IL CAPO 
     del Dipartimento della sanita' pubblica e dell'innovazione 
 
  Vista la domanda in data 29 settembre 2011 con la quale la societa'
Fonti di Vinadio  S.p.A.,  con  sede  in  Vinadio  (Cuneo),  frazione
Roviera, ha chiesto il riconoscimento come acqua minerale  dell'acqua
di  sorgente  "Cime  Bianche"  che  sgorga  nell'ambito  dell'omonima
concessione mineraria ubicata in localita'  Strepeis  nel  territorio
del  comune  di  Vinadio  (Cuneo)  e  la   contestuale   revoca   del
riconoscimento come acqua di sorgente; 
  Esaminata la documentazione prodotta; 
  Visto  il  D.D.  31  gennaio  2002,  n.  3416,  di   riconoscimento
dell'acqua di sorgente Cime Bianche; 
  Vista la determinazione del responsabile  del  Centro  di  costo  -
Tutela e valorizzazione risorse idriche della Provincia di Cuneo  del
13 maggio 2003, n. 93, con la  quale  la  concessione  mineraria  per
acqua di sorgente denominata "Cime Bianche" e' stata  volturata  alla
societa' Fonti di  Vinadio  S.r.1.,  con  sede  in  Vinadio  (Cuneo),
frazione Roviera; 
  Preso atto che il Settore risorse naturali - Servizio  acque  della
Provincia di Cuneo con disposizione del 23 febbraio 2011, n.  72,  ha
concesso il nulla  osta  preventivo  alla  variazione  dell'acqua  di
sorgente "Cime Bianche" in acqua minerale, con conseguente successiva
variazione dell'omonima concessione mineraria per acqua  di  sorgente
in concessione per acqua minerale "Cime Bianche"; 
  Visto il capo II del decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176, di
attuazione della direttiva 2009/54/CE; 
  Visti gli atti d'ufficio; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1)  Il  decreto  dirigenziale  31  gennaio  2002,   n.   3416,   di
riconoscimento dell'acqua di sorgente Cime Bianche e' revocato. 
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana. 
  Copia del presente decreto sara' trasmessa alla  societa'  titolare
ed ai competenti organi regionali. 
    Roma, 30 novembre 2011 
 
                                     Il capo del dipartimento: Oleari