IL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
                 nella riunione del 9 novembre 2012 
 
  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; 
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; 
  Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n.  343,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; 
  Visto il decreto-legge del 15 maggio 2012, n. 59,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  15  luglio  2012,  n.   100,   recante:
«Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile»; 
  Considerato che il territorio delle province Cosenza e  Potenza  e'
stato colpito il giorno 26 ottobre 2012 alle ore  1,05  circa  da  un
terremoto di magnitudo 5.0 della scala Richter; 
  Considerato che tale evento ha determinato una grave situazione  di
pericolo per l'incolumita' delle persone e per la sicurezza dei  beni
pubblici e  privati,  provocando  lo  sgombero  di  diversi  immobili
pubblici e privati e danneggiamenti vari a strutture; 
  Ritenuto, pertanto, necessario, provvedere tempestivamente a  porre
in essere ogni azione urgente finalizzata al superamento della  grave
situazione derivante dai citati eventi sismici; 
  Ritenuto, quindi, che ricorrono, nella fattispecie,  i  presupposti
previsti dall'art. 5, comma 1 della citata legge 24 febbraio 1992, n.
225 e successive modificazioni, per la dichiarazione dello  stato  di
emergenza; 
  D'intesa con i Presidenti delle regioni Basilicata e Calabria; 
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri; 
 
                              Delibera: 
 
                               Art. 1 
 
  1. In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e  per
gli effetti dell'art. 5, commi 1 e 1-bis,  della  legge  24  febbraio
1992, n. 225, e successive modifiche ed integrazioni, e'  dichiarato,
fino al novantesimo giorno dalla data del presente  provvedimento  lo
stato di emergenza in conseguenza degli  eventi  sismici  che  il  26
ottobre 2012 hanno colpito i seguenti comuni: 
    a) Provincia di Cosenza: Mormanno, Laino Castello,  Laino  Borgo,
Morano Calabro, Altomonte, Castrovillari,  Papasidero,  Acquaformosa,
Santa Maria del Cedro, Lungro, Firmo e San Basile; 
    b)  Provincia  di  Potenza:  Rotonda,  Castelluccio  Inferiore  e
Castelluccio Superiore, Viggianello e San Severino Lucano. 
  2. Per l'attuazione degli interventi da  effettuare  nella  vigenza
dello stato di emergenza, ai sensi dell'art. 5, comma 2, della  legge
24 febbraio 1992, n. 225, si provvede con  ordinanze  -  emanate  dal
Capo del Dipartimento della protezione civile  -  acquisita  l'intesa
delle regioni interessate, in deroga ad ogni disposizione  vigente  e
nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico,  volte
alla realizzazione degli interventi finalizzati  all'assistenza  alla
popolazione interessata dall'evento, alla messa  in  sicurezza  degli
edifici  pubblici  e  privati  e  dei   beni   culturali   gravemente
danneggiati che costituiscano minaccia  per  la  pubblica  e  privata
incolumita' e comunque agli interventi volti ad evitare situazioni di
pericolo o maggiori danni a persone o a cose. 
  3.  Alla  scadenza  del  termine  di  cui  al  comma  1,  i  comuni
interessati dagli eventi sismici, provvedono, ciascuno per la propria
competenza, in via ordinaria, a coordinare gli interventi conseguenti
all'evento finalizzati al superamento della  situazione  emergenziale
in atto. 
  4. Per l'attuazione delle attivita'  da  porre  in  essere  per  il
superamento dell'emergenza di cui alla presente delibera, si provvede
nel limite massimo di euro 10.000.000,00 con oneri posti a carico del
Fondo per  la  protezione  civile,  appositamente  integrato  con  le
risorse  della  quota  destinata  allo  Stato  dell'otto  per   mille
dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) dell'esercizio
finanziario 2012, di cui all'art. 47, secondo comma, della  legge  20
maggio 1985, n. 222. 
  La presente delibera verra'  pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana. 
    Roma, 9 novembre 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti