IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto  l'art.  11  del  decreto  legge  25  giugno  2008,  n.  112,
convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto  2008,  n.  133,  e
s.m.i, recante "Disposizioni urgenti per lo  sviluppo  economico,  la
semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della  finanza
pubblica e la perequazione tributaria", secondo il quale, con decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa delibera di  questo
Comitato, deve  essere  approvato  un  Piano  nazionale  di  edilizia
abitativa; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  16
luglio  2009  di  approvazione  del  Piano  nazionale   di   edilizia
abitativa, che prevede all'art. 4 la stipula di accordi di  programma
promossi dal Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  con  le
Regioni e i comuni, da  approvare  con  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei Ministri, previa delibera del  CIPE,  d'intesa  con  la
Conferenza Unificata di cui all'art. 8 del decreto  legge  28  agosto
1997, n. 281 e successive modificazioni, con i quali concentrare  gli
interventi,  nell'ambito  delle  risorse  attribuite,  sull'effettiva
richiesta  abitativa,  attraverso  la  realizzazione   di   programmi
integrati  di  promozione  di  edilizia  residenziale  sociale  e  di
riqualificazione urbana; 
  Visto il decreto 8 marzo 2010  (G.U.  n.  104/2010)  del  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, con il quale si  e'  provveduto
al riparto delle risorse del Piano nazionale di edilizia abitativa; 
  Vista la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  "Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione", che,  all'art.
11, dispone che a  decorrere  dal  1°  gennaio  2003,  ogni  progetto
d'investimento pubblico deve essere dotato  di  un  Codice  Unico  di
Progetto (CUP), e viste le  delibere  attuative  adottate  da  questo
Comitato; 
  Vista la delibera 8 maggio 2009, n. 18 (G.U. n.  139/2009)  con  la
quale questo Comitato, ai sensi e per gli effetti  dell'art.  11  del
decreto legge 25 giugno 2008, n. 112,  convertito  con  modificazioni
dalla legge 6 agosto 2008, n.  133,  ha  espresso  parere  favorevole
sullo  schema  di  "Piano  nazionale   per   l'edilizia   abitativa",
predisposto al fine di  garantire  i  livelli  minimi  essenziali  di
fabbisogno abitativo per il pieno sviluppo della persona umana; 
  Vista la delibera 5 maggio 2011, n. 16 (G.U. n.  215/2011)  con  la
quale questo Comitato, ai sensi e per gli  effetti  dell'art.  4  del
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 luglio 2009,  ha
espresso parere favorevole sui contenuti degli schemi di  accordo  di
programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e  le
Regioni  Piemonte,  Lombardia,   Veneto,   Liguria,   Emilia-Romagna,
Toscana,  Umbria,  Marche,  Molise,  Campania,  Puglia,   Basificata,
Sicilia  e  Sardegna  e  la  Provincia  autonoma   di   Trento,   per
l'attuazione del "Piano nazionale di edilizia abitativa"; 
  Vista la nota 21 ottobre 2011, n. 38728 con la quale  il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha   chiesto   l'iscrizione
all'ordine del giorno del Comitato dell'allegato schema di accordo di
programma  con  la   Regione   Calabria,   inoltrando   la   relativa
documentazione istruttoria unitamente alla scheda riepilogativa degli
interventi previsti nel citato schema  di  accordo,  con  i  relativi
parametri tecnico economici; 
  Vista la nota 16 dicembre 2011, n. 45631, con la quale il Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha   chiesto   l'iscrizione
all'ordine del giorno del Comitato degli allegati schemi  di  accordo
di programma con le Regioni Abruzzo e Lazio, inoltrando  la  relativa
documentazione istruttoria unitamente alla scheda riepilogativa degli
interventi previsti nel citato schema  di  accordo,  con  i  relativi
parametri tecnico economici; 
  Vista la nota 9 gennaio 2012, n. 908, con  la  quale  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ha confermato  la  richiesta  di
iscrizione all'ordine del giorno del Comitato degli schemi di accordo
di programma con le regioni Calabria, Abruzzo e Lazio; 
  Vista la nota 9 gennaio 2012, n. 51,  con  la  quale  il  Ministero
delle infrastrutture e  dei  trasporti  ha  trasmesso  documentazione
istruttoria integrativa; 
  Vista la nota 10 gennaio 2012, n. 74, con  la  quale  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, con riferimento all'accordo  di
programma  relativo  alla  regione  Lazio,  ha  trasmesso   ulteriore
documentazione integrativa; 
  Considerato che l'art. 11 del  citato  decreto  legge  n.  112/2008
individua le categorie beneficiarie del Piano nazionale  di  edilizia
abitativa: a) nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o
monoreddito; b)  giovani  coppie  a  basso  reddito;  c)  anziani  in
condizioni sociali o economiche svantaggiate; d) studenti fuori sede;
e) soggetti sottoposti a procedure esecutive di  rilascio;  f)  altri
soggetti in possesso dei requisiti di cui all'art. 1 della legge n. 9
del 2007; g) immigrati regolari a basso reddito, residenti da  almeno
dieci anni nel territorio nazionale  ovvero  da  almeno  cinque  anni
nella medesima Regione; 
  Ritenuto di richiamare l'obbligo di richiedere il CUP (Codice Unico
Progetto) previsto dall'art. 11 della legge 16 gennaio  2003,  n.  3,
per tutti i progetti di investimento pubblico; 
  Vista la nota 19 gennaio 2012, n. 245,  predisposto  congiuntamente
dal Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle  finanze
e posto a  base  dell'odierna  seduta  del  Comitato,  contenente  le
valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                             Prende atto 
 
  1. dei contenuti dei citati accordi di programma ed in particolare: 
    sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
      che il Piano nazionale per  l'edilizia  abitativa,  tramite  la
costruzione  di  nuove  abitazioni,  il  recupero,  l'acquisto  o  la
locazione di quelle  esistenti,  mira  a  incrementare  l'offerta  di
abitazioni  da   destinare   prioritariamente   alle   categorie   di
beneficiari di cui al citato decreto legge n. 112/2008; 
      che, ai sensi del citato decreto del Presidente  del  Consiglio
dei Ministri 16 luglio  2009,  lo  stesso  Piano  si  articola  nelle
seguenti sei linee di intervento: 
        a) costituzione di un sistema integrato nazionale e locale di
fondi immobiliari per l'acquisizione e la realizzazione  di  immobili
per l'edilizia residenziale; 
        b)  incremento  del  patrimonio  di   edilizia   residenziale
pubblica con risorse  dello  Stato,  delle  Regioni,  delle  Province
autonome, degli enti locali e di altri enti pubblici, comprese quelle
derivanti  anche  dall'alienazione,  nel  rispetto  delle   normative
regionali o statali vigenti,  di  alloggi  di  edilizia  residenziale
pubblica in favore degli occupanti muniti di titolo legittimo; 
        c) promozione finanziaria, anche ad iniziativa di privati, di
interventi ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163; 
        d) agevolazioni  a  cooperative  edilizie  costituite  tra  i
soggetti destinatari degli interventi; 
        e) programmi integrati di promozione di edilizia residenziale
sociale; 
        f) interventi di competenza degli ex IACP comunque denominati
o dei Comuni gia' compresi nel Programma  straordinario  di  edilizia
residenziale  pubblica,  caratterizzati  da  immediata  fattibilita',
ubicati nei Comuni ove la domanda di alloggi sociali risultante dalle
graduatorie e' piu' alta; 
      che il  medesimo  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
Ministri 16 luglio 2009 prevede all'art. 4 la stipula di  accordi  di
programma relativi alle sopra citate linee di intervento b),  c),  d)
ed e), tra il Ministero delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  le
Regioni e i Comuni, da  approvare  con  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei Ministri previa delibera di questo  Comitato,  d'intesa
con la Conferenza Unificata; 
      che tali accordi di programma sono finalizzati alla  promozione
dell'edilizia residenziale sociale e alla riqualificazione urbana,  e
indirizzati  a  interventi  con  elevati  livelli   di   vivibilita',
salubrita', sicurezza  e  sostenibilita'  ambientale  ed  energetica,
anche attraverso la risoluzione di problemi di mobilita', promuovendo
e valorizzando la partecipazione di soggetti pubblici e privati; 
      che ai sensi del  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
Ministri 16 luglio 2009, art. 13,  e'  stato  istituito  un  apposito
Comitato per il monitoraggio dell'attuazione del Piano  nazionale  di
edilizia abitativa; 
      che  la  dotazione  finanziaria  del  programma  della  Regione
Calabria ammonta a complessivi 73,5 milioni euro, di cui 16,7 milioni
di euro di  risorse  statali,  e  prevede  la  realizzazione  di  711
alloggi, di cui 306 beneficiari di contributo statale; 
      che la dotazione finanziaria del programma della Regione Lazio,
ammonta a 111,4 milioni euro, di cui 38,6 milioni di euro di  risorse
statali, e prevede la  realizzazione  di  773  alloggi,  di  cui  618
beneficiari di contributo statale; 
      che  la  dotazione  finanziaria  del  programma  della  Regione
Abruzzo, ammonta a complessivi 26,7 milioni euro, di cui 9,4  milioni
di euro di  risorse  statali,  e  prevede  la  realizzazione  di  205
alloggi, di cui 183 beneficiari di contributo statale; 
    sotto l'aspetto finanziario e attuativo: 
      che sono pervenute dal Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti le relazioni istruttorie relative agli accordi di programma
di tre Regioni beneficiarie complessivamente di 64,6 milioni di  euro
di fondi statali; 
      che tali fondi rappresentano il 17 per cento dei fondi  statali
complessivamente disponibili per gli accordi di programma, pari a 378
milioni di euro, da ripartire  tra  le  Regioni  come  riportato  nel
decreto 8  marzo  2010  del  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, recante "Riparto delle  risorse  del  Piano  nazionale  di
edilizia abitativa"; 
      che  a  tali  fondi  statali  si  aggiungono  quelli  messi   a
disposizione dalle Regioni, pari a 11,3 milioni di euro, dagli  altri
soggetti pubblici per 9,9 milioni di euro, e  da  fondi  privati  per
125,8 milioni di euro. Il volume totale di fondi pubblici  e  privati
previsti dai tre accordi di programma di cui alla  presente  delibera
e' di 211,6 milioni di euro, come da allegata tabella 1; 
      che con questi finanziamenti e' prevista l'acquisizione  di  un
totale di 1.689 alloggi, come da allegata tabella 2, di cui 1.594  di
nuova costruzione, 95 tramite recupero o  ristrutturazione  di  spazi
preesistenti, mentre non e' previsto da nessuna delle tre Regioni  il
reperimento di  alloggi  tramite  locazione  o  acquisto  di  alloggi
esistenti.  Tali  alloggi  saranno  utilizzati  per:   i)   locazione
permanente in 657 casi, ii) affitto per un minimo di venticinque anni
in 360 casi, iii) affitto con opzione di riscatto dopo  almeno  dieci
anni in 495 casi e iv) edilizia libera in 177 casi; 
      che - tenuto conto degli schemi di accordo di  programma  delle
tre Regioni ora in esame - il totale degli  alloggi  sociali  dei  18
schemi di accordo di programma finora esaminati  da  questo  Comitato
ammonta a 16.898 e il totale complessivo degli investimenti  pubblici
e privati e' pari a 2.930 milioni di euro, di cui 363 milioni di euro
costituiscono il contributo statale complessivo; 
      che la quota di alloggi  recuperati  o  ristrutturati  previsti
nell'ambito delle riqualificazioni urbane dagli accordi di  programma
delle Regioni Lazio (1 per cento del  totale  di  alloggi  previsti),
Abruzzo  (8,8  per   cento)   e   Calabria   (9,7   per   cento)   e'
significativamente inferiore alla media dei precedenti 15  schemi  di
accordo (19,8 per cento); 
      che, per quanto nel Comune di  Roma  si  concentri  la  maggior
parte della popolazione della Regione Lazio (il 48,2  per  cento  nel
2011 secondo  l'Istat)  e  siano  presenti  rilevanti  situazioni  di
disagio abitativo, la stessa Regione Lazio non ha previsto interventi
nel citato Comune, in quanto nessuno dei progetti presentati e' stato
ritenuto ammissibile dallo stesso Comune di Roma; 
 
                      Esprime parere favorevole 
 
sui contenuti degli schemi di accordo di programma, per  l'attuazione
del "Piano nazionale di edilizia abitativa", tra il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti  e  le  Regioni  Calabria,  Abruzzo  e
Lazio,  sintetizzati  nelle  tabelle  1,  2   e   3   allegate,   che
costituiscono parte integrante della presente delibera. 
 
                          Subordinatamente 
 
al recepimento delle seguenti prescrizioni: 
  1. Le Regioni che nel piano hanno fatto un ricorso  molto  limitato
al riutilizzo/recupero di alloggi  dovranno  considerare  prioritaria
tale modalita' nell'utilizzo dei prossimi finanziamenti destinati  ai
relativi accordi di programma. 
  2. La Regione Lazio dovra' adoperarsi per concentrare  le  prossime
risorse sul Comune di Roma, che non  e'  oggetto  di  interventi  nel
programma attuale. 
  3. Le Regioni e gli Enti locali dovranno riferire al  Comitato  per
il monitoraggio dell'attuazione del Piano ex art. 13 del decreto  del
Presidente del Consiglio dei Ministri 16  luglio  2009,  sull'impiego
delle risorse pubbliche, che sia coerente con  le  finalita'  sociali
delle stesse. 
 
                               Invita 
 
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: 
  a trasmettere al citato  Comitato  di  monitoraggio  una  relazione
annuale sullo stato di  attuazione  degli  accordi  di  programma  in
esame, sia sotto il profilo materiale (velocita' di completamento del
Piano, destinazione sociale  effettiva,  impatto  sul  territorio  in
termini di riqualificazione urbana  delle  nuove  costruzioni  e  del
recupero/ristrutturazione edilizia) sia sotto il profilo  finanziario
(stato della spesa, concretizzazione della partecipazione finanziaria
privata e degli enti locali agli accordi, evoluzione  dei  costi  per
alloggio) e a informare puntualmente il Comitato stesso  sugli  esiti
delle attivita' di cui ai punti precedenti; 
  a vigilare affinche' i "soggetti aggiudicatori" richiedano  il  CUP
(Codice Unico Progetto) per ogni progetto di  investimento  pubblico,
di cui  agli  accordi  di  programma  in  esame,  riconducibile  alle
fattispecie di cui all'art. 11 della legge n. 3/2003. 
    Roma, 20 gennaio 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti 
 
Il Segretario: Barca 

Registrato alla Corte dei conti il 29 marzo 2012 
Ufficio  controllo  Ministeri  economico-finanziari,  registro  n.  3
Economia e finanze, foglio n. 251