IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; 
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; 
  Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n.  343,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  21
dicembre 2007 con il quale e' stato dichiarato, fino al  31  dicembre
2009, lo stato di emergenza in relazione alla in relazione alla grave
situazione determinatasi in conseguenza dell'inquinamento delle  aree
minerarie  dismesse  del  Sulcis-Iglesiente  e  del  Guspinese  della
regione autonoma della Sardegna. 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
13 gennaio 2010, recante la proroga del predetto stato  di  emergenza
fino al 31 dicembre 2010,  nonche'  il  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei  Ministri  del  17  dicembre  2010  con  cui  lo  stato
d'emergenza e' stato da ultimo prorogato fino al 31 dicembre 2011; 
  Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e'  stata
adottata per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione
richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari; 
  Considerato che le iniziative di carattere urgente  finalizzate  al
superamento del contesto emergenziale  sono  tuttora  in  corso,  con
conseguente  necessita'  di  mantenere  l'assetto   straordinario   e
derogatorio; 
  Vista la nota del Presidente della regione autonoma della Sardegna,
Commissario delegato  ai  sensi  dell'ordinanza  del  Presidente  del
Consiglio dei Ministri del 15 gennaio 2008, n. 3640, con la quale  si
chiede un'ulteriore  proroga  dello  stato  d'emergenza  al  fine  di
portare a compimento le iniziative gia' programmate per il definitivo
ritorno alla normalita'; 
  Viste  le  iniziative  poste  in  essere  dal  Dipartimento   della
protezione civile della Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri  in
attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei  Ministri
del 27 luglio 2010  recante:  «Indirizzi  per  lo  svolgimento  delle
attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri
da adottare ai sensi dell'art. 5, comma 1, della  legge  24  febbraio
1992, n. 225»; 
  Ritenuto, quindi, che la predetta situazione emergenziale persiste,
e che ricorrono i presupposti previsti dall'art. 5,  comma  1,  della
citata legge n. 225/1992, per la proroga dello stato di emergenza; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione del 23 dicembre 2011; 
 
                              Decreta: 
 
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma  1,  della  legge  24
febbraio 1992, n.  225,  in  considerazione  di  quanto  espresso  in
premessa, e' prorogato,  fino  al  31  dicembre  2012,  lo  stato  di
emergenza  in  relazione  alla  grave  situazione  determinatasi   in
conseguenza  dell'inquinamento  delle  aree  minerarie  dismesse  del
Sulcis-Iglesiente  e  del  Guspinese  della  regione  autonoma  della
Sardegna. 
  Il presente decreto  verra'  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana. 
    Roma, 23 dicembre 2011 
 
                                                 Il Presidente: Monti