IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 21 dicembre  2001,  n.  443,  che,  all'art.  1,  ha
stabilito  che  le  infrastrutture  pubbliche   e   private   e   gli
insediamenti strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale,  da
realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo  del  Paese,  vengano
individuati dal Governo attraverso un Programma formulato  secondo  i
criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo,
demandando  a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di   prima
applicazione della legge, il suddetto Programma entro il 31  dicembre
2001; 
  Vista la legge 26 febbraio 1992, n. 211 «Interventi nel settore dei
sistemi di trasporto rapido di massa» e s.m.i.; 
  Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che all'art.  13  ha  recato
modifiche al  menzionato  art.  1  della  legge  n.  443/2001  ed  ha
autorizzato limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la
realizzazione delle opere incluse nel Programma approvato  da  questo
Comitato; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n.  163  («Codice  dei
contratti  pubblici  relativi  a  lavori,  servizi  e  forniture   in
attuazione delle direttive 2004/17/CE  e  2004/18/CE»)  e  s.m.i.,  e
visti in particolare: 
    la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi  a
infrastrutture   strategiche    e    insediamenti    produttivi»    e
specificamente  l'art.  163,  che  attribuisce  al  Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti  la  responsabilita'  dell'istruttoria
sulle  infrastrutture  strategiche,  anche  avvalendosi  di  apposita
«Struttura tecnica di missione»; 
    l'art. 256, che ha abrogato  il  decreto  legislativo  20  agosto
2002, n. 190, concernente la «Attuazione della legge n. 443/2001  per
la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi
strategici e di interesse nazionale»,  come  modificato  dal  decreto
legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Considerato in particolare che alla predetta «Struttura tecnica  di
missione» e' demandata la responsabilita' di assicurare  la  coerenza
tra  i  contenuti  della  relazione   istruttoria   e   la   relativa
documentazione a supporto; 
  Visto il decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159, «Interventi urgenti
in  materia  economico-finanziaria,  per  lo  sviluppo  e   l'equita'
sociale», convertito con modificazioni dalla legge 29 novembre  2007,
n. 222, che, all'art. 7, comma 1, ha autorizzato per l'anno  2007  la
spesa di 500 milioni di euro  per  la  prosecuzione  delle  spese  di
investimento finalizzate  alla  linea  C  della  metropolitana  della
citta' di Roma; 
  Visto il decreto-legge 23 ottobre 2008,  n.  162  convertito  dalla
legge 22 dicembre 2008, n. 201, recante interventi urgenti in materia
di adeguamento dei prezzi di materiali da costruzione,  che  all'art.
1, comma 11; 
    istituisce un Fondo per l'adeguamento prezzi con una dotazione di
300 milioni di euro per l'anno 2009 al cui onere si provvede mediante
riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'art. 61,  comma  1,
della legge 27 dicembre 2002, n. 289, relativa al Fondo per  le  aree
sottoutilizzate, per un importo di 900 milioni  di  euro  per  l'anno
2009, al  fine  di  compensare  gli  effetti  sui  saldi  di  finanza
pubblica; 
    prevede che con decreto del Ministro delle infrastrutture  e  dei
trasporti siano stabilite le modalita'  di  utilizzo  del  Fondo  per
l'adeguamento  prezzi,  garantendo  la  parita'  di  accesso  per  la
piccola,  media  e  grande  impresa  di   costruzione,   nonche'   la
proporzionalita', per gli  aventi  diritto,  nell'assegnazione  delle
risorse; 
  Visto il decreto 19 agosto 2009 del Ministro delle infrastrutture e
dei trasporti (G.U. n. 267/2009) recante  modalita'  di  ripartizione
del Fondo per l'adeguamento dei prezzi di materiali da costruzione di
cui all'art. 1, comma 11 del  citato  decreto-legge  n.  162  del  23
ottobre 2008, pari ad 300 milioni di euro; 
  Visto  il  decreto   30   settembre   2010   del   Ministro   delle
infrastrutture e dei trasporti (G.U. n. 258/2010), che ripartisce  il
Fondo per l'adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione,  per
un ammontare complessivo di 179,5 milioni di euro, suddividendolo per
categorie  d'impresa  e  destinando  11,2  milioni  di  euro  a  Roma
Metropolitane S.r.l.; 
  Visto il decreto-legge 29 novembre 2008, n.  185,  recante  «Misure
urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e  impresa  e
per  ridisegnare  in  funzione  anti-crisi   il   Quadro   Strategico
Nazionale», convertito, con modificazioni,  dalla  legge  28  gennaio
2009, n. 2, e visti in particolare: 
    l'art. 20, che prevede la nomina di Commissari  straordinari  che
vigilino sull'adozione degli atti e dei provvedimenti  necessari  per
l'esecuzione delle opere; 
    l'art.  21,  che  per  la  prosecuzione   degli   interventi   di
realizzazione  delle  opere  strategiche  di   preminente   interesse
nazionale  di  cui  alla  menzionata  legge  n.  443/2001   autorizza
contributi quindicennali pari a 60 milioni di euro annui a  decorrere
dal 2009 e 150 milioni di euro annui a decorrere dal 2010; 
  Visto  il  decreto-legge  6  dicembre   2011,   n.   201,   recante
«Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il  consolidamento
dei conti pubblici» (pubblicato in pari data nella Gazzetta Ufficiale
n. 284/2011 - SO 251) che  all'art.  41,  comma  4,  prevede  che  le
delibere  assunte  dal  CIPE  relativamente  ai  progetti  di   opere
pubbliche siano formalizzate e trasmesse al Presidente del  Consiglio
dei Ministri per la firma entro trenta giorni decorrenti dalla seduta
in cui viene assunta la delibera; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (G.U. n. 51/2002  S.O.),
con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art.
1 della legge  n.  443/2001,  ha  approvato  il  1°  Programma  delle
infrastrutture strategiche, che all'allegato 1  include,  nell'ambito
dei «Sistemi urbani», interventi che riguardano la citta' di Roma  e,
piu' specificatamente, la Metropolitana C, la Metropolitana B1 ed  il
Grande Raccordo Anulare; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (G.U. n. 248/2003), con  la
quale questo Comitato  ha  formulato,  tra  l'altro,  indicazioni  di
ordine  procedurale  riguardo  alle  attivita'  di  supporto  che  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere
ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi  nel
Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la delibera 1° agosto 2003, n. 65 (G.U. n. 258/2003), con  la
quale questo Comitato ha approvato,  con  prescrizioni,  il  progetto
preliminare della tratta T2 (Clodio/Mazzini-Venezia), della tratta T3
(Venezia-S.Giovanni) nonche' della tratta T6A (Alessandrino  -  bivio
di Torrenova) della linea C della metropolitana di Roma, individuando
il «tracciato fondamentale» nelle tratte da T2 a T6 sino al bivio  di
Torrenova (tratta T6A), nella tratta  T7  (Torrenova-Pantano)  e  nel
deposito-officina Graniti; 
  Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (G.U.  n.  199/2006  S.O.),
con la quale questo Comitato, nel rivisitare il  1°  Programma  delle
infrastrutture strategiche come ampliato con delibera 18 marzo  2005,
n. 3 (G.U. n. 207/2005), all'allegato  1,  nell'ambito  dei  «sistemi
urbani», conferma gli interventi che riguardano la citta' di Roma; 
  Viste le successive delibere 20 dicembre  2004,  n.  105  (G.U.  n.
149/2005), 27 maggio 2005, n. 39 (G.U. n. 264/2005), 29  marzo  2006,
n. 78  (G.U.  n.  210/2006),  17  novembre  2006,  n.  144  (G.U.  n.
264/2006), 28 giugno 2007, n. 46 (G.U. n. 5/2008), 3 agosto 2007,  n.
71 (G.U. n. 41/2008 S.O.), 9 novembre 2007, n. 112 (G.U.  n.  72/2008
S.O.), 31 luglio 2009, n. 64 (G.U. n. 5/2010) e 22 luglio 2010, n. 60
(G.U.  n.  52/2011),  con  le  quali  questo  Comitato   ha   assunto
determinazioni in ordine al citato tracciato fondamentale della linea
C della Metropolitana di Roma e i  cui  contenuti  si  intendono  qui
integralmente richiamati; 
  Vista la nota 5 gennaio 2012, n. 733, con  la  quale  il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  chiesto   l'inserimento
all'ordine del giorno della prima seduta  utile  di  questo  Comitato
dell'argomento «Linea C Metropolitana di Roma - Movimentazione  delle
terre da scavo e varianti aggiuntive  con  rimodulazione  del  quadro
economico»; 
  Vista la nota 12 gennaio 2012, n. 1559, con la quale  il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso  la  relativa
documentazione istruttoria; 
  Viste le note 19 gennaio 2012, n. 64/SP e n. RA/3450,  con  cui  la
Regione Lazio e il Comune di Roma  si  sono  espressi  in  merito  al
cofinanziamento di competenza; 
  Vista la nota 19 gennaio 2012, n. 245,  predisposta  congiuntamente
dal Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle  finanze
e posta a base della seduta del 20 gennaio 2012 di  questo  Comitato,
contenente le  valutazioni  e  le  prescrizioni  da  riportare  nella
presente delibera; 
  Considerato,  che  sulla  base  della  predetta  proposta,   questo
Comitato, nella seduta del 20 gennaio 2012 ha approvato, con delibera
n. 1, varianti e modifiche del quadro economico relativo alla linea C
della metropolitana di  Roma,  tracciato  fondamentale  da  T2  a  T7
(Clodio/Mazzini - Monte Compatri/Pantano); 
  Considerato che la  citata  delibera  n.  1/2012,  inviata  per  il
controllo preventivo di legittimita' alla Corte dei Conti con nota n.
1619 del 17 aprile 2012, e' stata oggetto di istanza  di  ritiro,  su
richiesta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con nota
13 giugno 2012, n. 22199, al  fine  di  integrare  la  documentazione
istruttoria; 
  Vista la nota 9 luglio 2012, n. 25419, con la  quale  il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso   la   citata
documentazione istruttoria: 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Rilevato in seduta l'accordo dei Ministri e Sottosegretari di Stato
presenti; 
 
                             Prende atto 
 
delle  risultanze  dell'istruttoria  svolta   dal   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti, e in particolare: 
sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
  che in conformita' al «Piano di Utilizzo delle Terre» approvato nel
2007 dagli  Enti  competenti  ai  sensi  dell'art.  186  del  decreto
legislativo n. 152/2006, era previsto che il materiale di  escavo  di
gallerie,  pozzi  e  stazioni  fosse  utilizzato  per  il  ripristino
morfologico dell'area in localita' Massimina - Maglianella di  Sotto,
fortemente degradata dalle intense attivita' estrattive; 
  che con le modifiche al  citato  decreto  legislativo  n.  152/2006
apportate dal decreto legislativo n. 4/2008, alle  terre  provenienti
dalle gallerie scavate con  Tunnel  boring  machine  (TBM)  e'  stato
attribuito  il  codice  CER  «Rifiuti   derivanti   da   prospezione,
estrazione da miniera  o  cava,  nonche'  dal  trattamento  fisico  o
chimico di minerali - fanghi di  perforazione  ed  altri  rifiuti  di
perforazione  -  rifiuti  non   specificati   altrimenti»,   con   la
conseguenza che tali materiali  devono  essere  trasportati  mediante
mezzi speciali alla  discarica  di  Porta  Medaglia,  per  consentire
l'attuazione del ciclo di biodegradazione degli  additivi  utilizzati
nello scavo con TBM; 
  che i  tempi  necessari  alla  procedura  di  autorizzazione  della
discarica,  non  compatibili  con  la  continuita'  dei   lavori   di
costruzione della linea, hanno fatto si' che si dovessero  realizzare
piazzali  temporanei  di  stoccaggio  e  attivita'  di  gestione  dei
materiali di escavo presso gli ingressi dei pozzi TBM di Malatesta  e
Giardinetti. Piu' in dettaglio, per effetto dei  citati  sopravvenuti
obblighi di legge, si e' resa necessaria una variante  sostanziale  -
ai sensi dell'articolo n. 169, comma 3, del  decreto  legislativo  n.
163/2006 - al progetto  definitivo  delle  tratte  T4  -  T5  e  T6A,
consistente nelle seguenti specifiche attivita': 
    adeguamento della discarica dedicata di Porta  Medaglia,  incluse
le strade di accesso (circa 2,5 km), le vasche di trattamento  terre,
gli impianti per il trattamento dei liquidi e il ricoprimento  finale
della discarica; 
    trasporto dei materiali alla suddetta  discarica  effettuato  con
automezzi con cassone speciale, a tenuta idraulica; 
    realizzazione  di  due  aree  dedicate,  rispettivamente   presso
l'imbocco TBM a Giardinetti e il pozzo TBM Malatesta,  ad  accogliere
temporaneamente le terre provenienti dalla scavo delle gallerie, alla
gestione dei materiali e al successivo ripristino dell'area; 
    trasporto e smaltimento a discarica fuori dei  confini  regionali
(per assenza di idonei siti) di parte  del  materiale  che  non  puo'
essere  smaltito  nella  discarica  di  Porta  Medaglia   in   quanto
classificato rifiuto speciale non pericoloso; 
  che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha aperto  la
Conferenza di Servizi sulla variante citata in data 3 agosto  2011  e
che questa si e' conclusa il 28 settembre 2011; 
  che, in data 14  ottobre  2010,  la  Commissione  interministeriale
istituita  ai  sensi  della  legge  n.  1042/69  ha  espresso  parere
favorevole in merito alla  predetta  variante  relativa  all'utilizzo
delle terre da scavo subordinatamente alle seguenti condizioni: 
    il prezzo per il conferimento dei materiali in discarica a  Porta
Medaglia fosse applicato anche per la tratta T3 senza alcun ulteriore
onere, in quanto la discarica e' gia' dimensionata per accogliere  il
materiale di escavo con TBM relativo alla citata tratta; 
    la realizzazione e gestione dell'area dedicata  presso  l'imbocco
TBM  di  Giardinetti,   che   configura   opere   e   attivita'   non
programmabili, fosse da trattare come lavori e attivita' in  economia
sulla  base  dei  mezzi  d'opera,  dei  materiali  e  del   personale
impiegato, detraendo l'onere  per  attivita'  di  movimentazione  che
l'appaltatore avrebbe dovuto in ogni caso sostenere  per  movimentare
le  terre  prima  dell'invio  in  discarica   a   prescindere   dalla
classificazione; 
    la realizzazione e gestione dell'area dedicata  presso  l'imbocco
TBM  di  Malatesta  si  configurasse  quale  attivita'   di   normale
movimentazione terre prima dell'invio a  discarica,  e  quindi  fosse
gia'  compensata  contrattualmente.  In  caso  di  diversi  oneri  da
stoccaggio questi avrebbero dovuto essere quantificati in economia; 
    il nuovo prezzo per il conferimento delle terre in «discarica per
rifiuti  speciali»  fosse  riconosciuto   solo   per   le   quantita'
effettivamente riscontrate e documentate  e  applicato  per  distanze
superiori a 180 Km e rideterminato in caso di distanze minori; 
  che il parere della sopra citata  Commissione  indica  quindi  come
ammissibile  nella  sua   interezza   l'importo   proposto   per   il
conferimento in discarica a Porta Medaglia, mentre gli altri  importi
per le altre attivita' oggetto della variante possono essere  assunti
nel quadro economico solo come limite massimo di spesa, e i  relativi
oneri quantificati e liquidati sulla base di quanto esposto al  punto
che precede; 
  che, con nota 21 giugno 2012, n. 19357, il Ministero per i  beni  e
le  attivita'  culturali  -  Soprintendenza  Speciale  per   i   Beni
Archeologici  di  Roma,  ha  comunicato  che  le   varianti   oggetto
dell'istruttoria alla base  della  citata  delibera  n.  1/2012,  non
possono ritenersi soggette alla procedura di verifica  dell'interesse
archeologico prevista dall'art.  169  comma  5,  del  citato  decreto
legislativo n. 163/2006 e dall'allegato XXI  al  decreto  legislativo
medesimo; 
  che,  a  partire  dal  2010,  il   Soggetto   aggiudicatore,   Roma
Metropolitane, ha  approvato  direttamente  altre  varianti,  per  un
importo complessivo di 34 milioni  di  euro  (IVA  inclusa),  le  cui
motivazioni possono essere ricondotte alle seguenti tipologie: 
    prescrizioni del Ministero per i beni e le attivita' culturali  a
seguito di ritrovamenti archeologici; 
    adeguamenti  impiantistici  connessi  con  la   sicurezza   degli
operatori; 
    imprevisti idrogeologici e geologico - strutturali, questi ultimi
connessi con la «Variante S.Giovanni»; 
    deviazioni di pubblici servizi; 
sotto l'aspetto attuativo: 
  che il Soggetto aggiudicatore e' confermato in  Roma  Metropolitane
S.r.l.; 
  che la realizzazione del tracciato fondamentale della linea C della
metropolitana di  Roma  e'  stata  affidata  a  Contraente  generale,
individuato il 3 marzo 2006  a  seguito  di  gara  nella  A.T.I.  tra
Astaldi  S.p.A,  Vianini   lavori   S.p.A.,   Consorzio   cooperative
costruzioni,  Ansaldo  trasporti  sistemi   ferroviari   S.p.A.   poi
costituitasi nella societa' di progetto Metro C S.c.p.a.; 
  che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° agosto
2008 e s.m.i. e' stato nominato il Commissario straordinario  per  la
prosecuzione ed il completamento della linea metropolitana di Roma  e
Napoli nella persona del Dott. Roberto Cecchi; 
sotto l'aspetto finanziario: 
  che il quadro riepilogativo in termini  d'investimento  complessivo
della variante relativa  all'utilizzo  delle  terre  da  scavo  delle
tratte T4 - T5 e T6A, consistente nelle seguenti specifiche attivita'
e' il seguente: 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
  che il Ministero istruttore segnala che, a  valere  sui  contributi
gia' assegnati  dal  CIPE  con  la  delibera  n.  65/2003,  risultano
disponibili maggiori importi, in termini di incremento  del  capitale
mutuato, derivanti sia da minori tassi d'interesse, sia dalla elevata
quota di rimborso durante il periodo di erogazione del mutuo; 
  che  il  predetto  Ministero  propone  quindi  di  utilizzare  tale
maggiore  disponibilita'  a  copertura  della  quota  statale   delle
varianti approvate direttamente  dal  Soggetto  aggiudicatore,  della
quota statale prevista per la variante  relativa  all'utilizzo  delle
terre da scavo delle tratte T4  -  T5  e  T6A,  nonche'  della  quota
statale   di   un   incremento    delle    somme    a    disposizione
dell'Amministrazione concedente; 
  che, rispettivamente, con nota 18 giugno 2012, n. RA/44152, e  nota
3 luglio 2012, n. 359, Roma capitale  e  la  Regione  Lazio  assumono
I'impegno di contribuire, secondo le  percentuali  a  proprio  carico
gia' previste nell'Accordo del 29 maggio 2002,  nell'Atto  Aggiuntivo
del 13 dicembre 2002 e nell'Atto Aggiuntivo del 29 luglio 2004, anche
al finanziamento aggiuntivo delle varianti approvate direttamente dal
Soggetto aggiudicatore (di importo complessivo pari a 34  milioni  di
euro), nonche' dell'incremento, pari a 6,6  milioni  di  euro,  delle
somme a disposizione dell'Amministrazione concedente; 
  che,  tenuto  conto  dell'insieme  delle  varianti  considerate   e
dell'adeguamento di 11,1 milioni di euro  dei  «prezzi  materiali  da
costruzione», di cui al citato decreto-legge 23 ottobre 2008, n. 162,
il quadro economico relativo alle tratte T4 - T5, T6A, T7 e  Deposito
Graniti  (cosiddetta   «prima   fase   strategica»)   risulta   cosi'
modificato: 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
  che per effetto  del  complessivo  incremento  di  costo  di  107,1
milioni di euro della prima  fase  strategica,  il  quadro  economico
generale  del  Tracciato  Fondamentale  della  Linea  C  presenta  un
investimento complessivo pari ad 3.486,864  milioni  di  euro,  cosi'
ripartito: 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
  che, per quanto riguarda la tratta T3 S. Giovanni  -  Colosseo,  la
somma di 7,8 milioni di euro imputata alla  voce  imprevisti  e'  ora
appostata per lo smaltimento delle terre  provenienti  da  scavi  con
TBM. 
 
                              Delibera: 
 
1 Approvazione della variante relativa all'utilizzo  delle  terre  da
scavo. 
  1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 169, comma 3, del  decreto
legislativo n. 163/2006, nonche' ai sensi dell'art.  12  del  decreto
del Presidente della Repubblica n. 327/2001, e s.m.i., e'  approvata,
con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini della dichiarazione  di
pubblica utilita', la variante relativa all'utilizzo delle  terre  da
scavo delle tratte T4 - T5 e T6A comprese nel tracciato  fondamentale
da T2 a T7 (Clodio/Mazzini - Monte Compatri/Pantano)  della  linea  C
della Metropolitana di Roma. L'approvazione  sostituisce  ogni  altra
autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e  consente
la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita'  previste
nella variante approvata. 
  1.2 L'importo di 3.486,864 milioni di euro, di cui alla  precedente
presa  d'atto,  costituisce  il  «limite  di  spesa»  del   tracciato
fondamentale indicato al precedente punto 1.1. 
  1.3 Le prescrizioni proposte dal Ministero delle  infrastrutture  e
dei trasporti cui resta  subordinata  l'approvazione  della  variante
sono riportate nell'allegato  1  che  forma  parte  integrante  della
presente delibera. 
2. Altre disposizioni di carattere finanziario. 
  2.1 E'  autorizzato  l'utilizzo  di  euro  67.191.348,30  a  valere
sull'incremento del capitale mutuato ricavabile dai  contributi  gia'
assegnati da questo Comitato con la delibera n. 65/2003, a  copertura
della quota statale prevista per la variante  di  cui  al  punto  1.1
(euro 38.731.308,58), per  le  varianti  approvate  direttamente  dal
Soggetto  aggiudicatore  (euro   23.823.911,70),   nonche'   per   un
incremento delle somme a disposizione dell'Amministrazione concedente
(euro 4.636.128,02). 
3. Disposizioni finali. 
  3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti componenti la variante approvata con la presente delibera e
fornira' assicurazioni alla Presidenza del Consiglio dei  Ministri  -
DIPE in ordine alla completezza degli elaborati. 
  3.2 Il Soggetto aggiudicatore provvedera',  prima  dell'inizio  dei
lavori previsti nella citata variante,  a  fornire  assicurazioni  al
predetto Ministero sull'avvenuto recepimento, nel progetto esecutivo,
delle prescrizioni riportate nel menzionato allegato 1. 
  3.3 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a
svolgere le attivita'  di  supporto  intese  a  consentire  a  questo
Comitato di espletare i  compiti  di  vigilanza  sulla  realizzazione
delle opere ad esso assegnati dalla  normativa  citata  in  premessa,
tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 65/2003 sopra
richiamata. 
  3.4 Il protocollo d'intesa tra  la  Prefettura  competente-UTG,  la
Societa' Roma Metropolitane a r.l. e il Contraente generale, previsto
al punto 4.3 della delibera n.  105/2004  citata  nelle  premesse,  e
relativo  al   «Tracciato   fondamentale»   della   linea   C   della
Metropolitana di Roma, deve essere riferito anche alle opere  oggetto
della variante approvata al punto 1 della presente delibera. 
  3.5 Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP assegnato  all'opera
dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e
contabile riguardante l'opera stessa. 
  3.6 La presente delibera sostituisce  la  sopracitata  delibera  n.
1/2012, che non avra' quindi ulteriore corso. 
    Roma, 11 luglio 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti 
 
Il Segretario: Barca 

Registrato alla Corte dei conti il 13 agosto 2012 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, registro n. 8, Economie e finanze, foglio n. 188