IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 29 dicembre 1969, n. 1042, che  all'art.  2  prevede
l'acquisizione del parere della Commissione di cui all'art. 10  della
legge 2 agosto  1952,  n.  1221,  appositamente  integrata,  ai  fini
dell'approvazione dei progetti di massima e dei progetti esecutivi di
costruzione di ferrovie metropolitane; 
  Vista la legge 26 febbraio 1992, n.  211,  concernente  «Interventi
nel  settore  dei  sistemi  di  trasporto  rapido  di  massa»,  e  in
particolare gli articoli 9 e 10,  che  prevedono  contributi  per  la
realizzazione degli interventi di trasporto rapido e  sulle  ferrovie
concesse; 
  Viste le leggi 30 maggio 1995, n. 204, 4 dicembre 1996, n. 611,  27
febbraio 1998, n. 30, 18 giugno 1998, n. 194, 23  dicembre  1998,  n.
448 (legge finanziaria 1999), 7 dicembre 1999, n.  472,  23  dicembre
1999, n. 488 (legge finanziaria  2000),  23  dicembre  2000,  n.  388
(legge finanziaria 2001), 6 agosto 2008, n. 133, con  le  quali,  tra
l'altro, e' stata rifinanziata la citata  legge  n.  211/1992  ed  e'
stato  previsto   un   apporto   finanziario   statale   nel   limite
rispettivamente del 60 per cento del costo delle opere per i  sistemi
di trasporto rapido (metropolitane, filobus, impianti a fune, ecc.) e
sulle ferrovie concesse e del 100 per cento per gli interventi  sulle
ferrovie in gestione governativa; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n.
373,   recante   «Devoluzione    delle    funzioni    dei    Comitati
interministeriali soppressi ai sensi dell'art.  1,  comma  21,  della
legge 24 dicembre 1993, n. 537», e visto, in particolare,  l'art.  3,
comma 1, che attribuisce a questo Comitato le funzioni del  soppresso
Comitato  interministeriale  per  la  programmazione  economica   nel
trasporto (CIPET), competente ad assumere determinazioni in ordine ai
programmi da finanziare ai sensi della citata legge n. 211/1992; 
  Visto l'art. 4 del decreto-legge 1° aprile 1995, n. 98,  convertito
dalla legge 30 maggio 1995, n. 204, con  il  quale,  presso  l'allora
Ministero dei trasporti e della navigazione, e'  stata  istituita  la
Commissione di alta vigilanza (C.A.V.) con il compito  di  supportare
il titolare di quel Dicastero nell'attivita' di  coordinamento  degli
interventi di cui alla citata legge n. 211/1992, in particolare nelle
attivita' di predisposizione delle graduatorie  per  il  riparto  dei
fondi assegnati alla stessa legge e nel monitoraggio dello  stato  di
attuazione degli interventi di trasporto rapido di massa; 
  Viste le delibere con le quali  questo  Comitato  ha  assegnato  le
risorse  di  cui  alle  leggi  citate  in   esordio,   ammettendo   a
finanziamento numerosi interventi sulla base di apposite  graduatorie
redatte dalla C.A.V., e provveduto a rimodulare le stesse risorse; 
  Vista la nota  14  settembre  2012,  n.  32385,  con  la  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  previo   parere
favorevole formulato dalla C.A.V. nella seduta del 30 maggio 2012: 
    ha chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della prima seduta
utile  di  questo  Comitato  della  rimodulazione  del  finanziamento
dell'intervento   da    realizzare    nel    Comune    di    Venezia,
dell'autorizzazione  all'utilizzo  dei  ribassi  di  gara   per   gli
interventi da realizzare nei Comuni di Spoleto e di  Avellino,  della
variazione delle modalita' di utilizzo dei contributi gia'  destinati
all'intervento    da    realizzare    nel    Comune    di     Genova,
dell'autorizzazione   all'utilizzo   dell'importo    accantonato    e
inizialmente destinato ad IVA per l'intervento relativo alla Ferrovia
Circumetnea  di  Catania,  dell'autorizzazione   all'utilizzo   degli
interessi bancari maturati sulle somme accantonate  per  l'intervento
da realizzare nel Comune di Ferrara e delle  iniziative  da  adottare
per l'intervento da realizzare nel Comune di  L'Aquila,  trasmettendo
la relativa documentazione istruttoria; 
    ha rappresentato di aver  rinviato  l'esame  delle  problematiche
relative agli interventi da realizzare nei Comuni di Lecce e  Latina,
per i quali, dopo l'esame della C.A.V., i predetti Enti  hanno  fatto
pervenire    notizie    aggiornate,    che    richiedono    ulteriori
approfondimenti istruttori; 
    ha precisato, in relazione allo stato del suddetto intervento  da
realizzare nel Comune di Lecce, di aver informato  la  Procura  della
Corte dei Conti, nel rispetto di quanto previsto  dalla  delibera  di
questo Comitato 6 dicembre 2011, n. 90 (G.U. n. 59/2012); 
  Vista la nota 9 ottobre 2012, n. 35462, con la  quale  il  suddetto
Ministero ha reiterato  la  richiesta  d'inserimento  all'ordine  del
giorno della prima riunione utile di questo Comitato  dell'esame  dei
citati   argomenti,   confermando   il   rinvio   dell'esame    delle
problematiche attinenti gli interventi da realizzare  nei  Comuni  di
Lecce e Latina; 
  Vista la nota 24 ottobre 2012, n. 7088, con la quale  il  Ministero
sopra richiamato ha fornito ulteriori elementi istruttori  in  merito
agli  interventi  da  realizzare  nei  Comuni  di  Venezia,  Spoleto,
Avellino e Genova; 
  Ritenuto che questo Comitato, come previsto dalla richiamata  legge
n. 211/1192, approva i programmi d'intervento, individua le fonti  di
finanziamento a carico  dello  Stato  e  determina  i  contributi  da
destinare annualmente ai singoli interventi; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la nota 25 ottobre 2012, n. 4353, predisposta  congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei  Ministri -  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica  (DIPE)  e
dal  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  posta   a   base
dell'odierna seduta del Comitato,  contenente  le  valutazioni  e  le
prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                             Prende atto 
 
delle  risultanze  dell'istruttoria  svolta   dal   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti e in particolare: 
  per quanto concerne il Comune di Venezia: 
    che, il  sistema  di  trasporto  in  corso  di  realizzazione  e'
costituito da un tram su gomma a guida  vincolata,  articolato  nelle
due linee Favaro - Mestre - Venezia e Mestre  -  Marghera  aventi  un
tracciato a T, e che parte dell'intervento e' gia' in  esercizio  dal
dicembre 2010; 
    che, l'intervento e' stato oggetto di esame di questo Comitato in
piu' occasioni e ha ricevuto un finanziamento complessivo, in termini
di volume d'investimenti, di  100,4  milioni  di  euro,  di  cui  2,7
milioni di euro per il  finanziamento  di  varianti  per  «interventi
migliorativi», il costo delle quali ammontava a 19,9 milioni di euro; 
    che, a seguito di perizie di variante  recentemente  intervenute,
alcune delle varianti per «interventi migliorativi» sopra citate sono
state stralciate e alcune sono  state  modificate,  determinando  una
riduzione del costo complessivo delle  varianti  stesse  pari  a  1,2
milioni di euro; 
    che, sono state inoltre previste nuove opere del maggior costo di
7,9  milioni  di  euro,  che  si  chiede  di  inserire   tra   quelle
finanziabili a valere sul citato contributo di 2,7 milioni di euro; 
    che, il Ministero istruttore ritiene la proposta ammissibile,  in
quanto alcune delle predette nuove opere possono  essere  considerate
«interventi  migliorativi»  alla  stregua  di  quelli  stralciati   o
ridotti, atti a incrementare la funzionalita' della tranvia  nel  suo
complesso; 
  per quanto concerne il Comune di Spoleto: 
    che,  per  l'intervento  denominato  «Mobilita'  alternativa  per
Spoleto, citta' aperta all'uomo», derivante dall'accorpamento di  tre
stralci, a fronte di un costo  complessivo  aggiornato  pari  a  49,7
milioni di  euro,  il  Ministero  istruttore  nel  2010  ha  valutato
ammissibile  a  finanziamento  l'importo  di  48  milioni  di   euro,
determinando il massimo contributo riconoscibile in 28,8  milioni  di
euro, corrispondente al 60 per cento del predetto costo ammissibile; 
    che, attualmente sono in esercizio il 2° e il 3° stralcio, mentre
e' in corso la realizzazione del 1° stralcio, dal costo  finanziabile
di 25,7 milioni di euro; 
    che, il Comune ha  poi  ritenuto  opportuno  inserire,  lungo  il
percorso meccanizzato del citato 1° stralcio, due nuove  uscite,  che
comportano un incremento di costo di 2 milioni di euro; 
    che, al costo dell'opera si aggiunge  inoltre  l'importo  di  0,6
milioni di euro inserito tra le somme a disposizione, determinando un
aumento complessivo di 2,6 milioni di euro rispetto al costo di  25,7
milioni di euro di cui sopra; 
    che, a seguito della  relativa  procedura  di  gara,  sono  state
realizzate economie per 2 milioni di euro; 
    che, per il finanziamento di quota parte dei maggiori costi sopra
descritti, il Comune ha quindi chiesto  di  utilizzare  il  succitato
ribasso di gara di 2 milioni di euro, e che tale proposta e' ritenuta
ammissibile dal citato  Ministero,  in  quanto  le  opere  aggiuntive
migliorano la funzionalita' dell'intero intervento; 
    che, il quadro economico aggiornato del  1°  stralcio  dell'opera
presenta quindi un costo complessivo finanziabile di 26,3 milioni  di
euro; 
  per quanto concerne il Comune di Avellino: 
    che, l'iniziale progetto dal  costo  di  24,7  milioni  di  euro,
denominato «Sistema innovativo», cui questo Comitato ha assegnato  un
contributo di 14,8 milioni di euro, consisteva nella realizzazione di
un sistema di trasporto a basso  impatto  ambientale,  caratterizzato
dall'utilizzo di veicoli innovativi, a guida  parzialmente  vincolata
nella fase di marcia con alimentazione da linea di contatto e a guida
libera durante le fasi di marcia autonoma; 
    che, a seguito di prescrizioni sul progetto preliminare formulate
dalla citata Commissione  interministeriale  di  cui  alla  legge  29
dicembre 1969, n. 1042, come integrata dall'art.  5  della  legge  n.
211/1992,  nonche'  per  disporre  di   un   sistema   di   trasporto
implementabile e destinato a servire un bacino d'utenza  piu'  ampio,
il  Comune  ha   approvato   il   progetto   definitivo   dell'opera,
abbandonando  l'iniziale  tecnologia  innovativa  ad  alto  costo   e
passando  a  un  sistema  di  trasporto  con  veicoli  a   tecnologia
tradizionale (filobus),  che  consentiva,  a  parita'  di  costo,  la
realizzazione di un tracciato piu' esteso e l'acquisto di  un  numero
quasi doppio di veicoli; 
    che,  all'intervento  cosi'   modificato   questo   Comitato   ha
confermato il contributo di 14,8 milioni di  euro,  pari  al  60  per
cento del costo del progetto; 
    che, nel 2006, a seguito di  un'importante  ristrutturazione  del
centro storico della citta',  prima  della  gara  per  l'appalto  dei
lavori, il Comune ha individuato una diversa  soluzione  progettuale,
che prevedeva la marcia autonoma dei veicoli per il 38 per cento  del
percorso e  la  conseguente  presenza  di  accumulatori  sui  veicoli
stessi; 
    che,  a  seguito  della  relativa   gara   d'appalto   il   costo
dell'intervento si e' ridotto a 22,4 milioni di  euro,  con  economie
per 2,3 milioni di euro,  dovute  anche  alle  minori  opere  per  la
riduzione della tratta alimentata; 
    che, peraltro la soluzione progettuale oggetto  di  gara  non  e'
stata ritenuta ammissibile dal Ministero delle infrastrutture  e  dei
trasporti, perche' l'intervento  modificato  non  risultava  piu'  in
linea con le finalita' della legge di finanziamento e  i  criteri  di
valutazione adottati in sede di concessione dei contributi; 
    che, conseguentemente, nel 2010, il medesimo Comune  ha  adeguato
il progetto, tenendo conto del  citato  diverso  assetto  del  centro
citta' e  della  dislocazione  dei  sottoservizi,  incompatibili,  in
alcune tratte del percorso, con la realizzazione dei pali di sostegno
della linea elettrica di contatto; 
    che, il progetto in questione, dal costo di 24,7 milioni di euro,
ritenuto ammissibile  dal  Ministero  istruttore,  e'  caratterizzato
dalla riduzione delle tratte a marcia autonoma al solo 13  per  cento
del percorso e comprende, tra l'altro, lo spostamento di una parte di
tracciato, la diversa  modalita'  di  alimentazione  del  veicolo  in
marcia autonoma, la modifica della linea aerea di  contatto  e  della
palificazione, la diversa collocazione del deposito officina (per  il
quale al momento sono stati indicati i  massimi  costi  ipotizzabili,
essendo il relativo progetto ancora da completare); 
    che,  il  Ministero  istruttore   propone   l'adeguamento   della
denominazione  dell'opera,  da   individuare   ora   come   «Impianto
filoviario per la citta' di Avellino»,  la  conferma  del  contributo
gia' concesso alla precedente versione progettuale e l'autorizzazione
all'utilizzo delle economie di gara; 
  per quanto concerne il Comune di Genova: 
    che, l'iniziale intervento relativo alla metropolitana di Genova,
comprensivo delle tratte Canepari - Brin e Brin - Brignole, aveva  un
costo approvato da questo Comitato di 388,4 milioni di euro; 
    che, attualmente la suddetta metropolitana e' in esercizio per la
tratta  Brin  -  Principe  -  De  Ferrari,  mentre  e'  in  corso  di
realizzazione la tratta De Ferrari - Brignole; 
    che, per sopperire alle maggiori necessita' finanziare relative a
tale seconda tratta, questo Comitato ha  approvato  la  rimodulazione
progettuale dell'intervento iniziale,  stralciando  la  realizzazione
del prolungamento Canepari - Brin e rinviando la realizzazione  della
stazione di Corvetto, e ha confermato le risorse  gia'  assegnate  al
progetto originario, integrandole con un contributo di  27,6  milioni
di euro in termini di volume d'investimenti, che era stato attribuito
ad altro intervento cui la Provincia di Savona aveva  rinunciato  (la
linea di trasporto elettrificato Savona - Vado); 
    che, l'intervento cosi' rimodulato, dal costo di 234,9 milioni di
euro, risultava finanziato  con  risorse  ex  lege  n.  211/1992  per
complessivi 121,3 milioni di euro (circa il 51,6 per cento del  costo
aggiornato); 
    che, come all'epoca rappresentato dal  Ministero  istruttore,  la
quantificazione  definitiva  del  contributo  e  l'erogazione   delle
relative risorse sarebbero state  disposte  dopo  l'acquisizione  del
parere  della  citata  Commissione  interministeriale  ex   lege   n.
1042/1969  e  dopo  la  conseguente  approvazione   tecnico-economica
dell'intervento stesso da parte del Ministero medesimo; 
    che, l'intervento risulta avere ora un costo aggiornato di  260,7
milioni di euro, integralmente  finanziato  a  valere  sulle  risorse
della citata legge 211/1992, della Regione, del Comune e della  legge
472/1999, comprensivo di un maggior costo riconducibile a varianti di
linea della tratta De Ferrari - Brignole e  all'incremento  di  spesa
per l'ampliamento del deposito Dinegro; 
    che, a seguito della  valutazione  di  congruita'  da  parte  del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di  alcune  opere  (le
varianti alla tratta De Ferrari - Brignole e alla stazione  Brignole,
nonche' il deposito Dinegro), il costo ammissibile  del  progetto  ai
fini del finanziamento a valere sui fondi della  legge  n.  211/1992,
depurato quindi di oneri a  carico  del  Comune  (tra  cui  revisione
prezzi e oneri della concessione), e'  stato  quantificato  in  219,8
milioni di euro; 
    che, il Ministero istruttore  ha  ritenuto  di  informare  questo
Comitato  in  merito  alla  intenzione  del  Comune  di   Genova   di
concentrare la quota complessiva di contributo ex lege  n.  211/1992,
di 121,3 milioni di euro (pari al 55,2 per cento del  predetto  costo
ammissibile aggiornato di 219,8 milioni di euro) sulle opere in corso
di realizzazione e destinare alle  opere  procrastinabili  parte  del
contributo derivante dal citato definanziamento dell'intervento della
Provincia di Savona; 
  per quanto concerne la Ferrovia Circumetnea di Catania: 
    che, il progetto iniziale prevedeva il potenziamento della tratta
metropolitana  Stesicoro  -  Giovanni  XXIII  e  Borgo  -  Nesima,  e
Deposito; 
    che  una  rimodulazione  dell'intervento,   con   riduzione   del
finanziamento da destinare al primo stralcio Deposito -  Officina  di
Paterno',  ha  consentito  di  destinare  le  risorse  liberatesi   e
ulteriori risorse derivanti  da  interessi  attivi  al  completamento
delle opere civili relative alla tratta Galatea - Giovanni XXIII, non
inserita nel progetto  iniziale,  ma  essenziale  per  completare  il
percorso tra Stesicoro e Nesima, in quanto compresa tra  le  stazioni
intermedie di Giovanni XXIII e Borgo; 
    che, il costo dell'intervento e' stato  quindi  rideterminato  in
141,5 milioni di euro, interamente finanziati a valere sulle  risorse
della citata legge 211/1992; 
    che, successivamente,  per  il  finanziamento  di  una  variante,
questo Comitato ha autorizzato  l'utilizzo  delle  economie  di  gara
concernenti le due tratte Borgo - Nesima e Stesicoro - Giovanni XXIII
e delle economie derivanti dalla rimodulazione della  voce  «somme  a
disposizione» di cui al quadro economico  aggiornato  delle  medesime
tratte; 
    che, come ora rappresentato dal Ministero istruttore, nei  quadri
economici dei progetti esecutivi delle  tratte  sopra  richiamate  e'
incluso l'importo originariamente destinato ad IVA (11,2  milioni  di
euro), accantonato per il venir  meno  dei  presupposti  al  relativo
rimborso; 
    che, viene ora proposta  l'autorizzazione  all'utilizzo  di  tale
accantonamento per fronteggiare il costo di ulteriori varianti, senza
modificare il citato costo complessivo dell'opera (141,5  milioni  di
euro); 
    che, le varianti includono, tra l'altro, lo stralcio di opere non
piu'  realizzabili  e  l'introduzione  di  nuovi  interventi  per  la
modifica di un tratto di galleria,  per  l'utilizzo  di  una  diversa
tipologia di consolidamenti e per urgenti e indifferibili lavori  per
la sicurezza; 
    che,  il  suddetto  Ministero  ha  formulato  parere   favorevole
all'utilizzo della somma in questione; 
  per quanto concerne il Comune di Ferrara: 
    che, gli  interventi  denominati  «Servizio  ferroviario  ad  uso
metropolitano  della  citta'  di  Ferrara»  e  «Impianto  ferroviario
affiancamento linea Ferrara - Codigoro  alla  linea  F.S.  Ferrara  -
Rimini e interramento» costituiscono, rispettivamente, il 1° e il  2°
lotto di un'opera gia' finanziata da questo Comitato  e  finalizzata,
in particolare, all'adeguamento di una tratta della linea ferroviaria
Ferrara - Codigoro per la  realizzazione  di  un  servizio  suburbano
nella  citta'  di  Ferrara  (1°  lotto)  e  alla  realizzazione   del
collegamento diretto tra le linee ferroviarie Rimini  -  Ferrara  (di
competenza di RFI S.p.A.) e Ferrara  -  Codigoro  (di  competenza  di
Ferrovie Emilia Romagna - FER s.r.l.), provenienti  da  est,  con  la
linea Suzzara - Ferrara (di competenza di  FER  s.r.l.),  nonche'  la
realizzazione di un tratto interrato di circa 1,5  km,  che  consente
l'eliminazione di due passaggi a livello in area urbana (2° lotto); 
    che, i lavori del 1° lotto sono quasi conclusi (al  3°  trimestre
2011, lo stato di avanzamento era del 93,7 per cento), mentre  quelli
del 2° lotto sono in corso; 
    che, in particolare, e' stata completata la 1ª fase del 2° lotto,
che prevede la  realizzazione  di  un  raccordo  provvisorio  per  lo
spostamento, fino a  Ferrara  centrale,  dell'esercizio  della  linea
Rimini - Ferrara sulla linea Ferrara - Codigoro; 
    che, una volta liberato dal traffico, il  sedime  della  predetta
linea Rimini - Ferrara sara' interessato dalla  realizzazione  di  un
tunnel a due binari, uno in uso a RFI S.p.A. e l'altro a FER  s.r.l.,
e su tale sedime  sara'  spostata  la  tratta  iniziale  della  linea
Ferrara - Codigoro, abbandonando l'attuale percorso,  che  sara'  poi
demolito; 
    che, nel corso dei lavori e' emersa la necessita' di adeguare  il
progetto sia per caratteristiche geometriche, sia  per  normativa  di
sicurezza nelle gallerie ferroviarie,  sia  per  la  nuova  normativa
antisismica in vigore; 
    che, il costo dei suddetti adeguamenti ammonta a complessivi  8,7
milioni di euro, al cui finanziamento  contribuiranno  2  milioni  di
euro quali somme residue gia'  stanziate  ai  sensi  della  legge  22
dicembre 1986,  n.  910  (legge  finanziaria  1987)  e  in  corso  di
trasferimento alla Regione Emilia-Romagna, 0,7 milioni di euro  quale
anticipo da parte di FER s.r.l., recuperabile tramite la  vendita  di
un immobile, e 1 milione di euro quale cofinanziamento del Comune  di
Ferrara; 
    che, i residui 5 milioni di euro possono essere reperiti, come da
proposta del Ministero  istruttore,  utilizzando  gli  interessi  sul
conto corrente vincolato a favore del Ministero delle  infrastrutture
e dei trasporti sul quale sono state depositate le somme assegnate al
suddetto Comune a valere  sulla  legge  n.  211/1992,  interessi  che
coprirebbero il 57 per cento del  costo  della  variante,  rientrando
quindi nel limite massimo di contribuzione statale del 60 per cento; 
    che, il citato Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  ha
formulato parere favorevole in merito alla proposta,  precisando  che
gli interessi maturati al 3° trimestre 2011 ammontano  a  complessivi
5,1 milioni di euro (di cui 1,3 milioni  di  euro  per  il  1°  lotto
dell'intervento, gia' pressoche' completato, e 3,8  milioni  di  euro
per il 2° lotto) e che possono essere integralmente utilizzati per il
citato 2° lotto; 
  per quanto concerne il Comune di L'Aquila: 
    che, l'intervento gia' approvato da questo Comitato  riguarda  la
realizzazione di una linea tranviaria su gomma il cui costo,  pari  a
33,6 milioni di euro, e' stato finanziato per 20,1 milioni  di  euro,
pari al 60 per cento del costo stesso; 
    che, l'opera e' stata  inserita  nel  Programma  triennale  delle
opere pubbliche  del  Comune,  tra  gli  interventi  suscettibili  di
finanziamento da parte dei privati ex art. 37-bis  dell'allora  legge
11 febbraio 1994, n. 109; 
    che,  dopo  l'espletamento  della   gara,   la   concessione   di
realizzazione e gestione e' stata  affidata  al  raggruppamento  CGRT
(Costruzione  e  gestione  reti  di  trasporto),  individuato   quale
«promotore»; 
    che, i lavori avrebbero dovuto essere conclusi entro il  mese  di
aprile 2005; 
    che,  l'intervento  e'  stato  oggetto  di  una  variante   (c.d.
«variante assestamento»), che non ha apportato modifiche  progettuali
sostanziali e ha reso necessario rimodulare il  quadro  economico,  a
parita'  di  spesa,  ed  e'  poi  stato  oggetto  di  una   procedura
d'infrazione  comunitaria,  conclusasi  con  la   dichiarazione   che
l'appalto dei lavori di realizzazione e gestione  dell'infrastruttura
era stato attribuito dal Comune con una procedura diversa  da  quelle
previste dalla direttiva 14 giugno 1993, n. 93/37/CEE, concernente le
procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici; 
    che, in ottemperanza  agli  esiti  della  citata  procedura,  nel
gennaio 2009 la concessione sopra richiamata e' stata annullata; 
    che, in seguito all'evento  calamitoso  del  6  aprile  2009,  il
Ministero istruttore ha interessato il  Comune  a  relazionare  sullo
stato delle opere gia' realizzate e  sulla  fornitura  del  materiale
rotabile,   nonche'   sulla   situazione   contrattuale    e    sulla
programmazione del completamento delle opere; 
    che, rilevata la mancanza di riscontro  a  tale  richiesta  e  ai
successivi solleciti, il citato Ministero ha inizialmente  ipotizzato
la revoca del residuo contributo, da rendere  disponibile  per  altri
interventi; 
    che, tuttavia, accogliendo le indicazioni della C.A.V., formulate
in  funzione  della  particolarita'  della  situazione   venutasi   a
determinare  a  seguito  del  sopra  citato  evento  calamitoso,   il
Ministero stesso ha interessato questo Comitato, al fine di  valutare
la  realizzabilita'  di  uno  stralcio  funzionale   dell'intervento,
impiegando le opere gia' costruite  e  ancora  utilizzabili  dopo  il
sisma; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Intervento di Venezia. 
    E' autorizzato l'utilizzo di quota  parte  del  contribuito  gia'
assegnato all'intervento concernente la linea  tranviaria  «Favaro  -
Mestre - Venezia S. Marta» e «Mestre centro - Marghera  con  variante
in sottopasso», pari a 1,2 milioni  di  euro,  per  il  finanziamento
delle nuove varianti di cui alla precedente presa d'atto. 
  2. Intervento di Spoleto. 
    E' autorizzato l'utilizzo  delle  economie  di  gara,  pari  a  2
milioni  di  euro,  relative  all'intervento  denominato   «Mobilita'
alternativa per Spoleto, citta'  aperta  all'uomo»,  rimodulato  come
dalla precedente «presa d'atto». 
  3. Intervento di Avellino. 
  3.1  E'  confermato  il  contributo  di  14,8  milioni   di   euro,
inizialmente concesso all'intervento denominato «Sistema innovativo»,
a favore dell'attuale progetto  aggiornato  da  denominare  «Impianto
filoviario per la citta' di Avellino», risultante dalla rimodulazione
di cui alla precedente presa d'atto e del costo di  24,7  milioni  di
euro. 
  3.2 E' inoltre autorizzato, per la realizzazione dell'intervento di
cui al precedente punto 3.1, l'utilizzo delle economie di gara,  pari
a 2,3 milioni di euro. 
  4. Intervento della Ferrovia Circumetnea di Catania. 
    E' autorizzato l'utilizzo di  11,2  milioni  di  euro,  derivanti
dall'accantonamento dell'importo appostato a titolo di IVA nel quadro
economico iniziale dell'intervento denominato «Ferrovia Circumetnea -
potenziamento  tratte  metropolitane  Borgo  -  Nesima,  Stesicoro  -
Giovanni XXIII, deposito, opere civili Galatea - Giovanni XXIII», per
il finanziamento delle varianti di cui alla precedente presa d'atto. 
  5. Intervento di Ferrara. 
    E' autorizzato l'utilizzo di 5  milioni  di  euro,  derivanti  da
interessi  maturati  sul  conto  corrente  vincolato  a  favore   del
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  di   cui   alla
precedente presa  d'atto,  per  il  finanziamento  degli  adeguamenti
progettuali, ugualmente illustrati  nella  precedente  presa  d'atto,
relativi    all'intervento    denominato    «Impianto     ferroviario
affiancamento linea Ferrara - Codigoro  alla  linea  F.S.  Ferrara  -
Rimini e interramento». 
  6. Intervento di L'Aquila. 
  6.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti invitera'  il
Comune di L'Aquila a relazionare, sullo stato  delle  opere  relative
alla «tranvia  su  gomma»  gia'  realizzate  e  sulla  fornitura  del
relativo materiale rotabile, nonche' sulla situazione contrattuale  e
sulla  programmazione  del  completamento  delle  opere  stesse.   La
relazione dovra' altresi' fornire notizie  sulla  realizzabilita'  di
uno stralcio funzionale dell'intervento,  impiegando  le  opere  gia'
costruite e ancora utilizzabili dopo il sisma. 
  6.2 In caso di mancata trasmissione  della  predetta  relazione  al
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, entro 90 giorni dalla
data  di  pubblicazione  della  presente  delibera   nella   Gazzetta
Ufficiale, il suddetto Ministero potra' formulare a  questo  Comitato
una nuova proposta di destinazione  del  finanziamento  concesso  per
l'intervento di cui al precedente punto 6.1. 
  7. Clausole finali. 
  7.1 Il Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti  vigilera'
sull'attuazione della  presente  delibera,  sollecitando  i  soggetti
interessati  ad  adottare  tutte  le  misure   per   una   tempestiva
realizzazione delle opere in questione. 
  7.2 I soggetti aggiudicatori di interventi comprensivi di una spesa
per rotabili, che siano  almeno  in  parte  a  carico  della  finanza
pubblica, dovranno  assicurare  che  i  rotabili  stessi  restino  di
proprieta' pubblica, salvo che il servizio venga poi posto a gara. 
  7.3 Restano ferme  le  direttive  formulate  in  precedenza  e  non
esplicitamente modificate con la presente delibera, compreso  l'onere
di relazione annuale, da espletare entro il 31 gennaio di  ogni  anno
fino alla completa realizzazione del programma di interventi. 
    Roma, 26 ottobre 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti 
Il Segretario: Barca 

Registrato alla Corte dei conti il 7 gennaio 2013 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, registro n. 1, Economia e finanze, foglio n. 10