IL DIRETTORE GENERALE 
                       della giustizia civile 
 
  Vista l'istanza della sig.ra Tomashevskaya Nelli Vitalievna, nata a
Mosca il 4 agosto 1985, cittadina  russa,  diretta  ad  ottenere,  ai
sensi dell'art. 39 del decreto del Presidente della Repubblica 394/99
in combinato disposto con l'art. 16 del decreto legislativo 206/2007,
il riconoscimento del titolo professionale  russo  di  "Avvocato"  ai
fini  dell'accesso  ed  esercizio  in  Italia  della  professione  di
avvocato; 
  Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n.  286,  testo  unico
delle disposizioni  concernenti  la  disciplina  dell'immigrazione  e
norme sulla condizione dello straniero e successive integrazione; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.
394, recante norme di attuazione del citato  decreto  legislativo  n.
286/98, a norma dell'art. 1, comma 6 e successive integrazioni; 
  Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 di  attuazione
della direttiva  n.  2005/36/CE  del  7  settembre  2005  relativa  a
riconoscimento delle qualifiche professionali; 
  Considerato che la richiedente e' in possesso del titolo accademico
di "Giurista specializzazione in Giurisprudenza",  conseguito  presso
l'"Accademia di Economia e Giurisprudenza" di Mosca in data 31 maggio
2006; 
  Considerato che  l'istante  risulta  iscritta  alla  "Camera  degli
Avvocati della citta' di Mosca" dall'anno 2007; 
  Viste le conformi determinazioni della Conferenza dei  servizi  del
15 marzo 2012 in cui si esprimeva parere favorevole; 
  Considerato che comunque sussistono differenze  tra  la  formazione
professionale richiesta in Italia per l'esercizio  della  professione
di avvocato, e quella di cui e' in possesso l'istante; 
  Visto  l'art.  49,  comma  3  del  decreto  del  Presidente   della
Repubblica del 31 agosto 1999, n. 394; 
  Visto l'art. 22, n. 2 del decreto legislativo  n.  206/2007,  sopra
indicato; 
  Visto  l'art.  3,  comma  4  del  decreto  legislativo  286/1998  e
successive integrazioni che  prevede  la  definizione  annuale  delle
quote massime di stranieri da ammettere nel  territorio  dello  Stato
per motivi di lavoro autonomo; 
 
                               Decreta 
 
che  non  sussistono  motivi  ostativi  al   rilascio   alla   sig.ra
Tomashevskaya Nelli Vitalievna,  nata  a  Mosca  il  4  agosto  1985,
cittadina  russa,  del  titolo  abilitativo  per  l'esercizio   della
professione di avvocato in Italia,  fatto  salvo  il  rispetto  delle
quote dei flussi migratori ai sensi dell'art. 3, comma 4 del  decreto
legislativo 286/1998 e successive integrazioni. 
  La presente dichiarazione, unitamente a copia della domanda e della
documentazione  prodotta,  dovra'  essere  presentata  alla  Questura
territorialmente  competente  per  l'apposizione   del   nulla   osta
provvisorio ai fini dell'ingresso in Italia. 
  Successivamente al rilascio del permesso di soggiorno in Italia, la
sig.ra Tomashevskaya Nelli Vitalievna,  potra'  richiedere  a  questo
Ministero il rilascio  del  decreto  di  riconoscimento  del  proprio
titolo  professionale  russo  di  avvocato  ai  fini  dell'iscrizione
all'albo dei avvocati in Italia. 
  Il riconoscimento di cui al precedente articolo e'  subordinato  al
superamento di una prova  attitudinale  sulle  seguenti  materie:  1)
diritto penale, 2) diritto  civile,  3)  diritto  costituzionale,  4)
diritto   commerciale,   5)   diritto   del   lavoro,   6)    diritto
amministrativo, 7) diritto processuale civile, 8) diritto processuale
penale,  9)  diritto  internazionale  privato,  10)   deontologia   e
ordinamento forense. 
  La prova si compone di un esame scritto e  orale  da  svolgersi  in
lingua italiana. Le modalita' di svolgimento  dell'uno  e  dell'altro
sono indicate nell'allegato A, che costituisce parte  integrante  del
presente decreto. 
    Roma, 18 maggio 2012 
 
                                     Il direttore generale: Saragnano