IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 21 dicembre  2001,  n.  443,  che,  all'art.  1,  ha
stabilito  che  le  infrastrutture  pubbliche   e   private   e   gli
insediamenti strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale,  da
realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo  del  Paese,  vengano
individuati dal Governo attraverso un Programma formulato  secondo  i
criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo,
demandando  a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di   prima
applicazione della legge, il suddetto Programma entro il 31  dicembre
2001; 
  Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che all'art. 13 -  oltre  ad
autorizzare limiti d'impegno quindicennali per la progettazione e  la
realizzazione delle opere incluse nel Programma approvato  da  questo
Comitato - reca  modifiche  al  menzionato  art.  1  della  legge  n.
443/2001; 
  Visto l'art.  11  della  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante
"Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica  amministrazione",
secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni  progetto  di
investimento pubblico deve  essere  dotato  di  un  Codice  Unico  di
Progetto (CUP); 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
"Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE", e  s.m.i.,  e
visti in particolare: 
    la parte II, titolo III, capo IV, concernente "Lavori relativi  a
infrastrutture   strategiche    e    insediamenti    produttivi"    e
specificamente  l'art.   163,   che   conferma   la   responsabilita'
dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita'  di  questo
Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che  puo'
in proposito avvalersi di apposita "Struttura tecnica  di  missione",
alla quale e' demandata la responsabilita' di assicurare la  coerenza
tra  i  contenuti  della  relazione   istruttoria   e   la   relativa
documentazione a supporto; 
    l'art. 256 che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002,
n. 190, concernente l'"Attuazione della  legge  n.  443/2001  per  la
realizzazione delle infrastrutture e  degli  insediamenti  produttivi
strategici e di interesse nazionale",  come  modificato  dal  decreto
legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge  finanziaria  2007),
che all'art. 1, comma 996, ha integrato l'art. 5,  "Programmazione  e
realizzazione delle opere portuali. Piano regolatore portuale", della
legge 28 gennaio 1994, n. 84, recante "Riordino della legislazione in
materia  portuale",  con  talune  disposizioni  che  disciplinano  le
operazioni di  dragaggio  e  refluimento  all'interno  di  vasche  di
colmata dei materiali derivanti  da  tali  operazioni,  nei  siti  di
bonifica  di  interesse  nazionale  di  competenza  delle   Autorita'
Portuali; 
  Vista la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n. 217, concernente  "Piano  straordinario  contro  le
mafie, nonche' delega al Governo in materia di normativa  antimafia",
che, tra l'altro,  definisce  le  sanzioni  applicabili  in  caso  di
inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa, tra  cui  la
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento e  visto  il
decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, emanato  in  attuazione
dell'art. 2 della predetta legge n. 136/2010; 
  Visto il decreto-legge 6 dicembre 2011,  n.  201,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge  22  dicembre  2011,  n.  214,  e  recante
"Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il  consolidamento
dei conti pubblici",  che  all'art.  41,  comma  4,  come  modificato
dall'art. 22, comma 1, del  decreto-legge  9  febbraio  2012,  n.  5,
prevede che le delibere assunte da questo Comitato  relativamente  ai
progetti e ai programmi d'intervento pubblico  siano  formalizzate  e
trasmesse al Presidente del Consiglio dei Ministri per la firma entro
trenta giorni decorrenti dalla  seduta  in  cui  le  delibere  stesse
vengono assunte; 
  Visto l'art. 48, comma 1, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n.  1,
come sostituito dalla legge di conversione 24 marzo 2012, n. 27,  che
ha introdotto l'art. 5-bis  della  legge  28  gennaio  1994,  n.  84,
recante "Riordino della legislazione in materia portuale"; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (G.U. n. 51/2002  S.O.),
con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art.
1 della legge  n.  443/2001,  ha  approvato  il  1°  Programma  delle
infrastrutture strategiche, che, all'allegato  1,  include,  tra  gli
"Hub portuali", l'intervento "Trieste piattaforma logistica"; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in G.U.  n.  140/2003),  con  la  quale  questo  Comitato  ha
definito il sistema per  l'attribuzione  del  CUP,  che  deve  essere
richiesto dai  soggetti  responsabili  di  cui  al  punto  1.4  della
delibera stessa; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (G.U. n. 248/2003), con  la
quale questo Comitato  ha  formulato,  tra  l'altro,  indicazioni  di
ordine  procedurale  riguardo  alle  attivita'  di  supporto  che  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere
ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi  nel
Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale  questo  Comitato  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico,  e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Viste le delibere 20 dicembre 2004, n. 99 (G.U. n. 148/2005),  e  2
dicembre 2005, n.  148  (G.U.  n.  166/2006),  con  le  quali  questo
Comitato  ha  approvato,  rispettivamente  il  progetto   preliminare
dell'"Hub portuale di Trieste - Piattaforma logistica  tra  lo  scalo
legnami e  il  punto  franco  oli  minerali"  e  l'aggiornamento  del
medesimo progetto al fine di procedere all'affidamento in concessione
dell'opera; 
  Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 75 (G.U. n. 197/2006),  con  la
quale questo Comitato: 
    ha assegnato programmaticamente al succitato intervento un  primo
finanziamento di  32  milioni  di  euro,  in  termini  di  volume  di
investimenti, imputato sul contributo quindicennale di  cui  all'art.
1, comma 78, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, la cui quota annua
non avrebbe potuto superare l'importo di 2,861 milioni di euro; 
    ha destinato il finanziamento di  cui  sopra  alla  realizzazione
delle opere propedeutiche per la  piattaforma  logistica,  prevedendo
che l'assegnazione definitiva del finanziamento stesso sarebbe  stata
disposta all'atto della presentazione  del  progetto  definitivo  del
medesimo stralcio funzionale dell'opera; 
  Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (G.U. n. 199/2006), con  la
quale  questo  Comitato  -  nel  rivisitare  il  1°  Programma  delle
infrastrutture strategiche come ampliato con delibera 18 marzo  2005,
n. 3 (G.U. n. 207/2005) - all'allegato 2 ha confermato, fra gli  "Hub
portuali",  l'intervento  "Hub  portuale  di  Trieste  -  piattaforma
logistica tra lo scalo legnami e il punto franco oli minerali"; 
  Vista la delibera 18 novembre 2010, n. 81 (GU n. 95/2011),  con  la
quale questo Comitato ha espresso parere favorevole sull'8°  Allegato
infrastrutture alla Decisione di finanza pubblica (DFP) per gli  anni
2011-2013, che include, nella  tabella  1  "Programma  infrastrutture
strategiche - Aggiornamento  2010",  l'intervento  "Hub  portuale  di
Trieste - Piattaforma logistica"; 
  Vista la delibera 3 agosto 2011, n. 58 (G.U.  n.  3/2012),  con  la
quale, ai sensi dell'art. 176, comma 3, lett. e), del citato  decreto
legislativo n. 163/2006,  come  integrato  dall'art.  3  del  decreto
legislativo 31 luglio 2007, n.  113,  questo  Comitato  ha  approvato
l'aggiornamento  delle  linee  guida  predisposte  dal  Comitato   di
coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere -  istituito
con decreto 14 marzo 2003, emanato ai sensi dell'art.  15,  comma  5,
del decreto legislativo n. 190/2002  (ora  art.  180,  comma  2,  del
decreto legislativo n. 163/2006) - per  definire  i  contenuti  degli
accordi  che  il  soggetto  aggiudicatore   di   una   infrastruttura
strategica deve stipulare con gli organi  competenti  in  materia  di
sicurezza, nonche' di prevenzione e repressione della criminalita'; 
  Vista la nota 13 aprile 2012, n. 14377, con la quale  il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  richiesto  l'iscrizione
all'ordine del giorno della prima riunione utile di  questo  Comitato
dell'approvazione  del  progetto  definitivo   dell'intervento   "Hub
portuale di Trieste - piattaforma logistica tra lo scalo legnami e il
punto franco oli minerali - 1° stralcio funzionale"; 
  Viste le note 16 aprile 2012, n. 14607, 18 aprile 2012,  19  aprile
2012, n. 15038, e 27 aprile 2012, n. 15829, con le quali il Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso  la  relativa
documentazione istruttoria; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 13 maggio 2010,
n. 58); 
  Vista la nota 30 aprile 2012, n. 1793,  predisposta  congiuntamente
dal Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle  finanze
e posta a  base  dell'odierna  seduta  del  Comitato,  contenente  le
valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita in seduta l'intesa del  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze; 
 
                             Prende atto 
 
delle  risultanze  dell'istruttoria  svolta   dal   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: 
  sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
    che il progetto complessivo  relativo  alla  realizzazione  della
piattaforma logistica di Trieste prevede il banchinamento di  un'area
di 247.000 m², di cui 140.000  m²  attualmente  occupati  da  specchi
d'acqua, per ampliare le  aree  operative  a  servizio  del  porto  e
trasferire alla nuova piastra parte delle attivita' svolte nel  Porto
Vecchio, riducendo  drasticamente  il  traffico  pesante  proveniente
dalla Grande Viabilita' Triestina (GVT), che transita  attraverso  il
passaggio di S. Andrea e lungo le rive cittadine; 
    che il 1° stralcio funzionale in esame comprende, tra l'altro: 
      la bonifica ambientale e da ordigni bellici dei fondali  marini
e dei terreni interessati dall'intervento; 
      la  messa  in  opera  di  4  nuovi  cassoni  di  perimetrazione
dell'area fronte mare; 
      il consolidamento  dei  fondali  di  imbasamento  dei  4  nuovi
cassoni e dei 13 cassoni gia' esistenti; 
      la realizzazione di pali di fondazione, opere  di  impalcato  e
relativa pavimentazione  dei  piazzali  e  del  dente  RO-RO  su  una
superficie a mare per complessivi 69.400 m²; 
      la  realizzazione  delle  opere  di  confinamento  impermeabili
dell'area,  in  funzione  di  un  suo  utilizzo  come  struttura   di
contenimento di sedimenti di risulta di futuri lavori portuali; 
      la deviazione e il tombamento del torrente  Baiamonti  e  dello
scarico a mare dell'impianto di depurazione ACEGAS; 
      la realizzazione delle  infrastrutturazioni  e  predisposizioni
dei piazzali; 
      gli    impianti    idrici,    antincendio,    elettrici,     di
telecomunicazioni e  di  illuminazione  dei  piazzali  (con  relative
predisposizioni); 
    che l'Autorita' portuale ha effettuato le indagini e  analisi  di
cui  alla  citata  delibera  n.  148/2005,  previste  dal  "Piano  di
caratterizzazione ambientale"; 
    che, con nota 10 luglio 2009, n. 8880, il soggetto  aggiudicatore
ha trasmesso il progetto definitivo del citato stralcio funzionale al
Ministero  delle  infrastrutture  e   dei   trasporti,   alle   altre
Amministrazioni interessate nonche' ai gestori di opere interferenti; 
  che con nota 10 settembre 2009, n. 14591, la Regione Friuli Venezia
Giulia si e' espressa positivamente sul progetto definitivo in esame; 
  che, con nota 30 settembre 2009, n. 4316, l'Agenzia  regionale  per
la protezione dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA  FVG)  ha
formulato  le  proprie  osservazioni  in  merito  alla  gestione  dei
materiali di escavo, al progetto  di  monitoraggio  ambientale  e  al
progetto di bonifica relativi allo stralcio in esame,  validando  nel
contempo  le  citate  indagini  e  analisi  previste  dal  "Piano  di
caratterizzazione ambientale"; 
  che in data 1° ottobre 2009 si e' tenuta la Conferenza di servizi; 
  che, come precisato nella richiamata delibera di questo Comitato n.
99/2004,  relativa  all'approvazione  del  progetto  preliminare,  il
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare  ha
ritenuto  non  assoggettabili  a  procedura  di  VIA  gli  interventi
previsti dal progetto stesso, in quanto non costituiscono variante al
piano regolatore portuale  a  suo  tempo  approvato,  pur  formulando
prescrizioni in ragione degli impatti che  si  generano  in  fase  di
realizzazione e di esercizio dell'opera; 
  che in  sede  di  Conferenza  di  servizi  il  succitato  Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha ritenuto il
progetto condivisibile nelle  linee  generali  e  che,  con  nota  15
dicembre 2009, n. 25843,  lo  stesso  Ministero  ha  espresso  parere
favorevole, con prescrizioni, sul progetto di bonifica facente  parte
del progetto definitivo dell'intervento; 
  che, con deliberazioni 27 novembre 2009,  n.  405,  e  17  febbraio
2012, n. 34, l'Autorita' portuale  di  Trieste  ha,  rispettivamente,
approvato il progetto definitivo e il quadro economico dello stralcio
in esame, aggiornato per tener conto di quanto previsto dalla  citata
delibera di questo Comitato n. 58/2011; 
  che, con nota 22 luglio 2010, n. 22142, il Ministero per i  beni  e
le attivita' culturali - Direzione  generale  per  il  paesaggio,  le
belle arti, l'architettura e l'arte contemporanea ha formulato parere
favorevole,  con  prescrizioni,  alla  realizzazione   del   progetto
definitivo in esame; 
  che  il  progetto  definitivo  e'  corredato  dalla  relazione  del
progettista relativa alla rispondenza alle prescrizioni impartite  in
sede di approvazione del progetto preliminare,  dalla  documentazione
sulla   risoluzione   delle   interferenze    e    dalla    relazione
sull'articolazione delle misure volte alla prevenzione e  repressione
della criminalita' e dei tentativi d'infiltrazione mafiosa; 
  che, come riportato nella richiamata delibera di questo Comitato n.
148/2005,  l'intera   area   destinata   alla   realizzazione   della
piattaforma e' di proprieta' demaniale; 
  che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha esposto le
proprie valutazioni  in  merito  alle  osservazioni  formulate  dalle
Amministrazioni  interessate  e  dalle  Societa'  interferite  e   ha
proposto  le  prescrizioni  e  le  raccomandazioni  cui  condizionare
l'approvazione del progetto definitivo; 
  sotto l'aspetto attuativo: 
  che  il  soggetto  aggiudicatore  dell'intervento   e'   confermato
nell'Autorita' portuale di Trieste; 
  che, verificata  la  possibilita'  di  realizzare  lo  stralcio  in
questione con il ricorso a capitali privati, il  30  giugno  2011  e'
stato pubblicato il bando per l'affidamento di una concessione, della
durata massima di 30  anni  dalla  conclusione  dei  lavori,  per  la
progettazione, costruzione, manutenzione e gestione della Piattaforma
Logistica; 
  che, in particolare, il predetto  bando  prevede  che  la  suddetta
attivita' di progettazione dovra' essere svolta in  ottemperanza  sia
al  progetto  definitivo  all'esame,  sia  alle   raccomandazioni   e
prescrizioni contenute nelle succitate delibere di questo Comitato; 
  che, come risulta dalla scheda ex delibera n. 63/2003, la messa  in
esercizio dello stralcio e' prevista per il 1° settembre 2015 
  sotto l'aspetto finanziario: 
  che, a fronte di un costo dell'intero progetto pari a 316,8 milioni
di euro, il costo dello stralcio in esame ammonta a 132,4 milioni  di
euro e non e' assoggettabile a IVA, in quanto i lavori da  realizzare
rientrano  tra  i  servizi  internazionali  o  connessi  agli  scambi
internazionali non imponibili  di  cui  all'art.  9,  punto  6),  del
decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, come
integrato dall'art. 3, comma 13, del decreto-legge 27 aprile 1990, n.
90, convertito dalla legge 26 giugno 1990, n. 165; 
  che il suddetto costo di 132,4 milioni  di  euro  e'  integralmente
finanziato a valere sulle seguenti risorse: 
    

-----------------------------------------------|---------------------
                   RISORSE                     |       IMPORTI
                                               |(in milioni di euro)
-----------------------------------------------|---------------------
Fondi Stato: assegnazione programmatica di cui |
alla delibera CIPE n. 75/2006 (2,861 milioni di|
euro quale quota annua massima del contributo  |        32,0
quindicennale di cui all'art. 1, comma 78,     |
della legge n. 266/2005)                       |
-----------------------------------------------|---------------------
Fondi disponibili dell'Autorita' portuale      |        70,4
-----------------------------------------------|---------------------
Fondi privati (a carico del concessionario)    |        30,0
-----------------------------------------------|---------------------
                                         Totale|       132,4
-----------------------------------------------|---------------------

    
    che l'Unita' tecnica Finanza  di  progetto,  con  parere  del  16
aprile 2012, ha esaminato  il  piano  economico-finanziario  relativo
all'intervento in esame, valutando congruo il contributo pubblico  in
ragione   delle   attuali   condizioni   di   mercato   e   rilevando
l'opportunita' - per una rappresentazione  finanziaria  unitaria  del
progetto complessivo - che, in sede di approvazione del  2°  stralcio
dell'opera,  sia  predisposto  un  piano  economico  finanziario  per
l'intero intervento; 
 
                              Delibera: 
 
1. Approvazione progetto definitivo 
  1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 166, comma 5, del  decreto
legislativo  n.  163/2006,  e'  approvato,  anche   ai   fini   della
dichiarazione  di  pubblica  utilita',  con  le  prescrizioni  e   le
raccomandazioni  di  cui  al  successivo  punto  1.5,   il   progetto
definitivo dell'intervento "Hub portuale  di  Trieste  -  piattaforma
logistica tra lo scalo legnami ed il punto franco oli minerali  -  1°
stralcio funzionale", illustrato nella precedente "presa d'atto". 
  1.2 La suddetta approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione,
approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione
di tutte le opere, prestazioni  e  attivita'  previste  nel  progetto
approvato al precedente punto 1.1. 
  1.3 Il limite di spesa dell'intervento di cui al  precedente  punto
1.1  e'  quantificato  in  132,4  milioni  di  euro,  pari  al  costo
complessivo di cui alla precedente presa d'atto, al netto di IVA. 
  1.4 La copertura finanziaria dell'intervento e' assicurata da fondi
dello Stato per 32 milioni di euro, fondi dell'Autorita' portuale per
70,4 milioni di euro e fondi privati apportati dal concessionario per
30 milioni di euro. 
  1.5 Le prescrizioni cui e' subordinata l'approvazione del  progetto
sono riportate  nella  prima  parte  dell'allegato  1  alla  presente
delibera, che forma parte integrante della delibera stessa, mentre le
raccomandazioni sono  riportate  nella  seconda  parte  del  predetto
allegato 1. 
  1.6 E' altresi' approvato ai sensi  dell'art.  170,  comma  4,  del
decreto  legislativo  n.  163/2006,  e  s.m.i.,   il   programma   di
risoluzione delle interferenze. 
2. Disposizioni di carattere finanziario 
  2.1. All'intervento di cui al  predetto  punto  1.1.  e'  assegnato
definitivamente il contributo quindicennale di 2,861 milioni di euro,
a valere sulle risorse di cui all'art. 1, comma 78,  della  legge  n.
266/2005, gia' assegnato programmaticamente con  delibera  di  questo
Comitato n. 75/2006. 
  2.2. Le annualita' 2007, 2008 e  2009  del  contributo  di  cui  al
precedente  punto  2.1,   attualmente   in   regime   di   perenzione
amministrativa, dovranno essere reiscritte in bilancio  su  richiesta
del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e  compatibilmente
con le disponibilita' dell'apposito fondo. L'ammontare dei contributi
reiscrivibili in  bilancio  dovra'  essere  comunicato  dal  predetto
Ministero alla Presidenza del Consiglio dei Ministri  -  Dipartimento
per la programmazione e il coordinamento della politica economica. 
  2.3. L'eventuale minor volume d'investimenti sviluppato dal  citato
contributo di  2,861  milioni  di  euro  o  derivante  dalla  mancata
reintegrazione delle annualita'  perenti  del  contributo  stesso  e'
posto a carico del soggetto aggiudicatore. 
3. Disposizioni finali 
  3.1 Il Ministero delle infrastrutture  provvedera'  ad  assicurare,
per  conto  di  questo  Comitato,  la  conservazione  dei   documenti
attinenti il progetto definitivo approvato al precedente punto 1. 
  3.2 Resta fermo che l'utilizzo  della  struttura  con  funzione  di
contenimento di sedimenti di risulta di  futuri  lavori  portuali  e'
subordinato al perfezionamento delle procedure di cui all'art.  5-bis
della legge n. 84/1994 e s.m.i.. 
  3.3  Il  soggetto   aggiudicatore   provvedera'   altresi',   prima
dell'inizio dei lavori previsti nel  citato  progetto  definitivo,  a
fornire   assicurazioni   al   suddetto    Ministero    sull'avvenuto
recepimento, nel progetto esecutivo, delle  prescrizioni  di  cui  al
precedente punto 1.5. Il citato Ministero procedera', a sua volta,  a
dare comunicazione al riguardo  alla  Presidenza  del  Consiglio  dei
Ministri - Dipartimento per  la  programmazione  e  il  coordinamento
della politica economica. 
  3.4 Il  citato  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti
provvedera' altresi' a svolgere le attivita'  di  supporto  intese  a
consentire a questo Comitato di  espletare  i  compiti  di  vigilanza
sulla realizzazione delle opere ad  esso  assegnati  dalla  normativa
citata in premessa, tenendo  conto  delle  indicazioni  di  cui  alla
delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 
  3.5 Il progetto definitivo del  2°  stralcio  dell'intervento  "hub
portuale di Trieste - piattaforma logistica tra lo scalo  legnami  ed
il punto franco oli minerali" dovra' essere accompagnato, ai fini  di
una rappresentazione finanziaria unitaria del  progetto  complessivo,
dal piano economico finanziario relativo all'intera infrastruttura. 
  3.6 Il soggetto aggiudicatore avra' l'obbligo di stipulare apposito
protocollo con la  Prefettura  competente  UTG  e  il  concessionario
individuato all'esito della gara, inteso a recepire  le  linee  guida
per i controlli antimafia approvate con  la  richiamata  delibera  n.
58/2011. 
  3.7 Ai sensi della richiamata delibera n. 24/2004, il CUP assegnato
al progetto in  argomento  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la
documentazione amministrativa e  contabile  riguardante  il  progetto
stesso. 
    Roma, 30 aprile 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti 
 
Il segretario: Barca 
 

Registrato alla Corte dei conti il 20 luglio 2012 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, registro n. 7, Economie e finanze, foglio n. 191