IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 

 
    Visto il proprio decreto, in data 29 dicembre 2011, con il quale,
ai sensi  dell'art.  141,  comma  1,  lett.  b),  n.  3  del  decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il consiglio comunale di Casal di
Principe  (Caserta)  e'  stato  sciolto  a  causa  delle   dimissioni
contestualmente rassegnate da undici consiglieri sui venti  assegnati
al comune; 
    Considerato che  dall'esito  di  approfonditi  accertamenti  sono
emersi collegamenti diretti ed indiretti tra componenti del  consesso
e la criminalita' organizzata locale; 
    Considerato,  altresi',  che  la   permeabilita'   dell'ente   ai
condizionamenti esterni della criminalita' organizzata  arreca  grave
pregiudizio per gli interessi  della  collettivita'  e  determina  lo
svilimento e la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; 
    Ritenuto che, al fine di porre rimedio alla situazione  di  grave
inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale di  Casal
di Principe, si rende necessario l'intervento dello Stato mediante un
commissariamento di adeguata durata per rimuovere tempestivamente gli
effetti pregiudizievoli per l'interesse  pubblico  ed  assicurare  il
risanamento dell'ente locale; 
    Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 
    Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione  e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; 
    Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 6 aprile 2012; 


				 
                              Decreta: 

 
                               Art. 1 

 
    La gestione del comune di Casal di  Principe  (Caserta),  il  cui
consiglio comunale  e'  stato  sciolto  con  il  citato  decreto,  e'
affidata,  per  la  durata  di  diciotto   mesi,   alla   commissione
straordinaria composta da: 
      dott. Armando Gradone - prefetto; 
      dott.ssa Maria Laura Mammetti - viceprefetto; 
      dott. Luigi Cagnazzo - dirigente II fascia, Area I.