IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d.  "legge  obiettivo"),
che, all'art. 1, ha  stabilito  che  le  infrastrutture  pubbliche  e
private e gli  insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse
nazionale, da realizzare per la modernizzazione  e  lo  sviluppo  del
Paese,  siano  individuati  dal  Governo  attraverso   un   Programma
formulato secondo i criteri e le  indicazioni  procedurali  contenuti
nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare,  in
sede di prima applicazione della legge, il suddetto  programma  entro
il 31 dicembre 2001; 
  Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art.  13,  oltre  a
recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n.  443/2001  e  ad
autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la
realizzazione delle opere incluse nel programma approvato  da  questo
Comitato, prevede,  in  particolare,  che  le  opere  medesime  siano
comprese in intese generali quadro tra  il  Governo  e  ogni  singola
Regione o Provincia autonoma, al fine del congiunto  coordinamento  e
della realizzazione degli interventi; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
s.m.i.; 
  Vista la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  "Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione"  che,  all'art.
11, dispone che a decorrere dal 1° gennaio  2003,  ogni  progetto  di
investimento pubblico deve  essere  dotato  di  un  Codice  unico  di
progetto (da ora in avanti "CUP"); 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
"Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e  2004/18/CE"  (da  ora  in
avanti anche "codice dei contratti pubblici" o  "decreto  legislativo
n. 163/2006"), e s.m.i., e visti in particolare: 
    la parte II, titolo III, capo IV, concernente "Lavori relativi  a
infrastrutture   strategiche    e    insediamenti    produttivi"    e
specificamente  l'art.   163,   che   conferma   la   responsabilita'
dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita'  di  questo
Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che  puo'
in proposito avvalersi di apposita "Struttura  tecnica  di  missione"
alla quale e' demandata la responsabilita' di assicurare la  coerenza
tra  i  contenuti  della  relazione   istruttoria   e   la   relativa
documentazione a supporto; 
    l'art. 256, che ha abrogato  il  decreto  legislativo  20  agosto
2002, n. 190, concernente la "Attuazione della legge n. 443/2001  per
la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi
strategici e di interesse nazionale",  come  modificato  dal  decreto
legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Vista la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n. 217, che reca  un  piano  straordinario  contro  la
mafia, nonche' delega al Governo in materia di normativa antimafia  e
che, tra l'altro,  definisce  le  sanzioni  applicabili  in  caso  di
inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa, tra  cui  la
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n.  88,  "Disposizioni
in materia di  risorse  aggiuntive  ed  interventi  speciali  per  la
rimozione di squilibri economici e  sociali,  a  norma  dell'art.  16
della legge 5 maggio 2009, n. 42" e visto in particolare l'art. 6 che
prevede: 
    che, per le finalita' di cui all'art.  1  del  medesimo  decreto,
nonche' allo scopo di accelerare la realizzazione degli interventi  e
di assicurare la qualita' della spesa pubblica, il Ministro delegato,
d'intesa con il Ministro dell'economia e  delle  finanze  e  con  gli
altri  Ministri  interessati,   stipula   con   le   Regioni   e   le
amministrazioni competenti un "contratto istituzionale  di  sviluppo"
(CIS) che destina le risorse del Fondo sviluppo e coesione  assegnate
da questo Comitato e individua responsabilita', tempi e modalita'  di
attuazione degli interventi; 
    che,  ai  sensi  del  comma   3   del   medesimo   articolo,   la
progettazione, l'approvazione e  la  realizzazione  degli  interventi
individuati nel  citato  contratto  istituzionale  di  sviluppo  sono
disciplinate dalle norme di cui alla parte II, titolo III,  capo  IV,
del codice dei contratti  pubblici  concernente  "lavori  relativi  a
infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi"; 
  Visto il decreto-legge 6 dicembre 2011,  n.  201,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre  2011,  n.  214,  e  s.m.i.  e
recante  "Disposizioni  urgenti  per  la  crescita,  l'equita'  e  il
consolidamento dei conti pubblici", e visto in particolare l'art. 44,
comma 4, lettera b) che, nell'apportare modificazioni al comma 10-bis
dell'art. 4 del decreto-legge 13 maggio  2011,  n.  70,  prevede  che
"alle opere i cui progetti preliminari sono  pervenuti  al  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti fino alla  data  di  entrata  in
vigore della legge di conversione del  presente  decreto  (13  luglio
2011) continuano ad applicarsi le disposizioni degli articoli da  165
a 168 del decreto legislativo 12  aprile  2006,  n.  163,  nel  testo
vigente prima della medesima data"; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in Gazzetta Ufficiale  n.  140/2003),  con  la  quale  questo
Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP, che  deve
essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4  della
delibera stessa; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (G.U. n. 248/2003), con  la
quale questo Comitato  ha  formulato,  tra  l'altro,  indicazioni  di
ordine  procedurale  riguardo  alle  attivita'  di  supporto  che  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere
ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi  nel
1° Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale  questo  Comitato  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico,  e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera 18 novembre 2010, n. 81 (G.U. n. 95/2011), con la
quale questo Comitato ha dato  parere  favorevole  in  ordine  all'8°
Allegato infrastrutture alla Decisione di finanza pubblica 2011-2013; 
  Vista la delibera 3 agosto 2011, n. 62 (G.U. n. 304/2011),  con  la
quale  questo  Comitato  ha  individuato,   tra   le   infrastrutture
strategiche nazionali del Piano nazionale per il Sud,  la  direttrice
ferroviaria "Napoli - Bari - Lecce  -  Taranto"  e,  in  particolare,
l'intervento "Variante Cancello - Napoli" con un costo di 813 milioni
di euro interamente disponibili, comprensivi del finanziamento di 201
milioni di euro assegnato con la medesima  delibera  a  carico  delle
risorse rivenienti dalle quote  regionali  della  politica  regionale
unitaria nazionale 2007-2013, e ha stabilito che tali  infrastrutture
possano essere realizzate attraverso un CIS, di cui alla delibera  di
questo Comitato 11 gennaio 2011, n. 1 (G.U. n. 80/2011); 
  Vista la delibera 20 gennaio 2012, n. 4 (G.U. n. 196/2012), con cui
questo  Comitato  ha  espresso  parere  sul  contratto  di  programma
2007-2011  parte  investimenti  -  aggiornamento  2010-2011,  tra  il
Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  e  Rete  ferroviaria
italiana S.p.A. (da ora in avanti anche "RFI  S.p.A."),  che  include
nella "tabella A03-A04  opere  in  corso",  l'itinerario  ferroviario
Napoli - Bari; 
  Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno di concerto  con
il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e  dei
trasporti il 14 marzo 2003, e s.m.i., con il quale - in relazione  al
disposto dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo n.  190/2002,
ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006 - e' stato
costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
grandi opere; 
  Vista la nota 5 novembre 2004,  n.  COM/3001/1,  con  la  quale  il
coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza delle grandi opere ha esposto le linee guida varate  dal
Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004; 
  Vista la nota 28 gennaio 2013, n. 2965, con la quale  il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  chiesto   l'inserimento
all'ordine del  giorno  della  prima  riunione  utile  del  Comitato,
dell'approvazione del progetto  preliminare  della  tratta  Napoli  -
Cancello nell'ambito dell'itinerario ferroviario Napoli - Bari; 
  Vista la nota 28 gennaio 2013, n. 3002, con la quale  il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso  la  relativa
documentazione istruttoria; 
  Viste le note 7 febbraio 2013, n. 4121 e 15 febbraio 2013, n. 5016,
con le quali, rispettivamente, il Ministero  delle  infrastrutture  e
dei trasporti  ha  trasmesso,  a  integrazione  della  documentazione
istruttoria, la nota dell'Amministratore delegato di Rete ferroviaria
italiana S.p.A. (RFI S.p.A.) 31 gennaio 2013, n. 85,  e  ha  risposto
alle richieste formulate dalla Presidenza del Consiglio dei  Ministri
-  Dipartimento  per  la  programmazione  e  il  coordinamento  della
politica economica (DIPE) con nota 11 febbraio 2013, n 645; 
  Considerato che l'opera e' inclusa nell'Intesa generale quadro  tra
Governo e Regione Campania, sottoscritta in data 18 dicembre 2001; 
  Considerato che il 2 agosto 2012 e' stato sottoscritto il  CIS  per
la realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli - Bari - Lecce -
Taranto, inclusa la linea Potenza - Foggia, tra il  Ministro  per  la
coesione territoriale, il Vice-Ministro delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, la Regione Campania, la  Regione  Basilicata,  la  Regione
Puglia, Ferrovie dello Stato S.p.A. e RFI S.p.A.; 
  Considerato che il suddetto CIS ha per oggetto la  progettazione  e
la realizzazione, fino all'entrata in esercizio, tra  l'altro,  della
"Variante Napoli - Cancello" con un costo  di  813  milioni  di  euro
interamente disponibili, di cui 201 milioni  di  euro  a  carico  del
Fondo sviluppo e coesione (FSC regionale, delibera n.  62/2011),  305
milioni  di  euro  a   carico   della   riduzione   del   tasso   del
cofinanziamento statale dei programmi comunitari di cui  al  "verbale
di accordo tra il Ministero per la coesione territoriale e la Regione
Campania", sottoscritto il 14 dicembre 2011, e 307 milioni di euro  a
valere  su  risorse  gia'  disponibili  nel  contratto  di  programma
2007-2011   -   aggiornamento   2010-2011   tra    Ministero    delle
infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.A.; 
  Considerato che, con riferimento al cronoprogramma delle attivita',
l'art. 5, comma 1, del sopra citato CIS prevede che il rispetto della
tempistica  di  cui  al  relativo  allegato  3  costituisca  elemento
prioritario  ed  essenziale  per  l'attuazione   del   programma   di
interventi; 
  Considerata  la  rideterminazione  degli  obiettivi  del  patto  di
stabilita' interno disposta dall'art. 16, comma 2, del  decreto-legge
6 luglio  2012,  n.  95,  convertito  in  legge,  con  modificazioni,
dall'art. 1, comma 1, della legge 7 agosto 2012, n. 135; 
  Considerato che, successivamente alla delibera n. 4 del 20  gennaio
2012 con la quale  questo  Comitato  ha  espresso  parere  favorevole
sull'aggiornamento  2010-2011  del   contratto   di   programma   RFI
2007-2011,  gli  stanziamenti  del  capitolo  7122  dello  stato   di
previsione del Ministero dell'economia  e  delle  finanze,  destinati
agli investimenti di RFI S.p.A. sono  stati  ridotti  di  complessivi
421,7  milioni  di   euro   in   applicazione   delle   sottoindicate
disposizioni: 
    art. 13, comma 1-quinquies, del decreto-legge n. 16 del  2  marzo
2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile  2012,  n.
44; 
    art. 69, comma 2, del decreto-legge n. 83  del  22  giugno  2012,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134; 
    art. 7, comma 12, del decreto-legge n.  95  del  6  luglio  2012,
convertito, con modificazioni, dalla legge  7  agosto  2012,  n.  135
(L.S. 2013 - tabella E); 
    art. 2, comma 1 del decreto-legge  n.  78  del  31  maggio  2010,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122; 
    art. 16, comma  3,  del  decreto-legge  6  luglio  2011,  n.  98,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la nota 15 febbraio 2013, n. 736, predisposta  congiuntamente
dal Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del
Consiglio dei ministri (DIPE) e dal Ministero dell'economia  e  delle
finanze e posta a base dell'odierna seduta del  Comitato,  contenente
le  valutazioni  e  le  prescrizioni  da  riportare  nella   presente
delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita in seduta l'intesa del  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze; 
  Prende atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, in particolare: 
sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
  che il progetto in esame  si  inserisce  negli  interventi  per  la
riqualificazione  e  lo  sviluppo  dell'itinerario  Napoli  -   Bari,
consistenti in interventi di raddoppio dei tratti di linea a  singolo
binario e  in  varianti  rispetto  agli  attuali  tracciati,  con  la
finalita' di scegliere le soluzioni migliori in grado  di  assicurare
la  velocizzazione  dei  collegamenti,  l'aumento   dell'offerta   di
trasporto ferroviario, e di elevare  l'efficacia  dell'infrastruttura
esistente attraverso l'aumento dell'accessibilita' al servizio  nelle
aree attraversate; 
  che   la   realizzazione   del   predetto   progetto,    unitamente
all'attivazione del sistema ferroviario dell'alta velocita' (AV) Roma
- Napoli, favorira'  l'integrazione  dell'infrastruttura  ferroviaria
del sud - est con le direttrici di collegamento al nord del  Paese  e
con  l'Europa,  a  sostegno  dello   sviluppo   socio-economico   del
Mezzogiorno, connettendo due aree, quella campana e quella  pugliese,
che da sole sono sede di oltre  il  40  per  cento  della  produzione
meridionale; 
  che attualmente il  collegamento  ferroviario  tra  Napoli  e  Bari
presenta una discontinuita' ("rottura di carico") nella  stazione  di
Caserta e una inversione di marcia nella stazione di Foggia; 
  che, procedendo da ovest verso est, la prima tratta ferroviaria che
si percorre, quella che collega Napoli a Caserta via Cancello,  e'  a
doppio binario, mentre da Caserta si prosegue verso est,  con  cambio
di materiale rotabile, percorrendo l'attuale linea Caserta -  Foggia,
a singolo binario per la maggior parte della sua estensione, di circa
163 km; 
  che risultano gia' a doppio binario  solo  i  tratti  compresi  tra
Vitulano e Apice, a cavallo della stazione di Benevento (per circa 21
km), e tra la stazione di Cervaro e Foggia (circa 7 km), e che  dalla
stazione di Foggia, con inversione di marcia,  ci  si  immette  sulla
linea Pescara - Bari, a doppio binario; 
  che il progetto  in  approvazione  costituisce  il  primo  segmento
dell'itinerario Napoli - Bari e realizza l'integrazione  delle  linee
storiche campane e  pugliesi  con  il  sistema  AV/AC  Torino  Milano
Napoli, tramite l'interscambio nella stazione AV di Napoli  Afragola,
a servizio anche della variante della linea Napoli - Cassino e  della
nuova linea Circumvesuviana Volla - Campania; 
  che il progetto in esame concerne la realizzazione di un  tracciato
alternativo alla linea Napoli - Cancello esistente, compreso  tra  il
chilometro  241+740  e  il  chilometro  229+568  della  stessa  linea
storica, per  una  lunghezza  di  circa  15,5  km,  che  interessa  i
territori dei  comuni  di  Volla,  Casalnuovo,  Afragola,  Caivano  e
Acerra, tutti in provincia di Napoli; 
  che il tracciato in approvazione e' quello  individuato,  in  scala
1:25.000, nell'elaborato "corografia generale di progetto"  trasmesso
dal Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti,  contrassegnato
come allegato n. 3 della citata nota 15 febbraio  2013  dello  stesso
Ministero; 
  che lungo il tracciato sono previste, nell'ordine, in uscita  dalla
stazione centrale di Napoli, la fermata "Casalnuovo", la stazione "AV
Napoli  Afragola",  la  fermata  "Centro  commerciale",  la  stazione
"Acerra" e la fermata "Polo pediatrico"; 
  che il tracciato, nei primi 5 km da Napoli, percorre  il  corridoio
infrastrutturale della tratta AV Roma - Napoli,  gia'  in  esercizio,
impegnando tratti di  opere  e  di  sede  realizzati  dal  contraente
generale nell'ambito della stessa tratta AV Roma - Napoli; 
  che la infrastruttura prevede due binari con interasse pari a 4 m; 
  che, tra le principali opere civili della tratta  sono  incluse  la
galleria "Casalnuovo", di lunghezza pari a circa 2,4 km, la  galleria
artificiale "Santa Chiara", di lunghezza pari  a  circa  0,5  km,  il
viadotto "Centro commerciale e Asse mediano VI01", il viadotto  "Regi
Lagni e Asse mediano VI02", il  viadotto  "SP  162  DIR  VI03"  e  il
viadotto "Asse di supporto VI04"; 
  che nella nuova stazione di Acerra e' previsto un  binario  con  la
funzione di raccordare la zona industriale "ASI/FIAT" con la stazione
medesima; 
  che, inoltre, come risulta dall'allegato 4  della  citata  nota  15
febbraio 2013, n. 5016  del  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, l'intervento prevede la dismissione dell'attuale tratto di
linea ferroviaria storica compresa tra  la  progressiva  chilometrica
241+740 (corrispondente alla  progressiva  chilometrica  0+000  della
tratta  in  approvazione)  e  la  progressiva  chilometrica   229+568
(corrispondente alla progressiva chilometrica 15+515 della tratta  in
approvazione); 
  che in data 7 agosto 2009 il soggetto aggiudicatore ha trasmesso il
progetto preliminare della "Variante alla linea Napoli - Cancello" al
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,  al
Ministero per  i  beni  e  le  attivita'  culturali  e  alla  Regione
Campania; 
  che in data 8 agosto 2009 il progetto preliminare e' stato altresi'
trasmesso ai comuni  interessati,  alla  Provincia  di  Napoli  e  ai
soggetti gestori delle interferenze; 
  che in data 11 agosto 2009  lo  stesso  soggetto  aggiudicatore  ha
trasmesso  il  suddetto  progetto  preliminare  al  Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti; 
  che il progetto preliminare e' stato  oggetto  di  informazione  al
pubblico  dell'avvenuto  deposito  mediante  avviso  pubblicato   sui
quotidiani "La Repubblica" e "Il Mattino" in data 11 agosto 2009; 
  che in data  5  luglio  2010,  con  nota  n.  23119,  il  Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare  ha  trasmesso
il parere positivo con prescrizioni sulla  compatibilita'  ambientale
dell'opera espresso,  in  data  25  maggio  2010,  dalla  Commissione
tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e VAS dello  stesso
Ministero (parere n. 452); 
  che la Regione Campania, con le deliberazioni  13  marzo  2012,  n.
103, e 31 ottobre 2012, n. 617, si e'  espressa  favorevolmente,  con
prescrizioni, sul progetto  in  esame  ai  fini  della  intesa  sulla
localizzazione dell'opera; 
  che, nell'ambito del procedimento interno al Ministero per i beni e
le  attivita'  culturali,  la  Soprintendenza  speciale  per  i  beni
archeologici di Napoli e di Pompei, in considerazione  dell'interesse
archeologico  delle  aree  impegnate  dall'intervento  in  comune  di
Afragola, sottoposte a tutela con decreto n. 317 del 13 giugno  2008,
ai sensi degli articoli 10, 13, 14 e 15 del  decreto  legislativo  22
gennaio 2004, n. 42, ha espresso parere negativo sul tracciato tra le
progressive chilometriche 5+300 e 6+599, chiedendo l'elaborazione  di
una soluzione alternativa; 
  che la stessa Soprintendenza ha altresi'  prescritto  l'attivazione
della procedura di verifica preventiva  dell'interesse  archeologico,
prevista dall'art. 96 del  codice  dei  contratti  pubblici,  per  la
rimanente parte del tracciato, ad esclusione del tratto compreso  tra
le  progressive  chilometriche  2+871  e   5+300,   gia'   realizzato
nell'ambito della linea AV Roma - Napoli; 
  che l'allegato XXI al decreto legislativo n. 163/2006, all'art. 38,
comma 3, prevede che, nelle more della procedura di cui  all'art.  96
del medesimo codice, il soggetto aggiudicatore  puo'  trasmettere  al
Ministero  delle  infrastrutture,   nonche'   agli   altri   soggetti
interessati, il progetto  preliminare  dell'opera,  che  puo'  essere
sottoposto alla approvazione del CIPE a condizione che l'esito  delle
indagini  archeologiche  in  corso   di   svolgimento   consenta   la
localizzazione  dell'opera  medesima  o  comporti  prescrizioni   che
permettano di individuarne un'idonea localizzazione; 
  che in data 22 settembre 2012, con nota n. 29776, il Ministero  per
i beni e le attivita' culturali ha  espresso  parere  favorevole  con
prescrizioni sul progetto preliminare in esame; 
  che in data 17 gennaio  2013,  con  nota  n.  98/12,  il  Consiglio
superiore dei lavori pubblici  ha  formulato  parere  favorevole  sul
progetto preliminare in esame; 
  che il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  propone  le
prescrizioni e raccomandazioni da formulare in sede  di  approvazione
del progetto, esponendo le motivazioni in caso di mancato recepimento
di osservazioni avanzate nella fase istruttoria; 
sotto l'aspetto attuativo: 
  che il Soggetto aggiudicatore dell'intervento e'  Rete  ferroviaria
italiana S.p.A.; 
  che la modalita' di affidamento prevista e' l'appalto integrato; 
  che il cronoprogramma  delle  attivita'  presentato  dal  Ministero
istruttore e' coerente con il seguente cronoprogramma risultante  dal
CIS dell'itinerario Napoli - Bari - Lecce - Taranto: 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
sotto l'aspetto finanziario: 
  che il costo del progetto preliminare in  approvazione  e'  pari  a
circa 813 milioni di  euro  circa,  comprensivi  dell'importo  di  83
milioni di euro gia' contabilizzato e relativo alle opere  realizzate
dalla  Societa'  TAV  nell'ambito   dell'intervento   relativo   alla
penetrazione nel nodo di Napoli della linea AV Roma - Napoli, di  cui
663 milioni di euro per investimenti, 47 milioni di euro per  servizi
di ingegneria e alta  sorveglianza,  8  milioni  di  euro  per  costi
interni di RFI S.p.A. fino alla consegna dell'opera e 12  milioni  di
euro per spese generali del committente; 
  che l'articolazione del costo e' la seguente: 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
  che, con riferimento alla  valorizzazione  delle  prescrizioni,  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  afferma  che  non  e'
possibile  in  questa   fase   quantificare   l'impatto   finanziario
dell'accoglimento di alcune richieste avanzate dalle  amministrazioni
interessate; 
  che le opere civili gia' realizzate  nell'ambito  della  tratta  AV
Roma - Napoli, per l'importo di 83 milioni di euro, sono le seguenti: 
    paratie e solettone relativi al tratto  di  galleria  artificiale
"Casalnuovo" di lunghezza pari a 100  m  circa,  tra  le  progressive
chilometriche 2+198 e 2+299; 
    tratto di galleria "Casalnuovo" di lunghezza pari a 155  m  circa
dalla progressiva chilometrica 2+871  alla  progressiva  chilometrica
3+027; 
    galleria artificiale "Santa Chiara" della lunghezza di circa  191
m dalla progressiva chilometrica 3+027 alla progressiva  chilometrica
3+518 circa; 
    tratto di sede  allo  scoperto,  parte  in  trincea  e  parte  in
rilevato,  dalla  progressiva  chilometrica  3+518  alla  progressiva
chilometrica 5+300; 
  che per la copertura dell'opera sono disponibili finanziamenti pari
a complessivi 813 milioni di euro, secondo la seguente  articolazione
delle fonti: 
    201  milioni  di  euro  dal  Fondo  sviluppo  e  coesione   (FSC)
regionale, assegnati con la citata delibera n. 62/2011; 
    305 milioni di euro di riduzione del cofinanziamento statale  dei
programmi comunitari di cui al citato accordo  tra  Ministro  per  la
coesione territoriale e Presidente  della  Regione  Campania  del  14
dicembre 2011; 
    307 milioni di  euro  da  altre  fonti  statali  a  valere  sulle
disponibilita'  del  contratto  di  programma  RFI  -   aggiornamento
2010-2011; 
  che il Presidente della Regione  Campania,  con  nota  16  febbraio
2013, n. 2575, in ragione della rilevanza strategica  dell'intervento
previsto nel citato CIS, ha affermato  che  le  riduzioni  potenziali
delle risorse FSC a seguito della  rideterminazione  degli  obiettivi
del patto di stabilita' interno disposte dall'art. 16, comma  2,  del
decreto-legge n.  95/2012  citate  in  premessa,  non  gravano  sulla
copertura  finanziaria  assicurata   della   regione   Campania   per
l'intervento in approvazione; 
  che gli amministratori delegati di Ferrovie  dello  Stato  Italiane
S.p.A. e RFI S.p.A., con  nota  congiunta  acquisita  agli  atti  del
Segretario  di  questo  Comitato  in  data  15  febbraio  2013,   con
protocollo  n.  330,  hanno  dichiarato  che   le   riduzioni   degli
stanziamenti destinati agli investimenti di  RFI  S.p.A.  di  cui  al
capitolo di bilancio n. 7122  del  Ministero  dell'economia  e  delle
finanze, non gravano sulle coperture finanziarie per la realizzazione
della Direttrice ferroviaria Napoli - Bari - Lecce - Taranto; 
  che il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  propone  di
dare priorita' all'utilizzo delle risorse provenienti  dal  FSC  (201
milioni di euro) secondo il crono programma  di  spesa  definito  nel
CIS. 
 
                              Delibera: 
 
1. Approvazione progetto preliminare. 
  1.1  Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  165  del   decreto
legislativo n. 163/2006 e s.m.i.  e  dell'art.  10  del  decreto  del
Presidente della Repubblica 8 giugno  2001,  n.  327,  e  s.m.i.,  e'
approvato, con  le  prescrizioni  e  le  raccomandazioni  di  cui  al
successivo  punto  1.6,  anche  ai  fini  della  attestazione   della
compatibilita' ambientale, della localizzazione urbanistica  e  della
apposizione  del  vincolo  preordinato  all'esproprio,  il   progetto
preliminare dell'opera "Itinerario Napoli - Bari: variante alla linea
Napoli  -  Cancello",  a  esclusione  del  tratto  compreso  tra   le
progressive chilometriche 5+300 e 6+599. 
  1.2 Le prescrizioni cui e' subordinata l'approvazione del  progetto
sono riportate  nella  prima  parte  dell'allegato  1  alla  presente
delibera, che forma parte integrante della delibera stessa, mentre le
raccomandazioni sono  riportate  nella  seconda  parte  del  predetto
allegato. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar
seguito a qualcuna di dette  raccomandazioni,  fornira'  al  riguardo
puntuale  motivazione  in  modo  da  consentire  al  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti di esprimere le proprie valutazioni  e
di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative. 
  1.3  Il  tracciato  in  approvazione  e'  quello  individuato,  con
l'approssimazione della scala  1:25.000,  nell'elaborato  "corografia
generale di progetto" trasmesso dal Ministero delle infrastrutture  e
dei trasporti, contrassegnato come allegato n. 3 della citata nota 15
febbraio 2013 dello stesso Ministero, riprodotto in  formato  ridotto
nell'allegato n. 2 della presente delibera. 
  1.4 Ai sensi dell'art. 165, comma 3,  del  decreto  legislativo  n.
163/2006 e s.m.i., l'importo di euro 813.000.000, al  netto  di  IVA,
come sintetizzato nella precedente  "presa  d'atto",  costituisce  il
limite di spesa dell'opera di cui al punto 1.1. 
  1.5 La copertura finanziaria dell'intervento e' imputata  a  carico
delle seguenti fonti finanziarie: 
    euro 201.000.000 a carico del Fondo  sviluppo  e  coesione  (FSC)
regionale, assegnati all'opera di cui al punto 1.1 con la delibera di
questo Comitato n. 62/2011; 
    euro 305.000.000 a carico  della  riduzione  del  cofinanziamento
statale dei programmi comunitari UE 2007-2013 di cui all'accordo  tra
il Ministro per  la  coesione  territoriale  e  il  Presidente  della
Regione Campania del 14 dicembre 2011; 
    euro 307.000.000 a carico delle disponibilita' del  Contratto  di
programma  RFI  -   aggiornamento   2010-2011,   e   in   particolare
dell'importo   di   euro   2.269.000.000   allocato   sul    progetto
"Potenziamento itinerario Napoli-Bari" di cui alla tabella "Opere  in
corso A03/04 sviluppo infrastrutturale" del medesimo contratto. 
2. Disposizioni relative alla "variante archeologica". 
  2.1 Ai sensi e per gli effetti dell'articoli 167, commi 6 e 7,  del
decreto  legislativo  n.  163/2006,  e'  disposta  la  variante   del
tracciato tra le progressive chilometriche 5+300 e  6+599,  richiesto
dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e  di
Pompei  in  considerazione  dell'interesse  archeologico  delle  aree
impegnate dall'intervento in comune di Afragola, sottoposte a  tutela
ai sensi degli articoli 10, 13,  14  e  15  del  decreto  legislativo
42/2004 con decreto n. 317 del 13 giugno 2008, in base alla soluzione
alternativa di tracciato presentata dalla Societa' Italferr. 
  Il relativo progetto sara'  sottoposto,  non  appena  possibile,  a
questo Comitato ai fini  dell'approvazione,  corredato  dello  schema
aggiornato di cui alla planimetria in scala 1:5.000 depositata presso
il Segretariato di questo Comitato e riprodotta nell'allegato 3  alla
presente delibera, di cui fa parte integrante; 
  2.2  Dalla  approvazione  della  suddetta  variante  non   dovranno
derivare incrementi del limite di spesa dell'opera. 
3. Ulteriori disposizioni. 
  3.1 Prima dell'avvio della progettazione definitiva  dovra'  essere
compiuta  la  prima  fase  della  procedura  di  verifica  preventiva
dell'interesse archeologico, secondo le previsioni dell'art.  96  del
decreto legislativo n. 163/2006, richiesta nel parere  del  Ministero
per i beni e le attivita' culturali n. 29776 del 22  settembre  2011.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,  prima  dell'avvio
della progettazione definitiva, dovra' trasmettere a questo  Comitato
idonea documentazione attestante l'avvenuto  compimento  della  prima
fase della suddetta procedura. 
  3.2 In sede di approvazione del progetto  definitivo  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti dovra'  riferire  su  procedure,
tempi e  costi  di  dismissione  del  tratto  di  linea  storica  con
particolare riferimento a eventuali  utilizzi  ad  uso  pubblico  del
sedime dismesso e dei manufatti ferroviari. 
  3.3 In sede di approvazione del progetto  definitivo  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti,  ai  fini  dell'utilizzo  delle
risorse  messe  a  disposizione  dal  Piano  di  azione  e  coesione,
derivanti dalla riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale  dei
programmi UE 2007-2013, dovra' rendere  noto  a  questo  Comitato  lo
stato delle procedure di cui alla lettera c) dell'allegato alla  nota
6 aprile 2012 del Ministero dell'economia e delle finanze  richiamate
nell'art. 13 del CIS. 
  3.4  Eventuali  maggiori  esigenze  finanziarie  che  si  dovessero
manifestare  in  relazione   all'accoglimento   delle   prescrizioni,
rispetto al limite di  spesa  di  cui  alla  presa  d'atto,  dovranno
trovare copertura all'interno  del  quadro  economico  del  progetto.
Qualora le suddette occorrenze richiedessero la attribuzione di nuovi
finanziamenti a carico dei fondi,  ovvero  l'utilizzo  di  una  quota
superiore al cinquanta per cento dei ribassi  d'asta  conseguiti,  la
decisione concernente la relativa copertura finanziaria dovra' essere
rimessa a questo Comitato. 
  3.5 Nel Contratto di programma  2007-2011  per  la  gestione  degli
investimenti -  aggiornamento  2010-2011,  tabella  "Opere  in  corso
A03/04  sviluppo  infrastrutturale",  nell'ambito  del  progetto   di
investimento "Itinerario Napoli - Bari", l'importo di 813 milioni  di
euro di cui al punto 1.3 e'  vincolato  all'intervento  approvato  al
punto 1.1. 
  3.6 In sede di approvazione del progetto definitivo  dell'opera  di
cui al punto 1.1, dovra' essere presentato il dossier di  valutazione
economica previsto  dall'art.  4.2,  lettera  b),  del  contratto  di
programma  2007-2011  tra  Ministero  delle  infrastrutture   e   dei
trasporti e Rete ferroviaria italiana S.p.A. 
4. Clausole finali. 
  4.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti  componenti  il  progetto  preliminare  approvato  con   la
presente delibera. 
  4.2  Il  medesimo  Ministero,  in  sede   di   approvazione   della
progettazione definitiva, provvedera' alla verifica  di  ottemperanza
alle prescrizioni che, ai sensi del  precedente  punto  1.1,  debbono
essere  recepite  in  tale  fase,  ferme  restando  le  verifiche  di
competenza della Commissione VIA. 
  4.3 Il  predetto  Ministero  provvedera'  altresi'  a  svolgere  le
attivita' di supporto  intese  a  consentire  a  questo  Comitato  di
espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle  opere  ad
esso assegnati dalla normativa  citata  in  premessa,  tenendo  conto
delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 
  4.4 Il Responsabile unico di Contratto del CIS per la realizzazione
della  direttrice  ferroviaria  Napoli-Bari-Lecce-Taranto,  ai  sensi
dell'art. 8 dello stesso, trasmettera' alla Presidenza del  Consiglio
dei Ministri - Dipartimento per la programmazione e il  coordinamento
della politica economica,  ai  fini  della  sottoposizione  a  questo
Comitato, la relazione annuale sullo stato  di  attuazione  del  CIS,
evidenziando i risultati, le inadempienze a carico delle parti e  gli
eventuali ritardi, con speciale riguardo al differimento di tre  mesi
della approvazione del progetto preliminare dell'intervento  rispetto
al crono programma ivi indicato,  chiarendo  se  tale  ritardo  possa
essere  assorbito  nel  termine   previsto   per   la   realizzazione
dell'opera. 
  4.5 Questo  Comitato  si  riserva,  in  fase  di  approvazione  del
progetto  definitivo  dell'opera  e  in   adesione   alle   richieste
rappresentate nella citata nota  del  coordinatore  del  Comitato  di
coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di  dettare
prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia,
prevedendo  -  tra  l'altro  -  l'acquisizione   delle   informazioni
antimafia anche  nei  confronti  degli  eventuali  sub-appaltatori  e
sub-affidatari, indipendentemente dall'importo. 
    Roma, 18 febbraio 2013 
 
                                                 Il Presidente: Monti 
Il Segretario: Barca 

Registrato alla Corte dei conti l'11 luglio 2013 
Ufficio controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n. 6,
Economia e finanze, foglio n. 226