IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto il proprio decreto, in data 14 febbraio 2012, con il quale, ai sensi dell'art. 141, comma 1, lett. b), n. 4 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il consiglio comunale di Leini (Torino) e' stato sciolto a causa delle dimissioni contestualmente rassegnate da sedici consiglieri, per impossibilita' di surroga; Considerato che dall'esito di approfonditi accertamenti sono emersi collegamenti diretti ed indiretti tra componenti del consesso e la criminalita' organizzata locale; Considerato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata arreca grave pregiudizio per gli interessi della collettivita' e determina lo svilimento e la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; Ritenuto che, al fine di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale di Leini, si rende necessario l'intervento dello Stato mediante un commissariamento di adeguata durata per rimuovere tempestivamente gli effetti pregiudizievoli per l'interesse pubblico ed assicurare il risanamento dell'ente locale; Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 23 marzo 2012; Decreta: Art. 1 La gestione del comune di Leini (Torino), il cui consiglio comunale e' stato sciolto con il citato decreto, e' affidata, per la durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da: dott Francesco Provolo - viceprefetto; dott. Giovanni Icardi - viceprefetto; dott.ssa Flavia Pellegrino - dirigente II fascia-Area I.