comitato
olimpico nazionale italiano (CONI) n. 147 del 6 giugno 2011, relativa
all'approvazione,  ai  fini  sportivi,  del  citato   nuovo   Statuto
dell'UITS; 
 
                              Decreta: 
 
    E' approvato lo Statuto dell'Unione italiana tiro a segno (UITS),
composto da 78 articoli, allegato al presente decreto. 
 
      Roma, 15 novembre 2011 
 
                                             Il Ministro della difesa 
                                                     La Russa 
 
Il Ministro dell'economia e delle finanze 
                Tremonti